Due romanzi di Lucia Cantoni e Rosanna Fontana
...mancano 9 giorni al Natale!
Cari lettori,
nuova settimana, nuovi appuntamenti con i nostri post prenatalizi!
Per oggi ho tenuto da parte due storie che ho letto un po’ di tempo fa e che mi sembravano opportune per il nostro “Christmas countdown”. Si tratta di due ebook di genere romance che sono anche, in un certo senso, due retelling contemporanei di favole: Cenerentola e Biancaneve, tra le più note ed amate.
È un po’ che la programmazione natalizia della tv non propone i classici disneyani (c’è pur sempre Disney plus, ormai… ), ma per tanti sono un must del periodo. Così, dopo avervi consigliato due ebook che hanno per protagonista la famiglia Claus in persona, ho pensato di raccontarvi due storie che mi hanno portato un po’ nel mondo delle favole.
Vediamoli meglio insieme!
Storia di una moderna Cenerentola, di Lucia Cantoni
La protagonista di questa “favola rivisitata” è Costanza, una ragazza italo-sudamericana che a soli ventun anni si trova costretta a salutare per sempre la madre Mirella, che è prematuramente scomparsa.
Costanza attraversa un periodo molto duro: i suoi studi risentono del suo dolore e della sua poca concentrazione, ed il padre Patricio è in difficoltà con il mantenimento della famiglia.
All’improvviso, però, una novità importante si delinea all’orizzonte: la signora Carignani, una nobildonna che vive a Torino, contatta la famiglia alludendo ad un legame con la scomparsa Mirella e propone a Costanza di andare a vivere da lei, iscrivendosi all’Università lì in città.
Costanza tentenna molto all’idea di lasciare la Toscana ed il padre; poi, però, si rende conto che egli considera l’occasione troppo importante per la sua educazione ed il suo futuro. Ancora un po’ reticente, Costanza raggiunge Torino, dove scopre che la signora Carignani è stata per un periodo la madre affidataria di Mirella. Avendo perso sia lei che il figlio naturale a seguito di un tragico incidente, ella ha deciso di occuparsi di Costanza, perché lei e il nipote Julian sono tutto quel che le è rimasto.
Il primo incontro di Costanza con Julian, che vive tra l’Italia e l’Irlanda e quando è nella magione della nonna non vede l’ora di scappare, è tutt’altro che idilliaco: Costanza trova Julian antipatico ed invadente, e Julian non vede perché dovrebbe condividere i suoi spazi con quella specie di cugina ritrovata.
Giorno dopo giorno, però, la convivenza si fa più pacifica, e Julian inizia a nutrire dei sentimenti per la dolce “Costy”, come la chiama lui. Peccato che la nonna gli abbia assolutamente vietato di trasformare la sua nuova nipote in una delle sue tante conquiste.
Quando
però Costanza inizia a frequentare l’Università di Torino ed in
particolare la Facoltà di Lettere, ella conosce Massimiliano Abate,
l’assistente di uno dei professori di letteratura italiana. Sul
momento egli sembra ispirargli fiducia, perché si presenta come
tutto l’opposto di Julian: pacato, cordiale, affidabile. Quello che
Costanza non sa è che Abate è un eterno rivale del giovane
Carignani e che quella che mostra è solo una maschera. E la
situazione di triangolo che si sta configurando porterà solo guai…
Storia di una moderna Cenerentola, a mio parere, si ispira molto alla favola: c’è una fanciulla rimasta orfana (anche se solo di madre), c’è una “madrina” anziana e ricca che trasforma la studentessa povera in una piccola principessa, c’è un principe che non si decide a mettere la testa a posto, almeno finché non vede la nostra protagonista. Le differenze più sostanziali, invece, sono tre: Costanza non ha sorellastre o matrigne cattive, ma un padre e un’amica del cuore (Lea) che la sostengono a distanza e, quando possono, la vengono a trovare; al posto dei topolini c’è Thor, un adorabile – a modo suo – alano; il cattivo della storia è un uomo.
Il rapporto tra Costanza e Julian è fin da subito il classico mix tra gli “enemies to lovers” and “he falls first”: in altre parole, lui è fin da subito interessato a lei ed invece di comportarsi da persona adulta le dà il tormento (ma perché questo atteggiamento, amiche? Voi l’avete capito? Intendo anche nella vita reale… io, in 35 anni, ancora no) e lei ovviamente non lo sopporta e si guarda intorno… e c’è da biasimarla? Onestamente no. È proprio in questa “zona grigia” di orgoglio e ritrosia nell’ammettere un sentimento che si inserisce il perfido assistente, che, come scopriremo, ha anche dei trascorsi con Julian non molto edificanti.
