lunedì 30 dicembre 2024

I PREFERITI DI DICEMBRE 2024

 Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese




Cari lettori,

come state? Come vanno questi giorni post natalizi?

Stento a crederci anche io, ma siamo al penultimo giorno di questo 2024, il che significa non solo che oggi parliamo insieme dei “Preferiti del mese” e di questo dicembre, ma anche che l’anno solare – e di blogging – si conclude!


Questo è ogni anno un periodo di passaggio, tra una festa e un’altra, e forse si prende piena coscienza del nuovo capitolo una volta passati i vari festeggiamenti. Ma nel frattempo riepiloghiamo insieme il dicembre che si è appena concluso, dai libri ai film, dalla musica alla poesia alle foto delle vacanze!



Il libro del mese


Pedra Delicado e Firmìn Garzòn sono una coppia inossidabile – per quanto litigiosa – della polizia di Barcellona. Lei ha un carattere difficile e riservato, ma sa anche essere aperta mentalmente, acuta e sensibile. Lui è più affabile e di compagnia, ma anche tradizionalista e poco disponibile ad accogliere il nuovo. I due sono così complementari che nessuno prova nemmeno a separarli, anche se gli scontri – dal più banale punzecchiamento alla vera e propria discussione – sono all’ordine del giorno.


Essi hanno affrontato già alcuni casi piuttosto spinosi, ma ancora non sanno che quello che li attende si rivelerà un banco di prova.


Un po’ loro malgrado – soprattutto Firmìn – si ritrovano nel mondo dei food truck, ovvero di quelle persone che si guadagnano da vivere con un ristorante itinerante, composto da un camioncino e qualche tavolo e panca da montare di volta in volta in un luogo diverso, quasi sempre a tema.


Bob Castillo è uno di loro: dopo alcuni anni poco soddisfacenti dal punto di vista professionale, egli ha trovato un socio che desiderava reinventarsi tanto quanto lui, fuggito dalla Francia, ed insieme essi hanno messo su un’attività che coniugasse la tradizione spagnola a quella francese. Purtroppo, però, il suo socio è stato assassinato in circostanze davvero misteriose: è stato accoltellato mentre dormiva proprio dentro il food truck. È vero che la porta era aperta, ma non c’era niente di valore, se non il furgone stesso – a cui la vittima stava facendo la guardia -, ed il furto di un vecchio mezzo non avrebbe giustificato un tale assassinio a sangue freddo.


Escludendo la pista della criminalità ordinaria, non resta che scavare nel passato dell’uomo, il che si rivela piuttosto complicato. La vittima, infatti, era fuggita in Spagna per cambiare vita dopo anni burrascosi trascorsi in brutti giri di droga.


Indagando tra gli altri proprietari di food truck, Pedra e Firmìn scoprono che una donna si era presentata sulla piazza più volte e che tanti l’avevano scambiata per una vecchia fiamma della vittima. Da colleghi di altri dipartimenti Pedra scopre invece che la donna, Martine, è una boss francese dello spaccio, cercata da tutte le squadre narcotici d’Europa.


A questo punto, gli inquirenti iniziano a sospettare anche di Bob, che si è sempre professato innocente ed è caduto dal pero nello scoprire il passato del suo socio, ma forse non è così ignaro come sembra. I nostri protagonisti scoprono che anche alcuni negozi e bar della zona sono coinvolti in traffici poco leciti… con buona pace di Firmìn, che avrebbe condannato in blocco tutti i proprietari di food truck, da lui ritenuti troppo stravaganti rispetto agli “onesti commercianti” che possiedono delle mura entro le quali esercitare le loro attività.


Se Firmìn deve rivedere le sue convinzioni sul lavoro, Pedra si vede pian piano sempre più alienata dalla sua famiglia. Dopo due divorzi – uno piuttosto burrascoso da un avvocato importante ed un secondo da un uomo più giovane, finito “in amicizia” - ella sembrava aver trovato la pace con il suo terzo marito, Marcos, un architetto che a sua volta si porta dietro un passato ingombrante: due adolescenti avuti dalla prima moglie ed una bambina molto matura avuta dalla seconda.


