Due romanzi di Giada Grimaldi
Cari lettori,
diamo ufficialmente inizio al “Christmas Countdown” del 2024!
Questo nostro appuntamento di fine anno è ormai una tradizione del blog – sembra incredibile, ma lo faccio dal 2017! - e vi confesso che scrivere questi post a tema mi aiuta tantissimo ad entrare nello spirito. Anche quest’anno spero di riuscire a tenervi compagnia e ad intrattenervi con letture prenatalizie, racconti, booktag invernali ed altro ancora.
Iniziamo da due letture di un’autrice self che ho scoperto da poco!
Se qualcuno di voi mi segue su Instagram, forse si ricorderà che domenica 20 ottobre ho repostato una bellissima iniziativa del blog "Romance book", dal titolo Stuff your kindle day. In quel giorno moltissimi autori del mondo romance, dal contemporary allo storico, dal new adult al romantasy, hanno messo in promozione gratuita alcuni dei loro titoli, per sole 24 ore, in modo che ognuno di noi appassionati potesse “riempire il suo Kindle”, come promesso.
Tra i vari titoli che ho acquistato quel giorno ce ne sono due che ho letto quasi subito, perché mi sembravano delle buone proposte proprio per il periodo natalizio: si tratta di due romanzi (anche se il primo si può considerare una lunga novella) dell’autrice self Giada Grimaldi, che io ancora non conoscevo.
Queste due storie ci raccontano le avventure di Nick e Twinkle, fratello e sorella, che sono figli di… Babbo Natale! Proprio così. Ma andiamo per ordine…
Santa Claus is coming to town
A casa di Noel Claus, meglio conosciuto da tutti come Babbo Natale, sembrerebbe un banale pomeriggio di novembre. In altre parole, la quiete prima della tempesta.
L’anziano patriarca si è addormentato sulla poltrona del suo studio; in silenzio, pian piano, il figlio Nick cerca di eludere la sorveglianza del padre e di consultare un libro “interattivo” e molto speciale che potrebbe fornirgli qualche indicazione sul futuro. Ma, come penso che sia noto a tutti, non la si fa a Santa Claus.
Noel ha già intuito che il figlio Nick ha dentro di sé una grande inquietudine. Egli è destinato a succedergli, a prendere il suo posto come Babbo Natale quando lui prima diventerà troppo anziano e poi morirà. Eppure da troppo tempo rifiuta il suo destino e vaga per il mondo collezionando lavori ed esperienze che lo appagano solo fino ad un certo punto.
Inoltre, l’irrequietezza di Nick non ha motivi soltanto professionali. La casa dei Claus ha un collegamento diretto con Peakysnowy, la cittadina del Natale. È un luogo magico e perso nel tempo: è collocato vicino a Boston, ma è introvabile sulle carte geografiche; la temperatura oscilla sempre dal freddo al fresco, anche nei mesi “caldi”; tutte le altre feste (da Pasqua ad Halloween a Ferragosto) sono comunque celebrate con un tocco natalizio; da fine ottobre a metà gennaio ovviamente non si pensa ad altro che alle festività.
Qui vive Emily, il primo – unico – grande amore di Nick Claus. I due hanno avuto una storia d’amore breve ma autentica a vent’anni e da allora non sono mai riusciti a dimenticarsi l’uno dell’altra. Da allora, ogni anno, Emily “celebra” una sorta di anniversario con Nick a novembre, andando a prendere una cioccolata in quella che era la loro caffetteria preferita, ed ha la sensazione che lui la stia osservando. Cosa che peraltro accade davvero, grazie al libro magico.
Noel Claus ne ha abbastanza, sia del figlio che è irrimediabilmente attratto dal mondo natalizio ma lo nega per orgoglio, sia del fatto che lui ed Emily vivano nel rimpianto, così costringe Nick a partire per Peakysnowy ed a prendersi la responsabilità delle incombenze natalizie, come futuro “Babbo Natale”.
Lì trova una Emily adulta rispetto a quella che ricordava: la donna è diventata assistente sociale insieme ad una sua socia, si occupa di bambini ed adozioni, ed ha una figlia di nome Holly. Una figlia adottiva, nata dall’amore di due amici prematuramente scomparsi.
Ci sono tante cose che Nick non sa ancora né di Emily né di Peakysnowy, come per esempio chi sta tentando di sabotare il Natale o qual è la più importante funzione del libro magico. Anche Emily, d’altro canto, non conosce la realtà su Nick: come tutti gli abitanti della cittadina, crede che Noel Claus sia il generoso finanziatore delle attività natalizie, un imprenditore che possiede aziende di giocattoli…
Santa Claus is coming to town è una lettura che potremmo classificare come a metà strada tra il romanzo e la novella (si tratta di poco più di 100 pagine). Per essere specifici, potremmo dire che è una storia che rientra nella categoria romantasy, anche se questa parola di solito fa venire in mente worldbuilding complicati, tanti personaggi da ricordare e tanti volumi di una saga… e invece qui tutto è semplice ed efficace al tempo stesso, proprio come una favola. Quindi, per darvi meglio un’idea di quello di cui stiamo parlando, lo definirei un contemporary romance second chance con un pizzico di magia, oppure un retelling delle favole su Babbo Natale.
