Romanzi che assolutamente non consiglio
Cari
lettori,
oggi,
purtroppo (o per la fortuna di chi ama leggere, ogni tanto, qualche
stroncatura) mi vedo costretta a tornare in argomento “S-consigli
libreschi”.
Non
mi capita spesso di recensire negativamente un libro. Come dicevo già
in questo post, tuttavia, talvolta ritengo che sia necessario farlo.
Comunicare un’impressione positiva a proposito di qualcosa che non
mi è piaciuto per niente sarebbe davvero un pessimo servizio per voi
lettori.
Inoltre, io mi ritengo una lettrice piuttosto facile da
accontentare, e se un romanzo mi annoia o addirittura mi infastidisce
significa che, con ogni probabilità, c’è davvero qualcosa che non
va, o almeno qualcosa di cui discutere.
Ecco
i romanzi che mi hanno deluso nell’ultimo periodo!
MEGLIO
SOFFRIRE CHE METTERE IN UN RIPOSTIGLIO IL CUORE
di
Susanna Casciani
Ho
aperto questo romanzo per la prima volta con grandi aspettative, dopo
aver visto, ad un Salone del Libro di Torino, l’autrice
letteralmente assediata da donne della mia età ed anche più mature,
molte delle quali con le lacrime agli occhi e desiderose di
abbracciarla.
“Di
sicuro sarà una storia che lascia il segno”, ho pensato. E invece.
Più
che un romanzo, ci troviamo davanti ad un diario, una serie di
lettere, quasi un confessionale. Al centro della storia ci sono due
ragazzi più o meno della mia età (tra i 25 ed i 30) che, dopo una
lunga relazione ed un periodo di convivenza, si lasciano per volontà
di lui.
Il
romanzo racconta i pensieri e le esperienze della protagonista
femminile dopo la rottura, dall’incredulità iniziale alla
disperazione, passando per la rabbia ed i tentativi di
riconciliazione. Dopo un lungo e sofferente percorso, la protagonista
riuscirà a ritrovare la serenità perduta ed a guardare al futuro in
modo più propositivo.
...già
scritta così, la trama non sembra straordinariamente originale, eh?
È
proprio questo, secondo me, il problema di questo romanzo.
Innanzitutto, come già sottolineato, la trama è così scarna che
sembra quasi di trovarsi di fronte ad un memoriale, piuttosto che ad
un’opera di narrativa.
Non
ho poi apprezzato per niente lo stile troppo enfatico con il quale la
protagonista racconta le sue esperienze.
Davvero
irritante l’abuso della parola dolore. Personalmente non ho
per nulla gradito il fatto che la ragazza in questione continui a
ripetere che è immersa nel dolore e che non ha mai provato niente
del genere...per una rottura amorosa. Mi sembra un insulto nei
confronti di tutti coloro che hanno vissuto dolori veri e propri,
come per esempio i lutti… me compresa.
Ho
trovato anche piuttosto infantile il desiderio della protagonista,
che poi sembra essere anche quello dell’autrice, di definirsi
“diversa” dalle altre, perché… piange, fa lunghe passeggiate,
mette in crisi vari aspetti della sua vita, non è come una di
“quelle ironiche con la battuta sempre pronta”. Certo, perché
noi altre non diverse, che non siamo come lei, non
facciamo queste cose, eh, non sia mai, piangiamo lacrime di
champagne, portiamo a spasso il bassotto camminando sulle mani e poi
ridiamo delle nostre disavventure tutto il tempo. Bah.
Non
ho davvero parole, infine, per commentare i cosiddetti “consigli”
che la protagonista dà a se stessa ed alle sue lettrici: “resta
viva” (e beh…), “continua ad amare”, “abbi cura di te”,
“non mollare”. La fiera della banalità, trita e ritrita.
Mi
lascia davvero attonita il pensiero che donne che hanno 10, 20 anni
in più di me abbiano trovato di grande ispirazione questo testo, che
mi ha ricordato in maniera spiacevole gli sfoghi delle adolescenti in
crisi su Twitter e su Tumblr.