A dispetto delle esperienze e degli errori che già si conoscono e si cerca di non ripetere, si crea lo stesso una crepa tra Pedra e Marcos: il desiderio di lui di lasciare Barcellona e di trasferirsi in campagna è incompatibile con l’amore per la vita metropolitana di lei. Una questione forse più grave del previsto…



Non è la prima volta che incontro Pedra Delicado. L’ho conosciuta con i vari racconti inclusi nelle raccolte Sellerio (in questo periodo, per esempio, potreste leggere Natale in giallo, Capodanno in giallo, etc) e poi ho letto Nido vuoto (trovate la recensione qui), che è proprio il romanzo che racconta l’incontro inusuale – seguito da matrimonio lampo – tra Pedra e Marcos.


Quello che mi ha colpito di più di questo romanzo è il fatto che l’indagine sembri abbastanza ordinaria, ma, come una matrioska, ogni mistero ne contiene un altro. La soluzione sfugge, esattamente come la donna che i nostri protagonisti inseguono per circa metà libro.


Pedra è una protagonista originalissima, dolce e dura al tempo stesso, moderna e femminista ma “a modo suo”, solitaria e desiderosa comunque di compagnia. Proprio quella persona che potrebbe essere definita una “cattiva madre di famiglia” da qualche ottuso e invece, pensate un po’, è pure un’ottima matrigna, in barba alle favole. È stata interpretata benissimo sul piccolo schermo da Paola Cortellesi, in una fiction che ha proposto una versione italiana della storia, ambientata a Genova anziché a Barcellona. Nella fiction, Firmìn Garzòn diventa Antonio Monte, interpretato dal bravo Andrea Pennacchi, che è riuscito a rendere sia la bonarietà che la fragilità di questo personaggio.


La donna che fugge è uno di quei romanzi ambientati nel post-pandemia, circostanza che mi lascia sempre stupefatta, poiché, quando ripenso a quattro Natali fa, ancora non mi sembra vero che ce lo siamo lasciato alle spalle. Eppure le occasioni sociali sono tornate in auge, nella vita come nel romanzo, che racconta l’ambiente delle fiere e dello street food. 

Leggere per saperne di più…



Il film del mese


Italia, 1959. Al largo delle Cinque Terre c’è la temutissima “Isola dei mostri”, che tutti i pescatori evitano come la peste.


I mostri marini… esistono, ma non sono come gli umani se li immaginano: sono molto simili alle persone comuni, fanno lavori semplici (e sottomarini) e si organizzano in famiglie. Luca Paguro, ad esempio, è un preadolescente timido e gentile, che fa il “pastore” di pesci, portando al pascolo per il mare pesciolini chiamati Monna Lisa o Giuseppe, ed alla fine della giornata torna dai suoi genitori e da sua nonna. Se sua madre e suo padre non fanno che avvertirlo dei pericoli che si celano nel mondo di superficie, la nonna, ogni tanto, accenna alla possibilità che salire tra gli umani non sia poi tanto male.


Un giorno, per caso, mentre cerca di collezionare reperti umani caduti in mare, Luca incontra Alberto Scorfano, un altro mostriciattolo della sua età che vive sull’Isola dei Mostri… e per risalire in superficie assume una forma umana. Con sua grande sorpresa, anche Luca scopre di potersi trasformare non appena esce dall’acqua, e di poter camminare e giocare insieme al suo nuovo amico.


Alberto, nella sua casa in una torre abbandonata, sta provando a costruire con mezzi propri una Vespa. Luca se ne innamora e prova ad aiutare l’amico, ma ogni sforzo è vano. Ci sarebbe una possibilità: trovare una Vespa nella città di fronte, che però è ovviamente abitata da tanti pericolosissimi umani.


Luca tentenna, ma alla fine accetta di seguire Alberto. Appena arrivati in città, i due mostri scoprono un mondo nuovo e fanno amicizia con Giulia Marcovaldo, una bimba del luogo, ma si scontrano anche con il bulletto locale, che ovviamente ha una Vespa. Batterlo in una gara di Triathlon che si terrà da lì a poco potrebbe voler dire potersi comprare il mezzo dei propri sogni…


Luca e Alberto decidono di formare una squadra con Giulia, ed il padre della bambina li ospita mentre essi si preparano alla gara. Luca, però, ogni giorno che passa si sente sempre meno mostro e sempre più umano…



Quando ho visto sul catalogo di Disney Plus una pellicola ambientata in Liguria, che è la mia terra del cuore e la mia seconda casa, non ho potuto fare a meno di incuriosirmi, e devo dirvi che questo gioiellino d’animazione mi è piaciuto davvero tanto.


