lunedì 9 settembre 2019

I CONSIGLI DEL BIBLIOTERAPEUTA

Il detective letterario di Fabio Stassi




Cari lettori,
nuovo appuntamento con la nostra rubrica “Letture...per autori”! 

Lo scrittore di cui vi parlo oggi è Fabio Stassi, già protagonista dei miei preferiti di luglio con la raccolta di racconti Con in bocca il sapore del mondo.


Due sono le qualità di questo autore che mi hanno colpito fin da subito.
La prima è il suo straordinario modo di scrivere: la sua prosa è, a mio parere, una delle più suggestive tra gli autori contemporanei.
La seconda è la sua ammirevole conoscenza del mondo della letteratura, che, come immagino ormai saprete, è anche un po’ il mio mondo.


Come altri autori della Sellerio (alcuni dei quali sono già stati al centro dell’attenzione di alcuni miei post), anche lui ha creato un “detective per caso”. 
Se per Gaetano Savatteri è l’ex-giornalista Saverio Lamanna, per Marco Malvaldi il “barrista” Massimo Viviani e per Francesco Recami il tappezziere in pensione Amedeo Consonni, il suo si chiama Vince Corso. È un personaggio davvero originale e decisamente letterario, sotto diversi punti di vista.
Conosciamolo insieme!



LA LETTRICE SCOMPARSA



Vince Corso è un uomo di mezza età che vive a Roma e si trova in un momento difficile della sua esistenza. Dopo la laurea in Lettere, è stato supplente per anni, finendo ogni volta negli angoli più sperduti della provincia romana, ma, dopo tanti sacrifici, invece di ottenere il sospirato ruolo, è finito in fondo alla graduatoria a causa di nuove regole del Ministero dell’Istruzione (che, si sa, negli ultimi anni vengono fatte e disfatte con incredibile rapidità).

Stanco del mondo scolastico, più precario di prima e rimasto solo ancora una volta, egli decide di affittare un appartamento per qualche mese e di rifugiarsi lì, intraprendendo una nuova attività: quella di biblioterapeuta.

Se c’è qualcosa in cui non ha mai smesso di credere, infatti, è il potere di guarigione, fisica e metaforica, della parola. Egli ci crede talmente tanto che egli stesso, nei momenti di difficoltà, invia delle cartoline al padre mai conosciuto, dal quale ha ereditato solo tre libri, ed aggiunge ad esse l’indirizzo dell’hotel di Nizza in cui lui e la madre avevano avuto un unico incontro.


Il mestiere di biblioterapeuta è una via di mezzo tra il medico e lo psicologo. Le persone che vengono da lui (quasi esclusivamente donne) gli raccontano i loro malesseri, fisici o psicologici… oppure girano intorno alla questione, ed è Vince stesso a capire il cuore del problema. A quel punto, egli consiglia alla persona in questione un libro come medicina. Alcuni suoi clienti accettano con gioia il consiglio, altri se ne vanno dubbiosi, altri ancora lo insultano e gli danno del ciarlatano sbattendo la porta.

Vince, tuttavia, non si perde d’animo e, dopo i primi momenti di timidezza e difficoltà, riesce a svolgere questo mestiere con sempre maggiore sicurezza, ed anche a guadagnarsi qualche soldo.


Quando egli scopre che una sua vicina, che lo salutava sempre sul pianerottolo, è scomparsa, e che il marito è stato accusato di averla uccisa, decide di intraprendere un’indagine fatta a modo suo. 

Egli si avvale dell’aiuto di un amico libraio e viene a sapere che la signora aveva lasciato nella sua libreria una lista di romanzi. Le letture dell’ultimo mese? Una classica TBR? Oppure un messaggio di diverso genere?

Un altro alleato è il portiere sudamericano dello stabile, che però è coinvolto in alcuni misteriosi riti nel cuore di Roma…


Tra libri e partite a scacchi, enigmi da risolvere e riferimenti letterari, Vince riesce, in maniera del tutto originale, a fare luce sul vero destino della lettrice scomparsa.



Citazione dal libro:

...e mi parve di capire che andare a spasso per Roma, rispetto a tanti altri posti, ha questo di diverso: ti aspetti sempre, da un momento all’altro, di incontrare qualcuno, ma non accade mai. Camminare a Roma è andare verso qualcosa senza avere nessuna destinazione precisa. In certe ore, questo pendolarismo involontario è il luogo di una solitudine perfetta, che non dà dolore né pena.”



