sabato 30 dicembre 2023

I PREFERITI DI DICEMBRE 2023

 Tutto quello che mi è piaciuto questo mese




Cari lettori,

siamo alla fine dell’anno!

Come ogni volta capita in questo periodo, è tempo di bilanci. Mercoledì su questi schermi c’è stato il recap a tema libri, settimana prossima parleremo un po’ dei miei buoni propositi per il 2024.


Oggi invece ci concentriamo sul mese di dicembre che è appena trascorso, un mese di attesa natalizia a scuola ed in famiglia, di fughe al mare e relax casalingo, di shopping e letture. Non si poteva concludere meglio questo 2023, che forse non è stato un anno perfetto, ma… nel mio cuore è stato molto bello.


Vediamo insieme tutto quello che mi è piaciuto, dai libri ai film, dalla musica alla poesia alle foto del periodo!



Il libro del mese


La tranquilla cittadina marittima di Pineta è sconvolta da un evento politico che nessuno, soprattutto i vecchietti del BarLume, si sarebbe mai aspettato: dopo anni ed anni di centro e di sinistra, forse sull’ondata delle elezioni politiche di un anno prima, è salita al governo la destra. E si tratta di una destra piuttosto nostalgica.


Ampelio, il nonno del barista Massimo, è disperato: non si capacita di essere arrivato ai novant’anni solo per vedere di nuovo al potere certi relitti che sembrano usciti dagli anni ‘30. Con lui c’è Pilade del Tacca, che, da ex dipendente comunale, ha conosciuto alcuni esponenti della giunta in alcune loro “vite precedenti” e non li ha mai apprezzati. Aldo ed il Rimediotti, invece, sono su posizioni più conservatrici.


Il bar è spaccato in due, ed il costante dibattito politico ossessiona i poveri Massimo e Tiziana, che hanno trovato un unico rimedio per far stare zitto il quartetto: far fare loro i nonni (o meglio bisnonni). Da pochi mesi ci sono due new entry nel gruppo del BarLume: Matilde, la figlia di Massimo e del vicequestore Alice Martelli, e Michele, figlio di Tiziana e Marchino.


I vecchietti non hanno proprio la vocazione dei dolci nonnini – come forse ricorderà anche chi ha visto la serie -, ma finiscono per rivelarsi molto utili, soprattutto nel caso di Matilde, che ha genitori molto impegnati.


Massimo è coinvolto da settimane in una lotta burocratica con l’Ufficio Commercio del Comune, che, a maggio, non gli ha ancora dato la concessione per mettere fuori i tavoli. Sembra che, all’improvviso, la cifra da pagare sia quasi raddoppiata, e Massimo non sa spiegarsi il perché.


Alice, invece, è assorbita dal suo lavoro. Sempre al municipio, centro chiave di questo romanzo, si è verificato un delitto inspiegabile. Un ragazzo che studiava alla Normale di Pisa, Stefano Mastromartino, è precipitato dal quarto piano dell’edificio, non si sa perché e per mano di chi.


Il ragazzo, laureando in Filologia, stava scrivendo una tesi su due nomi minori della letteratura italiana e, a detta di tutti, all’inizio non era molto interessato al suo lavoro. Poi, però, qualcosa aveva provocato in lui un’eccitazione quasi folle. Alice prova ad avere informazioni dal professor Viterbo, il relatore, ma lo trova piuttosto reticente.


In più, che collegamento può esserci tra l’Università e il Comune? Sia il Del Tacca, da buon ex impiegato, che Massimo, da frequentatore abituale suo malgrado, hanno le loro idee in proposito…



Anche se Pineta ed i vecchietti del BarLume fanno pensare subito all’estate, ci sta una lettura di Malvaldi anche sotto le feste natalizie. Leggendo questa storia mi è parso di tornare indietro nel tempo, e per ben due motivi.


