Una bella mostra sul 1600 presso le Gallerie d'Italia
Cari
lettori,
nuovo
appuntamento con i “Consigli artistici”! Oggi sono davvero felice
di parlarvi di una mostra che ho potuto visitare in una location per
me del tutto nuova, anche se a pochi passi dal mio amato Palazzo
Reale.
Si
tratta delle Gallerie d’Italia, un bellissimo palazzo che si può
ammirare a destra della Scala, ormai da tempo diventato un museo.
La
collezione permanente ospitata nelle sale, che spero di poter
visitare presto, è dedicata al XIX e XX secolo.
Personalmente
ho preferito visitare la mostra L’ultimo Caravaggio. Eredi e
nuovi maestri. Come sapete, in autunno ho visto una mostra a Palazzo Reale su questo importantissimo artista e mi è sembrato che
questa esposizione completasse l’altra. Vediamo insieme perché!
L’imitazione
di Caravaggio
L’unico
dipinto di Caravaggio della mostra è una delle sue ultime opere, Il
martirio di Sant’Orsola.
Quello che mi ha colpito di questa
tela è il tono minore, quasi dimesso rispetto ad altre sue opere. Il
pittore ha infatti ritratto il momento in cui la santa è stata
appena ferita tra petto e ventre ed osserva il fiotto di sangue che
esce dal suo corpo, quasi rendendosi conto solo in quel momento della
gravità e dell’importanza della sua scelta e delle sue
conseguenze. Intorno a lei, i suoi carnefici sembrano sconvolti,
quasi già pentiti per il gesto compiuto.
Quest’opera
è particolarmente importante per l’esposizione perché ha fatto
scuola tra i pittori della prima metà del 1600. La mostra, infatti,
ospita altre due versioni del martirio di Sant’Orsola.
Con
ogni probabilità, l’intento degli artisti che hanno dipinto queste
versioni successive era quello di riprendere temi e composizione di
Caravaggio… idea che, a mio parere, è riuscita solo a metà.
Sicuramente
c’è molto di Michelangelo Merisi nella forza dei colori, nella
ricerca di realismo, nella scelta degli abiti dei personaggi
ritratti.
Tuttavia,
in una di queste opere Orsola sembra colta da un’estasi mistica,
mentre nell’altra tenta quasi una fuga dal suo aggressore. Il
messaggio di queste opere risulta così completamente diverso
rispetto a quello trasmesso dalla quieta e dimessa fanciulla dipinta
da Caravaggio.
Le
scelte artistiche di Marco Antonio Doria…
Se
si parla di storia dell’arte, non si possono avere dubbi al
riguardo: dove ci sono degli artisti, ci sono anche degli influenti
finanziatori.
Nel
corso della prima metà del 1600, questo compito così importante per
onori ed oneri toccò alla famiglia Doria, e, in particolare, a due
fratelli dai gusti molto diversi tra loro, Marco Antonio e Giovan
Carlo.
Il
primo, infatti, finanzia soprattutto artisti napoletani, alcuni dei
quali di origine spagnola, e si concentra su tematiche quasi
esclusivamente sacre.
I
pittori amati da Marco Antonio Strozzi mi hanno ricordato molto una
sezione della mostra “Dentro Caravaggio” a Palazzo Reale: quella
dei santi di sesso maschile, come S.Agostino e S.Francesco.
Sicuramente lo stile è molto simile: l’essenzialità, i pochi
colori, l’intensità espressiva sono protagonisti di questi quadri.
In
particolare, interessante è una tela con Gesù e Giovanni Battista
dipinta da Battistello Caracciolo, che, secondo me, presenta un uso
della luce molto simile a quello di Caravaggio.
...e
di Giovan Carlo Doria
L’altro
fratello Doria sicuramente ama molto di più i colori e la vivacità
espressiva rispetto a Marco Antonio.
Egli,
infatti, predilige le composizioni di alcuni artisti fiamminghi e
francesi, che poi ispireranno, con le loro opere, i pittori del Nord
Italia.
Monumentale
è il suo ritratto a cavallo, che egli si fa fare dal celeberrimo
Rubens: una vera esplosione di colori e di movimento.
Sacro
e profano piacciono a Giovan Carlo alla stessa maniera: accanto al
martirio di San Sebastiano possiamo trovare la regina egiziana
Berenice.
Le
sue scelte, rispetto a quelle del fratello, sono testimoni di un
primo distaccamento dall’arte di Caravaggio ed anticipano l’epoca
barocca.
L’amore
per le storie sacre e per la classicità
I
due allievi più importanti di Caravaggio, a giudicare da questa
esposizione, risultano essere senz’altro Bernardo Strozzi e Giulio
Cesare Procaccini.
Del
primo possiamo ammirare una Sacra famiglia di rara
delicatezza, ancora abbastanza lontana dallo stile barocco.
Del
secondo, invece, sorprende l’enorme Ultima cena, che occupa
una parete intera e che sembra riprendere non solo Michelangelo
Merisi, ma anche e soprattutto Leonardo.
A
questi soggetti più tradizionali, però, altri artisti, specie nel
decennio tra 1630 e 1640, hanno accostato dei temi un po’ diversi.
Uno
di essi è l’antico Testamento, tra episodi più conosciuti (come
quello di Sansone a cui vengono tagliati i capelli) ed altri meno
noti (come il re Saul che invoca gli spiriti dei re precedenti).
Un
altro è la classicità greco-romana: molto bella una tela che
rappresenta il suicidio di Catone l’Uticense, che non sembra poi
molto diverso dai tanti martiri ritratti nelle sale precedenti.
La
mostra resterà presso le Gallerie d’Italia di Milano fino all’8
aprile!
Spero
di avervi incuriositi...ed aggiungo che ne vale la pena anche solo
per ammirare il bellissimo palazzo che ospita l’esposizione!
Avete
visto di recente qualche mostra dedicata a Caravaggio o agli artisti
del 1600?
Conoscete
questa location?
O magari avete visitato altre due sedi delle
Gallerie d’Italia (a Vicenza e a Napoli)?
Fatemi sapere!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Cara Silvia, quasi ti invidio, visitare una mostra simile, io che non posso esserci. Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
RispondiEliminaTomaso
Ciao Tomaso! Spero che anche tu, dove vivi, abbia occasione di visitare qualche mostra! Altrimenti...vieni a fare una gita a Milano, ce n'è per tutti i gusti! :-)
EliminaCiao Silvia, qualche anno fa ho avuto modo di visitare la mostra permanente di Palazzo Scala... veramente molto bella! L'anno scorso invece ricordo di aver visto la mostra temporanea su Bellotto e Canaletto :-)
RispondiEliminaCiao!! Purtroppo mi sono persa la mostra che hai visitato tu...è la prima volta che vado alle Gallerie d'Italia! Prima o poi visiterò la collezione permanente :-)
Eliminaquanto mi piacerebbe assistere a queste mostre, caravaggio poi è tra i miei preferiti... *_*
RispondiEliminale sue opere mi incantano!!
Ciao Angela! Anche a me piace molto Caravaggio...è la definizione di "genio e sregolatezza"!
EliminaCiao Silvia, sembra interessantissima questa mostra!
RispondiEliminaA dicembre sono stata a Milano e sono andata alla mostra su Caravaggio a Palazzo Reale, mi è piaciuta molto e perciò vorrei tanto vedere anche questa. Ma mi sa che mi tocca aspettare un bel po'
Ciao Alessandra! Hai tempo fino ad aprile...spero che riuscirai a vedere anche questa mostra! :-)
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