lunedì 30 settembre 2019

I PREFERITI DI SETTEMBRE 2019

Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese




Cari lettori,
eccoci arrivati alla fine di settembre! Come al solito, ecco i miei preferiti del mese, dai libri ai film, dalla musica alla poesia!



Il libro del mese



Il romanzo del mese di settembre è il primo capitolo di una serie che probabilmente per alcuni di voi non ha bisogno di presentazioni.

Si tratta di Le sette sorelle, ribattezzato successivamente La storia di Maia per distinguerlo dai capitoli successivi, ed è ispirato alle vicende mitologiche legate alla costellazione delle Pleiadi.


Maia, la maggiore delle sette sorelle in questione, appartiene ad una delle famiglie più originali che esistano. Lei e le sue cinque sorelle, infatti, sono state adottate da un uomo solo, ricco ed in età avanzata, che tutti hanno sempre chiamato Pa’ Salt.
Egli le ha accolte nella sua villa a Ginevra, Atlantis, più simile ad un castello che ad una casa, e le ha cresciute con l’aiuto della premurosa governante. È proprio quest’ultima a telefonare a Maia, che si trova da un’amica a Londra, ed a darle la terribile notizia: Pa’ Salt è morto.

Maia, sconvolta, si precipita a Ginevra, ma viene a sapere con sgomento che Pa’ Salt non ha voluto funerali e che la sua salma è già stata sepolta in mare dopo un ultimo giro al largo con la sua barca. Nei giorni successivi, tutte le sorelle di Maia tornano alla base: la spericolata skipper Ally, la timida studentessa Star, l’estroversa pittrice CeCe, la scrupolosa naturalista Tiggy e l’allegra modella Electra. Manca l’ultima, Merope, che...semplicemente non c’è, perché Pa’ Salt ha confidato tempo prima a Maia di “non averla mai trovata” (lasciando intendere che la loro adozione è tutt’altro che casuale).

Una volta che si sono riunite tutte le sorelle, il notaio di famiglia confida loro che la parte più importante dell’eredità paterna, oltre ai beni familiari, è una sfera armillare, ovvero una sorta di mappamondo con le coordinate dei luoghi nei quali ognuna delle ragazze è nata. È così che, l’una dopo l’altra, ognuna delle “sorelle” inizia un viaggio alla ricerca delle proprie origini.


La prima a partire è proprio la bella, silenziosa, quieta Maia, che si ritrova tra le mani una misteriosa tessera in pietra saponaria e l’invito della sfera armillare ad andare a Rio De Janeiro. Appena arrivata lì, ella sfrutta il suo lavoro di traduttrice di romanzi per mettersi in contatto con il gentile e simpatico scrittore Floriano, che si offre di aiutarla nella ricerca.

Ben presto ella riporta alla luce la storia della bisnonna Izabela, alla quale assomiglia moltissimo fisicamente (e forse anche sotto altri aspetti).

Mentre le storie di Maia e di Izabela si alternano, al lettore non resta che scoprire una vicenda romantica e drammatica, tra una fuga a Parigi negli anni ‘20, un amore clandestino ed infelice, la crisi americana del ‘29 che ha messo in ginocchio anche i produttori di caffè in Brasile… ma soprattutto un mistero che riguarda la costruzione del celeberrimo Cristo, che da sempre protegge la città di Rio De Janeiro.


Credo che conosciate il mio amore per quest’autrice, della quale vi ho già parlato qui e qui. Era tanto che volevo provare a leggere un romanzo appartenente a questa serie e finalmente ci sono riuscita. Come sempre, nelle sue storie, diverse generazioni di donne si intrecciano tra di loro, dando vita a storie incredibili, in cui storia e mitologia si mescolano. Certo, si tratta di romanzi corposi, ma anche scorrevoli, quindi la lettura è meno ostica di quello che potrebbe sembrare. 

So che sono usciti altri quattro romanzi della serie (Ally nella tempesta, La ragazza nell’ombra, La ragazza delle perle, La ragazza della luna) e che quest’estate l’autrice si è fotografata con la bozza del sesto e penultimo romanzo (The sun sister). Spero proprio di riuscire a proseguirla!



Il film del mese



Il 2019 è proprio un anno di remake per la Disney. Così, dopo avervi parlato di Dumbo ad aprile e di Aladdin a luglio, di certo non potevo esimermi dal dire la mia su Il re Leone.