Il primo è il fatto che anche io, come la vittima di questa storia, ho studiato prima Lettere e poi Filologia Moderna, anche se, credo, in un ambiente ben più rilassato della Normale, che dev’essere… pesantuccia. Il secondo è che tra il 2016 ed il 2017 ho fatto un anno di stage all’Ufficio Cultura del Comune del mio paese, ed ho vissuto sia la stagione natalizia che l’attesa dell’estate. Nel mio caso, però, sono tutti bei ricordi, tra posti, persone e situazioni. Di certo non idealizzati, perché se si parla di studio e di lavoro tante fatiche ci sono, ma comunque belli.


Qui, invece, l’unico posto davvero “sicuro” sembra essere l’angolo di mondo tra il BarLume e la riva del mare di Pineta. L’Università è fatta da studenti che vivacchiano perché far finta di studiare è sempre meglio che lavorare, altri che invece vedono tutto come una gara e non fanno nemmeno amicizia con i compagni, professori che sfruttano il talento degli allievi fino all’ultima goccia, antiquate regole accademiche. Il Comune è un insieme di ruderi che sono lì dall’Anteguerra e sanno di essere meno preparati dei giovani ma li sfruttano lo stesso, ragazzi che hanno ottenuto il posto a tempo indeterminato grazie agli agganci ma farebbero di tutto tranne che quello, disperati in stage che si accontentano del rimborso spese e sperano – forse inutilmente – di trasformarlo un giorno in uno stipendio vero.


Purtroppo, pure dall’alto dei miei bei ricordi, non posso che confermare che Malvaldi ha scritto tante, troppe cose vere.


Anche il contesto politico e la virata a destra di Pineta sono molto attuali. E penso che chi mi conosce bene lo sappia, ma la mia opinione è molto simile a quella di Ampelio.


Non si preoccupi chi voleva ridere insieme ai vecchietti: in veste da nonni sono più che esilaranti. Leggere per credere!



Il film del mese


Il protagonista di questa storia è Antonio Riva, un operaio in prepensionamento che dopo una vita di lavoro è costretto a vivere di favori saltuari: il suo ex datore di lavoro lo fa venire solo alcuni giorni per insegnare il lavoro ai giovani e poi lo paga in nero, lasciandogli in gestione l’orto ed il magazzino di casa sua.


È separato, in rapporti civili con l’ex moglie che si è risposata, e vive con la madre, che è sorda ed affetta da demenza senile.


Sua figlia Emilia ha ventotto anni e sta per sposarsi con il compagno Chicco, con cui condivide già casa ed un negozio di vestiti. Antonio ha sempre sognato di accompagnare all’altare Emilia e fare un bel matrimonio, così, quando i consuoceri si offrono di dividere le spese, egli rifiuta e insiste per pagare lui tutto il ricevimento.


I risparmi di Antonio sono investiti in una banca storica, da tutti considerata molto affidabile. Quando però egli va lì dicendo di aver bisogno di liquidità per il matrimonio, viene sconsigliato dal direttore, che lo informa che i suoi risparmi sono stati investiti in azioni e che stanno “viaggiando bene”. Antonio non ricorda di aver trasformato i suoi risparmi in azioni, anche se tutti gli fanno notare che deve pur esserci un documento che lo attesta. Si fida però della professionalità dei bancari ed accetta di non intaccare i suoi risparmi e di contrarre un prestito con la banca.


Qualche giorno dopo iniziano a rincorrersi le voci di un’imminente crisi bancaria. Un ragazzo assunto nella filiale dov’è andato Antonio, un vecchio compagno di classe di Emilia, si toglie la vita. In un attimo le “azioni” (ovvero i risparmi) di migliaia di persone vanno in fumo. E per Antonio è l’inizio di un incubo senza fine.



Ora, permettetemi di togliermi una serie di doverosi sassolini della scarpa.


