lunedì 2 settembre 2019

ROMA...VERSIONE THRILLER

Tre romanzi di Giancarlo De Cataldo



Cari lettori,
primo post di settembre, e...come non iniziare da alcune delle letture di quest’estate?
Per la nostra rubrica “Letture...per autori”, oggi vi parlo di uno scrittore molto noto, nonché magistrato, conosciuto principalmente per il libro Romanzo criminale, poi diventato film e serie tv. 

Io ve ne ho già parlato l’anno scorso, recensendovi Nero come il cuore (qui il link).


I tre romanzi che oggi vi presento hanno alcuni punti in comune con la sua opera più famosa: il genere thriller, l’ambientazione romana, la profonda conoscenza che l’autore dimostra in merito alla conduzione di un’indagine.

Una di queste tre storie è la naturale continuazione di Romanzo criminale, un’altra è ambientata nell’era post-11 settembre, la terza sembra essere l’inizio di una nuova, interessante serie.

Vediamo insieme più dettagli!



Alba Nera


Alba Doria è un giovane commissario romano. La maggior parte delle persone la considera tanto affascinante e brava nel suo lavoro quanto scontrosa e distante.
In realtà, la donna è affetta da una patologia chiamata Triade Oscura, un terribile misto di narcisismo, sociopatia e capacità manipolatorie. Ella tenta abitualmente di curarsi con delle sedute da uno psichiatra, ma finisce per esercitare il suo controllo anche su di lui. 

È una persona molto sola: negli ultimi anni ha perso i contatti perfino con le uniche due persone che le sono state vicino fin dai tempi della polizia. Il primo è Biondo, il suo ex fidanzato, un poliziotto d’azione che completa perfettamente il suo spirito riflessivo. Il secondo è il Dr Sax, chiamato così per le sue abilità musicali, un amico della coppia che ha fatto carriera nei Servizi ed ha sposato la figlia del Capo.


Una notte, un paio di giovani delinquenti di origine sudamericana vengono trovati mentre cercano inutilmente di trovare il coraggio di uccidere e fare a pezzi una ragazza in stato di incoscienza e legata con delle corde. Sulla scena del crimine, insieme alla sua squadra, irrompe Biondo, che però capisce subito di avere davanti due sicari prezzolati sicuramente pericolosi ma piuttosto maldestri.

Gli esami medici e scientifici gli confermano che la vittima, che si sta riprendendo ma non ricorda nulla dell’accaduto, è stata legata per delle pratiche sadomaso. Egli si rende conto con sgomento che quel tipo di nodi, di origine asiatica e molto particolari, è lo stesso di un delitto che credeva di aver risolto tempo fa insieme ad Alba ed al Dr Sax.

Dopo essersi ritrovato, il trio si riunisce di nella villa del Capo dei Servizi e decide di indagare all’unisono, partendo da quei particolari che, anni prima, non avevano convinto nessuno dei tre.

La domanda principale è: si tratta di un epigono dell’assassino di qualche anno fa, che ne ha voluto replicare le modalità, oppure la persona arrestata tempo prima non era quella giusta e c’è un maniaco seriale in libertà?


Alba Nera è il primo capitolo di quella che quasi sicuramente diventerà una nuova serie di Giancarlo De Cataldo. 

L’autore ci porta a conoscere una Roma decisamente oscura: quella dei quartieri a luci rosse, delle persone che praticano quotidianamente atti sado-masochisti, degli assassini che si nascondono nell’ombra.

Più l’indagine del trio di amici prosegue e più il lettore ha la (fondata) impressione che la vicenda non sia raccontata come dovrebbe: infatti il mondo della prostituzione non sembra la pista giusta, né tantomeno quello delle pratiche sessuali un po’ creative, frequentato anche da tante persone perbene e disposte a collaborare.

Qual è, allora, il vero, oscuro potere che si nasconde dietro a questa intricata vicenda? Per scoprire il cuore nero di questo appassionante thriller, non resta che leggere!



