giovedì 28 maggio 2020

I PREFERITI DI MAGGIO 2020

Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese




Cari lettori,
anche il mese di maggio è giunto al termine! Dopo un marzo ed un aprile molto difficili per tutti noi, qualcosa sta lentamente iniziando a tornare alla normalità, anche se credo che dovremo fare ancora molti passi. Per quanto mi riguarda, la novità più importante è stato il fatto che ho potuto finalmente rivedere i miei cari (o “i congiunti”, come si dice adesso) e passare del tempo con loro. Per il resto, purtroppo non è ancora cambiato molto… ma cerco di restare positiva!

Nel frattempo, ecco tutto quello che mi è piaciuto nelle ultime quattro settimane, dai libri ai film, dalla musica alla poesia!



Il libro del mese


Angela Mazzola, giovane poliziotta di Palermo, è una ragazza tanto bella quanto intelligente, che sta muovendo i primi passi in Questura, tra indagini al momento poco rilevanti e qualche compito di ordinaria amministrazione. La sua vera occasione deve ancora arrivare, ma Angela non si perde d’animo e, al di là del lavoro, cerca il più possibile di godersi la vita: ha un gradevole appartamento al quale tiene molto, si diverte nei locali dell’estate palermitana e cerca l’amore, ma al momento ha soltanto un corteggiatore, un collega da lei definito il “Michael Bublé della Questura”, ad indicare che è un tipo simpatico e brillante, ma che non suscita in lei una grande passione.


Un giorno, un terribile delitto sconvolge la zona di Palermo dove vive Angela. La vittima, brutalmente uccisa e trovata in un lago di sangue, è la titolare di un negozio di parrucche, un posto che era diventato una piccola oasi di tranquillità per tante pazienti oncologiche che, oltre ad affrontare già notevoli problemi, spesso si sentivano in crisi con la loro femminilità. La signora uccisa era gentile, solare, benvoluta da tutti, ed il suo assassinio è un fulmine a ciel sereno.

La madre e la zia di Angela conoscevano la vittima e, tra una chiacchiera di paese ed un pranzo in famiglia, la nostra protagonista inizia a conoscere sempre più dettagli su di lei, sul suo lavoro e sulle sue frequentazioni. Dal momento che il suo capo continua ad affidarle degli incarichi di poca importanza, ella decide di condurre una sorta di “indagine non autorizzata”, cercando di capire da sola l’identità dell’assassino e di mettersi finalmente alla prova.


Stella o croce è il primo romanzo che leggo tra quelli di Gian Mauro Costa. Come ormai saprete, da Camilleri a Recami, da Manzini a Stassi, sono una fan dei giallisti della Sellerio, ognuno dei quali ha una sua cifra stilistica che lo distingue dagli altri. 

Mi è già capitato di leggere dei racconti di Gian Mauro Costa appartenenti alle varie raccolte e mi sembra di aver capito che egli prediliga protagonisti piuttosto ordinari ed una certa leggerezza narrativa che completa l’intreccio di stampo poliziesco. Rispetto a tanti altri protagonisti di romanzi gialli, più introversi, cupi, segnati da un passato difficile, Angela è una ragazza ottimista ed estroversa, ma anche sensibile ed intuitiva, e queste qualità saranno essenziali per la sua prima indagine “da romanzo” e non soltanto “da racconto”.

L’ambientazione siciliana, già casa del commissario Montalbano e del giornalista Saverio Lamanna, è cara ai lettori della Sellerio, ma qui è presentata con grande semplicità, quasi con familiarità.

So che è già uscito un altro episodio delle indagini di Angela Mazzola, Mercato nero, e sicuramente non me lo perderò.



Il film del mese


Ho una confessione da fare: fino a poche settimane fa non avevo mai visto la trilogia de Il signore degli anelli di Peter Jackson. I film sono usciti quando andavo alle scuole medie e, da adolescente, ho provato più volte ad iniziare La compagnia dell’anello, finendo sempre assopita davanti alla tv dopo la prima mezz’ora. Forse per via della lunghezza, forse per il fatto che i fantasy, come ormai avrete intuito, non sono il genere che pratico di più (con l’unica notevole eccezione di Harry Potter), non sono mai stata incuriosita a recuperare la serie.

Questa lunga serie di serate da passare forzatamente a casa, però, mi ha finalmente convinto a riprovarci e, con mia grande sorpresa, non solo sono riuscita a vedere tutta la trilogia, ma l’ho veramente apprezzata.