Innanzitutto, non avrei scelto questo film come “preferito” del mese, per un motivo che poi vi racconterò. Però ho pensato di parlarvene perché è l’unico film che sono riuscita a vedere al cinema, e non per impegni personali come mi è capitato altre volte. Sono un po’ delusa da questo autunno cinematografico per quanto riguarda il mio paese ed i dintorni. È vero che a Pioltello ha appena riaperto un multisala che era stato chiuso troppo a lungo, ma gli orari sono davvero indecenti (o si salta il pranzo, o si salta la cena, o si va di notte) e io sono andata solo a vedere il film concerto di Taylor, proprio perché ci tenevo tanto. Come il protagonista di questa pellicola, mi sono “fidata” dei cinema dell’hinterland, ed ho fatto male. Perché con tutto il rispetto, ma se ovunque per tutto il mese di novembre proponi solo la Cortellesi (che pure mi è piaciuta tanto) e ovunque per tutto dicembre proponi Cento domeniche, senza nemmeno un’alternativa pomeridiana per i bambini, si capisce bene che la scelta è un po’ scontata.


Io avrei voluto vedere il prequel di Hunger Games, vorrei vedere il cartone animato Wish, non mi sarebbe dispiaciuto vedere Chimera di Alice Rohrwacher e soprattutto avrei tanto voluto vedere il terzo Diabolik (i primi due erano stati proiettati ovunque!). Tutte cose che non mi sembrano di nicchia, ma che non sono nemmeno arrivate al cinema, ed adesso chissà come e quando le vedrò. Io le piattaforme a pagamento non le ho, e comunque non devono diventare una nuova schiavitù: anche tra noi giovani c’è ancora gente che apprezza il cinema perché è qualcosa da fare nel weekend con la famiglia e gli amici, senza chiudersi in casa, e dopo un milione di zone rosse ne abbiamo abbastanza! Poi, soprattutto nel caso della Cortellesi, parlano di “straordinari successi”. Eh, grazie mille. A me sembra soltanto che il budget per i cinema di provincia sia stato falciato, e quindi quello che si riesce ancora a vedere fa successo.



Quindi sì, faccio mea culpa, mi rendo conto che non sono entrata nella sala con la migliore disposizione d’animo. Fatto sta che questo film mi ha convinto… fino ad un certo punto. La storia è molto credibile, purtroppo, e ben ricostruita. Albanese è bravissimo sia come regista che come attore. I crac bancari sono una realtà terribile che forse nessuno aveva ancora avuto il coraggio di portare sullo schermo. Però il finale è… davvero disperato. Mi sarebbe piaciuta un po’ più di speranza. Mi chiedo che cosa potrebbe insegnare questo film a una non esperta di economia come me, a parte solo: stai attenta a cosa firmi, se no diventa colpa tua. E prega solo che nessuno ti voglia truffare, che non succeda mai, se no per te c’è solo… lasciamo perdere cosa. Insomma, sono uscita dal cinema in piena polemica e solo lo Spritz mi ha rabbonito. Ho scelto comunque di parlarne con voi. Magari a qualcuno questo finale è piaciuto… se sì, fatevi avanti, please, parliamone :-)



La musica del mese


Non potevamo che concludere questo percorso alla scoperta delle canzoni di Taylor Swift con il suo brano natalizio per eccellenza, Christmas Tree Farm.

È una canzone sullo stress che di solito accompagna questa stagione quando si è adulti e sulla capacità di tornare bambini ripensando ai luoghi del cuore.


Le mie notti invernali sono tutte occupate

da un continuo stress e dal traffico per lo shopping prenatalizio

ma chiudo i miei occhi e sono altrove

come per magia


La “Christmas tree farm”, la fattoria degli alberi di Natale, è esistita davvero. È quella dei genitori di Taylor in Pennysilvania, la casa – tenuta di campagna dove lei ha vissuto fino a 13 anni. In generale, se come me amate le commedie romantiche di Natale targate Hallmark e dintorni, avrete notato che in America ci sono un po’ ovunque queste aziende agricole dove si possono comprare alberi di Natale veri. Noi italiani preferiamo il sintetico (che si può riporre via senza sprechi), mi sa…


Nel mio cuore c’è una fattoria di alberi di Natale

C’è una luce nel fienile

noi entriamo lasciando fuori il freddo.

Nella cittadina, i bambini sognano le slitte

e sono al caldo, e sono protetti,

si svegliano solo per vedere una coperta di neve


Come in altre canzoni di Natale, il luogo felice dell’infanzia non è più solo un luogo fisico, ma anche e soprattutto un angolo sereno della mente, dove rifuggirsi quando la vita adulta diventa un po’ troppo pesante. Trovate la canzone qua.


