Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese
Cari
lettori,
eccoci
giunti al termine del mese di febbraio!
Come
ogni mese, ricapitoliamo insieme tutto quello che mi è piaciuto, dai
libri ai film, dalla musica alla poesia!
Il
libro del mese
A
Milano è autunno inoltrato e, dopo le disavventure capitate alla
famiglia Giorgi (narrate ne "Il diario segreto del cuore"), per la casa
di ringhiera sembra esserci un periodo di tranquillità: come sempre
nel caso dei romanzi di Recami, però, le apparenze ingannano!
Il
manovale Antonio ha lasciato la stravagante casalinga Erika ed ha
portato a casa Yutta, una splendida giovane donna tedesca, che ama
fare esercizi ginnici sul ballatoio, per la gioia di tutti gli uomini
della casa di ringhiera, in particolare dello sposatissimo architetto
du Vivier, che inizia a comportarsi come Christian De Sica nei
cinepanettoni, e del Luis De Angelis.
Quest’ultimo, ex tassista
ottantenne innamorato della sua auto, ha avuto in eredità dal
defunto Consonni un cagnolino, Max, che spesso aizza contro il nipote
Daniel, un ventottenne sfaccendato e sempre in cerca di soldi.
Lo
spettacolo viene osservato da una sempre più indispettita signorina
Mattei-Ferri: ella, infatti, ha dovuto concedere un ottimo stipendio
e contributi pensionistici al suo badante, il signor Claudio Giorgi,
che ha scoperto il suo segreto, ma non ha la minima intenzione di
continuare a spendere così tanto e medita vendetta. Per cacciare via
Giorgi decide di avvalersi della banda di ragazzini peruviani (tanto
amici di Enrico, il nipotino del Consonni), mentre, a piano terra,
una serie di operai di origine cinese entra ed esce misteriosamente
dai locali della signora Xing.
Nel
frattempo, a Camogli, la professoressa Angela Mattioli, ex compagna
del Consonni, vive ormai da mesi in un piacevole appartamento insieme
ad Alberto Scevola, un tranquillo pensionato. Ella, però, è
costretta a lasciarlo solo per tornare nella casa di ringhiera e
sbrigare alcune pratiche burocratiche.
Il povero Scevola, che è
relegato in Liguria per degli ottimi motivi, ma, in bassa stagione,
circondato da milanesi in pensione, sta iniziando a stufarsi, scopre
per caso che una parete del suo appartamento fa un curioso
rumore...e, una volta smantellata, essa si rivela una copertura per
uno sgabuzzino che nasconde qualcosa del tutto imprevedibile!
Se
a Camogli si fanno incredibili scoperte, a Milano non ci si rilassa
di certo: il ritorno della professoressa Mattioli fa scattare
sull’attenti la Mattei-Ferri; in casa del Luis De Angelis iniziano
ad accadere eventi spaventosi, che fanno quasi pensare ad una
presenza demoniaca; il piccolo Enrico, nipote del Consonni, che non
si rassegna alla morte del nonno ed è convinto che egli sia ancora
vivo, decide di compiere un viaggio per raggiungerlo.
Ormai
molti di voi sapranno che sono una fan della serie della Casa di
ringhiera (della quale ho parlato più nel dettaglio qui) e che, in
occasione di un firmacopie, ho anche incontrato l’autore.
La
verità su Amedeo Consonni era particolarmente atteso da noi
lettori: dopo Morte di un ex tappezziere, infatti, molti di
noi si erano interrogati sul destino del Consonni, protagonista
della serie, pensionato con la passione della cronaca nera,
particolarmente propenso a finire nei guai, morto in oscure
circostanze dopo un conflitto a fuoco. Come annunciato dal titolo del
romanzo, finalmente, in queste pagine, la verità viene svelata… e
sono certa che non deluderà chi, come me, ha seguito tutte le
disavventure di questo signore così intrepido!
La
qualità migliore di questo romanzo, già presente in altre opere di
Recami ma qui particolarmente evidente, è il fatto che non
appartenga ad un unico genere: in esso, infatti, ci sono elementi
fantasy, horror, mitologici, romance, storici, mistery, thriller e
tanto altro ancora. Questo, a mio parere, rende la serie molto
originale rispetto a tanti gialli più tradizionali.