La Liguria anni ‘50 è omaggiata pienamente, tra musiche della tradizione italiana, poster di film neorealisti, un’atmosfera forse non proprio fiabesca ma comunque appartenenti ad un’Italia che ormai non c’è più, ed ovviamente le immancabili trenette al pesto.


La storia inizialmente ricorda una Sirenetta al maschile, considerato che stiamo parlando di una creatura marina che colleziona reperti umani e vorrebbe andare in superficie anche se la famiglia non è d’accordo. Poi, però, l’incontro con Alberto Scorfano ci trasporta in tutt’altra vicenda.


È una storia di amicizia e di coraggio, sulla capacità di cambiare affrontando le proprie paure e, allo stesso tempo, di accettare tutte le parti di sé, anche quelle che piacciono meno.


Inaspettatamente mi sono emozionata tanto, ed in alcuni momenti ho proprio riso. Consigliato per le feste e per tutta la famiglia!



La musica del mese


Concludiamo anche il percorso del 2024 dedicato alle musiche che abbiamo utilizzato a scuola di danza per i nostri spettacoli!


Dicembre è un mese piuttosto variabile: per molti anni lo abbiamo utilizzato per proseguire il lavoro di studio e perfezionamento fatto in autunno, per poi iniziare ufficialmente con le coreografie dello spettacolo a gennaio. Ma da quando c’è stato il Covid e la scuola si è rimpicciolita, abbiamo bisogno di un po’ più tempo per fare coreografie e riempire la serata come vorremmo. E quindi già ai primi di dicembre abbiamo iniziato a fare qualcosa… ma niente spoiler, per ora!


Non ho musiche dicembrine o natalizie da proporvi perché, a parte qualche occasione isolata in cui ci siamo unite a manifestazioni/concorsi (e comunque con pezzi che poi avremmo portato al saggio), i nostri spettacoli sono stati sempre in giugno. Non esattamente il momento migliore per sfoderare Jingle Bells o dintorni… però, spulciando qua e là, ho visto che due miei vecchi costumi sono effettivamente un po’ natalizi.


Per chi ama la tradizione del Natale, con il rosso e i fiocchi: dieci anni fa, nel 2014, io e una mia compagna abbiamo scelto questo look per un duetto dal titolo Just a beat. Purtroppo non conosciamo il “vero” titolo di questa canzone, che era registrata su un vecchio cd della mia insegnante, e non riesco a lasciarvi il link. Per darvi un’idea, è una base strumentale per danza contemporanea.



Per chi invece pensa ormai al Capodanno, tra oro e lustrini: questo è un abito che abbiamo realizzato nel 2016 per una coreografia sulle note della canzone Black and gold (che potete ascoltare qui), e ci è sembrata una buona idea abbinare le scarpe da ballo con il tacchetto. 

Nel 2018, in occasione dei 40 anni della nostra scuola, abbiamo tirato fuori nuovamente questo abito per creare un medley tra Black and gold e altre due nostre coreografie: Sing sing sing (qui) e New York New York (a questo link). 

Un bel mix dall’atmosfera Broadway che secondo me si intona anche con il Capodanno!



La poesia del mese


L’anno è terminato, ma ci sono ancora tante pagine da scrivere. Ho pensato di lasciarvi un po’ di ottimismo e coraggio con questa poesia di Mariangela Gualtieri tratta dalla sua raccolta di quest’anno Ruvido umano.


Prendevo il mondo

dentro me. Lo pettinavo.

Gli dicevo pianino

stai buono. Sii paziente

con noi. Miglioreremo

siamo qui da poco.

Ancora non capiamo

e ci agitiamo troppo.

Ancora guerreggiamo.



Le foto del mese


Il mese di dicembre è iniziato con un weekend a cavallo tra i due mesi, e un po’ last minute sono riuscita a trascorrerlo al mio mare, a Varazze (non troppo distante dai luoghi di Luca, per l’appunto), con la mia famiglia. Ci sono state giornate spettacolari che, più che all’arrivo dell’autunno, ci hanno fatto pensare alla primavera!