E quando mi sento sola

tu mi fai venire in mente casa

Oh, tesoro, buon Natale

e quando il mondo è ingiusto

faccio finta che noi siamo là

oh tesoro, buon Natale



La poesia del mese


Per il mese di Natale ho pensato ad un componimento dal titolo Buon Natale di Alda Merini.


A Natale non si fanno cattivi

pensieri ma chi è solo

lo vorrebbe saltare

questo giorno.

A tutti loro auguro di

vivere un Natale

in compagnia.

Un pensiero lo rivolgo a

tutti quelli che soffrono

per una malattia.

A coloro auguro un

Natale di speranza e di letizia.

Ma quelli che in questo giorno

hanno un posto privilegiato

nel mio cuore

sono i piccoli mocciosi

che vedono il Natale

attraverso le confezioni dei regali.

Agli adulti auguro di esaudire

tutte le loro aspettative.

Per i bambini poveri

che non vivono nel paese dei balocchi

auguro che il Natale

porti una famiglia che li adotti

per farli uscire dalla loro condizione

fatta di miseria e disperazione.

A tutti voi

auguro un Natale con pochi regali

ma con tutti gli ideali realizzati.



Le foto del mese


Dopo moltissimi anni che non riuscivo a scendere a Varazze per il Ponte di Sant’Ambrogio (o non c’era proprio il ponte, o avevo altri impegni, o ero malata) finalmente quest’anno ce l’ho fatta! Per essere dicembre, il tempo non ci ha deluso. Solo venerdì c’era maltempo. Giovedì, sabato e domenica ci ha accompagnato uno splendido sole invernale!



La sera di sabato 9 c’è stata l’accensione ufficiale delle luminarie. Ecco l’albero della piazza, con tanto di Schiaccianoci!



Anche a Cernusco si è acceso il Natale! Sabato 16 ero a spasso per un aperitivo ed ho dato un’occhiata all’illuminazione :-)



La Vigilia di solito per noi è occasione per fare un pranzetto prefestivo, magari di pesce invece che di carne. Quest'anno, però, abbiamo sperimentato per la prima volta una formula "serale". Abbiamo organizzato una specie di apericena con salatini della nostra pasticceria preferita, un alberello di sfoglia con prosciutto e formaggio, crostoni con cotechino, qualche salume e altri antipasti... e poi prosecco e panettone per tutti! L'idea ci è piaciuta tanto e magari la replicheremo :-)



Il Natale invece ci siamo visti per un pranzetto più tradizionale, tra tortellini in brodo, cotechino, bollito e un ottimo tris di dolci. Per me non è Natale senza qualche bel look festivo: questo da "cheerleader di Santa Claus" è uno dei miei preferiti!




Eccoci arrivati di nuovo a fine anno! Come da tradizione, vi saluto da Varazze, dove sono arrivata per qualche giorno per "finire bene" e soprattutto "iniziare bene". 

Vi auguro che il 2024 sia un anno bello e ricco, almeno quanto per me si è rivelato il 2023.

Speriamo in giorni felici! Tantissimi auguri a tutti voi ed alle vostre famiglie... ci riaggiorniamo a inizio anno con i buoni propositi per l'anno nuovo :-)


mercoledì 27 dicembre 2023

LE MIGLIORI LETTURE DEL 2023

 Recap del mio anno tra i libri




Cari lettori, bentrovati! 

Com'è andato il vostro Natale? Il mio è stato proprio felice :-) 

Oggi, com'è tradizione, facciamo il classico recap libroso di fine anno. Forse ricorderete che gli anni scorsi lo avevo fatto in collaborazione con altre autrici. Quest'anno purtroppo non è stato possibile, così ho pensato di fare una mia versione. 


Nel 2023 ho letto 68 libri: qualcuno meno del 2022, ma comunque una cifra considerevole, e ci sono dei veri mattoni in questa lista, quindi sono soddisfatta. In questi giorni ho fatto una scelta e vi presento i miei preferiti, uno per ogni genere!



