giovedì 22 febbraio 2018

DIECI PICCOLI INDIANI...E NON RIMASE NESSUNO!

Un grande classico del romanzo giallo in scena al Carcano






Cari lettori,
primo appuntamento del 2018 con i “Consigli teatrali”!

Lo spettacolo del quale vi parlerò oggi è davvero irrinunciabile per gli amanti di Agatha Christie e del giallo in generale: si tratta, infatti, di Dieci piccoli indiani...e non rimase nessuno!, trasposizione sul palcoscenico di uno dei grandi classici della signora del brivido.

La rappresentazione, a mio parere, conserva intatte ambientazione ed atmosfera, facendo sì che lo spettatore sia, minuto dopo minuto, sempre più catturato. Vediamo insieme i dettagli dello spettacolo!



L’intreccio di Agatha Christie



Dieci personaggi che sembrano non avere nulla a che fare l’uno con l’altra vengono invitati a trascorrere un periodo di vacanza su un’isola ad un’ora di nave da Londra. Proprio lì un misterioso personaggio di nome N. N. Owen, che ha invitato tutti quanti con i pretesti più disparati (dall’offerta di un lavoro alle amicizie comuni) ha una lussuosa villa sul mare.

I dieci personaggi sono allegri ed eccitati all’idea di trascorrere un insolito periodo di villeggiatura, ma, proprio la prima sera, mentre essi si accingono a scegliere un po’ di musica per rallegrare la cena, una terribile voce esce dal giradischi.

Il misterioso autore del messaggio si presenta: si tratta dell’ospite, N. N. Owen. Egli accusa i protagonisti, l’uno dopo l’altra, di essere responsabili di alcuni terribili delitti nei confronti di amici, servitori, bambini.


Per i dieci “piccoli indiani” ha inizio un vero e proprio incubo ad occhi aperti: subito dopo la fine del messaggio, il primo di loro cade a terra, stroncato da una dose di cianuro messa nel suo bicchiere.

Ai sopravvissuti (che, ora dopo ora, sono sempre di meno) non resta che interrogarsi: tra loro c’è un assassino… o c’è qualcun altro sull’isola? Chi è il misterioso signor Owen? E perché i soccorsi da Londra, più volte richiesti, non arrivano?
Una situazione davvero spaventosa…



La filastrocca dei “10 soldatini”



Quando i dieci personaggi si riuniscono per la prima volta nel salone centrale della villa (che costituisce una bellissima scenografia), essi notano che su una colonna è scritta una filastrocca in caratteri illuminati.

Essa racconta l’inquietante storiella di dieci soldatini che muoiono tragicamente, l’uno dopo l’altro, finché l’ultimo non si suicida per disperazione.
Al di sotto della colonna ci sono dieci statuette antropomorfe.


La filastrocca è una parte costante della narrazione: essa viene cantata integralmente prima che le luci si spengano in sala, ed ogni sua strofa viene ripetuta quando uno dei dieci personaggi viene trovato tragicamente ucciso.
Ogni volta che un delitto viene compiuto, una parte della trascrizione in caratteri illuminati si oscura ed una delle statuette cade per terra, come spinta da una mano invisibile.
Questi particolari, già molto spaventosi nel romanzo, vengono riprodotti sul palcoscenico con straordinaria fedeltà.



I dieci personaggi ed i loro segreti



Com’è ovvio, lo spettatore non può fare a meno di chiedersi se i dieci protagonisti siano davvero colpevoli dei terribili delitti per i quali sono accusati o se siano solo vittime del disegno criminale di un pazzo.

La prima reazione di (quasi) tutti gli ospiti della villa è di rabbia e di sconcerto, e lo spettatore è portato a credere che la seconda ipotesi sia quella più veritiera.

Tuttavia, man mano che la rappresentazione procede, chi vi assiste comprende che molti dei personaggi non sono affatto come sembrano: chi ha l’aspetto di un inaffidabile avventuriero è stato (in parte) vittima del caso e delle circostanze, mentre chi sembra in tutto e per tutto rispettabile ha provocato deliberatamente la morte di qualcuno.

La bravura dell’ottimo cast fa sì che lo spettatore dubiti di qualsiasi cosa, persino di ciò che effettivamente appare sulla scena, e lo spinge a riflettere su quanto possa essere complessa la natura umana.



La suspense del giallo



Dieci piccoli indiani è un giallo piuttosto anomalo, per quanto riguarda l’opera di Agatha Christie: mancano, infatti, entrambi i suoi “eroi” (lo scontroso detective Poirot e l’invadente Miss Marple).

Persino l’ambientazione è lontana dalla civiltà, quasi straniante: un effetto simile è ottenuto solo in Assassinio sull’Orient Express, che pure, per certi versi, è più rassicurante, perché i personaggi, a differenza della storia qui raccontata, sembrano più solidali tra loro.


Proprio per questo motivo lo spettacolo è ricco di tensione, di suspense e di colpi di scena. Dieci piccoli indiani è la prova del fatto che non sono necessari effetti speciali per colpire (e talvolta spaventare) lo spettatore.




Lo spettacolo rimarrà in scena fino a domenica 4 marzo, presso il Teatro Carcano di Milano!
Conoscete Dieci piccoli indiani? Avete letto il libro o visto qualche film?
Avete già visto in teatro qualche spettacolo tratto dalle opere di Agatha Christie?
Lasciate un vostro commento!
Grazie per la lettura e al prossimo post :-)

8 commenti :

  1. Ciao Silvia! Dieci piccoli indiani è uno dei miei libri preferiti della Christie e piacerebbe molto anche a me vedere questa storia rappresentata a teatro :)

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    1. Ciao Maria! Se hai amato il libro, di sicuro questo spettacolo ti piacerà! :-)

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  2. Non conosco il libro anche se ne ho tanto sentito parlare e come al solito Silvia riesci sempre a incuriosirmi in positivo

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    1. Ciao Susy! Io non conoscevo bene la storia, ma sono rimasta molto colpita :-)

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  3. Ho letto il libro, un giallo davvero accattivante!! Dalle tue parole credo che lo spettacolo mi piacerebbe moltissimo!!

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    1. Ciao Angela! Se sei una fan del romanzo, credo proprio che questo spettacolo faccia per te! :-)

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  4. ho letto il libro di questa opera. Deve essere interessante vederlo a teatro, grazie Silvia

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    1. Ciao Chiara! Io sono rimasta con il fiato in sospeso :-)

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