Sono rimasta molto colpita, innanzitutto, dal mondo fantastico creato da Tolkien, incredibilmente complesso: dalla Contea degli Hobbit al Nero Castello di Mordor, dalle città degli uomini al mitico Gran Burrone degli Elfi, l’autore è stato davvero abile a creare mondi fantastici attingendo a tanti riferimenti diversi. Ho colto elementi appartenenti al medioevo (il regno di Rohan), ai bestiari (dai draghi che cavalcano gli spiriti al demone della miniera), alla fantascienza (la porta di Durin), alle battaglie dell’antichità greca e romana (lo scontro con gli Olifanti ricorda molto da vicino la campagna in India di Alessandro Magno) ed altro ancora.


Ho anche apprezzato il forte simbolismo narrativo, soprattutto per quanto riguarda alcuni personaggi. Il Potere puro, ad esempio, è rappresentato da Sauron, l’antagonista principale, che, essendo totalmente consumato dalla malvagità, non ha più nulla di umano, ma è rappresentato come una vuota armatura nel prologo e come un grande occhio infuocato nel resto della trilogia. 

L’Anello, invece, a mio parere, non rappresenta tanto il Potere, quanto l’Idea di esso, il Desiderio di averlo, ed è per questo motivo che chi ne diventa schiavo non ottiene nulla, anzi, perde se stesso diventando l’ombra di quello che era. Il personaggio che rappresenta questa terribile spaccatura interiore è Smeagol/Gollum, un tempo abitante della Contea come gli eroi Frodo e Sam e diventato poi una pericolosa e schizofrenica creatura. Le scene in cui le sue due personalità dialogano tra loro, secondo me, sono davvero da brividi (e riuscitissime). 



L’amicizia più bella, a mio parere, è proprio quella tra Frodo e Sam: da una parte il protagonista caricato di un terribile peso, un’anima pura scelta dallo stregone Gandalf proprio perché buona e, a differenza del suo mentore, senza desiderio (nemmeno celato) di potere, una persona che ogni giorno porta avanti una lotta per non far sì che il suo cuore venga corrotto dall’anello; dall’altra la sua spalla, saggia e pragmatica, che lo sostiene e lo aiuta a restare positivo. Anche il rapporto che si crea tra Aragorn, Legolas e Gimli (un Re, un Elfo ed un Nano) mi ha stupito e spesso divertito.

La storia d’amore tra Aragorn e la principessa degli Elfi Arwen è davvero romantica, ma credo che il mio personaggio femminile preferito sia Eowyn, nipote del re di Rohan, una ragazza che soffre prima per via di un amore non ricambiato e poi perché nessuno desidera che lei combatta, ma che alla fine trova il suo riscatto in battaglia e la felicità con un uomo che, come lei, ha conosciuto il lutto e l’abbandono.

Gli effetti speciali sono davvero spettacolari, le scene epiche incredibili (soprattutto quelle della battaglia alla fine de Le due torri) e devo ammettere che orchi e mostri vari sono terrificanti, ma se non ho avuto gli incubi nemmeno io credo che possiate farcela tutti.


Ora sicuramente qualcuno di voi mi dirà: bene, il prossimo passo è leggere i libri! Sfida troppo ambiziosa, mi sa… comunque vi terrò aggiornati! 



La musica del mese


Come sicuramente saprete, da fine febbraio palestre, centri sportivi e scuole di ballo hanno chiuso, così molti ballerini in erba come me hanno sentito l’esigenza di reinventarsi e di vivere il proprio sport preferito direttamente a casa propria.

Facendo tesoro delle lezioni di danza e di zumba, ho pensato di creare una mia routine di fitness ballato, tra aerobica, musical e danze caraibiche, che vi ho raccontato nel post dei miei preferiti di marzo.


Ultimamente, per variare un po’, mi sono messa a cercare un po’ di ispirazione su YouTube, ed oggi vi consiglio due canali che mi stanno piacendo molto, con i miei allenamenti preferiti e, ovviamente, musiche annesse.


Il primo canale, MadFit (qui il link), è gestito da una simpatica ragazza canadese che ha studiato per anni danza classica e che si è re-inventata come istruttrice di palestra e workout casalinghi. Io vi consiglio particolarmente:

- I DANCE PARTY, ovvero le sequenze di quattro/cinque canzoni da ballare in stile zumba: il mix degli anni ‘90, davvero divertente e vagamente nostalgico per i miei coetanei, comprende Oops! I did it again di Britney Spears, Everybody dei Backstreet Boys, Boom boom dei Vengaboys, No scrubs dei TLC e Spice up your life delle Spice Girls.
Quello degli anni 2000, molto simpatico, mette invece in sequenza Crazy in love di Beyoncé, Buttons delle Pussycat Dolls, Yeah di Usher e Please don’t stop the music di Rihanna.