Historical romance


Atlas di Lucinda Riley e Harry Whittaker è l’attesissima conclusione della saga delle Sette Sorelle, che ha commosso e tenuto in scacco un mare di lettori in tutto il mondo. È passato ormai un anno dalla morte improvvisa del magnate svizzero Pa’ Salt e le sei figlie adottive stanno per partire a bordo dello yacht Titan per una commemorazione funebre al largo delle coste greche. In questo anno ognuna di loro ha compiuto un avventuroso percorso per scoprire la sua famiglia d’origine ed insieme hanno trovato la settima sorella, quella perduta, Merope detta Merry. È proprio lei a portare sul Titan un diario che Pa’ Salt voleva venisse consegnato a lei. Finalmente riunite, le sette donne scoprono la storia del loro papà, tanto amato ma anche così misterioso, compiendo un viaggio sia nel passato che in giro per il mondo.


Non ci sono parole che possano esprimere quello che mi ha dato questa saga nel corso degli anni. Otto volumi meravigliosi, emozionanti ed istruttivi, e quest’ultimo, terminato dal figlio di Lucinda, è il più bel dono che potessimo ricevere.


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Contemporary romance


Non dimenticarlo mai di Federica Bosco è la storia di Giulia, una quasi cinquantenne milanese che fa la giornalista di moda e costume. Per tutti una donna realizzata, giovanile, mondana. Per lei soltanto, una persona che ha dovuto lottare dopo un’infanzia difficile e problemi in famiglia, e che è così spaventata dalle relazioni – in amicizia e in amore – da fermarsi soltanto alla superficie. Tutto il suo mondo crolla quando, all’improvviso, ella inizia a rimpiangere la sua maternità mancata e decide di iniziare un percorso di fecondazione assistita. Questa scelta sarà per Giulia l’inizio di una serie di cambi vita radicali, che la porteranno a rivalutare sia le sue scelte che le persone che ha intorno.


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Suspense romance


Le aquile della notte di Alice Basso è il quarto e penultimo capitolo della storia di Anita Bo, dattilografa che vive nella Torino degli anni ‘30. Dopo tre romanzi in cui la nostra protagonista ha scoperto di non essere solo bella ma di avere anche un cervello funzionante, si è affermata come dattilografa per la rivista Saturnalia, è diventata una scrittrice in erba ed ha iniziato a covare dei sentimenti (ricambiati, ma ostacolati dalle circostanze) per il suo capo Sebastiano Satta Ascona, il tempo stringe. Anita sta per sposare il fidanzato ufficiale Corrado, Sebastiano la figlia del gerarca locale. È proprio per via delle insistenze di questo invadente suocero che i nostri due protagonisti si trovano in trasferta nelle Langhe, per poter sia seguire la vendemmia e le attività agricole che proseguire il lavoro di scrittura e traduzione. Dove vanno i due, però, vanno anche i guai. Guai che li uniranno sempre di più… in attesa di scoprire come andrà a finire la loro storia.


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Chick lit


La famiglia prima di tutto! È la storia di Fixie, una ragazza che ha come motto proprio il titolo del libro, ciò che le ripeteva il padre prima di morire. Quando però sua madre, alla quale è stato diagnosticato un affaticamento, decide di partire per la Spagna, la gestione del negozio di famiglia diventa di fatto sua. Purtroppo per lei, sono in molti a metterle i bastoni tra le ruote: il fratello spendaccione, la sorella distratta, lo zio maschilista, l’ex fidanzato rispuntato all’improvviso. Che sia il caso di farsi aiutare da un gentile sconosciuto che le deve un favore?


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Narrativa


Cambiare l’acqua ai fiori di Valérie Perrin racconta la storia di Violette, che è custode del cimitero di un piccolo paesino della Bretagna. Un giorno arriva un commissario di polizia con una strana richiesta: sua madre, scomparsa da poco, ha chiesto di essere sepolta accanto ad un uomo che non è il padre. Mentre Violette aiuta l’uomo a fare luce su una storia di tanti anni prima, ella si ritrova a sua volta a pensare al suo passato: un ex marito che non è mai voluto crescere, anni di lotta per la sopravvivenza ed un terribile segreto…


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Narrativa al femminile


Quest’anno ho voluto fare qualcosa che avevo in mente da un po’: rileggere dopo otto anni la tetralogia dell’Amica Geniale e recensirla per bene. Direi che ne è assolutamente valsa la pena!