Davvero
una delusione!
TI
HO INCONTRATO QUASI PER CASO
di
Patrisha Mar
Questa
commedia romantica racconta le disavventure di Daniel e Sara, una
coppia che sembra ormai consolidata (ma non così tanto), a ridosso
delle festività.
È
il seguito di La mia eccezione sei tu, che non ho letto.
Forse, volendo fare un po’ di sana autocritica, se avessi letto il
capitolo precedente di questa storia avrei apprezzato di più quello
di cui vi sto parlando tuttora. Ahimé, ho trovato il libro in
biblioteca privo di prequel e l’ho letto così com’era.
Potrei
usare due sole parole per descrivere quello che non mi ha convinto di
questo romanzo: troppo fiabesco.
Fastidiosamente
simile ad un principe delle favole il protagonista maschile, Daniel:
ovviamente è bellissimo, ricchissimo, famosissimo (è un attore),
corteggiatissimo… e tutti gli “issimo” che vi possono venire in
mente.
Sara
è invece una principessa imbranata, la classica ragazza che si
definisce “niente di speciale”, principalmente perché è lei la
prima a sentirsi così. Per tutte le pagine del romanzo (non troppe,
per fortuna) non fa che ammorbare il lettore con i suoi dubbi, le sue
insicurezze, i suoi complessi.
Non
saprei come commentare, poi, il modo artefatto in cui la coppia passa
le festività natalizie. Sembra di assistere ad una di quelle
pubblicità smielate che le aziende ci propinano sotto Natale. Non
manca nulla: la famiglia assolutamente perfetta, la residenza
in campagna, la nonna che fa da fata madrina, i regali di Natale
inverosimili (tipo, tanto per dirne uno, un biglietto per un viaggio
in Australia).
Credo
che l’intento dell’autrice fosse quello di mostrare che, dopo un
primo momento di innamoramento folle, subentrano difficoltà e
decisioni da prendere insieme.
A
mio parere, però, lo scopo non è stato raggiunto.
Tanto
per cominciare, lo stile sdolcinato e le frasi romantiche pronunciate
(in modo assolutamente fuori luogo) dai protagonisti ci fanno capire
subito che l’amore trionferà (come in una favola, appunto).
Inoltre,
ritrovarsi a leggere pagine (e pagine) di puerili e ripetitivi
battibecchi è davvero troppo.
Ho
rinunciato alla lettura di La mia eccezione sei tu, anche se,
forse, per correttezza, dovrei farci un pensiero. Voi che mi
consigliate?
UN
AMORE OLTRE LE STELLE
di
Melissa Landers
L’americana
terrestre Cara Sweeney e l’alieno Aelyx sono i protagonisti di
quello che mi era sembrato un romanzo di fantascienza non troppo
impegnativo e che invece si è rivelato essere un brutto pastrocchio
di young adult, romance e narrativa distopica.
Il
pretesto che, in un futuro immaginario, la studentessa Cara debba
ospitare un alieno per una sorta di “scambio scolastico
interplanetario” mi aveva fatto ridere fin dalla quarta di
copertina, e forse avrei dovuto lasciare il romanzo sullo scaffale
della biblioteca.
Se
le premesse sono un po’ fantasiose, però, il contenuto è davvero
ridicolo.
Il
personaggio di Aelyx è molto poco caratterizzato: al di là
dell’aspetto fisico, sembra un qualunque adolescente americano.
Anche
Cara non mi ha entusiasmato: ha un ospite molto internazionale,
eppure non fa altro che stare con lui a scuola ed a casa sua, a
cucinare discutibili pietanze made in U.S.A. Voglio dire, perfino gli
studenti svedesi in scambio nel liceo che ho frequentato erano stati
portati a vedere il Duomo di Milano ed il Mar Ligure… ci vuole
tanto?