- I BALLET WORKOUT, ovvero sequenze di esercizi basate sui passi della danza classica: sono sequenze di esercizi ginnici di 20 minuti circa, con un po’ di musica di atmosfera. Per trasformare plié, arabesque e relevé, di solito passi dei balletti, in un allenamento fitness! Proposto in quattro versioni: una per tutto il corpo, una per le gambe, una per l’addome ed una per glutei e cosce. Piuttosto intensi, ma, secondo me, se si è ballerine, molto più “confortevoli” di un classico corso da palestra.


- I SONG WORKOUT, mini-allenamenti di ¾ minuti sulle note di una canzone: per tutti i gusti e di tutti i generi!



Il secondo canale, invece, Pamela Reif (qui il link), è gestito da una ragazza tedesca più esperta di fitness che di ballo, ma che ha comunque pubblicato dei tutorial davvero carini per chi vuole muoversi divertendosi un po’. 
Io vi consiglio soprattutto questi video:


- 15 minuti sexy dance workout: un mix di zumba e fitness sulle note di Get Busy e Temperature di Sean Paul, When love takes over di David Guetta e Kelly Rowland e One more time dei Daft Punk.

- 15 minuti dance cardio workout: una serie di coreografie accompagnate da Ain’t nobody di Chaka Khan, You can’t hurry love di Phil Collins, Take on me degli A-Ha e Holiday di Madonna.

- “Lonely” di Joel Corry, Happy dance warm up: 4 minuti di ballo perfetti per il riscaldamento!

- “South of the border” di Ed Sheeran, legs work out: un allenamento della durata di una canzone, che però permette di far lavorare moltissimo le gambe.

- 10 min Cool down stretching: classico di fine allenamento.


Nel caso non siate appassionati di danza o zumba, entrambi i canali contengono moltissimi tutorial di ginnastica o varie discipline fitness, per allenare, di volta in volta, specifiche parti del corpo. Vi consiglio soltanto, anche qualora i 15/20 secondi di riposo per recuperare non siano indicati, di bloccare il video e prenderveli lo stesso, perché loro sono indistruttibili… e, non so voi, ma io un po’ meno! :-)



La poesia del mese


Per questo mese ho pensato di proporre un componimento di Julio Cortazar dal titolo Il futuro. La voce narrante di questa poesia ha perduto una persona cara ed immagina come sarà la sua vita d’ora in poi. 
Ho pensato di condividerla con noi, dal momento che in questo mese di maggio abbiamo ripreso cautamente alcune nostre abitudini, ma credo che sia rimasto in noi un senso di privazione difficile da superare.


E so molto bene che non ci sarai.
Non ci sarai nella strada,
non nel mormorio che sgorga di notte
dai pali che la illuminano,
neppure del gesto di scegliere il menù,
o nel sorriso che alleggerisce il “tutto completo” delle sotterranee,
nei libri prestati e nell’arrivederci a domani.

Nei miei sogni non ci sarai,
nel destino originale delle parole,
né ci sarai in un numero di telefono
o nel colore di un paio di guanti, di una blusa.
Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te,
e non per te comprerò dolci,
all’angolo della strada mi fermerò,
a quell’angolo a cui non svolterai,
e dirò le parole che si dicono
e mangerò le cose che si mangiano
e sognerò i sogni che si sognano
e so molto bene che non ci sarai,
né qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo,
né là fuori, in quel fiume di strade e di ponti.
Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,
e quando ti penserò, penserò un pensiero
che oscuramente cerca di ricordarsi di te.



Le foto del mese


Tramonto spettacolare fotografato da casa mia! Una vera esplosione di rosa…



Che maggio sarebbe senza gli iris? Ecco i più belli del giardino!



Per la serie “cucinando per me stessa”, ecco dei maccheroni integrali con pomodorini e buzzonaglia! Per chi non la conoscesse: si tratta di una specialità siciliana di tonno, costituita da ciò che viene scartato dal momento in cui le parti più pregiate del pesce devono essere inscatolate… davvero saporita, e speciale se usata per condire i primi!