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Retelling mitologico


L’Eneide di Didone di Marilù Oliva è una reinvenzione del poema virgiliano. L’autrice offre un punto di vista nuovo ed esplorato in modo originale. Didone è una donna forte che ha imparato a cavarsela da sola e ad affrontare tante difficoltà: cosa cambierà dopo l’incontro con Enea?


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Thriller


La libreria dei gatti neri di Piergiorgio Pulixi ha per protagonista Marzio, un ex maestro che si è reinventato aprendo una libreria di gialli ed ha raggiunto il successo solo grazie a due fattori determinanti. Il primo sono due gatti neri che hanno preso residenza proprio in libreria (e per loro libera scelta). Il secondo è la creazione di un club di lettura, da tempo ridotto a soli quattro elementi, ma appassionati e tenaci. È proprio a loro che Angela, una vecchia amica di Marzio che è poliziotta, si rivolge per avere una consulenza su un caso agghiacciante. Un misterioso killer ha distrutto alcune famiglie imponendo alle sue vittime una terribile scelta di morte. Chi potrebbe arrivare a tanto?


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Thriller al femminile


Di rosso e di luce di Valeria Corciolani è la seconda avventura della professoressa e storica dell’arte Edna Silvera. Anche questa volta, il desiderio di pace e solitudine della donna, che vive nell’entroterra ligure con il suo gatto e le sue galline, viene turbato dalle occasioni sociali. Peccato che l’evento a casa del cavalier Petracchi, stimato collezionista, si trasformi in una tragedia: prima si scopre il furto di una statuetta e di altri preziosi manufatti, poi, pochi giorni dopo, la moglie del padrone di casa muore in un incidente. Una concatenazione di eventi che non può non suscitare la curiosità di Edna.


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Spionaggio


Sorelle – Una storia di Sara di Maurizio De Giovanni, mette al centro della scena Sara Morozzi, ex agente dei Servizi in pensione, che già ha dovuto affrontare tante disavventure nella sua vita, anche quando pensava di essere stata ormai messa a riposo. Questa volta, però, è particolarmente dura: Teresa Pandolfi, sua ex collega ed amica del cuore, ora a capo della loro vecchia Unità, è scomparsa, quasi sicuramente rapita. Le indagini ed il tentativo di recupero saranno compito dell’insolita squadra della nostra protagonista, composta dal suo collega e vecchio amico Andrea, dal poliziotto Davide Pardo e dalla nuora Viola.


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Giallo


Una serie gialla che quest’anno ho letto e seguito con interesse è quella nata dalla penna di Cristina Cassar Scalia. Gli ultimi gialli che ho letto tra quelli che hanno per protagonista la poliziotta Vanina Guarrasi sono Il talento del cappellano e La carrozza della santa. So di dover recuperare un paio di titoli, ma… magari nel 2024!


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Racconti gialli


Quattro indagini a Makari è una raccolta di racconti di Gaetano Savatteri, tutti dedicati al mini mondo di Makari: il giornalista rimasto disoccupato Saverio Lamanna, la casa del mare dei genitori come rifugio, il vecchio amico del padre Peppe Piccionello e la sensibile studentessa/cameriera Suleima. Un paio di racconti erano nuovi per me, gli altri due no, ma è lo stesso un piacere tornare nella dimensione Makari, che per me è una sorta di comfort… soprattutto quando inizia l’estate!


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Commedia gialla


La ragazza del collegio di Alessia Gazzola è l’ultima indagine della dottoressa Alice Allevi, medico legale. Lei e il suo CC, il dottor Claudio Conforti, partner sul lavoro e nella vita, sono tornati a Roma dopo un periodo molto importante trascorso in America. Lei vuole farsi le ossa in Italia, lui aspira a diventare il nuovo Supremo in Istituto. Due casi li coinvolgeranno: l’omicidio stradale di una ragazza universitaria che frequentava un importante collegio ed il ritrovamento di un bambino in stato confusionale nel centro di Roma.


