lunedì 5 febbraio 2018

(S)CONSIGLI LIBRESCHI #2

Romanzi che assolutamente non consiglio




Cari lettori,
oggi, purtroppo (o per la fortuna di chi ama leggere, ogni tanto, qualche stroncatura) mi vedo costretta a tornare in argomento “S-consigli libreschi”.


Non mi capita spesso di recensire negativamente un libro. Come dicevo già in questo post, tuttavia, talvolta ritengo che sia necessario farlo.

Comunicare un’impressione positiva a proposito di qualcosa che non mi è piaciuto per niente sarebbe davvero un pessimo servizio per voi lettori.

Inoltre, io mi ritengo una lettrice piuttosto facile da accontentare, e se un romanzo mi annoia o addirittura mi infastidisce significa che, con ogni probabilità, c’è davvero qualcosa che non va, o almeno qualcosa di cui discutere.
Ecco i romanzi che mi hanno deluso nell’ultimo periodo!



MEGLIO SOFFRIRE CHE METTERE IN UN RIPOSTIGLIO IL CUORE
di Susanna Casciani



Ho aperto questo romanzo per la prima volta con grandi aspettative, dopo aver visto, ad un Salone del Libro di Torino, l’autrice letteralmente assediata da donne della mia età ed anche più mature, molte delle quali con le lacrime agli occhi e desiderose di abbracciarla.

Di sicuro sarà una storia che lascia il segno”, ho pensato. E invece.


Più che un romanzo, ci troviamo davanti ad un diario, una serie di lettere, quasi un confessionale. Al centro della storia ci sono due ragazzi più o meno della mia età (tra i 25 ed i 30) che, dopo una lunga relazione ed un periodo di convivenza, si lasciano per volontà di lui.
Il romanzo racconta i pensieri e le esperienze della protagonista femminile dopo la rottura, dall’incredulità iniziale alla disperazione, passando per la rabbia ed i tentativi di riconciliazione. Dopo un lungo e sofferente percorso, la protagonista riuscirà a ritrovare la serenità perduta ed a guardare al futuro in modo più propositivo.


...già scritta così, la trama non sembra straordinariamente originale, eh?
È proprio questo, secondo me, il problema di questo romanzo. Innanzitutto, come già sottolineato, la trama è così scarna che sembra quasi di trovarsi di fronte ad un memoriale, piuttosto che ad un’opera di narrativa.


Non ho poi apprezzato per niente lo stile troppo enfatico con il quale la protagonista racconta le sue esperienze.
Davvero irritante l’abuso della parola dolore. Personalmente non ho per nulla gradito il fatto che la ragazza in questione continui a ripetere che è immersa nel dolore e che non ha mai provato niente del genere...per una rottura amorosa. Mi sembra un insulto nei confronti di tutti coloro che hanno vissuto dolori veri e propri, come per esempio i lutti… me compresa.

Ho trovato anche piuttosto infantile il desiderio della protagonista, che poi sembra essere anche quello dell’autrice, di definirsi “diversa” dalle altre, perché… piange, fa lunghe passeggiate, mette in crisi vari aspetti della sua vita, non è come una di “quelle ironiche con la battuta sempre pronta”. Certo, perché noi altre non diverse, che non siamo come lei, non facciamo queste cose, eh, non sia mai, piangiamo lacrime di champagne, portiamo a spasso il bassotto camminando sulle mani e poi ridiamo delle nostre disavventure tutto il tempo. Bah.

Non ho davvero parole, infine, per commentare i cosiddetti “consigli” che la protagonista dà a se stessa ed alle sue lettrici: “resta viva” (e beh…), “continua ad amare”, “abbi cura di te”, “non mollare”. La fiera della banalità, trita e ritrita.

Mi lascia davvero attonita il pensiero che donne che hanno 10, 20 anni in più di me abbiano trovato di grande ispirazione questo testo, che mi ha ricordato in maniera spiacevole gli sfoghi delle adolescenti in crisi su Twitter e su Tumblr.
Davvero una delusione!




TI HO INCONTRATO QUASI PER CASO
di Patrisha Mar


Questa commedia romantica racconta le disavventure di Daniel e Sara, una coppia che sembra ormai consolidata (ma non così tanto), a ridosso delle festività.

È il seguito di La mia eccezione sei tu, che non ho letto. Forse, volendo fare un po’ di sana autocritica, se avessi letto il capitolo precedente di questa storia avrei apprezzato di più quello di cui vi sto parlando tuttora. Ahimé, ho trovato il libro in biblioteca privo di prequel e l’ho letto così com’era.

Potrei usare due sole parole per descrivere quello che non mi ha convinto di questo romanzo: troppo fiabesco.


Fastidiosamente simile ad un principe delle favole il protagonista maschile, Daniel: ovviamente è bellissimo, ricchissimo, famosissimo (è un attore), corteggiatissimo… e tutti gli “issimo” che vi possono venire in mente.


Sara è invece una principessa imbranata, la classica ragazza che si definisce “niente di speciale”, principalmente perché è lei la prima a sentirsi così. Per tutte le pagine del romanzo (non troppe, per fortuna) non fa che ammorbare il lettore con i suoi dubbi, le sue insicurezze, i suoi complessi.

