lunedì 31 ottobre 2022

I PREFERITI DI OTTOBRE 2022

 Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese




Cari lettori,

eccoci arrivati all'ultimo giorno di ottobre! 

Dopo un settembre di cambiamenti, in questo mese mi sono pian piano adattata ad una nuova routine, tra novità lavorative, la solita riapertura della scuola di danza ed impegni vari. Si è trattato di un mese super impegnativo ma, visto che l'avevo iniziato con un po' di dubbi sul genere "chissà come andrà", mi considero ben soddisfatta :-) Nel frattempo, come al solito, vi parlo un po' di tutto quello che mi è piaciuto, dai libri ai film, dalla musica alla poesia!



Il libro del mese


Era da un po’ che non leggevo le mie amate raccolte di racconti targate Sellerio, con tanti dei miei protagonisti preferiti coinvolti in una breve avventura, e così, quando mi è stato prestato Una notte in giallo, ho pensato che fosse una buona occasione.


Questa volta il tema comune è il tempo notturno: nel corso di una sola notte possono verificarsi tantissimi avvenimenti, anzi, può persino giungere a compimento una intera vicenda, degna di essere narrata in un breve racconto.



La raccolta si apre con il “barrista” Massimo Viviani, nato dalla penna di Marco Malvaldi, ed i suoi vecchietti, anzi, in questo caso, un vecchietto solo: Aldo Griffa, che per la notte di San Lorenzo è stato invitato da un suo storico amico che gestisce un hotel superlusso in una caletta isolata appena fuori Pineta. L’evento della serata, una degustazione di vini accompagnata da piatti prelibati, è precipitato nel caos quando c’è stato un blackout ed un astuto ladro ne ha approfittato per rubare la collana di diamanti di una delle nobildonne presenti. In aiuto al vecchietto del BarLume non arriva solo Massimo, ma anche la sua fidanzata, il vicequestore Alice Martelli, e la piccolissima Matilde.


Andrej Longo ci presenta il personaggio di un giovane poliziotto campano che si ritrova di fatto costretto a trascorrere una vacanza a Ischia con la madre. Dopo un’unica serata tranquilla con tanto di parmigiana di melanzane, però, egli riceve una richiesta d’aiuto da una vicina, la cui figlia è scomparsa. Non conoscevo il poliziotto Acanfora, ma d’ora in poi lo terrò in considerazione, perché il racconto è piacevole e coinvolgente allo stesso tempo.


Gaetano Savatteri ci riporta a Màkari e ad una delle mie coppie del giallo italiano preferite, Saverio Lamanna e Peppe Piccionello, questa volta alle prese con un invito a cena da parte di due vicini che si autodefiniscono “favorevoli all’alimentazione consapevole” e che il nostro Peppe, lasciata malvolentieri una Setteveli nel frigo, preferisce definire “nientisti”. La fuga del ragazzo adolescente della coppia, però, movimenterà fin troppo la serata.


Roberto Alajmo, altro autore che non conoscevo, ci propone un grande classico: una banda di ragazzini nullafacenti ed una casa infestata. Uno di loro, quello preso di mira dal gruppo, Giovà, è (o sarà?) ??? , da adulto, protagonista dei romanzi dell’autore. Di sicuro, tra tutti i racconti, questo è quello che consiglierei per Halloween!


Alessandro Robecchi torna alle origini con la sua coppia di killer milanesi, il Biondo e l’Uomo con la cravatta. Una notte febbrile e noir in mezzo alla mia cara Milano, che mi piace tanto di giorno ma che certo non frequenterei in piena notte, alla ricerca di una vittima che ha deciso di dar filo da torcere a chi lo vuole uccidere.


Vince Corso, il biblioterapeuta protagonista delle storie di Fabio Stassi, segue la compagna Feng in una tristissima nottata: lei ed altre donne si ritrovano in un albergo di Roma per comprendere come e perché una loro comune amica, arrivata dalla Cina per fare la modella, sia improvvisamente morta.


Da Roma torniamo a Milano con Francesco Recami e tutti gli stravaganti inquilini della Casa di Ringhiera. Questa volta la storia è raccontata dal punto di vista della signorina Mattei-Ferri, l’anziana falsa invalida più antipatica della città. Una persona così, debole e sola, si sa, può essere vittima di malintenzionati, anche soltanto dei ladruncoli minorenni. Ma forse dovrebbero essere i delinquenti ad aver paura di lei.