Comunque la storia non è tra quelle più “slow burn” che potete trovare: tutto sommato è piuttosto dolce e piacevole, proprio come una fiaba. Qualche colpo di scena c’è, qualche disavventura anche, ma non immaginatevela come una di quelle cosiddette storie “da Maalox”. Il retelling di una favola, in versione contemporanea, resta il cuore dell’opera. Inoltre, ci sono un paio di piccoli misteri da svelare, sia sul villain della storia, sia a proposito della madre di Costanza.
Io personalmente lo consiglio per una lettura non proprio fiabesca, ma un po’ sognante.
Snow White, di Rosanna Fontana
Maya ha sedici anni e un sogno: diventare una grande ginnasta. Dopo la scuola trascorre tutto il suo tempo libero in una palestra per agonisti dove si allena duramente e partecipa ad importanti selezioni, e passa le serate a guardare Ginnaste – vite parallele. Tutto questo entusiasmo, però, rischia di mettere in crisi il suo rendimento scolastico.
La professoressa Vergani, di Lettere, non è per niente contenta di lei e, oltre a metterle dei brutti voti, la redarguisce più volte. La situazione si fa pesante anche a casa: i suoi genitori sono disposti a farle continuare il suo percorso nel mondo della ginnastica solo e soltanto a patto di una buona pagella.
Molto controvoglia, Maya finisce per accettare il suggerimento della Vergani: per un po’, ella studierà in compagnia di Alex, il più bravo della classe in italiano. I rapporti tra i due sono sempre stati piuttosto tiepidi: lui è molto sulle sue, lei in classe ha solo un’amica – Melania – perché passa tutto il tempo libero in palestra.
Per questo motivo i primi pomeriggi insieme sono difficili: Alex trova Maya una sognatrice che non studia con grande serietà, Maya pensa che Alex sia noioso e fin troppo perfettino per i suoi standard. Quello che non sa è che Alex ha una storia difficilissima alle spalle, che di fatto non ha più genitori che lo possano sostenere e che il suo unico punto di riferimento è una giovane zia che lo mantiene con fatica.
Così egli lavora ad un mercato ortofrutticolo prima e dopo la scuola, ed ha un grande sogno nel cassetto: diventare rapper.
A differenza di quello della protagonista, il progetto di Alex è un segreto. Almeno finché Maya e Melania non attraversano il mercato un sabato e vedono lui che si esibisce insieme all’amico e collega Ruben.
Tra i due rispettivi amici – Melania e Ruben – nasce subito un buon feeling. Alex e Maya, avendo scoperto di avere entrambi un sogno da inseguire, iniziano a mettere da parte i rispettivi pregiudizi. Alex comprende che Maya ha davvero bisogno del suo aiuto in italiano, e Maya accetta di fare da ballerina con Melania per qualche serata rap. Ma la strada per la loro felicità è costellata di ostacoli…
Snow White di Rosanna Fontana, rispetto all’altro romanzo di cui vi ho parlato poco prima, è una reinterpretazione più libera della favola a cui il titolo sembra ispirarsi. Titolo che è anche quello di una canzone rap che accompagna la storia. Diciamo pure che sia Maya che Alex hanno molto più carattere della principessa e del principe della favola.
Questo libro segue la crescita dei due protagonisti, sia quella anagrafica che interiore: abbiamo di fronte due sedicenni innamorati ed entusiasti, ma anche determinati nell’inseguire i loro obiettivi. E forse l’elemento più favolistico è proprio l’epilogo da questo punto di vista: è un po’ difficile credere che, in questi tempi di crisi, due sogni così grandi possano andare in porto, specie quando c’è da una parte una competizione al millimetro (letteralmente) e da un’altra una famiglia piena di difficoltà. Ma va bene così, è pur sempre un young adult con retelling, quindi un po’ di sospensione dell’incredulità ci sta.
Il vero motivo per cui vi consiglierei questa storia, però, è che effettivamente mantiene quel che promette. Si presenta come una storia adolescenziale e tale è. Ultimamente si sono viste un po’ troppe varianti “a tinte forti” del young adult: ragazzi che sembrano praticamente degli adulti, adolescenti già con problemi di droga o prostituzione, persino carcerati minorenni. Senza nulla togliere a queste realtà che meritano anch’esse, ovviamente, di essere raccontate, tante volte ho avuto l’impressione che si andassero perdendo le storie per adolescenti comuni.
Ecco, questa invece è la storia di due sedicenni come tanti: genitori con cui discutere e crescere e famiglie che necessitano di essere sostenute dalla scuola, amicizie eterne e primi amori, brutti voti da recuperare e sogni nel cassetto. E come libro è una scelta giusta per i coetanei dei due protagonisti, senza essere in alcun modo diseducativa, anzi.
Una buona lettura per il periodo natalizio, ma non solo!
Ecco i miei consigli di lettura in versione “fiabesca”!
Conoscete questi romanzi o queste autrici? Che ne pensate? Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
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