Non saprei come commentare, poi, il modo artefatto in cui la coppia passa le festività natalizie. Sembra di assistere ad una di quelle pubblicità smielate che le aziende ci propinano sotto Natale. Non manca nulla: la famiglia assolutamente perfetta, la residenza in campagna, la nonna che fa da fata madrina, i regali di Natale inverosimili (tipo, tanto per dirne uno, un biglietto per un viaggio in Australia).


Credo che l’intento dell’autrice fosse quello di mostrare che, dopo un primo momento di innamoramento folle, subentrano difficoltà e decisioni da prendere insieme.
A mio parere, però, lo scopo non è stato raggiunto.
Tanto per cominciare, lo stile sdolcinato e le frasi romantiche pronunciate (in modo assolutamente fuori luogo) dai protagonisti ci fanno capire subito che l’amore trionferà (come in una favola, appunto).
Inoltre, ritrovarsi a leggere pagine (e pagine) di puerili e ripetitivi battibecchi è davvero troppo.

Ho rinunciato alla lettura di La mia eccezione sei tu, anche se, forse, per correttezza, dovrei farci un pensiero. Voi che mi consigliate?




UN AMORE OLTRE LE STELLE
di Melissa Landers



L’americana terrestre Cara Sweeney e l’alieno Aelyx sono i protagonisti di quello che mi era sembrato un romanzo di fantascienza non troppo impegnativo e che invece si è rivelato essere un brutto pastrocchio di young adult, romance e narrativa distopica.

Il pretesto che, in un futuro immaginario, la studentessa Cara debba ospitare un alieno per una sorta di “scambio scolastico interplanetario” mi aveva fatto ridere fin dalla quarta di copertina, e forse avrei dovuto lasciare il romanzo sullo scaffale della biblioteca.


Se le premesse sono un po’ fantasiose, però, il contenuto è davvero ridicolo.
Il personaggio di Aelyx è molto poco caratterizzato: al di là dell’aspetto fisico, sembra un qualunque adolescente americano.
Anche Cara non mi ha entusiasmato: ha un ospite molto internazionale, eppure non fa altro che stare con lui a scuola ed a casa sua, a cucinare discutibili pietanze made in U.S.A. Voglio dire, perfino gli studenti svedesi in scambio nel liceo che ho frequentato erano stati portati a vedere il Duomo di Milano ed il Mar Ligure… ci vuole tanto?


In sostanza, tutta l’azione che sembrava promettere questo libro si dipana nell’ultimissima parte, tra astronavi aliene, missioni segrete e rivolte terrestri dai contorni piuttosto nebulosi. Se l’autrice voleva fare qualche riferimento alla politica o all’attualità, beh...io non ho capito che cosa volesse dire.

Questo romanzo – neanche a dirlo – è il primo di una trilogia. Che io non completerò.



IL CLUB DEI FILOSOFI DILETTANTI
di Alexander McCall Smith



Per me è davvero un dispiacere inserire in questo post questo romanzo giallo che mi ha tenuta avvinta alla lettura, pagina dopo pagina, salvo arrivare al finale.

Esso è ambientato ad Edimburgo ed ha come protagonista e “detective per caso” Isabel Dalhousie, una professoressa di filosofia, direttrice della rivista “Etica applicata”.
Durante un concerto alla Usher Hall di Edimburgo, infatti, Isabel assiste, con grande sconcerto, alla caduta dalla balconata ed alla conseguente morte di un giovane uomo. Non essendo convinta della ricostruzione che ha fatto la polizia, che sembra voler sposare la tesi dell’incidente, Isabel inizia ad indagare, coinvolgendo la nipote Cat e soprattutto il suo ex fidanzato Jamie, che le piace molto di più dell’attuale compagno della ragazza.


Perché questo giallo non mi ha convinto? Purtroppo devo essere un po’ brutale: credo che l’autore farebbe veramente un buon affare se continuasse sì a scrivere, ma puntando su altri generi. Il romanzo è scritto bene, è davvero scorrevole, e l’inserimento dell’elemento filosofico è realmente interessante ed originale.
Un giallo non è però definibile tale, ahimé, se la soluzione si rivela essere così ovvia e scontata. Al massimo lo si può considerare un dramma, o un thriller.
Auguro sinceramente all’autore, che sembra aver proseguito con questa serie, di aver scritto intrecci meno banali.



LA MERAVIGLIA DEGLI ANNI IMPERFETTI
di Clara Sanchez



Il protagonista di questo romanzo è il prima adolescente e poi adulto Fran, che vive in un sobborgo di Madrid, appartiene ad una classe sociale medio-bassa e si sente ignorato dalla madre.

I suoi migliori amici sono i due figli di un importante uomo d’affari: Eduardo e Tania, della quale Fran è innamorato da sempre.

La ragazza, purtroppo, si ritrova a sposare, per qualche oscura ragione, un uomo dalla pessima fama, tanto ricco quanto sospettato di far parte della malavita. Eduardo inizia a lavorare per il cognato e, a poco a poco, Fran lo vede cambiare, diventare sempre più nervoso e sospettoso.
Una notte, infine, l’amico scompare nel nulla. Che cosa gli sarà successo?