Antonio Manzini, infine, fa scarpinare il suo Rocco Schiavone ad altissima quota, fino ad una baita extralusso dalla cui scarpata è precipitato un giovane molto ricco che era lì con due cugini ed un’amica. Rocco non si trova a suo agio con le persone di una classe sociale molto alta, ma la vicenda è troppo misteriosa per essere considerata una disgrazia, e questa volta (stranamente eh…) non può proprio tirarsi fuori.



Nel complesso queste raccolte restano sempre un piacere per me: è rilassante ritrovare tanti personaggi nuovi per una breve avventura, o scoprirne di nuovi ed interessanti. Un tipo di lettura fruibile anche da chi non ha molto tempo e di solito procede a rilento!



Il film del mese


Una domenica di ottobre ho deciso di concedermi una commedia divertente e sono andata al cinema a vedere Ticket to Paradise.


Protagonisti di questo film sono David e Georgia, interpretati dall’inossidabile coppia George Clooney & Julia Roberts. I due, da giovani, hanno frequentato insieme l’Università, sono stati sul punto di lasciarsi prima della laurea, hanno deciso di restare insieme e così si sono sposati, mettendo al mondo la piccola Lily. Sembrerebbe una storia a lieto fine, ma non lo è stata: cinque anni dopo è arrivato il divorzio.


Ora la “piccola Lily” sta per laurearsi in Giurisprudenza, David continua a vivere a Chicago e lavora da tempo come architetto, Georgia si è trasferita definitivamente a Los Angeles dove ha aperto una galleria tutta sua, e la figlia è l’unico argomento su cui i due genitori sono d’accordo, il che, però, non impedisce loro di bisticciare durante tutta la durata della cerimonia di laurea.


Quando Lily e la sua amica del cuore partono per una lunga vacanza a Bali, David è un po’ preoccupato perché già pensa alla carriera lavorativa della figlia, mentre Georgia è convinta che le serva uno stacco per ripartire più carica di prima. Quello che entrambi ignorano è che la ragazza non sia per niente convinta di voler fare l’avvocato. Così, quando ella incontra Gede, un pescatore di alghe che gestisce un’azienda di coltivazione con la sua numerosa famiglia, l’amore nasce subito, alimentato dal comune desiderio di una vita più serena e meno frenetica.


Lily e Gede non hanno però fatto i conti con David e Georgia, una volta tanto d’accordo tra loro, pronti a tutto pur di sabotare il matrimonio lampo balinese dei due giovani innamorati e riportare la figlia negli Stati Uniti.



Fin dai tempi della serie di Ocean’s Eleven il binomio George Clooney/Julia Roberts è sinonimo di commedia vecchio stile, ma divertente e di successo. C’è chi ha scritto che anche Ticket to Paradise faccia interamente affidamento alla coppia d’oro, qui in versione “nostalgia/come eravamo”. Certo, è vero che la bravura dei due attori protagonisti ed il feeling che essi dimostrano di avere è alla base della riuscita della commedia, e che il sottogenere enemies to lovers fa ripensare subito a quando Clooney era un ladro desideroso di riconquistare l’ex moglie Tess, fidanzata con un ricchissimo imprenditore di Las Vegas. Però definire il film una versione riveduta e corretta delle commedie di vent’anni fa non mi sembra proprio veritiero.


Se David e Georgia sono rimasti ancorati ad un passato che potrebbe tornare in modo del tutto imprevisto, Lily affronta il presente in un modo del tutto diverso da quello della generazione che l’ha preceduta. Le commedie dei primi anni 2000, soprattutto quelle americane, sembravano indicare sempre come “scelta giusta” la grande città, una vita frenetica ed un buon lavoro, e l’amore era la ciliegina sulla torta. Lily invece vive appieno sentimenti che sono più di questi tempi: l’insoddisfazione per una vita che spinge a correre sempre più (anche dopo aver raggiunto un traguardo importante), il desiderio di uno slow living, la sensazione di aver trascurato il contatto con la natura. Devo ammettere che fino alla fine ho pensato che la sua storia sarebbe finita diversamente.


Comunque il film, al di là di tutte le riflessioni che si potrebbero fare, non perde mai la sua leggerezza: i momenti divertenti sono tanti, ci sono personaggi esilaranti (come il nuovo compagno di Georgia, un giovane pilota d’aereo) ed i battibecchi tra i due ex coniugi hanno dei tempi comici davvero perfetti.



La musica del mese


Come parola chiave del mese di ottobre, ho pensato all'esplosione dell'autunno ed alle magiche atmosfere della natura, ed ho scelto i COLORI. 