Innanzitutto, si tratta di un live action piuttosto particolare, perché si tratta comunque di un classico con animali parlanti, che qui non sono più disegnati, bensì realistici, come in un documentario naturalistico.

Tutta la trama, dalla nascita del piccolo Simba alla tragica morte di Mufasa (e qui il mio pensiero va al bimbo che era nella sala dietro di me e che con tono incredulo ha chiesto: “Ma...è morto?!?”), dall’incontro con i simpatici Timon e Pumba alla lotta contro il malvagio Scar, è tale e quale al cartone animato, anche se delle leggere differenze lo rendono ancora più interessante.


Si è detto tanto sul doppiaggio in italiano. Personalmente trovo che noi italiani abbiamo la curiosa dote di preferire a priori le versioni in inglese ed essere sempre iper-critici con i nostri doppiatori, che invece spesso sono degli ottimi professionisti.
Faccio un solo esempio: Emiliano Coltorti, già doppiatore di Bradley James ne I Medici, che qui interpreta in modo più che convincente il simpatico “ministro di corte” Zazu. Perfette le interpretazioni di Luca Ward (Mufasa) e Massimo Popolizio (Scar), molto divertenti quelle di Edoardo Leo e Stefano Fresi (Timon e Pumba).
Quanto a Marco Mengoni ed Elisa, ho apprezzato molto le canzoni; il doppiaggio magari è migliorabile, ma neanche malvagio.


In definitiva, mi permetto di fare solo una critica: queste operazioni nostalgia sono sempre una grande emozione per me e penso anche per i miei coetanei, senza contare che danno ai piccoli la possibilità di riscoprire storie bellissime, però… tre in un anno, senza nuove storie da proporre, forse sono un po’ troppo (e poi sto finendo i fazzoletti). Quattro, se si conta il sequel di Mary Poppins dello scorso Natale.

A quanto ne so, la Disney proseguirà su questa linea anche nel 2020, visto che sono già stati annunciati i live action della Sirenetta, di Mulan e di Lilli e il Vagabondo. 

Sicuramente andrò a vederli tutti, mi divertirò e ve ne parlerò pure, però… non sarebbe il caso di proporre anche nuovi eroi, nuovi antagonisti, nuove sfide da affrontare? Guardarsi indietro e ripetere il passato in modo manieristico ed esteticamente più gradevole, dall’Ellenismo al Decadentismo, è sempre stato un segnale di crisi culturale e sociale, no? ...o è un discorso troppo vasto? Voi che ne dite?



La musica del mese



Come già vi ho anticipato in questo TAG, il protagonista musicale di questo mese è l’attesissimo (almeno per me) Lover, il settimo disco di Taylor Swift, una cantante di cui vi ho già parlato più volte.


So che parlo bene delle sue canzoni sempre e comunque, ma stavolta mi sento di dire che questo disco mi è piaciuto di più del lavoro di due anni fa, Reputation, e che potrebbe entrare, insieme al terzo disco Speak Now ed al quinto 1989, nella mia personale top 3. I motivi di questo mio pensiero sono principalmente due.

Il primo è l’atmosfera, molto più gioiosa, serena, quasi colorata rispetto al disco precedente, che analizzava un momento difficile della cantante. 

Il secondo è la sensazione che, tra testi e melodie, ella sia in qualche modo “tornata alle origini”, con gli arrangiamenti un po’ country e le storie in stile diario segreto che tanto piacciono a noi fan della prima ora. 

Il disco è costituito da 18 tracce e, a mio parere, potremmo suddividerle così:


Le “storyline” romantiche: la narrazione in musica di una storia d’amore e delle sue sfaccettature è una delle caratteristiche che ha reso famosa Taylor ed ovviamente non poteva che essere l’elemento principe di un album chiamato Lover. La traccia omonima, infatti, incarna il “ritorno alle origini” di cui parlavo prima e sembra proprio un ballo nuziale. Anche l’originale It’s nice to have a friend racconta di un’amicizia infantile conclusasi con campane e fiori d’arancio. Cruel summer, invece, narra un amore estivo tanto intenso quanto difficile da vivere.

Un altro brano “vecchia maniera” è Cornelia Street, tra la nascita di un grande amore e la celebrazione dell’amata città di New York.