Nelle mani giuste


Roma, inizio anni ‘90. La vicenda della Banda della Magliana, il gruppo di criminali che ha terrorizzato la capitale negli anni ‘80, si è conclusa. L’omicidio di Salvo Lima ha reso più che mai fragili i rapporti nascosti tra i rappresentanti dello Stato e quelli della Mafia. 

Il commissario Nicola Scialoja, che un tempo era un “puro” innamorato della giustizia e disposto a tutto pur di ottenerla, è stato scelto dal Vecchio, ex capo dei Servizi Segreti, come suo erede. Dopo la morte dell’uomo, infatti, il commissario diventa l’unico proprietario di una collezione smisurata di dossier, conservata in due Tir, che contengono informazioni preziose, quasi sempre pericolose e spesso illegali, su tutti coloro che hanno contato almeno un po’ nel recente passato italiano.

La scalata al potere di Scialoja, però, non è facile: non solo egli non ha scelto questo incarico e non si sente all’altezza, ma ha anche un rivale che trama nell’ombra. Si tratta di Stalin Rossetti, un personaggio oscuro e pericoloso, che vive ben al di là dei confini della legalità. 

Stalin sceglie di affrontare il commissario in modo molto subdolo: decide infatti di usare Patrizia, ex prostituta, inizialmente compagna del Dandi (un esponente della Banda della Magliana), poi fidanzata con Scialoja e tuttora innamorata di lui. Egli persuade la donna a riallacciare i rapporti con il commissario ed a fingere con lui di essere ancora sola e triste per la loro separazione, in modo da poter avere una costante e sicura fonte di informazioni.

Scialoja e Patrizia si ritrovano improvvisamente coinvolti in un “bel mondo” (virgolette necessarie) che a loro non appartiene per niente, tra esponenti della mafia che si fingono galantuomini, imprenditori responsabili di crack finanziari, mogli ricche ed annoiate, primi esponenti di una nascente Lega.


Sullo sfondo (ma non troppo), la situazione storica e politica di quegli anni: i Corleonesi che prendono il potere, Berlusconi che annuncia la sua “discesa in campo”, gli attentati terroristici di stampo politico e mafioso nelle più importanti città d’Italia, il maxi processo, Falcone e Borsellino…


Nelle mani giuste è una sorta di continuazione di Romanzo criminale, anche e soprattutto perché il messaggio dell’autore è evidente: se le autorità romane erano convinte che la capitale, dopo la vicenda della Banda della Magliana, avrebbe trovato la sua pace… purtroppo era soltanto un’illusione.

Come Giancarlo De Cataldo stesso ha specificato, questo non è un romanzo di storia contemporanea, bensì un romanzo che parte dalla storia per creare un racconto verisimile e fare delle ipotesi su alcuni grandi misteri degli anni ‘90. Misteri la cui soluzione è, inutile dirlo, racchiusa in quei due “fantomatici” due tir, che nella realtà nessuno è mai riuscito a trovare.


Ammetto che, quando ho iniziato la mia lettura, ho fatto un po’ di fatica nel destreggiarmi tra storia e fantasia, principalmente perché si tratta di fatti avvenuti quando ero una bambina, e purtroppo ancora presenti solo in minima parte sui manuali scolastici di storia. Tuttavia, la lettura mi ha appassionato sempre più, capitolo dopo capitolo, e non posso che consigliarvela, proprio perché mi ha permesso anche di istruirmi su un’importante pagina di storia contemporanea!



La forma della paura
(scritto con Mimmo Rafele)


Il prologo di questo romanzo è ambientato negli anni ‘90 durante le tante guerre intestine della ex Jugoslavia. Un generale italiano chiamato da tutti Il Comandante, che lavora come mercenario per il migliore offerente, salva una ragazza bosniaca, Alissa, dall’orribile violenza che alcuni soldati croati stanno perpetrando su di lei.


Nei primi anni 2000, dopo il terribile attentato dell’11 settembre 2001, i due sono compagni di vita ed Il Comandante è conosciuto da tutte le persone che contano a Roma. È un enigmatico personaggio che ha amicizie tra ogni genere di autorità e, senza che nessuno se ne accorga, contribuisce a definire i confini del terrore che ha preso tutti dopo l’attentato. Infatti lo spettro del Comunismo, dalla Caduta del Muro di Berlino in avanti, è sempre più caduto nel dimenticatoio, ed il vero nemico, nell’immaginario comune degli occidentali, è diventato l’estremista islamico.