Questo è stato il mio mese di maggio!
Per me è stato insolito rispetto agli anni scorsi, e sinceramente non sento ancora di essere tornata alla normalità, ma rispetto a marzo e ad aprile ho avuto molta più libertà di movimento ed ho potuto rivedere un po' di persone a me care, quindi posso considerarmi già fortunata. 
E voi? Come state? Come avete vissuto queste settimane di cauta “ripartenza”? Che cosa mi raccontate a proposito del vostro maggio?
Aspetto i vostri commenti!
Grazie per la lettura, ci risentiamo in giugno :-)

lunedì 25 maggio 2020

POTION BOOK TAG

Un romanzo per ogni pozione di Harry Potter



Cari lettori,
per la nostra rubrica “Tag… a tema libri”, oggi vi propongo un questionario che ho trovato sul blog della mia amica Cristina del blog “Il mondo di Cry”, che ringrazio e saluto (qui il post originario). 

Si tratta di un TAG a tema Harry Potter, e la sfida è quella di abbinare un romanzo ad ogni pozione creata dalla fantasia di J.K.Rowling.

Questi sono i miei personali abbinamenti!



1. Amortentia


Gli ingredienti per il tuo libro ideale?


L’ingrediente più importante, per me, sono i personaggi: nel mio romanzo ideale dovrebbero essere curati, dalla personalità ricca di sfaccettature, con una storia personale interessante, coerenti nelle azioni e nei pensieri e possibilmente non appartenenti a cliché.

Anche le tematiche hanno un ruolo cruciale, e non è detto che temi seri si possano trovare solo in romanzi impegnati, anzi!

La trama è naturalmente importante, ma apprezzo sia gli intrecci più complessi e coinvolgenti che un ritmo più lento e riflessivo… dipende dal genere!

Infine, ammetto di avere un debole per le ambientazioni “familiari”, che conosco ed ho visitato personalmente.



2. Distillato di morte vivente


Un libro che ti ha annoiato a morte


Qualche anno fa, nostalgica della Rowling e, per l’appunto, della saga di Harry Potter a cui si ispira questo TAG, ho deciso di leggere Il seggio vacante, ritenendo che l’autrice sarebbe riuscita nuovamente a conquistarmi e che si trattasse di una sorta di giallo. Due gravi errori.


Siamo nella piacevole cittadina inglese di Pagford, una città di provincia che viene gestita, in apparenza senza alcun problema, dal Consiglio Locale, organo di supporto al Sindaco. Uno dei consiglieri più stimati ed in vista, Barry Fairbrother, un quarantenne banchiere, sportivo e con famiglia, una notte muore improvvisamente, a causa di un ictus.

A dispetto di ciò che le prime pagine sembrano promettere, la morte non è un delitto mascherato, e non ci saranno indagini: l’uomo è venuto a mancare tragicamente, ma per motivi del tutto naturali.

Il guaio, però, è che la sua morte ha lasciato un posto libero nel Consiglio Locale, e per la cittadina di Pagford, solo in apparenza ridente e tranquilla, ha inizio una vera e propria lotta tra i candidati ritenuti più meritevoli: una giostra di gelosie, invidie, piccole vendette reciproche, segreti tenuti nascosti troppo a lungo, che, giorno dopo giorno, sconvolge sempre più la comunità.


Sicuramente il punto di forza del romanzo è la capacità dell’autrice di sgretolare le immagini perfette dei rispettabili candidati al posto. Tra dottoresse innamorate di mariti altrui, industriali con famiglia che si curano solo del lavoro, mogli desiderose di trasgredire con uomini più giovani, professori amati dai presidi ma detestati dagli studenti, assistenti sociali che intrattengono relazioni adulterine ed effimere, genitori che rompono con i figli perché questi ultimi sono dichiaratamente omosessuali, nessuno degli stimati cittadini di Pagford sembra uscire indenne dall’occhio clinico del narratore.

Interessante è anche la questione del misterioso sito che ogni giorno rivela uno scandaloso segreto di qualche candidato al seggio… e davvero sorprendente è l’identità del blogger.


Purtroppo, però, nonostante gli innegabili aspetti positivi, il romanzo risulta un vero mattone. L’intreccio procede a rilento, i personaggi sono fin troppi (e tutti quanti detestabili), la storia viene tirata parecchio per le lunghe e, tanto per cambiare, saranno sempre pochi poveri disgraziati a diventare il capro espiatorio di una società borghese malata. 

Insomma… se siete fan della Rowling, forse è il caso di fermarsi al magnifico mondo magico che viene omaggiato in questo TAG!



3. Distillato della pace


Un libro che ti dà conforto


La regina della casa è un romanzo di Sophie Kinsella che, nonostante rientri nella categoria dei chick-lit leggeri e piacevoli, insegna molto sull’importanza di una vita piena e vissuta al meglio.