Per gli amanti delle canzoni spezza-cuore, consiglio False God ed il suo splendido arrangiamento jazz, Afterglow e le sue riflessioni sui litigi poco costruttivi, ma soprattutto Death by a thousand cuts, che secondo me può descrivere molto bene anche delle amicizie finite.


I brani spensierati: non so perché, ma le canzoni di Taylor dal testo spensierato e dalla melodia quasi ballabile non sempre incontrano il gusto degli altri fan, che forse sono più affezionati al suo lato “stracciacuore”. 

Io vado in controtendenza ed affermo che a me sono sempre piaciuti, a partire dal simpatico singolo d’apertura ME!. Altri brani interessanti sono la traccia d’apertura I forgot that you existed, che rappresenta una bella porta chiusa sul passato, il tormentone London Boy, che racconta tutto ciò che si potrebbe fare a Londra se si è in dolce compagnia, la divertente I think he knows e soprattutto Paper rings, una sorta di boogie davvero irresistibile.


Le tematiche sociali: A Taylor, che è democratica, non piace Trump, ed in questo disco ella racconta bene i suoi dubbi e le sue perplessità nel brano Miss Americana and the Heartbreak Prince (per ulteriori approfondimenti, leggere qui). 

You need to calm down è invece una presa di posizione a favore dei diritti della comunità LGBT, con tanto di richiesta finale di firmare l’ “Equality Act”.
Un ultimo (ma non meno importante!) brano di questa categoria è The man, che espone il problema del sessismo in modo decisamente originale.


I pezzi più intimi: sono quelli che noi fan non vedevamo l’ora di sentire, perché mettono posizione subalterna il personaggio pubblico e la vita amorosa e pongono al centro dell’attenzione delle riflessioni sempre degne di nota. 

Tra queste canzoni, la più difficile da comprendere ed ascoltare è quella dedicata alla madre ed alla sua malattia, Soon you’ll get better. 

La mia preferita è The Archer, un brano di autoanalisi in cui punti forti ma soprattutto deboli di ogni quasi-trentenne emergono in maniera lucida e molto onesta. 

Vi lascio però la riflessione conclusiva di Daylight, l’ultima traccia del disco, che contiene il cosiddetto “sugo della storia”:


Voglio essere definita dalle cose che amo.
Non le cose che odio, le cose di cui ho paura,
le cose che mi ossessionano nel bel mezzo della notte.
Penso soltanto che… tu sei ciò che ami.



La poesia del mese




Per il mese di settembre ho scelto la poesia-racconto di Bertolt Brecht dal titolo Ricordo di Maria A., che racconta di un inizio d’autunno ormai lontano e di una donna (purtroppo e suo malgrado) dimenticata.


Un giorno di settembre, il mese azzurro,
tranquillo sotto un giovane susino
io tenni l’amor mio pallido e quieto
tra le mie braccia come un dolce sogno.
E su di noi nel bel cielo d’estate
c’era una nube ch’io mirai a lungo:
bianchissima nell’alto si perdeva
e quando riguardai era sparita.

E da quel giorno molte molte lune
trascorsero nuotando per il cielo.
Forse i susini ormai sono abbattuti:
tu chiedi che ne è di quell’amore?
Questo ti dico: più non lo ricordo.
E pure certo, so cosa intendi.
Pure il suo volto più non lo rammento,
questo rammento: l’ho baciato un giorno.

Ed anche il bacio avrei dimenticato
senza la nube apparsa su nel cielo.
Questa ricordo e non potrò scordare:
era molto bianca e veniva giù dall’alto.
Forse i susini fioriscono ancora
e quella donna ha forse sette figli,
ma quella nuvola fiorì solo un istante
e quando riguardai sparì nel vento.



Le foto del mese


Ecco lo spettacolare tramonto che una sera ho fotografato dal mio balcone! Queste nuvole rosa erano davvero incantevoli…



Sabato 21 sono andata alla presentazione del nuovo romanzo di Rosa Teruzzi, “Ultimo tango all’Ortica”! È stato un bel pomeriggio letterario, interessante e divertente. Non conosco la serie di cui il libro fa parte, ma ne ho sentito parlare parecchio e credo proprio che a breve la inizierò!


Sabato 28 ho compiuto… 30 anni! Eh sì, la cifra tonda fa un po’ paura, ma per scongiurarla giovedì uscirà un post speciale proprio a tema compleanno!