Per questo motivo uno dei sottoposti di rilievo del Comandante, il Dirigente dell’Antiterrorismo Mastino, ha infiltrato un manovale egiziano che è al suo servizio in un gruppo di musulmani idealisti ed un po’ troppo entusiasti. Egli è consapevole del fatto che quelle persone non hanno soldi né armi e non diverranno mai pericolosi, ma conta di poterli usare come capro espiatorio per le sue manovre illegali.

Mastino è anche il vero assassino di Alessio Dentini, suo collega tutto d’un pezzo che aveva iniziato ad intuire le sue sporche manovre.


Il sistema della “forma della paura” sembra molto difficile da scardinare, ma viene messo in difficoltà da due giovani.

Il primo è Marco, un poliziotto dai trascorsi difficili e violenti (che lui chiama “La Furia”), un ex pupillo di Dentini che si fa attrarre dalla prospettiva di una carriera più soddisfacente (e più adrenalinica) ed entra nell’Antiterrorismo.

Il secondo è Guido, un ragazzo di simpatie anarchiche che si ritrova ad essere sul luogo del delitto e per questo ingiustamente accusato. C’è però un esponente dei Servizi, detto Lupo, vecchio amico di Dentini, che è disposto a far di tutto purché emerga la realtà sul colpevole, e manovra (soprattutto nell’ombra) per scagionarlo.


Questo thriller, scritto a quattro mani con lo sceneggiatore Mimmo Rafele, è rapido, conciso, quasi studiato in modo da sembrare un film. Ancora una volta De Cataldo ci stupisce con la sua grande conoscenza di quei “sistemi segreti” di cui nessuno sa nulla ma che, di nascosto, muovono il mondo che conosciamo. 

Quante volte si pensa che la paura, in quanto sentimento irreale, non possa essere controllata? Questo libro, incredibilmente, dimostra l’esatto contrario!

I protagonisti sono dei personaggi che si fa davvero fatica a trovare simpatici ma che, a dispetto di tutto, hanno qualcosa da imparare...e da insegnare.




Ecco un primo assaggio delle mie letture del periodo estivo!
Fatemi sapere se conoscete l’autore, se avete letto questi romanzi, se vi sono piaciuti.
Ditemi anche se mi consigliate Romanzo criminale (libro, film e/o serie tv), che è l’opera più famosa di Giancarlo De Cataldo ma mi manca!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

11 commenti :

  1. Cara Silvia, passando da te, si capisce che ce tanto da leggere, solo scegliere.
    Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso! Sono contenta che questi romanzi ti abbiano incuriosito! Buona settimana anche a te :-)

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  2. Non ho mai letto né visto "Romanzo criminale", ma sai bene che apprezzo il genere, a maggior ragione se la storia, come in questi casi, è ambientata nella città più bella al mondo, secondo me.
    Insomma, questi libri sembrano fare al caso mio.
    Ci farò un pensiero.

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    1. Ciao Claudia! Se leggi i libri, fammi sapere poi che ne pensi :-) Su Roma sono d'accordo con te, ci sono stata quattro volte, ma è tanto che non vado e tornerei. è vero che mi mancano tante parti di mondo, ma sento "nel cuore" che è una delle città più belle del mondo…!

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  3. Di De Cataldo ho letto solo Romanzo criminale, ma voglio leggere assolutamente altro perché scrive storie che possono piacermi.
    Un saluto :)

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    1. Ciao Angela! Spero che apprezzerai anche questi romanzi! A presto :-)

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  4. Non ho mai letto De Cataldo, ma adoro Roma, mi piaceva molto la serie tratta da Romanzo criminale e mi incuriosisce molto Alba nera.

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    1. Ciao! Roma è uno dei posti più belli del mondo :-)
      Non ho visto la serie di Romanzo criminale, magari rimedierò! Se leggerai Alba nera, fammi sapere che ne pensi :-)

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