È una mini-storia di formazione per Nick Claus, “figlio d’arte” che da un lato vorrebbe prendere il posto del padre e dall’altro non si sente per niente all’altezza. Lui ed Emily sono fatti l’uno per l’altra, perché sono due persone buone e generose, ma la strada per il lieto fine sarà costellata da una serie di ostacoli da superare. Ci vorranno molta pazienza, l’amore delle persone che hanno intorno… ed ovviamente un po’ di magia natalizia.
E la storia della famiglia Claus non è finita qui!
Twinkle
Non tutti coloro che gravitano intorno alla famiglia Claus sono innamorati del Natale!
Nathan Turner decisamente non appartiene a questa categoria, anche se i Claus sono l’unica famiglia che ha. Egli è nato proprio a Peakysnowy, ma ha perso i genitori in seguito ad un drammatico incidente: qualcuno ha sparato loro mentre erano tutti e tre all’aperto, ed il ricordo, frammentario e confuso, ancora lo tormenta.
Nathan era solo un bambino ed è stato affidato a Lidya, la sorella di Noel Claus, che lo ha cresciuto come una seconda madre. Nathan è sempre stato un bravo ragazzo, giudizioso e responsabile, ma da tutta la vita porta dentro di sé rabbia e tristezza per quel che gli è successo, ed evita Peakysnowy come la peste, lavorando sì per i Claus, ma in città, nell’azienda di giocattoli che frutta diversi milioni l’anno e serve come “copertura ufficiale”.
La sua fama di capo pedante, però, ad un certo punto gli si rivolta contro. All’ennesimo licenziamento di una stagista che lo accusa di essere un “noiosone in gilet”, Lidya e Noel Claus decidono che Nathan deve stare per un po’ in un posto che non sia l’ufficio. E, esattamente come successo un anno prima con Nick, non c’è posto migliore di Peakysnowy.
Questa volta, però, Noel non vuole solo aiutare Nathan, ma ha anche bisogno di lui, o meglio, di una persona con il suo acume. Proprio come l’anno scorso, qualcuno trama nell’ombra, e sta facendo tutto il possibile per sabotare il Natale… un po’ come il Grinch, ma con una cattiveria che ha poco in comune con la solitudine profonda dell’amato mostro verde.
Nathan comprende le ragioni di Noel – anche se non gli sono state rivelate tutte – e potrebbe persino accettare di tornare a Peakysnowy, un posto dove le sue idee di sobrietà e tranquillità vanno del tutto alle ortiche, ma c’è un problema: lo atterrisce dover collaborare con Twinkle, figlia di Noel e sorella del suo amico fraterno Nick. Considerata la sua storia di affidamento, lui e Twinkle dovrebbero essere “cugini”, ma egli non è mai riuscito a vederla così. In passato c’è stato una sorta di qui pro quo sentimentale tra di loro, terminato bruscamente quando lei ha scelto un altro ragazzo.
Nathan, però, ignora due cose. La prima è che Twinkle si è poi molto pentita di quella scelta, e rimpiange la loro complicità. La seconda è la famiglia Noel non è – come pensa lui e come pensava anche Emily – soltanto dedita all’attività imprenditoriale, ma è dotata di poteri magici!
Con grande disappunto di entrambi, Nathan e Twinkle si ritrovano persino a dividere la stessa casa. La convivenza è difficile, ma rinverdisce un sentimento che entrambi credevano ormai sopito. Peccato che non ci sia troppo tempo per pensarci: c’è un Natale da organizzare, e c’è anche un complotto da sventare…
Twinkle, rispetto all’episodio precedente, è un vero e proprio romanzo di oltre 200 pagine, ed aggiunge un altro sottogenere al mix di romance/fantasy/retelling: il mistery.
Twinkle Claus, rispetto a Nick, è sempre stata a suo agio con le attività di famiglia: se però il fratello è destinato ad ereditare il ruolo paterno, lei ha sempre preferito la posizione di “tuttofare”, sovrintendendo a 360° alle attività di Peakysnowy ed indagando menti e sentimenti degli abitanti con il suo potere speciale. È lei a comprendere che qualcuno molto vicino alla famiglia Claus non è propriamente “pulito”…
Rispetto a Santa Claus is coming to town, che punta decisamente più sul trope “second chance”, Twinkle ha un pizzico di “enemies to lovers”, anche se la storia è così dolce e simpatica che non c’è un vero e proprio angst tra i protagonisti.
Tutte le questioni rimaste in sospeso si chiariscono, il che secondo me è ottimo: si tratta di una vera e propria dilogia. Per la famiglia Claus ed i suoi misteriosi nemici è il momento della resa dei conti!
Due perfette commedie sotto l’albero, vero?
Io le ho trovate proprio carine e piacevoli, ideali per questo periodo e per delle serate di relax al termine delle frenetiche giornate dicembrine.
Fatemi sapere se conoscevate già l’autrice, se avete letto qualcosa di suo e se vi è piaciuto!
Se state leggendo qualcosa di prenatalizio, scrivetemi nei commenti di cosa si tratta!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
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