L’accensione ufficiale degli addobbi era prevista per il weekend successivo, quello dell’Immacolata, però, quando è calato il buio, abbiamo comunque potuto vedere qualche installazione luminosa!



Non solo Varazze: visto che il tempo era piacevole, abbiamo visitato anche Genova! Abbiamo girato tra i vicoli, mangiato in un ristorante che ci è molto piaciuto e visto la mostra di Berthe Morisot a Palazzo Ducale… ve ne parlerò in gennaio!



Domenica 15 mi sono unita al gruppo della mia scuola di danza per una pomeridiana dello Schiaccianoci. È stato bellissimo vedere questo balletto prenatalizio tutte insieme, nel nostro “solito” teatro! Ve ne parlo meglio a questo link. Questa è una foto del mio look, sui toni del rosa e del rosso, con un tocco di glitter.



Per motivi logistici degli invitati, quest'anno i festeggiamenti della Vigilia si sono spostati sulla sera del 23. Da bravi lombardi, non sentendoci troppo sicuri sul tradizionale menù di pesce, siamo rimasti nella comfort zone con un piatto del cuore: brasato e polenta, e poi panettone all'albicocca. Però siamo stati tutti soddisfatti, abbiamo riso tanto e tirato anche piuttosto tardi... 



Anche il giorno di Natale siamo rimasti sul classico con una lunga serie di antipasti (in foto), il cotechino con lenticchie come piatto principale e due ottimi dolci: un panettone con marrons glacés, noci e cioccolato, e poi fichi e datteri ripieni di mascarpone e frutta secca. 




E così si conclude anche il 2024! Un anno bello intenso, ma vi racconterò meglio giovedì quando vedremo insieme i buoni propositi per l'anno nuovo. 

Ho programmato questo post un paio di giorni fa, e se tutto è andato come spero vi sto salutando da Varazze, dove sono tornata per passare i giorni di Capodanno. 

Vi auguro un 2025 ricco e sereno... e migliore del 2024, se quest'anno non tutto è andato come sognavate.

Grazie per la lettura... ci rileggiamo l'anno prossimo! :-)


venerdì 27 dicembre 2024

LE MIGLIORI LETTURE DEL 2024

 Recap del mio anno tra i libri




Cari lettori, 

bentrovati! Com'è andato il vostro Natale? 

Il mio più che bene... e le vacanze sono ancora lunghe! 

Archiviato - purtroppo, perché ogni anno mi piace molto prepararlo - il nostro conteggio prenatalizio, è giunto il momento di ricapitolare l'anno appena trascorso. Lunedì vedremo insieme i preferiti di dicembre e vi racconterò questo ultimo pezzetto di anno. Oggi, invece, come già fatto gli anni scorsi, ci concentriamo solo e soltanto sulle letture, e vi propongo... il meglio di ogni genere! 

Sapete che sono una lettrice forte e che alcuni dei libri che ho letto quest'anno devono essere ancora recensiti (ma arriveranno sicuramente nel 2025). Ciò nonostante, ho cercato comunque di fare una selezione. 

Ormai sono un po' di anni che faccio questo recap e mi rendo conto che ci sono generi più letti, per i quali ho dovuto proprio scegliere un "vincitore", ed altri che invece hanno un unico rappresentante. So anche che alcuni autori per me sono davvero irrinunciabili e quindi, pazientate un po'... ve li ritroverete anche quest'anno. 

Spero comunque che le mie scelte vi possano interessare...



Historical romance


Colosseum – Il silenzio degli dèi di Mauro Marcialis fa parte di una tetralogia ambientata durante l'epoca dei Flavi, negli anni in cui l'imperatore Vespasiano e suo figlio, il generale Tito, decidono di costruire un grande anfiteatro: il Colosseo. 

Sono tempi durissimi: i senatori sono crudeli con le altre classi sociali, ci sono tantissime persone obbligate a vivere in condizioni misere e persino i due amici protagonisti sono costretti dalla vita a diventare prima schiavi e poi gladiatori. 

Eppure le due protagoniste femminili, Brynja e Flaminia, una serva ed una patrizia, sono disposte a tutto pur di evadere dalla domus che è diventata la loro prigione e di vivere la loro vita accanto agli uomini che amano.