Per quanto riguarda la musica classica, ho trovato un bellissimo video di Ennio Morricone intitolato "Autumn colors", contenente alcune sue celebri musiche, a questo link. 



Per quanto riguarda invece la musica leggera, vi consiglio un classico, "True colors" di Cyndi Lauper:


Tu con gli occhi tristi, non essere scoraggiato

Oh, capisco che sia difficile trovare il coraggio

In un mondo pieno di persone puoi perdere la visione del tutto

Ed il buio dentro di te ti fa sentire così piccolo


Ma vedo i tuoi veri colori che brillano

Vedo i tuoi veri colori, e per questo ti amo

Quindi non avere paura di mostrare i tuoi veri colori

I veri colori sono belli, come un arcobaleno...



La poesia del mese


Durante il mese di ottobre per me ci sono state un po’ di ripartenze importanti, quindi ho pensato di proporvi un componimento di Eugenio Montale dal titolo A galla, che parla di percorsi e del coraggio di ricominciare.


Chiari mattini,

quando l’azzurro è inganno che non illude,

crescere immenso di vita,

fiumana che non ha ripe né sfocio

e va per sempre,

e sta – infinitamente.

Sono allora i rumori delle strade

l’incrinatura nel vetro

o la pietra che cade

nello specchio del lago e lo corrùga.

E il vocio dei ragazzi

e il chiacchericcio liquido dei passeri

che tra le gronde svolano

sono tralicci d’oro

su un fondo vivo di cobalto,

effimeri…

Ecco, è perduto nella rete di echi,

nel soffio di pruina

che discende sugli alberi sfoltiti

e ne deriva un murmure

d’irrequieta marina,

tu quasi vorresti, e ne tremi,

intento cuore disfarti,

non pulsar più! Ma sempre che lo invochi,

più netto batti come

orologio traudito in una stanza

d’albergo al primo rompere dell’aurora.

E senti allora,

se pure ti ripetono che puoi

fermarti a mezza via o in alto mare,

che non c’è sosta per noi,

ma strada, ancora strada,

e che il cammino è sempre da ricominciare.



Le foto del mese


Il 28 settembre c’è stato il mio 33esimo compleanno e, se tra mercoledì e giovedì ho festeggiato un po’ in famiglia tra shopping, pranzetti e cinema, domenica 2 sono riuscita a trovarmi con la mia amica Mara a Milano. Lei mi ha portato un bellissimo regalo a tema libri di cui vi parlerò presto ed abbiamo assaggiato queste dolcezze del bar pasticcera PastiChéri, in zona Wagner. Prima o poi scriveremo insieme una guida delle pasticcerie milanesi, mi sa :-)



Sabato 15, invece, sempre con Mara, ho tenuto fede ad una delle nostre tradizioni autunnali: la mostra naturalistica Wildlife Photographer of the Year, a Palazzo Meravigli. Se tutto va bene, giovedì sarà online la mia recensione!



L’autunno è uno dei momenti più belli dell’anno per passeggiare in tutta calma al parco di Cernusco: questo angolo di tranquillità poco prima di Villa Alari assume un aspetto davvero fatato con le foglie cadute per terra…



...ed ecco il lungo Naviglio in autunno, tra alberi di un giallo intenso ed altri ancora troppo verdi perché è stato un ottobre caldo!






Non mi resta che augurarvi… Happy Halloween!

Come vanno questi giorni di tranquillità? Avete il Ponte?

State facendo qualcosa di bello? Fatemi sapere!

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


giovedì 27 ottobre 2022

HALLOWEEN BOOK TAG

 Un romanzo per ogni tradizione di questa festa




Cari lettori,

oggi, per la nostra rubrica "Tag...a tema libri", proseguiamo la settimana spooky con un booktag di Halloween! Ho trovato questo questionario sui blog Libri di cristallo, Libri e molto altro, Sognatrice Interrotta e mi è sembrato perfetto per il periodo. 

Ecco a voi i romanzi che ho abbinato ad ogni simbolo di Halloween!



Zucca


La lanterna si accende… quale libro avrebbe bisogno di un po’ di luce?


Vecchie conoscenze di Antonio Manzini è uno dei romanzi più recenti tra quelli che hanno per protagonista il burbero vicequestore Rocco Schiavone. Il delitto con cui egli ha a che fare stavolta è maturato in ambito accademico, un mondo dal quale Rocco sente di essere stato deluso, e per delle buone ragioni. La professoressa di arte Sofia Martinet, grande studiosa di Leonardo da Vinci, viene trovata uccisa nel suo appartamento.


