lunedì 12 febbraio 2018

BUON S.VALENTINO...IN POESIA

Le liriche della poetessa greca Saffo

Letteratura greca #1





Cari lettori,
per la nostra rubrica “L’angolo della poesia”, oggi si parla d’amore. San Valentino si avvicina, e, se l’anno scorso abbiamo letto insieme la “posta del cuore” del poeta latino Catullo, la protagonista stavolta è una delle più celebri poetesse greche: Saffo.


La donna è passata alla storia per essere stata la prima poetessa ad aver parlato delle relazioni omosessuali femminili. Proprio in suo onore, infatti, è stato coniato il termine “amore saffico”.


Ho scelto di presentarvi alcuni suoi componimenti perché, sfogliando una mia raccolta di lirici greci, mi sono accorta di come le sue opere costituiscano una sorta di unicum.

In mezzo a tanti poeti di sesso maschile che scrivono di guerra, vino, politica ed effimere passioni, lei si distingue non solo per l’orientamento sessuale, ma anche e soprattutto per la delicatezza e per l’attenzione alla sfera privata.

Credo che le sue parole siano perfette per vivere al meglio la romantica ricorrenza di questa settimana. Spero che apprezzerete!



L’invocazione ad Afrodite, dea dell’amore



(Venere di Milo)


Afrodite, tronoadorno, immortale,
figlia di Zeus, che le reti intessi, ti prego:
l’animo non piegarmi, o signora, con tormenti e affanni.

Vieni qui: come le altre volte,
udendo la mia voce di lontano,
mi esaudisti; e lasciata la casa d’oro
del padre venisti,

aggiogato il carro. Belli e veloci
passeri ti conducevano, intorno alla terra nera,
con battito fitto di ali, dal cielo
attraverso l’aere.

E presto giunsero. Tu, beata,
sorridevi nel tuo volto immortale
e mi chiedevi del mio nuovo soffrire: perché
di nuovo ti invocavo:

cosa mai desideravo che avvenisse
al mio animo folle. “Chi di nuovo devo persuadere
a rispondere al tuo amore? Chi è ingiusto
verso te, Saffo?

Se ora fugge, presto ti inseguirà:
se non accetta doni, te ne offrirà:
se non ti ama, subito ti amerà
pur se non vuole.”

Vieni da me anche ora: liberami dagli affanni
angosciosi: colma tutti i desideri
dell’animo mio; e proprio tu
sii la mia alleata.



La scelta della persona amata al di là di tutto



(Nike di Samotracia)


Un esercito di cavalieri, dicono alcuni,
altri di fanti, altri di navi,
sia sulla terra nera la cosa più bella:
io dico, ciò che si ama.

È facile far comprendere questo ad ognuno.
Colei che in bellezza fu superiore
a tutti i mortali, Elena, abbandonò
il marito

pur valoroso, e andò per mare a Troia;
e non si ricordò della figlia né dei cari
genitori; ma Cipride la travolse
innamorata.


ora mi ha svegliato il ricordo di Anattoria
che non è qui;

ed io vorrei vedere il suo amabile portamento,
lo splendore raggiante del suo viso
più che i carri dei Lidi e i fanti
che combattono in armi.



La gelosia



(Amore e psiche, Canova)


Simile a un dio mi sembra quell’uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza

e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, subito non posso
più parlare:

la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:

un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote; sono più verde
dell’erba; e poco lontana mi sento
dall’essere morta.

Ma tutto si può sopportare…



Lo sgomento di fronte alla morte



(Apollo e Dafne, Canova)


Ma tu morta giacerai, e nessun ricordo di te
ci sarà, neppure in futuro: tu non partecipi delle rose
della Pieria. E di qui volata via, anche nella casa
di Ade, invisibile ti aggirerai con i morti oscuri.



La separazione forzata



(Ebe, Canova)


Esser morta vorrei veramente.
Mi lasciava piangendo,

e tra molte cose mi disse:
Ahimé, è terribile ciò che proviamo,
o Saffo; ti lascio, non per mio volere.”