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Mistery


La doppia vita di M.Laurent di Santo Piazzese è ambientato in ottobre, un mese non facile per il professor Lorenzo La Marca: già stanco per la ripresa a pieno ritmo dell’anno accademico, non trova di meglio da fare che andare a lamentarsi alla tavola dell’amico commissario Vittorio Spotorno. L’uomo, però, viene chiamato in servizio per l’assassinio di un noto antiquario, e La Marca decide di seguirlo. Suo malgrado (ma non troppo) egli si ritroverà coinvolto in un complicato intrigo che metterà a rischio anche Monsieur Laurent, il padre della sua amica Michelle.


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Giallo storico


Caminito di Maurizio De Giovanni è l’attesissimo ritorno del commissario Ricciardi. Sono passati cinque anni dalle vicende de Il pianto dell’alba ed ora Ricciardi ha un’amatissima figlia, Marta, ed il sostegno degli amici per crescerla. Quando però i cadaveri di due giovani vengono ritrovati in un cortile popolare, l’identità di uno dei due rischia di mettere nei guai il fidato dottor Modo. Nel frattempo, la contessa Bianca è sempre più vicina al nostro protagonista, e Livia, dall’Argentina, coltiva il proposito di tornare a Napoli.


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Saga familiare


Figlie di una nuova era di Carmen Korn è la prima parte della storia di quattro ragazze, poi diventate donne: Henny, ostetrica e figlia di una bisbetica vedova di guerra; Käthe, amica del cuore e collega di Henny, militante comunista insieme al marito Rudi; Ida, figlia di un ricco affarista che sta per perdere tutto e per spingerla ad un matrimonio combinato; Lina, insegnante in erba rimasta sola con il fratello Lud. Sullo sfondo c’è la Germania dal 1919 al 1949, con tutto il suo carico di Storia, tra cambiamenti più graduali ed eventi che sconvolgeranno la vita delle protagoniste.


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Romanzo d’inchiesta


Ne I cerchi nell’acqua di Alessandro Robecchi, il protagonista Carlo Monterossi cede la parola ai due tutori dell’ordine che fanno sempre parte delle sue avventure, Ghezzi e Carella. Il primo è sulle tracce di un anziano ladro che aveva arrestato da giovane, un povero diavolo che ha visto qualcosa di più grande di lui e si è reso irreperibile. Il secondo cerca vendetta contro un pregiudicato che ha fatto del male a due donne. Sullo sfondo c’è una Milano criminale e disperata, ben lontana dai cliché su moda, design ed affari che si raccontano su di lei.


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Tragicommedia


Sono felice, dove ho sbagliato? Ci presenta un Vincenzo Malinconico che non è più l’uomo che era, semi avvocato, semi divorziato, semi felice. Ora ha uno splendido studio in società con lo spassoso Benny La Calamita, ha una relazione felice con Veronica (ex moglie di un esimio collega), ha superato la malattia e sta per diventare nonno. Anche questa sua versione felice, però, attira solo casi stravaganti. In questo caso si tratta di una class action di amanti traditi e maltrattati, che chiede un risarcimento per il tempo perso e l’amore sprecato per persone che li hanno resi infelici. Vincenzo stesso ha preso tante batoste in amore e non può esimersi dall’aiutare il gruppetto degli “amanti anonimi”.


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Non – fiction


Parole di conforto di Matt Haig è un agevole manuale, una lunga e varia serie di consigli per superare i momenti difficili.