In
sostanza, tutta l’azione che sembrava promettere questo libro si
dipana nell’ultimissima parte, tra astronavi aliene, missioni
segrete e rivolte terrestri dai contorni piuttosto nebulosi. Se
l’autrice voleva fare qualche riferimento alla politica o
all’attualità, beh...io non ho capito che cosa volesse dire.
Questo
romanzo – neanche a dirlo – è il primo di una trilogia. Che io
non completerò.
IL
CLUB DEI FILOSOFI DILETTANTI
di
Alexander McCall Smith
Per
me è davvero un dispiacere inserire in questo post questo romanzo
giallo che mi ha tenuta avvinta alla lettura, pagina dopo pagina,
salvo arrivare al finale.
Esso
è ambientato ad Edimburgo ed ha come protagonista e “detective per
caso” Isabel Dalhousie, una professoressa di filosofia, direttrice
della rivista “Etica applicata”.
Durante
un concerto alla Usher Hall di Edimburgo, infatti, Isabel assiste,
con grande sconcerto, alla caduta dalla balconata ed alla conseguente
morte di un giovane uomo. Non essendo convinta della ricostruzione
che ha fatto la polizia, che sembra voler sposare la tesi
dell’incidente, Isabel inizia ad indagare, coinvolgendo la nipote
Cat e soprattutto il suo ex fidanzato Jamie, che le piace molto di
più dell’attuale compagno della ragazza.
Perché
questo giallo non mi ha convinto? Purtroppo devo essere un po’
brutale: credo che l’autore farebbe veramente un buon affare se
continuasse sì a scrivere, ma puntando su altri generi. Il romanzo è
scritto bene, è davvero scorrevole, e l’inserimento dell’elemento
filosofico è realmente interessante ed originale.
Un
giallo non è però definibile tale, ahimé, se la soluzione si
rivela essere così ovvia e scontata. Al massimo lo si può
considerare un dramma, o un thriller.
Auguro
sinceramente all’autore, che sembra aver proseguito con questa
serie, di aver scritto intrecci meno banali.
LA
MERAVIGLIA DEGLI ANNI IMPERFETTI
di
Clara Sanchez
Il
protagonista di questo romanzo è il prima adolescente e poi adulto
Fran, che vive in un sobborgo di Madrid, appartiene ad una classe
sociale medio-bassa e si sente ignorato dalla madre.
I
suoi migliori amici sono i due figli di un importante uomo d’affari:
Eduardo e Tania, della quale Fran è innamorato da sempre.
La
ragazza, purtroppo, si ritrova a sposare, per qualche oscura ragione,
un uomo dalla pessima fama, tanto ricco quanto sospettato di far
parte della malavita. Eduardo inizia a lavorare per il cognato e, a
poco a poco, Fran lo vede cambiare, diventare sempre più nervoso e
sospettoso.
Una
notte, infine, l’amico scompare nel nulla. Che cosa gli sarà
successo?
...ecco,
appunto. Se l’autrice propone un mistero al lettore, anzi, se
solleva molteplici quesiti che suscitano curiosità ed una certa
aspettativa, sarebbe una cosa carina, poi, risolvere le
questioni lasciate in sospeso.
E invece, boh! Una “risoluzione”
incomprensibile, tante domande che restano nella mente del lettore,
un finale che pare troncato a metà. Se c’era un intento filosofico
o poetico in tutto questo, beh, francamente non l’ho capito.
Inoltre,
credo di non essere una fan dello stile dell’autrice, un po’
troppo lento e prolisso per i miei standard. Ci ho messo un po’, in
effetti, per finire un libro tutto sommato breve.
Io
ho finito di lamentarmi…ora tocca a voi!
Che
ne dite di questi romanzi? Li conoscete? Li avete apprezzati?
So
bene di aver scelto dei titoli piuttosto celebri, quindi spero di
poter discuterne un po’ con voi!
Grazie
per la lettura e al prossimo post :-)
Non ho letto nemmeno uno di questi libri ma non mi ispirano nemmeno, avevo letto della Sanchez Il profumo delle foglie di limone che non mi era piaciuto e ho lasciato perdere l'autrice!