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Contemporary romance


Volevamo prendere il cielo di Federica Bosco ha inizio a Verona negli anni ‘90. La protagonista Linda frequenta l’ultimo anno di scuola superiore e quasi per caso diventa molto amica dell’ultima arrivata, Corinna. Le due non potrebbero provenire da due contesti più diversi: la prima è figlia di borghesi e vive serenamente ma senza eccessi, la seconda è ricchissima ed in tutt’altro mondo. 


Nonostante le premesse, la loro amicizia si fa di giorno in giorno più profonda.


Con il tempo nasce anche un sentimento importante tra Linda e Leonardo, il fratello maggiore di Corinna: il primo amore. Alcune imprevedibili varianti della vita, però, li costringeranno a dividersi, forse per sempre. Linda si ritrova a Parigi, pronta ad iniziare una nuova vita: ci sono ancora molte sorprese in serbo per lei…


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Suspense romance


Con Una festa in nero siamo arrivati alla conclusione della storia della dattilografa Anita Bo e del suo capo – ed amore segreto – Sebastiano Satta Ascona. I due vivono nella Torino degli anni ‘30 e finora sono riusciti ripetutamente a sfidare il regime e la censura con i loro racconti ispirati a fatti realmente accaduti.


Ora, però, per la rivista Saturnalia è giunto il momento dello speciale di Natale, e le menti dei protagonisti non potrebbero essere più lontane: entrambi, di lì a poco, saranno costretti dalle circostanze a sposarsi con persone che non amano.


In più, Anita ha la sgradevole sensazione di essere spiata. Riusciranno i nostri protagonisti – e tutti i loro amici – ad avere il loro lieto fine? Leggere per scoprire…


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Chick lit


Sono esaurita di Sophie Kinsella è la storia di Sasha, una trentenne sovraccarica di lavoro e di responsabilità che ben presto si trova in pieno burnout.


Una vacanza al mare nel luogo dove ha passato le sue estati da adolescente potrebbe essere una buona idea, ma il posto non è più come Sasha lo ricordava e ci sono molte sorprese, da un hotel popolato di personaggi eccentrici ad un ospite scorbutico… ed addirittura dei misteriosi messaggi sulla spiaggia.


Il romanzo giusto al momento giusto, una storia che mi ha davvero emozionato.


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Spicy romance


Un tuffo nelle atmosfere estive! Il primo volume della dilogia romance/erotica di Elisa Sabatinelli, Summer – sulla mia pelle, racconta l’estate di Lavinia, una ragazza spagnola che da poco ha perso la madre e interrotto il suo percorso di studi musicali.


La vita l’ha già messa alla prova più volte in poco tempo, così, quando ella trova un diario di una vacanza in Italia della madre, decide di partire e di compiere il suo stesso percorso.


Dalle ville fiorentine alle Alpi, dalle vie di San Gimignano alla costiera amalfitana, tante sorprese attendono Lavinia… compresi degli incontri indimenticabili.


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Narrativa


L’ora di greco di Han Kang racconta un’estate a Seoul. Presso il centro di studi linguistici ci sono le ultime lezioni di greco antico prima della pausa per ferie.


Il professore, molto appassionato della materia, ha trovato la sua pace in Corea, dopo molti anni che si è dovuto dividere tra Oriente e Germania, ma ora deve affrontare una nuova difficoltà: una malattia lo sta portando a perdere la vista.


Tra i pochi alunni del suo corso c’è una signora misteriosa, che però dimostra una grande tenacia nell’apprendimento. Si tratta di una donna che a sua volta si è dedicata a lungo all’insegnamento, ma dopo aver divorziato ed aver perduto la custodia del figlio si è ritrovata di fronte ad un vecchio fantasma: il mutismo selettivo.


Il greco antico, tra la sua complessa grammatica e le idee di Platone, costituirà un ponte ideale tra i due protagonisti.


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Narrativa al femminile


Nella Cagliari di inizio Novecento c'è un nuovo astro del giornalismo: Clara Simon, figlia di un nobile sardo e di una donna del popolo di origini asiatiche, che vive con il nonno nel palazzo di famiglia e lavora per l'Unione. 

Dopo essere stata protagonista di un'inchiesta riguardante le saline, principale fonte di reddito della zona, ella si deve occupare di un nuovo caso: l'aggressione avvenuta ai danni di una maestra. La vittima è stata colpita dopo essersi allontanata dal corteo femminista a cui stava partecipando. 

