Il celebre balletto disponibile nel catalogo di Rai Play
Cari
lettori,
nuovo
appuntamento con i “Consigli per gli amanti della danza”!
Dopo
avervi parlato della versione di "Carmen" del Teatro dell’Opera di
Roma, ho deciso di continuare a consultare il catalogo di Rai Play
per poter dare a tutti voi qualche consiglio a proposito di teatro e
danza anche se in questo periodo non possiamo frequentare luoghi
culturali.
Tra i vari titoli disponibili, uno di essi ha subito
colpito la mia attenzione: si tratta di una versione de La bella
addormentata nel bosco di Čajkovskij
tenutasi qualche anno fa al Teatro della Scala di Milano, con la
coreografia di Nureyev e le interpretazioni di due autentiche étoile
nei ruoli della Principessa Aurora e del Principe: Polina Semionova e
Timofej Andrijashenko.
Con una serie di nomi e riferimenti così
importanti non ho potuto non essere curiosa… parliamone meglio
insieme!
Una
vicenda immortale in un prologo e tre atti
Il
prologo della storia ha inizio all’incirca nel XVIII secolo (abiti
e parrucche di chi si trova in scena fanno pensare così).
Siamo in
un immaginario regno, nel Palazzo del re, e tutti quanti sono in
festa per via della presentazione ufficiale ai sudditi della
principessina Aurora, nata da pochi giorni. Dopo il ballo dei nobili
e dei cortigiani, è il turno delle fatine buone, che, in una serie
di variazioni, si presentano a re e regina e portano un dono per la
piccola.
L’ultima ad apparire è la Fata dei Lillà, la più
potente tra le fate; prima che lei possa omaggiare Aurora, però, la
scena si oscura ed appare la malvagia strega Carabosse (che ha
ispirato la Malefica di cartoni animati e film), la quale getta una
maledizione sulla piccola: a 16 anni, ella si pungerà con un fuso e
morirà. Dopo un primo momento di terrore, la Fata dei Lillà, che
non ha ancora espresso il suo dono, riesce a trasformare la morte in
un sonno di cent’anni, e Carabosse viene cacciata.
Tra
prologo e primo atto passano sedici anni: i fusi sono proibiti in
tutto il regno, tanto che tre imprudenti massaie che continuano ad
utilizzarlo rischiano di venire imprigionate dal re e sono salvate
solo dall’intercessione della regina.
Fervono
i preparativi per la festa del sedicesimo compleanno di Aurora: la
principessa appare, acclamata dalla folla, ed il padre le presenta
quattro ricchi pretendenti, con i quali lei danza. Tra un
festeggiamento e l’altro, però, ella accetta un misterioso dono da
una mendicante col viso incappucciato, che altri non è che Carabosse
mascherata: si tratta proprio del tanto temuto fuso che la punge. La
principessa cade a terra priva di sensi, mentre la malvagia strega
fugge. La Fata dei Lillà benedice la principessa, mutando il suo
stato di morte apparente in sonno, addormenta i reali con tutta la
corte e fa crescere un fitto bosco intorno al castello.
Il
secondo atto ha inizio cento anni dopo, quando alcuni nobili del
luogo vanno proprio nel bosco per una battuta di caccia. Tra di loro
c’è anche il Principe Desiré, che, dopo una lunga giornata di
divertimenti, si ritira nel suo alloggio e si addormenta. È allora
che gli compaiono in sogno prima la Fata dei Lillà, e poi Aurora,
della quale il principe si innamora subito.
Il
castello è presidiato da Carabosse e dalle sue guardie, ma,
all’alba, tutti vengono scacciati dalla Fata dei Lillà, poiché è
arrivato il vero amore di Aurora e la strega non può più esercitare
il suo maleficio.
Il
Principe risveglia Aurora con un bacio e tutta la corte si desta e
festeggia i due.