RispondiEliminaIo aggiungerei alla lista WINTERSONG, che ha di bello solo la cover!
Ciao!! So che sulla Sanchez ci sono opinioni contrastanti... ha tanti fan, ma anche qualche detrattore! Non conosco Wintersong :-)
EliminaCiao Silvia, eccomi qui come promesso! Io non ho letto nessuno di questi libri, ma conosco quello della Casciani che avevo scartato proprio per i motivi che hai citato!
RispondiEliminaCiao Piera! Devo dire che io ero un po' indecisa riguardo al romanzo della Casciani, ma, a Torino, il delirio di fronte allo stand Mondadori mi aveva convinto a darle almeno una possibilità. Come avrai capito, ci sono rimasta proprio male...
EliminaCiao Silvia, non ho letto nessuno di questi romanzi, ma avendo letto altri romanzi della Sanchez so che quest'autrice ha uno stile molto lento e prolisso, che infatti mi ha portato a non leggere altro di suo...
RispondiEliminaCiao!! Ricordo che anche tu non sei una grande fan dello stile della Sanchez :-( Abbiamo la stessa opinione!
EliminaCara Silvia,ahimè i leggo molto poco, però ti lascio un saluto!!!
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Francamente, se non hai letto questi romanzi, non ti sei perso molto!! Buon pomeriggio anche a te :-)
EliminaNon ho letto nessuno di questi... fortunatamente :-D
RispondiEliminaLa Sanchez mi.dico sempre di leggerla...,se lo farò, starò lontana da quello da te sconsigliato :-D
Ciao Angela!! In effetti tante persone mi hanno detto che questo romanzo è un po' deludente rispetto ad altri della Sanchez... magari qualche altro suo lavoro potrebbe sorprendermi, chi lo sa!
EliminaRubriche come queste aiutano ad orientarsi anche con uno quindi mi piace molto Silvia.
RispondiEliminaCon la Sanchez ormai ci ho rinunciato ho letto due suoi libri e non fanno per me davvero noiosi li ho trovati.
Patrisha Mar idem ne ho letto uno e neanche me lo ricordo più perchè la trama era così inconcludente. Un amore oltre le stelle ne ho sentito parlare e ammetto che la trama sembra carina però dalle tue parole si capisce che il libro poi è diverso da quello che si aspetta.
Ciao Susy! Sono d'accordo con te...un piccolo spazio per le letture non consigliate è doveroso, non può essere sempre tutto perfetto! So che sullo stile della Sanchez ci sono pareri discordanti. Mi solleva invece sapere che anche tu non hai apprezzato molto Patrisha Mar, che invece molte nostre "colleghe" hanno lodato spesso e volentieri. Quanto a "Un amore oltre le stelle"...leggilo solo se proprio ti vuoi fare due risate con una storiella un po' assurda!
EliminaCiao Silvia, io ho letto solo il primo e all'inizio avevo molte perplessità perché mi sembrava un'accozzaglia di frasi sull'amore, sul dolore, ecc... Poi devo dire che è migliorato e alla fine l'ho addirittura apprezzato.
RispondiEliminaCiao Maria! Sono contenta che tu abbia apprezzato il libro della Casciani...per me è stato proprio un NO! :-(
EliminaIL CLUB DEI FILOSOFI DILETTANTI non l'ho nemmeno finito, l'ho lasciato a metà. L'ho trovato noioso
RispondiEliminaCiao! Io invece ho trovato scontate la seconda parte e la soluzione del caso...insomma, esistono gialli migliori!
Eliminaciao Silvia, sai che sono convinta che le recensioni negative servano, siano necessarie. Hai fatto bene a fare questo post, è giusto dire cosa non ti è piaciuto
RispondiEliminaCiao Chiara! Anche secondo me è necessario parlarne... anche per "sfogarsi" dopo una brutta lettura!
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