OGNI COINCIDENZA HA UN’ANIMA



Per Vince Corso sono passati dei mesi da quando ha risolto il mistero della vicina scomparsa. Adesso c’è un nuovo amico con lui: Django, un cane di grande taglia ed ancor più grande mitezza, che apprezza perfino i suoi dischi jazz. 
Si tratta di uno dei regali che ha ricevuto dal condominio, del quale ormai si sente parte integrante. Anche la sua attività di biblioterapeuta inizia ad essere avviata, e sempre più clienti vengono da lui.


Un giorno si presenta alla sua porta una sessantenne molto elegante. Ella rivela a Vince di avere un fratello maggiore, che per lei è stato come una figura paterna, ormai ricoverato in una struttura perché il suo Alzheimer è in stato avanzato.

Da qualche tempo, però, egli ripete sempre le stesse frasi, che potrebbero appartenere ad un romanzo. La donna chiede a Vince di trovare il romanzo, anche se quelle poche parole sono un indizio veramente scarno. L’uomo, prima di perdere lucidità, era stato un professore ed un conoscitore di lingue, nonché un esperto bibliotecario, e la lettura di quel romanzo con il quale sembra essere ossessionato potrebbe donargli sollievo e, per un attimo, far tornare la sua mente a quella che era.


Vince è costretto suo malgrado ad applicare, al contrario, un gioco letterario che spesso faceva con i suoi alunni. Si tratta del caviardage, ovvero il progressivo “tingere di nero” la pagina di un romanzo, lasciando solo poche parole che però formano una frase di senso compiuto. Vince deve compiere un caviardage rovesciato, una vera e propria impresa.


Man mano che egli mette in gioco la sua capacità letteraria, però, si rende conto, con una certa amarezza, che potrebbero esserci altri interessi in gioco oltre all’amore fraterno… ed allora vale ancora la pena di continuare? 
… in questo caso più che mai, non resta che leggere!


Citazione dal libro:

Avrà notato che quando rileggiamo gli stessi libri o racconti, a distanza di anni, ci sembrano diversi. Perché, è naturale, la nostra contemporaneità psichica è cambiata, a volte in maniera radicale. Eppure io ho spesso avuto l’impressione che, insieme a me, fossero cambiati pure i personaggi di cui rileggevo la storia, e perfino i segni sulla carta, o almeno il loro senso. È come se, nel tempo in cui un libro resta chiuso, la vita continui ad accadere anche al suo interno, e lo faccia ancora più velocemente quando lo riaprono...come quando entra la luce in un sarcofago, e tutto rischia di incenerirsi al contatto con l’ossigeno. Ho fantasticato a lungo che, per quella misteriosa relazione che lega ogni libro a ciascun lettore, i personaggi invecchino con noi e, a seconda della nostra età, reagiscano in maniera differente alle avventure che sono costretti a rivivere.”



Diversamente dal mio solito, ho inserito delle citazioni perché credo che l’ottima prosa di Fabio Stassi possa contribuire molto alla vostra curiosità.
Da non perdere anche la bibliografia finale, con tutti i “consigli di Vince Corso”.

Inutile dire che considero questi romanzi delle vere chicche per chi ha fatto studi classici e/o letterari, per chi è bookblogger, per chi lavora/ha lavorato a scuola, per chi ha regolarmente a che fare con librerie e biblioteche, per chi è un appassionato lettore… insomma, per buona parte di voi!


E voi… conoscete questo autore? Avete letto questi romanzi?
Che ne pensate di Vince Corso e delle sue idee in materia di libri?
Aspetto i vostri pareri!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

6 commenti :

  1. No, non conosco l'autore e non mi piace il nome scelto per il protagonista dei suoi libri.
    La storia del padre mai conosciuto e delle cartoline, però, mi ha colpita molto.
    Io tifo per una Carrambata finale in cui padre e figlio potranno conoscersi, abbracciarsi, e vivere insieme per sempre... ;)

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    1. Ciao Claudia! Di sicuro questa storia di un padre praticamente sconosciuto, che è esistito solo un paio di notti in un albergo di Nizza, è affascinante. Per ora la serie consta solo di due volumi, tra qualche libro chissà, potrebbe esserci pure un colpo di scena!

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  2. Ciao Silvia, non conoscevo l'autore, ma lo stile e la trama dei suoi romanzi mi incuriosiscono davvero molto e penso possano piacermi! Metto subito i suoi titoli in wish list ;-)

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    1. Ciao! Sono sicurissima che questi romanzi ti piaceranno :-) Dai che ci vediamo presto!

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  3. Cara Silvia, passata la mia grande festa, rieccomi per portare il mio caro saluto.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, ancora tanti auguri! Buona giornata anche a te :-)

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