E a lei io rispondevo:
Va’ pure contenta, e di me
serba il ricordo: tu sai quanto t’amavo.

Se non lo sai, ti voglio
ricordare…
cose belle noi godevamo.

Molte corone di viole,
di rose e di crochi insieme
cingevi al capo, accanto a me,

e intorno al collo morbido
molte collane intrecciate,
fatte di fiori.

E tutto il corpo ti ungevi
di unguento profumato…
e di quello regale.

E su soffici letti
saziavi il desiderio…

e non vi era danza
né sacra festa…
da cui noi fossimo assenti

né bosco sacro…



Il rimpianto



(Cariatidi ad Atene)


...da Sardi
volgendo spesso qui la mente

...simile a una dea, che ben si distingue,
ti (considerava), e godeva molto del tuo canto.

Tra le donne lidie, ora,
ella spicca, come la luna dita di rosa
quando il sole è tramontato

vince tutte le stelle. E la luce si posa
sul mare salato
e sui campi pieni di fiori;

e la rugiada bella è sparsa:
son germogliate le rose e i cerfogli
teneri e il meliloto fiorito.

Aggirandosi spesso, e ricordando
la bella Attis, ella opprime
per il desiderio l’animo sottile.

E andare lì…



L’abbandono



(Venere italica, Canova)


Come la mela dolce rosseggia sull’alto del ramo,
alta sul ramo più alto: la scordarono i coglitori.
No, certo non la scordarono: non poterono raggiungerla.

Come il giacinto, sui monti, i pastori
calpestarono con i piedi, e a terra il fiore purpureo…



La solitudine



(Venere di epoca barocca)


Tramontata è la luna e le Pleiadi:
a mezzo è la notte:
il tempo trascorre;
e io dormo sola.



Sensazioni e riflessioni



(Ritratto di donna pompeiana, identificata con Saffo)


Le stelle intorno alla luna bella
nascondono di nuovo l’aspetto luminoso,
quando essa, piena, di più risplende
sulla terra…


Squassa Eros
l’animo mio, come il vento sui monti che investe le querce.


Sei giunta: hai fatto bene: io ti bramavo.
All’animo mio, che brucia di passione, hai dato refrigerio.


Ero innamorata di te, un tempo, Attis
una fanciulla piccola sembravi, e acerba.


Madre dolce, più non riesco a tessere la tela;
sono domata dal desiderio di un ragazzo,
a causa di Afrodite molle.


Eros, che fiacca le membra, di nuovo, mi abbatte,
dolceamara invincibile fiera…
Attis, ti sei stancata di pensare
a me, e voli da Andromeda.




Ecco le poesie che ho selezionato in occasione di questo San Valentino!
Le conoscete? Vi piacciono?
Che ne pensate di Saffo e degli altri poeti greci? Ditemi la vostra opinione!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

8 commenti :

  1. Non sono mai stata molto brava su questo argomento però mi piacciono le poesie.
    Adoro quella relativa a Amore e Psiche<3

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    1. Ciao Susy! Pensa che quella poesia era amata così tanto anche in epoca classica che anche Catullo scrisse una sua personale "versione"! Gli abbinamenti con le sculture classiche sono stati una mia idea, ma sono contenta che ti piacciano :-)

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  2. Cara Silvia, per San Valentino ai voluto mettere una carrellata di poesie.
    Ciao e buon inizio della settimana con forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso...quest'anno mi sono data alla poesia! Buon lunedì anche a te :-)

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  3. Ciao Silvia! Ai tempi del liceo adoravo questa poetessa anche se non l'abbiamo studiata in modo approfondito. Queste sue poesie sono meravigliose :)

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    1. Ciao Maria! Anche io ho studiato Saffo al liceo :-) Sono contenta che le poesie ti piacciano!

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  4. come sempre adoro i tuoi post, un punto di vista diverso, grazie!

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