Da giornalista, Clara dovrebbe intervistare il principale indiziato, un ragazzo dalle inclinazioni conservatrici e dal temperamento violento, ma comprende che c'è di mezzo un alibi difficile da rivelare... 


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New adult


Acciaio è un caso letterario di circa quindici anni fa.


La storia è ambientata nei primi anni Duemila a Piombino, tra casermoni popolari, una spiaggia tutt’altro che turistica ed un’acciaieria che dà lavoro a condizioni durissime.


Le protagoniste, Anna e Francesca, sono due ragazze che hanno appena terminato la scuola media e, mentre sognano di fuggire da quel luogo difficile, si accontentano di essere le più popolari del gruppo.


Ma anche la loro amicizia, che è una vera e propria alleanza contro tutti, è destinata a cambiare.


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Retelling mitologico



L’Iliade cantata dalle dee di Marilù Oliva chiude un'ideale trilogia di retelling dei tre grandi poemi della classicità - Iliade, Odissea, Eneide - in chiave femminista. 

Nel momento in cui la città di Troia è data alle fiamme, la moglie di Enea, Creusa, che sente di stare per morire, invoca le dee, chiendendo loro di raccontare la versione femminile di un evento storico che finora è stato narrato solo da uomini: la guerra tra Greci e Troiani. A prendere la parola sono la saggia Atena, la potente Era, la generosa Afrodite, la ninfa Teti (madre di Achille). Alcune vicende sono raccontate anche da due mortali che sono state toccate dagli dèi: Elena, passata alla storia come "la causa di tutto", e Cassandra, la profetessa che non veniva mai creduta. 

Per una rilettura meditata di questo celeberrimo poema!


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Thriller


Ne La settima luna il vicequestore Vito Strega sta vivendo un momento positivo della sua carriera: dopo la chiusura di un caso difficile, è nata ufficialmente una nuova squadra contro i crimini serali coordinata da lui.


Per festeggiare, egli porta tutti in una bellissima villa in Sardegna. Purtroppo però la vacanza viene bruscamente interrotta da un terribile ritrovamento avvenuto in zona Ticino: una ragazza scomparsa da tempo, uccisa in modo cruento e rituale.


Il guaio è che ci sono troppe somiglianze con un caso che hanno affrontato in passato le collaboratrici di Strega. È quasi come se il serial killer stesse chiamando a sé il vicequestore…


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Spionaggio


Trudy è uno degli ultimi romanzi di Massimo Carlotto. Protagonista è “Il dottore”, un ex commissario di polizia che ha lasciato il posto a favore di un’agenzia di security con clienti molto danarosi.


Nel suo mirino c’è il controllo di una donna soprannominata Trudy, la moglie di un faccendiere che maneggiava i soldi dei suoi clienti ed è sparito nel nulla. La donna si è rifugiata in una casa al mare e fa “la vedova”; il dottore ingaggia un tizio spiantato e disposto a tutto e gli chiede di pedinarla, ma non tutto andrà come previsto…


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Giallo


Pesci piccoli è l’ultima disavventura dell’autore televisivo Carlo Monterossi. Il creatore del discutibile programma “Crazy love” viene convinto dalla vulcanica conduttrice, Flora De Pisis, a visitare una sorta di parrocchia non autorizzata dove pare avvenga un miracolo: un crocifisso che si illumina da solo. Si tratta ovviamente di una truffa, ma ben congegnata, e così il Monterossi non riesce a dimostrare che si tratta solo di una perdita di tempo.


Nel frattempo, alla Sistemi Integrati srl, il detective Oscar Falcone riceve il CEO di un’importante azienda edilizia, che denuncia un furto strano, ed ha un atteggiamento piuttosto sfuggente.


Due misteri molto diversi da risolvere… ugualmente difficili.


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Racconti gialli


Crimini è una raccolta di racconti di qualche anno fa, con tanti autori che mi piacciono e che ho conosciuto successivamente..


In questo volume c’è un po’ di tutto: da chi diventa complice per caso a chi non vorrebbe indagare ma si ritrova a farlo, dagli intrighi internazionali ai misteri sotto casa, dai problemi all’interno delle forze dell’ordine ai guai della gente comune…


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Commedia gialla


La ballata dei padri infedeli di Rosa Teruzzi ha inizio quando la piovosa estate del 2014 si tramuta in un autunno spento… ma non per Libera: lei e il commissario Gabriele sono appena tornati da una vacanza.