Anche Rocco, proprio come la vittima nei giorni prima della sua morte, ha a che fare con ritorni che vengono dal passato: alcuni più graditi, come Sebastiano, il vecchio amico romano che sembra aver accantonato il loro litigio, altri molto meno.


Le storie di Rocco Schiavone si confermano grigie, a tratti noir, con pochi sprazzi di luce in mezzo a tante amarezze, anche se non smettono di conquistarmi. È vero che questo romanzo contiene delle pagine di riflessioni sulle quali mi è capitato di ritornare; è vero anche, però, che inizio ad avere l’impressione che il nostro protagonista non stia evolvendo come avrei sperato, e che il suo stato depressivo sia irreversibile. Per “L’angolo vintage” di questo mese ho letto anche il romanzo successivo, Le ossa parlano, e devo dire che confermo le mie impressioni (ne parlo meglio qui).


Link recensione



Trick or treat


Suonano il campanello, fai la tua scelta… quale libro regaleresti?


Beh… dipende! Vogliamo fare un trick o un treat agli incauti fanciulli che vengono a suonare al mio campanello? :-)


In caso di Trick, non avrei dubbi: da quattro anni ho una copia di After nuova di zecca, dal momento che mi è stata regalata ad un evento Mondadori ed io già al tempo avevo letto e non apprezzato per niente il romanzo (per sentire le mie lamentazioni, andate a questo post). Chissà, magari a qualcun altro piacerà… (Immaginate una risata malvalgia).


Se invece decidessi di fare la brava e di regalare un Treat, sceglierei una delle migliori letture del 2019: Con in bocca il sapore del mondo, di Fabio Stassi. Si tratta di dieci bellissimi monologhi, in ognuno dei quali un importante poeta del XX secolo racconta la sua vita e la sua carriera. Da brava letterata, trovo questo libro una chicca davvero imperdibile! Trovate la recensione a questo link.



Casa infestata


Un libro dalla copertina inquietante


Il passaggio di Leonardo Gori rievoca, fin dalla copertina, terribili scenari di guerra. Il romanzo narra un momento particolarmente drammatico della vita del Colonnello Arcieri (qui ancora Capitano): l’occupazione di Firenze da parte dei nazisti nel ‘44, che spacca la città in due. Appena arrivato a Palazzo Pitti, Arcieri viene a conoscenza di un mistero: l’opera di un grandissimo artista si nasconde nella parte assediata della città ed è importante, per ragioni politiche, che essa venga trovata dagli italiani.


Il Capitano e pochi compagni fidati iniziano un viaggio mortale attraverso la città distrutta… e la caccia all’opera d’arte misteriosa si trasforma ben presto in una vera spy story.


Link recensione



Fantasma


Il libro più spaventoso che hai letto


Il suggeritore di Donato Carrisi è la storia di una squadra investigativa che scopre l’esistenza di un serial killer che manovra come burattini degli altri assassini… e si porta a casa la palma di romanzo più terrificante!


Visto che siamo in zona Halloween, non può mancare una storia horror del tutto personale. Circa tre anni fa avevo appena finito di leggere questo romanzo, da non più di due giorni, quando, in pieno sabato notte, sono stata svegliata alle 3 da dei rumori veramente inquietanti. Memore di quello che avevo appena letto, mi sono alzata già completamente sudata ed ho controllato l’allarme. Ho visto che era inserito e non era scattato e mi sono rassicurata, ma i rumori nel più piccolo dei bagni proseguivano. Ho acceso le luci con circospezione… ed ho capito che purtroppo il fracasso era dovuto alle piastrelle del pavimento che si stavano staccando. Morale della favola: nessun serial killer è venuto a trovarmi, in compenso sono dovuti passare gli operai.


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Vampiro


Un libro che ti ha ammaliato



Un infinito numero di Sebastiano Vassalli è una storia incredibile che ha davvero toccato il mio cuore di classicista. Si tratta di un romanzo storico che ha per protagonisti il poeta Virgilio ed il suo inseparabile servo Timodemo, che è la voce narrante.


Insieme a Mecenate, fondatore di uno dei circoli culturali più famosi dell’antichità, essi intraprenderanno un viaggio per indagare i rapporti tra Romani ed Etruschi e scoprire la verità sulle origini dell’Urbe.


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Dolciumi


Siate golosi… i tuoi libri preferiti!


Il mio classico preferito di sempre è Piccole donne di Louisa May Alcott.