Il
terzo atto, infine, è dedicato al ricevimento di matrimonio tra
Principe e Principessa, con moltissimi balli e divertissement.
Tra
coreografie di gruppo e variazioni
Come
forse ricorderete avendo letto altri post di questa mia rubrica, vi
sarete resi conto che spesso mi sono ritrovata a descrivere degli
originali spettacoli di danza-teatro, o di analizzare originali
rappresentazioni in cui erano stati ben coniugati più stili di danza
differenti.
La
bella addormentata del bosco non
è però tra le tipologie di balletto che ho appena elencato: si
tratta, infatti, di un pilastro della danza classica, che, nonostante
richieda impegno e pazienza per essere seguito (oltre due ore e mezza
di coreografie non sono uno scherzo nemmeno per uno spettatore
appassionato), colpisce e coinvolge come solo un classico immortale
riesce a fare.
Anche
nel più tradizionale degli ambiti, tuttavia, ci sono delle lievi
differenze di stile. Ci sono personaggi, come il Re, la Regina, il
cerimoniere di corte, la Fata dei Lillà e la Strega Carabosse, che
sono molto statici: muovono molto poco la parte inferiore del corpo,
ma moltissimo quella superiore e
le espressioni del viso, quasi recitando.
Ci
sono poi ballerini che interpretano grandi coreografie di gruppo,
come il ballo di benvenuto di re e regina alla presentazione di
Aurora, i festeggiamenti in attesa della principessa sedicenne, la
battuta di caccia nel bosco, il ballo finale insieme ai neo-sposi.
Quanto
alle variazioni, le stesse ballerine che nel prologo interpretano le
fatine buone del regno tornano nel terzo atto come invitate di primo
piano al matrimonio, talvolta sole, altre volte accompagnate. Un
particolare che di sicuro sarà apprezzato dagli amanti della Disney:
tra gli invitati al ricevimento di Aurora e Desiré ci sono anche dei
celebri personaggi delle favole, come tre fatine che ricordano molto
da vicino quelle dell’omonimo cartone animato, Cenerentola con il
suo Principe, il Gatto con gli Stivali e la Gatta Bianca, l’Uccello
Azzurro e la Principessa Florine.
Spettano
però alle due étoile, ovvero alla Principessa Aurora ed al Principe
Desiré, gli emozionanti passi a due e gli assoli più complessi.
Credo che una caratteristica peculiare di questo balletto ed in generale delle coreografie di Nureyev, rispetto
ad altri del mondo classico, sia quella di richiedere al protagonista
maschile un’agilità ed una rapidità quasi equivalente a quelle
della sua co-protagonista femminile: egli fa molto meno il porteur,
si muove molto di più in
sintonia con la principessa e
nei suoi assoli è compresa una serie di giri, piroette, fouettés
e salti davvero strabiliante. Quanto
ad Aurora, il suo banco di prova peggiore è forse esordire in scena
con l’Adagio della Rosa (il
balletto con i pretendenti), una
coreografia che mette a durissima prova l’equilibrio di piedi e
caviglie, senza essersi riscaldata prima con qualcosa che richieda
meno resistenza.
Costumi
e scenografie
La
scenografia sul fondale, una composizione di colonnati e fogliame,
può andare bene sia per rappresentare il palazzo che il bosco. In
alcuni momenti viene portato sulla scena un grande cancello decorato,
che rappresenta l’ingresso della corte. All’inizio del secondo
atto, per simulare la caccia, sono invece presenti sul palcoscenico
un carro e degli animali finti, le prede dei nobili che si sono
accampati fuori dal castello.
Quanto
ai costumi, quelli dei personaggi più statici, come i reali ed i
cortigiani, sono tipicamente settecenteschi per gli uomini, con tanto
di cappelli e parrucche, e piuttosto lunghi ed ingombranti per le
donne; essi, come già detto, muovono molto di più la parte superiore
del corpo rispetto a quella inferiore. La Fata dei Lillà è in
argento e glicine, mentre Carabosse, in nero, con un trucco
verdastro, un grosso copricapo ed un lungo bastone, sembra davvero
Malefica.