La loro storia però è piuttosto ostacolata, sia da alcune persone che si mettono in mezzo (dal cuoco Furio ad una collega di lui) sia dal fatto che egli non approvi le indagini clandestine che ella svolge con la madre Iole.


Questa volta, però, Libera non può proprio tirarsi indietro: a chiederle aiuto è Diego Capistrano, un vecchio amore della madre che potrebbe essere suo padre. Un uomo del suo palazzo è scomparso nel nulla e potrebbe esserci dietro un brutto giro di criminalità.


Un caso piuttosto difficile per le “Miss Marple del Giambellino”!


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Mistery


Una piccola formalità di Alessia Gazzola è la storia di Rachele, trentenne giornalista di moda e costume che vive a Milano. Da un giorno all’altro ella scopre di aver ereditato una piccola casa di campagna da uno zio recentemente scomparso e mai conosciuto.


Il padre, che aveva litigato anni prima con quel fratello, cerca di convincere Rachele a rinunciare subito all’eredità, perché secondo lui quello zio ha portato sempre e solo guai. A Rachele, però, la rinuncia sembra un peccato.


Quando ella scopre che il notaio incaricato della questione è Manfredi, un suo vecchio compagno di classe, decide di scoprire insieme a lui il mistero che si cela dietro quella proprietà di campagna.


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Giallo storico


Soledad ha inizio nel Natale del ‘39, il primo di guerra, e per tutti l’atmosfera di festa è soppiantata dal senso di solitudine. C’è chi ha paura per i propri figli, chi per la moglie di origini ebraiche; chi osteggia da sempre il regime, e chi invece lo aveva sostenuto ed ora è deluso; chi vuole fuggire da Napoli e chi, persino dall’Argentina, vorrebbe tornarvi perché ha troppa nostalgia.


Ad un’esistenza di solitudine insieme alla madre malata era forse condannata anche Erminia Cascetta, una donna di trent’anni che invece ha urlato al suo assassino “Egoista, lasciami vivere”.


Solo il commissario Ricciardi può sentire queste parole, a causa della sua maledizione… e solo lui può dare giustizia alla vittima.


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Saga familiare


È il 1970 e le quattro protagoniste Henny, Käthe, Ida e Lina sono ormai anziane. C’è chi vive una seconda giovinezza, chi è terrorizzata all’idea di invecchiare, chi si responsabilizza e chi si inasprisce per il peso del passato.


Nel frattempo, una nuova generazione di donne ha altre storie da raccontare.


Katja, nipote di Henny, è una fotografa che vorrebbe fare la reporter di guerra ma finirà con l’occuparsi soprattutto di quello che sta succedendo in Germania. Ruth, figlia adottiva di Käthe, vorrebbe proseguire con la sua carriera da giornalista, ma non riesce a staccarsi da ambienti estremisti. Infine Florentine, figlia di Ida, dovrà conciliare la sua identità di modella e quella di madre.


Dagli anni ‘70 al 2000, Aria di novità di Carmen Korn conclude una bellissima trilogia.


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Romanzo d’inchiesta


Se solo il mio cuore fosse pietra è un romanzo docu-fiction che racconta una storia vera: quella delle “case d’accoglienza senza punizione” fondate da Anna Freud, figlia del celebre inventore della psicoanalisi, per ospitare i bambini sopravvissuti agli orrori dei lager.


La storia è ambientata a Lingfield, una casa inglese diretta da Alice Goldberger, straordinaria psicologa ed educatrice. Una storia di ritorno alla vita, di amore e di dedizione, che indaga le ingiustizie subite dai bambini nei campi di concentramento e racconta il loro graduale ritorno ad una vita piena e, quando è stato possibile, alle loro famiglie.


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Tragicommedia


Cos’è mai una firmetta è uno degli ultimi romanzi di Andrea Vitali.


Siamo nella Bellano degli anni ‘50 ed il protagonista, Augusto Prinivelli, è un giovane che detesta la vita di provincia e la convivenza con l’anziana zia Tripolina.


