Le liriche della poetessa greca Saffo
Letteratura greca #1
Cari
lettori,
per
la nostra rubrica “L’angolo della poesia”, oggi si parla
d’amore. San Valentino si avvicina, e, se l’anno scorso abbiamo
letto insieme la “posta del cuore” del poeta latino Catullo, la
protagonista stavolta è una delle più celebri poetesse greche:
Saffo.
La
donna è passata alla storia per essere stata la prima poetessa ad
aver parlato delle relazioni omosessuali femminili. Proprio in suo
onore, infatti, è stato coniato il termine “amore saffico”.
Ho
scelto di presentarvi alcuni suoi componimenti perché, sfogliando
una mia raccolta di lirici greci, mi sono accorta di come le sue
opere costituiscano una sorta di unicum.
In mezzo a tanti poeti di sesso maschile che scrivono di guerra, vino, politica ed effimere passioni, lei si distingue non solo per l’orientamento sessuale, ma anche e soprattutto per la delicatezza e per l’attenzione alla sfera privata.
In mezzo a tanti poeti di sesso maschile che scrivono di guerra, vino, politica ed effimere passioni, lei si distingue non solo per l’orientamento sessuale, ma anche e soprattutto per la delicatezza e per l’attenzione alla sfera privata.
Credo
che le sue parole siano perfette per vivere al meglio la romantica
ricorrenza di questa settimana. Spero che apprezzerete!
L’invocazione
ad Afrodite, dea dell’amore
(Venere
di Milo)
Afrodite,
tronoadorno, immortale,
figlia
di Zeus, che le reti intessi, ti prego:
l’animo
non piegarmi, o signora, con tormenti e affanni.
Vieni
qui: come le altre volte,
udendo
la mia voce di lontano,
mi
esaudisti; e lasciata la casa d’oro
del
padre venisti,
aggiogato
il carro. Belli e veloci
passeri
ti conducevano, intorno alla terra nera,
con
battito fitto di ali, dal cielo
attraverso
l’aere.
E
presto giunsero. Tu, beata,
sorridevi
nel tuo volto immortale
e
mi chiedevi del mio nuovo soffrire: perché
di
nuovo ti invocavo:
cosa
mai desideravo che avvenisse
al
mio animo folle. “Chi di nuovo devo persuadere
a
rispondere al tuo amore? Chi è ingiusto
verso
te, Saffo?
Se
ora fugge, presto ti inseguirà:
se
non accetta doni, te ne offrirà:
se
non ti ama, subito ti amerà
pur
se non vuole.”
Vieni
da me anche ora: liberami dagli affanni
angosciosi:
colma tutti i desideri
dell’animo
mio; e proprio tu
sii
la mia alleata.
La
scelta della persona amata al di là di tutto
(Nike
di Samotracia)
Un
esercito di cavalieri, dicono alcuni,
altri
di fanti, altri di navi,
sia
sulla terra nera la cosa più bella:
io
dico, ciò che si ama.
È
facile far comprendere questo ad ognuno.
Colei
che in bellezza fu superiore
a
tutti i mortali, Elena, abbandonò
il
marito
pur
valoroso, e andò per mare a Troia;
e
non si ricordò della figlia né dei cari
genitori;
ma Cipride la travolse
innamorata.
…
ora
mi ha svegliato il ricordo di Anattoria
che
non è qui;
ed
io vorrei vedere il suo amabile portamento,
lo
splendore raggiante del suo viso
più
che i carri dei Lidi e i fanti
che
combattono in armi.
La
gelosia
(Amore
e psiche, Canova)
Simile
a un dio mi sembra quell’uomo
che
siede davanti a te, e da vicino
ti
ascolta mentre tu parli
con
dolcezza
e
con incanto sorridi. E questo
fa
sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se
appena ti vedo, subito non posso
più
parlare:
la
lingua si spezza: un fuoco
leggero
sotto la pelle mi corre:
nulla
vedo con gli occhi e le orecchie
mi
rombano:
un
sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta
mi scuote; sono più verde
dell’erba;
e poco lontana mi sento
dall’essere
morta.
Ma
tutto si può sopportare…
Lo
sgomento di fronte alla morte
(Apollo
e Dafne, Canova)
Ma
tu morta giacerai, e nessun ricordo di te
ci
sarà, neppure in futuro: tu non partecipi delle rose
della
Pieria. E di qui volata via, anche nella casa
di
Ade, invisibile ti aggirerai con i morti oscuri.
