Tre raccolte di racconti ideali per il periodo
...mancano 11 giorni a Natale!
Cari lettori,
secondo appuntamento con il nostro “Christmas Countdown” del 2023!
Lunedì vi ho proposto un Booktag a tema canzoni natalizie. Oggi, per le nostre “Letture… a tema”, non poteva mancare qualche consiglio su cosa leggere durante il periodo festivo.
Devo confidarvi che oggi sono particolarmente soddisfatta di presentarvi tre raccolte di racconti che sono state il cuore delle mie letture di novembre e che sono riuscite in un duplice intento: farmi entrare nel mood natalizio ed aiutarmi a leggere in un mese che per me è sempre stato uno dei più pesanti dell’anno, tra impegni lavorativi e non.
Queste tre raccolte, a cura della professoressa e scrittrice Fiorenza Pistocchi (in compagnia di Gian Luca Margheriti per la versione “in giallo”), sono molto interessanti da vari punti di vista: raccolgono insieme tanti autori del panorama narrativo del Nord Italia; rendono omaggio a Milano, che per me e tanti altri è sempre la mia città; contengono, oltre ai racconti, delle gustose ricette di Carlo Enrico Venturi, detto Il Cuoco in cravatta; sono pratici e maneggevoli, e possono essere letti un po’ alla volta, anche durante le super frenetiche feste natalizie.
I tre colori (giallo, verde, rosso) indicano dei temi di volta in volta diversi, che ora vi racconterò!
Natale a Milano – Libro giallo
Delle tre raccolte che vi presento oggi, questa è forse la più ricca, nonché la più rappresentativa di Milano.
Il giallo, infatti, è un colore importante per la città meneghina, e per due motivi diversi. Il primo è la presenza massiccia di questa tonalità in giro per Milano: il giallo era considerato un colore resistente per tingere i palazzi, sicuramente meno delicato di altri toni pastello che presto si sarebbero compromessi, e per secoli è stato utilizzato soprattutto per gli edifici pubblici, per dipingere i quali era necessario un bando (e di certo anche un budget contenuto). Il secondo è la fiorente tradizione giallistica milanese, da autori ormai considerati classici del genere come Giorgio Scerbanenco ad esponenti contemporanei come Alessandro Robecchi o Rosa Teruzzi (che sono già finiti più volte su questo blog).
Per questo motivo i racconti di questa raccolta puntano soprattutto sul crime o sul mystery, anche se con diverse declinazioni e qualche “licenza poetica”.
Alcune storie sono una fuga nel passato o nella letteratura. Le ultime gesta di un esponente della Scapigliatura milanese un po’ sopra le righe. Una storia di cronaca nera ambientata negli anni ‘20. Un disastro in una parrocchia di qualche decennio fa, proprio prima della cena della Vigilia. Un’agenzia investigativa negli anni ‘50. Quasimodo, il Gobbo di Notre Dame, che si gode un periodo di villeggiatura forzata a Milano. Dei giovani poliziotti che, nel Natale 1994, arrivano a Milano da altre parti d’Italia per seguire un corso obbligatorio.
La maggior parte dei racconti, però, è ambientata nella Milano di oggi. Un uomo adulto che scrive una letterina insolitamente minacciosa a Babbo Natale. Un condominio dove certo non regna l’armonia natalizia. Un atto vandalistico nei pressi della Scala che si rivela quantomeno stravagante. Una disavventura sui tram gialli milanesi. Un terrificante “drago” che si aggira a Chinatown. Un mistero ed una visione onirica proprio la notte di Natale. La “commedia investigativa” messa in scena da un vice ispettore che parla da solo. Una ragazza che non riesce a dimenticare il suo ex fidanzato e diventa ancora più malinconica sotto le feste. Una curiosa parodia di Buffy l’Ammazzavampiri. Un enigma vicino ai Bagni Misteriosi. Un imprenditore che insegue un amore di serie B con un’ostinazione tutta milanese. La bruciante attualità, con Milano in “zona gialla” durante la pandemia.
Anche le ricette, inserite tra un racconto e l’altro, sono forse le più rappresentative della tradizione milanese. C’è la zucca, ingrediente principe della Pianura Padana in autunno, in più versioni. Ci sono la polenta, il risotto alla milanese, lo zabaione. Non mancano però ingredienti più esotici, come l’ananas, il mango, il curry, la curcuma.
Natale a Milano – Libro verde
Se associare Milano al giallo era più semplice, e per almeno due importanti ragioni, fare la stessa cosa con il verde è un pelino più complicato.
Milano non è la città del verde, si sa. La metropoli meneghina spesso viene vista come grigia, tra nebbia e smog, e pochissimo spazio per la natura.
Eppure, pensa che ti ripensa, credo che gli autori che hanno preso parte alla raccolta abbiano trovato in qualche modo una quadra.