La giornata di sabato è stata dedicata alle amiche, a Milano, tra un po' di arte (con la mostra dei PreRaffaelliti a Palazzo Reale di cui presto vi parlerò), un aperitivo a buffet (con prosecchino di benvenuto) ed un dolcetto da Cioccolati Italiani (una super crepe al cioccolato bianco). 




Domenica, invece, ho festeggiato in famiglia con un menu a base di pesce e gli immancabili pasticcini!




Questo è stato il mio mese di settembre, e, come vedete, anche (ma non solo) per via del mio compleanno, è stato piuttosto ricco!
E voi, che mi raccontate? Com’è andata la ripresa post-vacanze?
Che cosa vi è piaciuto nel corso delle ultime settimane?
Grazie per la lettura, ci rileggiamo in ottobre! :-)

18 commenti :

  1. Ciao Silvia, anch'io quest'anno ho letto il primo libro della serie de "Le sette sorelle", che mi è piaciuto davvero tanto! Come te, ho visto sia Dumbo sia Aladdin sia Il re Leone e sono curiosa di vedere i prossimi live action, anche se concordo sul fatto che anche qualche storia nuova non guasterebbe ;-)
    Ancora tanti auguri per il tuo compleanno :-)

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    1. Ciao Fra! Sono contenta che su "Le sette sorelle" e sui live-action Disney la pensi come me! Magari riusciremo a vedere insieme i prossimi :-) Grazie per gli auguri!

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  2. mese bellissimo il tuo, dai colori splendidi! Ancora auguri Silvia

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    1. Ciao Chiara! Grazie mille per gli auguri e le belle parole :-)

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  3. Anzitutto auguri belli per i tuoi trent’anni, età meravigliosa. Il tuo settembre è stato davvero ricco di tante belle esperienze. Brava Silvia, continua così.
    Per quanto riguarda il film la storia del Re Leone è davvero bella e colma di insegnamenti. La poesia è magnifica e il libro che ci hai presentato è interessante. Buon mese di ottobre.
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa, grazie mille per gli auguri!
      Il Re Leone, al di là del discorso sui live action, è una delle storie più belle della Disney. Quanto al romanzo, magari prima o poi vi parlerò dei seguiti!

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  4. La foto del tramonto sembra davvero fare il paio con la poesia, stupenda.
    Che bel mese, questo.
    Il romanzo non credo potrebbe piacermi, ma apprezzo le storie che si raccontano su piani temporali diversi.
    Auguri per l'altro giorno, allora! Buon compleanno :)

    Moz-

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    1. Ciao Moz! Non conosco bene i tuoi gusti in fatto di libri, ma sono contenta che questo ti abbia incuriosito! Il tramonto e la poesia piacciono molto anche a me :-)
      Grazie per gli auguri!

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  5. La serie della Riley è molto bella!
    Splendida foto del tramonto :)
    Anch'io a settembre cifra tonda.. ma giusto qualche annetto in più :-D

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    1. Ciao Angela! Tantissimi auguri di buon compleanno, allora :-) Per il tramonto, ho catturato l'attimo! E sono contenta che anche a te piaccia la serie della Riley :-)

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  6. Innanzitutto auguri passati anche qui.
    Poi, vedo che anche tu hai apprezzato "Il Re Leone", sebbene io sia stata molto più critica.
    Sarà stato Will Smith, ma Aladdin mi è piaciuto mooooooolto di più.
    Buon inizio di settimana.
    Bacio

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    1. Ciao Claudia, grazie ancora per gli auguri! A me Il Re Leone è sempre piaciuto un pochino di più di Aladdin come storia… i live-action, per me, sono equivalenti! Buona settimana :-)

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  7. Cara Silvia, direi che è il tuo mese ciò che hai fatto vedere è bellissimo.
    Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso! Eh sì, settembre è stato un bel mese, non solo per il mio compleanno! Buona settimana anche a te :-)

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  8. Adoro le tue foto dei dolci, perché alcuni mi piacciono un botto :D

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    1. Ciao Pietro! Sapessi quanto piacciono a me...sono veramente golosa!

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  9. Tanti auguri Silvia! Bellissimo quel tramonto.

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    1. Grazie mille per gli auguri! Sì, il tramonto era stupendo :-)

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