La
separazione forzata
(Ebe,
Canova)
Esser
morta vorrei veramente.
Mi
lasciava piangendo,
e
tra molte cose mi disse:
“Ahimé,
è terribile ciò che proviamo,
o
Saffo; ti lascio, non per mio volere.”
E
a lei io rispondevo:
“Va’
pure contenta, e di me
serba
il ricordo: tu sai quanto t’amavo.
Se
non lo sai, ti voglio
ricordare…
cose
belle noi godevamo.
Molte
corone di viole,
di
rose e di crochi insieme
cingevi
al capo, accanto a me,
e
intorno al collo morbido
molte
collane intrecciate,
fatte
di fiori.
E
tutto il corpo ti ungevi
di
unguento profumato…
e
di quello regale.
E
su soffici letti
saziavi
il desiderio…
e
non vi era danza
né
sacra festa…
da
cui noi fossimo assenti
né
bosco sacro…
Il
rimpianto
(Cariatidi
ad Atene)
...da
Sardi
volgendo
spesso qui la mente
...simile
a una dea, che ben si distingue,
ti
(considerava), e godeva molto del tuo canto.
Tra
le donne lidie, ora,
ella
spicca, come la luna dita di rosa
quando
il sole è tramontato
vince
tutte le stelle. E la luce si posa
sul
mare salato
e
sui campi pieni di fiori;
e
la rugiada bella è sparsa:
son
germogliate le rose e i cerfogli
teneri
e il meliloto fiorito.
Aggirandosi
spesso, e ricordando
la
bella Attis, ella opprime
per
il desiderio l’animo sottile.
E
andare lì…
L’abbandono
(Venere
italica, Canova)
Come
la mela dolce rosseggia sull’alto del ramo,
alta
sul ramo più alto: la scordarono i coglitori.
No,
certo non la scordarono: non poterono raggiungerla.
Come
il giacinto, sui monti, i pastori
calpestarono
con i piedi, e a terra il fiore purpureo…
La
solitudine
(Venere
di epoca barocca)
Tramontata
è la luna e le Pleiadi:
a
mezzo è la notte:
il
tempo trascorre;
e
io dormo sola.
Sensazioni
e riflessioni
(Ritratto
di donna pompeiana, identificata con Saffo)
Le
stelle intorno alla luna bella
nascondono
di nuovo l’aspetto luminoso,
quando
essa, piena, di più risplende
sulla
terra…
Squassa
Eros
l’animo
mio, come il vento sui monti che investe le querce.
Sei
giunta: hai fatto bene: io ti bramavo.
All’animo
mio, che brucia di passione, hai dato refrigerio.
Ero
innamorata di te, un tempo, Attis
…
una
fanciulla piccola sembravi, e acerba.
Madre
dolce, più non riesco a tessere la tela;
sono
domata dal desiderio di un ragazzo,
a
causa di Afrodite molle.
Eros,
che fiacca le membra, di nuovo, mi abbatte,
dolceamara
invincibile fiera…
Attis,
ti sei stancata di pensare
a
me, e voli da Andromeda.
Ecco le poesie che ho selezionato in occasione di questo San Valentino!
Le conoscete? Vi piacciono?
Che ne pensate di Saffo e degli altri poeti greci? Ditemi la vostra opinione!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
Non sono mai stata molto brava su questo argomento però mi piacciono le poesie.
RispondiEliminaAdoro quella relativa a Amore e Psiche<3
Ciao Susy! Pensa che quella poesia era amata così tanto anche in epoca classica che anche Catullo scrisse una sua personale "versione"! Gli abbinamenti con le sculture classiche sono stati una mia idea, ma sono contenta che ti piacciano :-)
EliminaCara Silvia, per San Valentino ai voluto mettere una carrellata di poesie.
RispondiEliminaCiao e buon inizio della settimana con forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso...quest'anno mi sono data alla poesia! Buon lunedì anche a te :-)
EliminaCiao Silvia! Ai tempi del liceo adoravo questa poetessa anche se non l'abbiamo studiata in modo approfondito. Queste sue poesie sono meravigliose :)
RispondiEliminaCiao Maria! Anche io ho studiato Saffo al liceo :-) Sono contenta che le poesie ti piacciano!
Eliminacome sempre adoro i tuoi post, un punto di vista diverso, grazie!
RispondiEliminaCiao Chiara! Contentissima che ti piaccia!! :-)
Elimina