Ci sono alcune storie dedicate ai “draghi verdi”, le fontanelle che si possono trovare ovunque a Milano. Un uomo solitario che indirizza un altro disperato verso una di esse, sperando di fornire un aiuto ed agevolando invece l’incontro con una signora dal cappotto verde. La scomparsa di tutti i draghi di Milano, che poi ricompaiono, ad opera di un misterioso personaggio di nome Elfio.
Non manca l’attenzione per l’ambiente, un tema molto dibattuto negli ultimi anni. Un elenco di tutto ciò che di verde si può trovare a Milano. Una studentessa di Ecologia che ha perso lo slancio e vuole ritrovarlo. Un abete in miniatura che è testimone di ogni piccola e grande epoca del Novecento milanese.
E poi il verde in altre declinazioni. Il panno di stoffa che è l’ossessione dei giocatori incalliti. La verde Irlanda che diventa simbolo di un sogno da inseguire. Un albero di Natale da portare via ad un ex fidanzato tirchio. Le statuette di giada che legano la protagonista di un racconto al padre. La zolla erbosa che – si racconta – avrebbe dovuto portare in dono un quarto Re Magio. La vestaglia di una persona cara. I costumi di tre personaggi che ricordano molto da vicino gli spiriti del Canto di Natale di Dickens. L’abito con cui venivano rivestite le donne considerate “streghe”. Le lettere scritte da chi non c’è più. Una busta rimasta nel cassetto per troppo tempo. Le celeberrime mele di Magritte.
L’antologia culinaria è forse tra tutte la più inusuale. Sappiamo che il mondo ortofrutticolo ci offre tanto “verde”, ma per farlo risaltare a dovere ci vuole comunque un po’ di fantasia, o almeno è quella che ci mette il nostro chef. Alcune proposte sono più classiche: l’insalata di avocado, la torta salata di erbette e riso, pasta al prezzemolo, risotto con spinaci e salsiccia, una giardiniera tutta verde, il sorbetto alla mela. Altre idee, invece, sono davvero sorprendenti: una cheesecake con gli asparagi, una maionese verde, un polpo in insalata con i capperi, salsa di pomodori verdi, addirittura una torta dolce con zucchine!
Natale a Milano – Libro rosso
Personalmente non avrei associato subito il colore rosso a Milano! In effetti, però, pensandoci bene, questa tonalità non è così lontana dalla città meneghina. Di sicuro il giallo è più rappresentativo, ma con il verde è ben più difficile.
Il rosso è il colore natalizio per eccellenza. Per un vampiro buono che ama portare con sé la sua famiglia per delle meritate vacanze in terra milanese. Per un quasi papà che cerca ovunque le fragole per la moglie incinta. Per una famigliola capitanata da un uomo che per necessità deve trasformarsi in un Babbo Natale salariato. Per i gestori di un tram rosso molto speciale. Per un giovane uomo che riconosce in una senzatetto una persona che conosce. Per una ragazza che ne ha abbastanza di fare l’amante. Per una domestica ed un medico che sognano un Natale migliore per chi è in difficoltà.
Il rosso rappresenta un mondo di passioni. Quella politica di un nonno che da giovane aveva creato un presepe molto originale. Quella per il lavoro di fotografo, ancora forte nel cuore di un uomo la cui mente è annebbiata dalla demenza senile. Quella per l’arte di un giovane poliziotto che si ritrova stranamente affascinato dal writer su cui sta indagando. Quella per la vita di un uomo in coma.
Il rosso può essere abbinato a Milano in molti modi interessanti. Dei delitti truculenti avvenuti proprio sotto Natale. Il contrasto tra Fede e Ragione, tra Sant’Ambrogio e l’imperatore Teodosio. Un personaggio fantastico che evoca atmosfere più da Halloween che da Natale. Un quarantenne insoddisfatto che riscopre i colori di Milano proprio quando crede di aver toccato il fondo. Una signorina di Milano centro che per amore scopre il quartiere popolare dell’Ortica.
Le ricette del Cuoco in Cravatta anche questa volta non deludono: vellutata salata di fragole, paccheri ripieni con sugo di pesce, risotto alla barbabietola, spiedini di gamberi, pomodori al forno, sorbetto di melagrana ed altro ancora. Però devo avvisarvi che questa volta, a parte poche eccezioni come l’insalata di arance rosse, le bruschette agrodolci di ciliegie e la Tarte Tatin salata con sfoglia pronta e pomodori, tante proposte mi sembrano difficiline. Non so se avrò il coraggio di sperimentare qualcosa prossimamente. Nel caso vi farò sapere!
Che ne dite? Quale raccolta potrebbe interessarvi di più?
Fatemi sapere che cosa ne pensate!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
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