...ecco, appunto. Se l’autrice propone un mistero al lettore, anzi, se solleva molteplici quesiti che suscitano curiosità ed una certa aspettativa, sarebbe una cosa carina, poi, risolvere le questioni lasciate in sospeso.

E invece, boh! Una “risoluzione” incomprensibile, tante domande che restano nella mente del lettore, un finale che pare troncato a metà. Se c’era un intento filosofico o poetico in tutto questo, beh, francamente non l’ho capito.

Inoltre, credo di non essere una fan dello stile dell’autrice, un po’ troppo lento e prolisso per i miei standard. Ci ho messo un po’, in effetti, per finire un libro tutto sommato breve.




Io ho finito di lamentarmi…ora tocca a voi!
Che ne dite di questi romanzi? Li conoscete? Li avete apprezzati?
So bene di aver scelto dei titoli piuttosto celebri, quindi spero di poter discuterne un po’ con voi!
Grazie per la lettura e al prossimo post :-)

18 commenti :

  1. Non ho letto nemmeno uno di questi libri ma non mi ispirano nemmeno, avevo letto della Sanchez Il profumo delle foglie di limone che non mi era piaciuto e ho lasciato perdere l'autrice!
    Io aggiungerei alla lista WINTERSONG, che ha di bello solo la cover!

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    1. Ciao!! So che sulla Sanchez ci sono opinioni contrastanti... ha tanti fan, ma anche qualche detrattore! Non conosco Wintersong :-)

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  2. Ciao Silvia, eccomi qui come promesso! Io non ho letto nessuno di questi libri, ma conosco quello della Casciani che avevo scartato proprio per i motivi che hai citato!

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    1. Ciao Piera! Devo dire che io ero un po' indecisa riguardo al romanzo della Casciani, ma, a Torino, il delirio di fronte allo stand Mondadori mi aveva convinto a darle almeno una possibilità. Come avrai capito, ci sono rimasta proprio male...

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  3. Ciao Silvia, non ho letto nessuno di questi romanzi, ma avendo letto altri romanzi della Sanchez so che quest'autrice ha uno stile molto lento e prolisso, che infatti mi ha portato a non leggere altro di suo...

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    1. Ciao!! Ricordo che anche tu non sei una grande fan dello stile della Sanchez :-( Abbiamo la stessa opinione!

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  4. Cara Silvia,ahimè i leggo molto poco, però ti lascio un saluto!!!
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso! Francamente, se non hai letto questi romanzi, non ti sei perso molto!! Buon pomeriggio anche a te :-)

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  5. Non ho letto nessuno di questi... fortunatamente :-D
    La Sanchez mi.dico sempre di leggerla...,se lo farò, starò lontana da quello da te sconsigliato :-D

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    1. Ciao Angela!! In effetti tante persone mi hanno detto che questo romanzo è un po' deludente rispetto ad altri della Sanchez... magari qualche altro suo lavoro potrebbe sorprendermi, chi lo sa!

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  6. Rubriche come queste aiutano ad orientarsi anche con uno quindi mi piace molto Silvia.
    Con la Sanchez ormai ci ho rinunciato ho letto due suoi libri e non fanno per me davvero noiosi li ho trovati.
    Patrisha Mar idem ne ho letto uno e neanche me lo ricordo più perchè la trama era così inconcludente. Un amore oltre le stelle ne ho sentito parlare e ammetto che la trama sembra carina però dalle tue parole si capisce che il libro poi è diverso da quello che si aspetta.

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    1. Ciao Susy! Sono d'accordo con te...un piccolo spazio per le letture non consigliate è doveroso, non può essere sempre tutto perfetto! So che sullo stile della Sanchez ci sono pareri discordanti. Mi solleva invece sapere che anche tu non hai apprezzato molto Patrisha Mar, che invece molte nostre "colleghe" hanno lodato spesso e volentieri. Quanto a "Un amore oltre le stelle"...leggilo solo se proprio ti vuoi fare due risate con una storiella un po' assurda!

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  7. Ciao Silvia, io ho letto solo il primo e all'inizio avevo molte perplessità perché mi sembrava un'accozzaglia di frasi sull'amore, sul dolore, ecc... Poi devo dire che è migliorato e alla fine l'ho addirittura apprezzato.

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    1. Ciao Maria! Sono contenta che tu abbia apprezzato il libro della Casciani...per me è stato proprio un NO! :-(

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  8. IL CLUB DEI FILOSOFI DILETTANTI non l'ho nemmeno finito, l'ho lasciato a metà. L'ho trovato noioso

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    1. Ciao! Io invece ho trovato scontate la seconda parte e la soluzione del caso...insomma, esistono gialli migliori!

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  9. ciao Silvia, sai che sono convinta che le recensioni negative servano, siano necessarie. Hai fatto bene a fare questo post, è giusto dire cosa non ti è piaciuto

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    1. Ciao Chiara! Anche secondo me è necessario parlarne... anche per "sfogarsi" dopo una brutta lettura!

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