Il suo sogno sarebbe trasferirsi in città, dove già lavora. L’incontro con la figlia del suo capo potrebbe essere la soluzione perfetta. Oppure l’inizio dei suoi guai.


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Fantasy


Nel corso del 2024 ho letto gli ultimi tre romanzi della serie di cinque Percy Jackson e gli eroi dell’Olimpo di Rick Riordan, ed il mio preferito è stato il quarto.


La casa di Ade inizia con un colpo di scena drammatico: Percy e Annabeth si sono sacrificati per il resto del gruppo e sono precipitati insieme nel Tartaro. Il loro compito è chiudere il pericoloso passaggio che Gea ha aperto tra il mondo terreno e quello di Ade.


Il resto del gruppo sta andando in Epiro con la nave volante per aiutare gli amici “dall’altro lato”. Il tutto deve avvenire entro il 1 agosto, quando Gea attaccherà gli dèi e gli eroi dell’Olimpo.


Due dei nostri eroi attraversano il Tartaro, gli altri cinque le “antiche terre”, tra Roma e Grecia. Ma il loro viaggio sarà soprattutto spirituale e li renderà più pronti allo scontro finale.


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Non – fiction


Resisti, cuore di Alessandro D'Avenia è forse il preferito in assoluto di questo 2024. L'autore ripercorre interamente l'Odissea, tra analisi letteraria, studi derivanti da discipline affini, ricordi e riflessioni personali di cui far tesoro. Pagina dopo pagina, anche io, come Odisseo, ho sentito il profumo della "mia Itaca".


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Storico


Fiore di roccia di Ilaria Tuti è un romanzo ispirato alla storia vera delle portatrici carniche, donne che più di cent’anni fa, durante la Prima Guerra Mondiale, portavano il necessario ai soldati con le loro gerle, affrontando innumerevoli pericoli.


Agata Primus è una di loro, divisa tra un padre malato, delle amiche che ama come sorelle e la paura per il conflitto e per un prepotente che minaccia i suoi cari.


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Raccolta di racconti


Quest’anno, non avendo pensato a progetti letterari sulla prosa (ne avevo già attivo uno sulla poesia del Novecento; trovate il recap a questo link), ho deciso di dedicare un po’ più di tempo alla rubrica “Il momento dei classici” e di leggere un classico ogni bimestre, attingendo dai tanti che avevo scaricato sul Kindle quando erano in promozione gratuita (soprattutto durante la pandemia). Fior di passione di Matilde Serao è stata la mia scelta per il bimestre marzo/aprile, di sicuro una delle raccolte di racconti più rilevanti che io abbia mai letto (dal punto di vista letterario, forse la più rilevante).


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Teatro



Per il bimestre luglio/agosto ho scelto Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, un classico intramontabile della commedia dell’arte.


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Classico


Per gennaio/febbraio ho invece pensato ad un’opera di prosa, Con gli occhi chiusi di Federigo Tozzi, un dramma di ispirazione verista ambientato all’inizio del Novecento in un casale toscano.


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Saggio


Per il bimestre finale, novembre/dicembre, mi sono dedicata alla saggistica con Il colore del tempo di Federico De Roberto… probabilmente una delle letture più complicate di 35 anni di vita, ma penso che ne sia proprio valsa la pena.


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Biografia/Autobiografia


A settembre/ottobre ho analizzato la biografia Alda Merini – L’eroina del caos, di Annarita Briganti. Una splendida raccolta di testimonianze sulla poeta milanese; il racconto di una vita molto difficile, ma sempre intensa.


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Lettura natalizia


Ultimo ma non meno importante, Natale a Milano – la città dei desideri è una raccolta di racconti che narra sogni, passioni e desideri dei milanesi, tra un passato pieno di storia e la frenesia della metropoli di oggi.


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Eccoci arrivati alla fine! Manca il romanzo che ho scelto per i preferiti di dicembre, ma lo vedrete lunedì. 

Mi piacerebbe davvero tanto sentire i vostri pareri: avete letto qualcuna di queste opere? Vi sono piaciute? Che ne pensate? 

Se preferite, però, raccontatemi pure il vostro 2024 in libri, o lasciatemi il link ai vostri recap... li leggerò con piacere! 

Grazie per la lettura, ci risentiamo per i preferiti di dicembre e gli auguri di Capodanno :-)