Per quanto riguarda la narrativa generale, una delle letture più importanti della mia vita è quella della tetralogia de L’amica geniale di Elena Ferrante, di cui vi avevo parlato in uno dei primissimi post del blog, a questo link.


Tra i gialli, i miei preferiti sono quelli de il commissario Montalbano e di Ricciardi; i miei romance del cuore sono "Innamorarsi a New York" di Melissa Hill e "La compagna di scuola" di Madeleine Wickham/Sophie Kinsella; i miei prediletti del genere storico sono quelli di Valerio Massimo Manfredi.



Strega


Mescola il calderone… quale libro ti ha ingannato?


L’ho già detto un po’ di volte su questi schermi, ma che dire, repetita iuvant: Lena e la tempesta di Alessia Gazzola è stata per me una solenne presa in giro.


Questo romanzo si presenta in quarta di copertina come una sorta di commedia, riflessiva sì, ma tutto sommato leggera: la storia di una trentenne insoddisfatta ed un po’ in fuga che torna nella casa al mare di famiglia per fare i conti con il passato e trova un nuovo amore.


Peccato che dopo poche pagine il “segreto” di Lena si riveli un vero e proprio dramma della cui natura sarebbe stato bene avvisare prima il lettore, almeno in parte. Tematiche delicate trattate con superficialità e colpevolizzazione della vittima, stile troppo semplice per un argomento troppo complesso, dettagli poco realistici ed una protagonista con cui è veramente difficile empatizzare hanno reso la lettura incredibilmente difficile. Per me bocciato, purtroppo.


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Bara


Alcuni libri è meglio chiuderli per non soffrire troppo… quali?


The Selection di Kiera Cass è il primo volume di una serie che ho provato ad iniziare e poi, poco convinta, ho lasciato perdere.


Dovrebbe essere una storia distopica ambientata in un possibile futuro. Tuttavia risulta essere un abbastanza inspiegabile crossover tra Cenerentola e Uomini e Donne. No, non sto scherzando!


Dopo aver letto questo libro, ho pensato a lungo di essere “troppo vecchiotta” con gli Young Adult, ma l’esperienza di quest’anno con Percy Jackson (che è addirittura un middle grade) mi ha fatto completamente ricredere. Quindi forse, semplicemente, è questa sottocategoria di romance/fantasy che non fa per me…


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Ragnatela


Un libro in cui ti sei impigliato ed hai avuto fatica a liberarti


La meraviglia degli anni imperfetti di Clara Sanchez è una storia a metà strada tra romance e dramma familiare, con qualche punta di mistery.


Però, che dire, forse pretendo troppo, ma secondo me, se l’autrice propone un mistero al lettore, anzi, se solleva molteplici quesiti che suscitano curiosità ed una certa aspettativa, sarebbe una cosa carina, poi, risolvere le questioni lasciate in sospeso.


E invece, boh! Una “risoluzione” incomprensibile, tante domande che restano nella mente del lettore, un finale che pare troncato a metà. Se c’era un intento filosofico o poetico in tutto questo, beh, francamente non l’ho capito. Lo stile, poi, è davvero lento e prolisso.


È un libro che ho letto ben sei anni fa ma lo ricordo ancora come una delle letture più inconcludenti, che peccato!


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Scheletro


Qual è il tuo scheletro nell’armadio?


Questo è il booktag delle confessioni horror, e quindi mi tocca dirlo… non sono mai riuscita a leggere Dracula di Bram Stoker! Ho provato una mattina anni fa, ma dopo i primi capitoli ero già inquietata, per non dire terrorizzata. Mi sa proprio che non è il mio genere!




Ok... rileggendo questo TAG ho notato che c'è grande alternanza tra i miei super preferiti e le mie più grandi delusioni. Questa volta manca un po' di "aurea mediocritas", ma Halloween è una festa che bilancia due cose molto diverse tra loro (dolcetti e paure), quindi bene così, dai! 

Fatemi sapere se conoscete questi romanzi, che cosa ne pensate, se avreste fatto scelte diverse. Sentitevi pure liberi di replicare il TAG sui vostri blog o di dirmi la vostra brevemente nei commenti.

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


lunedì 24 ottobre 2022

PERCY JACKSON: LA BATTAGLIA DEL LABIRINTO E LO SCONTRO FINALE

 Due romanzi di Rick Riordan




Cari lettori,

iniziamo l’ultima settimana di ottobre… quella che ci porterà ad Halloween!