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Storico


Quella vecchia storia di Leonardo Gori è ambientato nell’aprile del 1970. Il colonnello Arcieri è un uomo nuovo: archiviate le sue due vecchie vite, quella nell’Arma e quella nei Servizi, è tornato a Firenze con la compagna francese Marie ed ha aperto una trattoria con i ragazzi di una Comune a cui è molto legato. La sera prima dell’inaugurazione, però, qualcuno entra e distrugge la cucina. Arrivati sul luogo, Arcieri ed i suoi trovano non solo danni ingenti, ma anche un uomo morto sotto il frigorifero. In più il cuoco Max è scomparso, e forse è stato rapito proprio dai vandali. Max aveva dei segreti, o è il passato di Arcieri che è tornato a trovarlo per l’ennesima volta?


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Raccolta di racconti


Quest’anno, per entrare nello spirito natalizio, ho letto tre volumi della serie Natale a Milano a cura di Fiorenza Pistocchi, un mix di racconti e ricette in omaggio alla città meneghina!


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Teatro


A gennaio e febbraio ho concluso il progetto letterario dedicato agli eroi di Sofocle con la dilogia di Edipo.


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Classico


Cronaca di una morte annunciata di Gabriel Garcia Marquez è una surreale cronaca-racconto che descrive, come in un’inchiesta, antefatti, motivazioni ed ipotesi a proposito di un omicidio che l’autore immagina essere avvenuto in America Latina circa cent’anni fa. La vittima, nonché protagonista, un ragazzo di ventun anni, Santiago Nasar, viene ucciso da due ragazzi che fino al giorno prima erano suoi amici, per motivi di onore familiare. Il narratore, che è alter ego dell’autore, ricostruisce un affresco davvero impietoso della società di quel tempo.


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Poesie


Per il progetto letterario “Novecento in poesia” ho utilizzato questa antologia dei tempi dell’Università.


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Fantascienza


Uova fatali di Bulgakov è una storia di fantascienza ambientata nella Russia tra il 1928 e il 1929. Il professor Persikov, bisbetico studioso di anfibi e rettili a Mosca, vive chiuso nell’Istituto di Zoologia e una notte, per caso, scopre un misterioso raggio rosso che fa crescere a dismisura gli esseri viventi. Qualsiasi tentativo di mantenere segreta la scoperta si rivela vano: il “raggio della vita” è ben presto sulla bocca di tutti. Quando però il governo pensa di sfruttarlo per porre fine ad una recente moria di polli e volatili da cortile, iniziano i veri guai.


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Biografia/Autobiografia


Siate ribelli, praticate la gentilezza di Saverio Tommasi è una serie di brevi lettere che il giornalista ha scritto per le figlie, alcune fatte di ricordi, altre più introspettive.


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Fantasy


The Essex Serpent di Sarah Perry è un historical romance con accenni di fantasy archeologico. È la storia di una giovane donna di epoca vittoriana, Cora, che, dopo essere rimasta vedova di un marito violento, decide di lasciare Londra insieme alla governante ed al figlio e di andare a stare sulla costa. Lì torna a dedicarsi alla paleontologia, sua passione da ragazza, e raccoglie gli indizi dell’esistenza di una mitica creatura marina. La superstizione della gente del luogo e le resistenze di tipo religioso del pastore del luogo, William Ransome, non le saranno però d’aiuto.


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Paranormal


Colpo di ritorno di Giancarlo De Cataldo è una nuova indagine gestita dal PM Manrico Spinori, questa volta nel mondo dell’occulto. La vittima illustre di questo caso è Capomagli Giuseppe, meglio noto come il Mago Narouz, prima pasticcere ed ora “operatore dell’occulto”. La sua morte ha sconvolto il jet set romano, soprattutto i tanti facoltosi clienti che al mago avevano rivelato segreti importanti. Nel frattempo Manrico cerca di mettere ordine nel caos della sua vita privata e di aiutare la sua ispettrice, Deborah Cianchetti, insolitamente distratta.


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Ecco il mio recap di fine anno! 

Manca il romanzo che ho scelto per i preferiti di dicembre, ma lo vedrete sabato. 

Fatemi sapere se conoscete questi romanzi e quali vi sono piaciuti. Mi incuriosirebbe anche conoscere il vostro meglio del 2023: scrivetemelo nei commenti, se vi va! Grazie per la lettura, ci riaggiorniamo per i preferiti del mese e gli auguri di fine anno! :-)