Il
principe è in camicia e pantaloni bianchi, occasionalmente con una
giacca azzurra, mentre Aurora ha due tutù corti, uno giallo ed uno
lilla, e l’immancabile corona.
Per
il resto, la fantasia dei costumisti ha avuto libero sfogo: un vero
mare di colori e fogge diverse, tra tutù dedicati alle quattro
stagioni, coroncine di rose, omaggi alle favole più famose…
qualcosa che merita decisamente di essere visto!
Le
musiche: un confronto con il classico Disney
Personalmente
sapevo che le musiche del balletto fossero state inserite nel
classico Disney La bella addormentata del ‘59, ma ignoravo
quali ed in che modo.
Vedendo lo spettacolo ho finalmente avuto il
piacere di scoprirlo!
Innanzitutto,
la celeberrima canzone So chi sei (ovviamente senza le parole,
che sono state aggiunte in un momento successivo) è il balletto
immediatamente prima dell’ingresso di Aurora, una coreografia di
gruppo con tutù gialli e rossi e bellissimi archetti di rose
aranciate che passano di mano in mano ai ballerini.
La
musica che nel film accompagna la fuga nella notte delle tre fatine e
della piccola Aurora è quella che nel balletto rappresenta il
ferimento e la quasi morte della principessa, mentre il motivo che
nel classico Disney accompagna la prima alba dopo la sconfitta di
Malefica sancisce nel balletto la cacciata di Carabosse.
Infine,
non possono mancare dei riferimenti nei divertissement del
Terzo Atto: la variazione delle Fate in verde è utilizzata per
caratterizzare proprio le tre fatine Flora, Fauna e Serenella, mentre
la danza del Gatto con gli Stivali e della Gatta Bianca accompagna la
fuga del Principe Filippo dal castello di Malefica.
Vi
ricordo che lo spettacolo è disponibile sul catalogo di Rai Play
nella sezione “Teatro e danza”. Per chi di noi sarà a casa domani mattina, inoltre, verrà trasmesso alle 10 su Rai 5. Spero che questa mia scelta di
proporvi degli spettacoli da casa possa essere di vostro interesse!
Avete
mai visto qualche versione di questo balletto? L’avete apprezzata?
Preferite
rappresentazioni classiche come questa o qualcosa di più moderno?
Aspetto
i vostri commenti!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Adoro le favole lo sai e non le ho mai viste in un balletto ma dalle tue parole deve essere sicuramente qualcosa di molto bello, mi hai incuriosita tantissimo
RispondiEliminaCiao Susy! Conoscendoti, credo proprio che questo balletto ti piacerebbe :-) Favola e danza insieme sono uno spettacolo!
Eliminawow...sembra veramente bello. Proverò a vederlo con la mia bimba, adora la danza.
RispondiEliminaBuona giornata.
Ciao! Spero tanto che il balletto vi piacerà, buona serata :-)
EliminaCara Silvia, io nonostante la mia età amo sempre e dico molto le favole.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Le favole vanno benissimo ad ogni età… e rappresentate in questo modo sono veramente magiche! Buona serata :-)
Eliminaa me piace il balletto, ne ho visti alcuni ma questo mi manca
RispondiEliminaCiao! Allora spero tanto che anche questo balletto ti piacerà :-)
EliminaUna accurata descrizione che rende benissimo lo spettacolo, stupendo. Grazie Silvia.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa! Sono contenta di aver descritto bene la meraviglia di questo balletto! :-)
EliminaCiao Silvia!
RispondiEliminaQuanta magia traspare da questo tuo scritto. Amo il balletto e spero di vederlo un giorno dal vivo!
Ciao Diletta! Ti capisco bene, speriamo davvero di poter ricominciare a vedere la danza dal vivo! :-)
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