Lunedì prossimo sarà il giorno della zucca, ma essendo anche l’ultimo giorno del mese avremo i consueti preferiti. Così ho pensato di proporvi qualche contenuto un po’ “spooky” tra oggi e giovedì!


Oggi iniziamo con un po’ di mostri mitologici! Se ben ricordate, in primavera, per la seconda tappa della challenge “La donna verde”, avevo cominciato – con un certo ritardo ma molto entusiasmo – la serie fantasy/mitologica di Percy Jackson. Il primo capitolo della serie, Il ladro di fulmini, mi era piaciuto così tanto (qui trovate la recensione ) che prima delle vacanze estive avevo letto anche il secondo ed il terzo romanzo, Il mare dei mostri e La maledizione del Titano (a questo link i miei pensieri).


In settembre sono riuscita a completare la prima serie, quella degli Dei dell’Olimpo, con gli ultimi due volumi, ed ho pensato di parlarvene proprio oggi!


Il mio bilancio è assolutamente, totalmente, super positivo! Per la serie “ma che mi ero persa”… non posso credere di avere rimandato più volte la lettura di questa serie perché si tratta di un middle grade, target 10-14, e mi sentivo troppo vecchia! Credo che questa esperienza mi abbia insegnato, una volta di più, a non avere pregiudizi in materia di letture. Inoltre, il mix di elementi mitologici e fantasy mi spaventava un po’, temevo troppe “americanate”: devo dire che ho trovato solo una fervida fantasia, grande originalità e tanti messaggi positivi, non solo per gli adolescenti.


Vediamo meglio insieme i singoli romanzi!



La battaglia del labirinto


Avevamo lasciato Percy e Annabeth sull’Olimpo, in mezzo a dèi non proprio amichevoli, preoccupati dal fatto che loro due e gli altri eroi si sarebbero rivoltati contro di loro o, peggio, alleati ai Titani.


Sei mesi dopo la situazione non è propriamente migliorata: Poseidone ed Atena, genitori divini dei due eroi, sono convinti della bontà dei loro figli, e con essi buona parte dell’Olimpo, ma non tutti i semidei sono nella medesima situazione. Luke, l’ex amico di Percy che li ha traditi, è miracolosamente sopravvissuto allo scontro a San Francisco nel quale aveva rischiato di morire, e sta reclutando in maniera massiccia semidei che sono stati feriti e delusi dal loro genitore divino, dèi minori che desidererebbero essere presi maggiormente in considerazione e qualsiasi genere di mostri. L’esercito dei Titani si sta ingrossando sempre più e al Campo Mezzosangue, la residenza estiva dove Percy e gli altri passano le estati sotto la guida del centauro Chirone, ci sono sempre meno semidei. C’è un nuovo addestratore, Quintus, specializzato in combattimenti e con tanto di segugio infernale al seguito, e l’atmosfera è estremamente tesa.


L’esercito degli eroi fedeli agli dei potrebbe avere una risorsa, ma è difficile da ottenere: la collaborazione di Dedalo, il più grande architetto mai esistito. Il suo leggendario labirinto, costruito secoli fa in Grecia, si è spostato (così come l’Olimpo e tutti i luoghi della mitologia) negli Stati Uniti, ed ormai è così esteso che copre tutto il sottosuolo della nazione, con moltissimi ingressi, uno dei quali è proprio nella foresta appena fuori del Campo. Purtroppo però Dedalo ha avuto una vita difficile, potrebbe essere adirato con gli dei e soprattutto è di fatto introvabile all’interno del labirinto.


Percy e Annabeth, insieme al satiro Grover ed al fratellastro ciclope di Percy, Tyson, si offrono di calarsi nel labirinto, dando il via ad un altro dei loro tanti viaggi “on the road” per l’America mitologica. Questa volta, però, è molto più complicato: non tutto è come sembra nel labirinto, che alterna muri di foggia greco-romana ad affreschi rinascimentali a fondamenta contemporanee senza un ordine apparente; ad ogni crocevia, e ad ogni punto per attraversare il quale i protagonisti sono costretti a risalire sulla terraferma, ci sono mostri riformatisi anche dopo secoli, o dèi minori pronti a tendere un tranello; Percy coltiva anche il buon proposito di ritrovare Nico, il giovanissimo semidio fuggito dal campo dopo aver scoperto di essere figlio di Ade.


Ad aiutare i protagonisti ci saranno dèi che finora non abbiamo conosciuto ancora bene, come Era ed Efesto, la simpaticissima Signora O’ Leary (così Quintus ha chiamato il suo segugio infernale) e l’amica mortale di Percy, Rachel Elizabeth Dare, che riesce ad avere la stessa vista speciale dei semidei.