Il
film del mese
Martin
Eden è un povero marinaio che vive nella Napoli degli anni ‘30: è quasi analfabeta, ama viaggiare sul suo peschereccio e godersi la
vita con semplicità. Una mattina, mentre dorme nella sua barca,
viene svegliato da delle grida: si tratta di un ragazzo che sta
subendo un’aggressione. Intervenuto per difenderlo, egli si rende
conto che la vittima è un giovane di buona famiglia, che gli offre
il pranzo per sdebitarsi.
Per
la prima volta, Martin si trova in una casa alto-borghese, una
splendida villa con giardino, mobili antichi ed una grandissima
libreria. Come egli stesso confessa nel corso del pranzo, egli,
segretamente, ha sempre desiderato avere un’istruzione, e resta
affascinato dall’ambiente raffinato in cui sembra vivere la
famiglia che ha appena conosciuto. In particolare, egli si sente
fortemente attratto da Elena, la sorella del ragazzo che ha soccorso.
Martin
chiede ad Elena di aiutarlo a prendere la licenza elementare e, tra
una lettura in biblioteca ed una lezione d’arte nel giardino, la
ragazza inizia a ricambiare il suo sentimento. Sfortunatamente,
nonostante l’impegno, l’esame non va bene, e Martin, invece di
riprendere la sua vita di sempre, inizia a coltivare una nuova
ambizione: quella di diventare scrittore. Egli ha da tempo dei
racconti nel cassetto, ma sono fortemente malinconici, intimisti,
diversi dai canoni del tempo. Le storie che Martin racconta sono
struggenti e poetiche, ma non incontrano i gusti del pubblico, e la
maggior parte dei periodici si rifiuta di pubblicarle e le
restituisce al mittente.
Con
il tempo, Martin si rende conto che la famiglia di Elena non è più
così bendisposta nei suoi confronti come sembrava essere all’inizio,
perché, se un conto è un’amicizia “proletaria” che fa fare
bella figura ai figli, un altro è tentare di entrare in famiglia
come fidanzato ufficiale. Con suo grande sconforto, egli nota che
Elena stessa è sempre più combattuta tra l’amore che dice di
provare per lui ed il volere dei suoi genitori, che tentano più
volte di farle conoscere dei “buoni partiti”.
Martin,
tuttavia, non perde la sua determinazione, ed un giorno,
inaspettatamente, ci sono le prime gratificazioni… ma più il
successo si fa tangibile, più la felicità si allontana.
Martin
Eden è un’opera di un regista
italiano, Pietro Marcello, che propone
una versione nostrana del noto romanzo di Jack London. La regia è
d’autore, e si vede: tante inquadrature sembrano quasi
documentaristiche, la fotografia è raffinata e più volte vengono
inseriti spezzoni di vecchi filmati amatoriali, che ritraggono dei
popolani di Napoli all’inizio del XX secolo.
Questo
film è noto anche perché Luca Marinelli, che interpreta il
protagonista, ha vinto la Coppa Volpi come miglior attore al Festival
del Cinema di Venezia. Ammetto
di non aver visto i film che in quell’occasione erano stati
concorrenti, ma non ho potuto non apprezzare quella che è
sicuramente una delle migliori performance dell’attore,
bravissimo nell’interpretare ascesa e declino di un personaggio
che, inseguendo un sogno, perde inevitabilmente se stesso.
La
musica del mese
Una
cantante che mi capita spesso di ascoltare è Selena Gomez. Ella
purtroppo si è presa una lunga pausa (principalmente per motivi di
salute) dopo il disco del 2015 Revival, il mio preferito tra i
suoi.
Qualche
tempo fa è uscito il suo nuovo disco Rare, nel quale ella si
racconta, secondo me, con grande onestà e coraggio. I temi più
spinosi che vengono affrontati nei testi di queste sue nuove canzoni
sono due: la sua battaglia contro il lupus ed il trapianto di reni, e
la fine di una relazione importante (probabilmente con Justin Bieber,
attualmente sposato con un’altra donna del mondo dello spettacolo).