La protagonista Samantha Sweeting è una ragazza di ventinove anni abituata fin da piccola dalla sua severa madre a “dare il meglio sotto pressione”. Per questo motivo, in così giovane età, sta per diventare socio anziano di un grande studio legale londinese… ma la sua vita è una sorta di corsa cieca della quale non riesce a godersi nemmeno un minuto: ci sono solo riunioni, il suo ufficio in cui tira le undici di sera, emergenze all’ordine del giorno, una famiglia malata di lavoro che non le concede nemmeno una cena la sera del suo compleanno ed una valanga di stress.

A causa di un singolo errore sul lavoro, però, Samantha si ritrova improvvisamente esclusa non solo dal suo studio, ma proprio da tutto l’ambiente legale. Per via di una serie di divertenti equivoci deciderà di reinventarsi come governante per una anziana ed eccentrica coppia di campagna… e grazie a questa sua “nuova vita” capirà ciò che conta davvero, come le amicizie, l’amore, la serenità quotidiana, il buon cibo, i giusti momenti di relax, la possibilità di prendersi cura di se stessa.

In questo post trovate la recensione di questo ed altri romanzi della Kinsella.



4. Pozione polisucco


Un libro la cui copertina non si abbina al contenuto


Te lo dico sottovoce di Lucrezia Scali è un romance davvero dolce e coinvolgente, ma la copertina rimanda in modo fin troppo netto ad un’ambientazione natalizia.

Non che il Natale non sia presente nel romanzo, ma riguarda solo un capitolo, e nemmeno uno di quelli decisivi. Probabilmente la scelta della copertina ha inciso con la data di uscita del romanzo o con un tentativo di marketing di vendere l’opera nei mesi invernali. A mio parere, però, si sarebbe dovuto puntare molto di più sul rapporto che la protagonista ha con gli animali, vero cuore del romanzo, invece di porre in copertina un cagnolino solitario ed un po’ abbandonato in mezzo ad un trionfo di romanticismo natalizio.

Trovate qui la mia recensione del romanzo.



5. Pozione liscia capelli


Un libro con una bella copertina


Per un’appassionata di danza come me la copertina di Arabesque di Alessia Gazzola è davvero splendida!

Si tratta di uno dei capitoli più recenti della serie de L’allieva, che ha come protagonista Alice Allevi, una giovane specializzanda in Medicina Legale, tanto goffa ed imprudente quanto determinata e sensibile.

Trovate la recensione della serie a questo post.



6. Crescita ossa


Un libro a cui, secondo te, manca qualcosa?


Il club dei filosofi dilettanti di Alexander McCall Smith ha tutte le carte in regola per essere un buon giallo: protagonisti intelligenti e simpatici, riflessioni intriganti sul tema della filosofia, un intreccio che cattura il lettore… ma sul finale si perde, e la risoluzione risulta un po’ banale, fin troppo scontata rispetto alle premesse.

...è un vero peccato, considerando che questa delusione mi ha fatto desistere, almeno per il momento, dal leggere altri romanzi della stessa serie.

Ve ne parlo meglio in questo post.



7. Felix felicis


Un libro che ti senti fortunata ad aver letto?


La vera scoperta dell’anno scorso sono stati i romanzi di Fabio Stassi, un autore che avevo conosciuto con alcuni racconti delle raccolte della Sellerio.

Sono due le sue opere che mi hanno particolarmente colpito. La prima è Con in bocca il sapore del mondo, una raccolta di monologhi che hanno per protagonisti dieci grandi nomi della poesia italiana del ‘900. Ne parlo meglio nei preferiti di luglio dell’anno scorso.

La seconda è la serie (composta, per ora, da La lettrice scomparsa ed Ogni coincidenza ha un’anima) che ha per protagonista il “biblioterapeuta” Vince Corso, esperto di letteratura e narrativa ed investigatore suo malgrado. Ne parlo meglio qui.

La cultura umanistica, lo stile colto, le profonde riflessioni di questo autore, così come i personaggi che ha creato, meno noti di altri di casa Sellerio ma molto originali ed affascinanti, mi hanno davvero conquistato.




Ecco la mia versione di questo TAG!
Voi che cosa mi raccontate?
Siete d’accordo con le mie scelte o avreste indicato altri romanzi?
Avete letto i libri che ho citato? Che ne pensate?
Fatemi sapere!
Come sempre, siete liberissimi di riproporre il questionario sul vostro blog, o scrivere una vostra breve versione nei commenti.
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)