La battaglia del labirinto è il quarto e penultimo volume della serie degli dèi dell’Olimpo. L’universo fantasy- mitologico è già stato ampliato molto nel terzo volume della serie, ma in questo romanzo diventa ancora più esteso… al di sotto e al di sopra del labirinto. Non vi nascondo che io stessa, pur avendo studiato molto la materia mitologica, ho dovuto cercare alcuni dei personaggi presentati, la cui rielaborazione di Rick Riordan mi ha sorpreso per il mix di coerenza ed originalità (il gigante Anteo che gestisce un’arena di combattimenti, il dio Giano bifronte agli incroci dei labirinti…).


Se Il mare dei mostri era di fatto un omaggio all’Odissea e La maledizione del Titano ripercorreva le dodici fatiche di Eracle (anche se le stalle da ripulire sono in questo volume…), qui al centro della storia c’è il mito di Dedalo, tra la straziante vicenda di Icaro, le insidie di Minosse, il Minotauro che è già stato nei peggiori incubi di Percy, Arianna e le altre mortali dotate di Vista, il delitto di cui si è macchiato il grande architetto una volta uscito dal Labirinto.


Tra i personaggi che ho più apprezzato ci sono sicuramente Efesto, un dio perso nel suo mondo di lavoratore ma – forse per questo – molto più vicino agli umani di altri, la ninfa Calipso, in versione contemporanea ma fedele all’originale, e Rachel Elizabeth Dare, una perfetta figura ponte tra il mondo degli umani e quello degli eroi. Ci sono anche delle pagine interessantissime relative alla ricerca del dio Pan, cruccio sempiterno del satiro Grover e di tutti quelli della sua razza: in questo volume la vicenda giunge finalmente a compimento.


Come avevo già detto scrivendo le altre recensioni, l’unica caratteristica su cui all’inizio mi sentivo un po’ campanilista è il cosiddetto “trasferimento” degli dèi dall’Europa all’America, però devo riconoscere che è funzionale alla narrazione e che mi ha permesso di scoprire luoghi degli Stati Uniti meno famosi dal punto di vista turistico.


In linea con le altre serie fantasy, i personaggi crescono e con loro le difficoltà che dovranno affrontare, tra lutti e perdite, primi amori e separazioni, nebulose profezie e prove da superare. Le ultime pagine fanno venire voglia di passare subito all’ultimo volume!



Lo scontro finale


La guerra tra dèi e Titani è alle porte: Crono si è re-incarnato nel corpo di Luke, con grande sconcerto del suo ex amico Percy, e con infinita tristezza di Annabeth, che da ragazzina aveva provato dei sentimenti per lui. Molti Titani sono riusciti a liberarsi dal loro stato di prigionia, compreso Tifone, un pericolosissimo gigante che ha fatto esplodere il vulcano in cui era imprigionato ed ora si sta dirigendo verso New York, provocando moltissime tempeste in tutti gli Stati Uniti.


Percy Jackson, però, è del tutto all’oscuro di quello che sta succedendo. Da alcuni giorni è in vacanza nel suo “posto speciale” in riva al mare insieme alla madre, al patrigno Paul ed a Rachel Elizabeth Dare, per la quale prova sentimenti confusi (dal momento che nel suo cuore, finora, c’è sempre stata Annabeth). È un amico del Campo Mezzosangue a portarlo via da un giorno all’altro, chiedendogli di affiancarlo in una missione sulla nave da crociera sulla quale si rifugia da tempo Luke (ora Crono). Percy accetta, ma torna dalla missione solo, e più triste che mai.


Anche se suo malgrado, egli capisce che è giunto il momento che ha più e più volte rimandato: quello di ascoltare la profezia che è certo riguardi lui, a proposito del sedicesimo compleanno di uno degli eroi. La profezia non è benevola: ci sarà un grande scontro, e l’eroe in questione dovrà sacrificarsi. Percy è distrutto all’idea che questa fosca previsione possa riguardare lui, ma non c’è molto da illudersi: è altamente probabile che la profezia riguardi uno dei figli dei tre Cronidi, egli è l’unico figlio semi-divino di Poseidone, Talia (figlia di Zeus) ha bloccato la sua crescita unendosi alle cacciatrici di Artemide e Nico (figlio di Ade) è ancora troppo giovane, considerato che per la guerra è questione di giorni.