L’album
è preceduto dal singolo Lose you to love me, un lento dalla
melodia struggente che parla proprio della rinascita dopo la fine di
un amore:
Tu
hai promesso il mondo e ci sono cascata
ti
ho messo al primo posto e tu l’hai adorato
hai
acceso dei fuochi nella mia foresta
ed
hai lasciato che bruciassero
hai
cantato sopra al mio ritornello perché non era tuo…
Ho
visto i segni e li ho ignorati
avevo
gli occhiali rosa, tutti distorti,
ho
dato fuochi alle mie intenzioni e li ho lasciati bruciare
e
tu ti sei allontanato dalla sofferenza quando non era tua…
Saremmo
sempre andati incontro a tutto ciecamente
avevo
bisogno di perderti per ritrovarmi
questa
danza mi stava uccidendo lentamente
avevo
bisogno di perderti per amarmi
Tra
le tracce dell’album mi piace particolarmente Vulnerable, un
brano che, al contrario di Lose you to love me, si interroga
sui dubbi che possono nascere all’inizio di una nuova relazione:
Se
ti dessi ogni pezzo di me, so che potresti abbandonarlo,
ti
darò un’opportunità,e so che potresti approfittartene
se
apro il mio cuore a te, so che potresti metterlo sotto chiave,
buttarla
via, e tenerlo per sempre nella tua tasca
Se
ti dessi una possibilità, la rovineresti?
Se
fossi la cosa più bella che ti è capitata, lo sapresti?
Se
il mio amore fosse un fiore, lo pianteresti, lo faresti crescere?
Potrei
darti tutta me stessa, ma sei abbastanza forte per tenermi con te?
La
poesia del mese
Febbraio
è il mese di San Valentino, perciò, dopo avervi consigliato canzoni e romanzi a tema, ho scelto di condividere una poesia di Estefania
Mitre, dal titolo Ti meriti un amore.
Ti
meriti un amore che ti voglia spettinata,
con
tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta,
con
tutto e i demoni che non ti lasciano dormire.
Ti
meriti un amore che ti faccia sentire sicura,
in
grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te,
che
senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la tua pelle.
Ti
meriti un amore che voglia ballare con te,
che
trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi,
che
non si annoi mai di leggere le tue espressioni.
Ti
meriti un amore che ti ascolti quando canti,
che
ti appoggi quando fai la ridicola,
che
rispetti il tuo essere libera,
che
ti accompagni nel tuo volo,
che
non abbia paura di cadere.
Ti
meriti un amore che ti spazzi via le bugie
che
ti porti il sogno, il caffè e la poesia.
Le
foto del mese
Martedì
11 è stato il compleanno di Otto! Il bassotto più bello, bravo e
simpatico del mondo ha già compiuto nove anni! Ed è sempre molto
fotogenico…
Febbraio
è il mese dei timidi soli, dell’inverno che inizia a farsi meno
rigido, delle prime passeggiate dopo tanti mesi di attività fisica
solo al chiuso. Uno dei miei percorsi preferiti è quello che parte
dal parco comunale e conduce fino a Villa Alari, un vero orgoglio per
noi cernuschesi. Si tratta di una villa d’epoca che conserva ancora
stanze con affreschi e fregi del XVIII/XIX secolo e che viene aperta
al pubblico solo in occasione delle Giornate del FAI. Sul mio profilo
Instagram potete trovare qualche foto dello scorso ottobre.
Il
pomeriggio di sabato 22 il Comune di Gessate ha organizzato una
presentazione con uno scrittore di cui vi ho parlato già in questo e questo post: Roberto Centazzo. Lo scopo dell’incontro non era
soltanto parlare dei romanzi, ma anche sensibilizzare la cittadinanza
su alcuni temi importanti che essi trattano, come le truffe agli
anziani, le difficoltà lavorative, le speculazioni edilizie. Al
termine, firmacopie!
Questo
è stato il mio mese di febbraio, sicuramente meno frenetico di
gennaio, ma comunque piuttosto rapido! Voi che cosa mi raccontate?
È
successo qualcosa di interessante nelle ultime settimane?
Avete
romanzi, film, musiche da consigliarmi? Fatemi sapere!
Grazie
per la lettura, ci rileggiamo in marzo :-)