Proprio Nico, però, ha avuto mesi prima un’idea che potrebbe risolvere alcuni dei problemi di Percy: un piano folle, che potrebbe però renderlo incolume e pronto ad affrontare qualunque genere di mostro o di Titano. Giusto il tempo di partire per un’ultima missione, lui, Nico e un Grover più stressato che mai – tutto preso a reclutare gli spiriti della Natura contro i Titani – e subito il Campo richiede il loro ritorno.


I Titani, insieme all’esercito di Luke/Crono, stanno per attaccare l’Empire State Building, attuale sede dell’Olimpo. Purtroppo lì è rimasta solo Estia, la dea-bambina custode del fuoco e della famiglia: quasi tutte le divinità sono occupate contro Tifone, e finora sono solo riuscite a rallentarlo. Assenti illustri sono Poseidone, il padre di Percy, purtroppo bloccato nel suo regno da una serie di attacchi del Titano Oceano, e Ade, che si è rinchiuso nell’Aldilà insieme a Demetra e Persefone e non vuole aiutare i fratelli, che gli hanno fatto un torto grave in passato.


L’Olimpo può essere difeso solo e soltanto dagli eroi, guidati dall’inossidabile Chirone. Le perdite sono già state tante, il morale è molto basso, la casa di Ares (composta da formidabili guerrieri) è offesa ed in lite con quella di Apollo e corre voce che al Campo ci sia una spia, ma non c’è altra scelta. E così, dopo che il dio Morfeo ha fatto addormentare tutti i mortali di New York, lo scontro finale ha inizio…



...siamo arrivati alla fine, e, come ogni conclusione di serie fantasy, Lo scontro finale pone al centro della storia la lotta tra il bene e il male. Quest’ultimo capitolo è forse meno scorrevole dei precedenti, più denso di avvenimenti e di scene d’azione che descrivono le battaglie. L’ambientazione è molto più ridotta rispetto ai capitoli precedenti: prima l’Oltretomba, poi il Regno di Poseidone, infine New York e l’Empire State Building/Olimpo… le tre sedi dei Cronidi che non si decidono a riappacificarsi tra loro in nome della pace e della comune salvezza. In questo senso, vi stupirete, in questo romanzo, di trovare un Percy Jackson molto saggio, che – anche se cautamente – inchioda gli dèi dell’Olimpo alle loro responsabilità ed individua le falle nel sistema che hanno portato a questa rovinosa guerra.


I colpi di scena sono tantissimi, sia in amore che in guerra, e vi avviso: non mancheranno le lacrime. C’è anche un omaggio evidente all’Iliade, che non rivelo perché è lo spoiler degli spoiler, e perfino un richiamo al Romeo e Giulietta shakespeariano.


In questo romanzo vediamo Percy, Annabeth, Grover ed i suoi amici lasciare (forse un po’ prematuramente) i turbamenti dell’adolescenza e diventare dei giovani adulti risoluti, decisi a porre la parola “fine” ad un drammatico scontro che adulti, divini e non, hanno troppo a lungo sottovalutato, e talvolta persino alimentato con i loro litigi e capricci.


Se penso che Rick Riordan ha concepito questa serie con l’intento di far sentire un piccolo supereroe il figlio, che stava vivendo le difficoltà dovute alla dislessia, personalmente credo che l’intento della serie sia del tutto riuscito.





E così abbiamo completato la serie degli Dèi dell’Olimpo!

Se vi ho anche solo un po’ incuriosito, provate a recuperarla, anche pian piano. Sono libri scorrevoli e non ve ne pentirete affatto!

So che Rick Riordan ha scritto anche delle altre serie, tra le quali quella degli Eroi che sembra una continuazione naturale di questa (e gli ultimissimi capitoli dello Scontro finale) ne pongono le basi). Sicuramente gli Eroi sono in wishlist, anche perché mi sembra di capire che il parere dei fan della serie è molto positivo, ma non penso che li leggerò proprio presto: l’autunno è un po’ pieno di impegni, vorrei portare su questi schermi anche un po’ di teatro/mostre/eventi culturali, e mi hanno anche regalato dei libri di altro genere. Comunque non è escluso che la mia curiosità mi porti in biblioteca prima del previsto…

Ho anche visto che è in produzione una serie tv che porrà riparo ai due film fatti un decennio fa, secondo me simpatici e con un cast valido ma davvero troppo poco fedeli ai libri, specie il secondo. I tempi sono lunghi, ma staremo a vedere!

Nel frattempo, fatemi sapere il vostro parere su questi due romanzi!

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)