Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese
Cari lettori,
ultimo giorno di febbraio!
Com’è andato questo mese? Io inizio a sentire un po’ di stanchezza tipica del periodo di transizione tra inverno e primavera, ma fortunatamente sono riuscita a ritagliarmi un po’ di spazi per dedicarmi a ciò che mi piace. Vediamo insieme tutto quello che mi ha colpito, dai libri ai film, dalla musica alla poesia!
Il libro del mese
Palermo, anni ‘90. Il professore universitario di Biologia Lorenzo La Marca si è appena affacciato dal balcone storico del suo Dipartimento, prevedendo un’altra terribile giornata di scirocco, quando tra gli alberi spunta uno spettacolo raccapricciante: un uomo impiccato ad una delle piante secolari del giardino. Lorenzo si fa aiutare dal custode e scopre con grande dispiacere che il morto è Raffaele, figlio dello storico Direttore del Dipartimento e suo amico da molto tempo. Oltre ad essere legato al morto, egli lo sapeva in America, ed è un vero shock trovarlo lì.
Sul posto arrivano ben presto un suo amico poliziotto e Michelle, il medico legale, una donna che Lorenzo non è mai riuscito a dimenticare, ma che è ormai sposata ad un uomo insopportabile. Per il nostro protagonista è facile riallacciare rapporti almeno amichevoli con la donna, e naturale tormentare l’amico vicequestore Vittorio. Sembrerebbe, però, che ci sia ben poco da scoprire: Raffaele si è suicidato, per motivi ancora non chiari.
Lorenzo non ne è convinto. Innanzitutto ci sono dei particolari che non tornano in quella che per lui è la scena di un crimine. Inoltre, egli conosce una ragazza americana, Darline, che gli rivela di essere la promessa sposa di Raffaele e che quest’ultimo era tornato dall’America con l’intenzione di chiedere proprio a lui di essere il suo testimone di nozze.
Con arguzia e discrezione, il raffinato e spesso annoiato professor La Marca si trasforma in un investigatore non autorizzato, deciso a far luce sulla morte dell’amico che teneva così tanto a lui da volerlo coinvolgere nel suo matrimonio anche dopo anni di distanza e scarsi contatti. Ciò che lo motiva e lo preoccupa allo stesso tempo è il fatto che Raffaele, prima di trovare la morte nel giardino del Dipartimento, aveva girato tra gli studi e visionato alcuni materiali. Egli non può credere che nella sua Università si annidi un assassino, ma quando, un giorno, trova anche il cadavere dell’anziano custode di faccia nel laghetto, non ha più dubbi.
Dal punto di vista sentimentale, il suo cuore è diviso tra Michelle, che, tra una cena ed una passeggiata, risveglia in lui moltissimi ricordi, e Darline, che sta cercando di superare il dolore della sua perdita e, da brava americana di campagna, ha trovato il suo “buon ritiro” ideale nella tenuta di sua sorella e suo cognato.
Tra una raccolta Sellerio e l’altra, avevo già conosciuto Lorenzo La Marca e la sua Sicilia anni ‘90, e devo dire che, pur avendo apprezzato quei racconti, forse in poche pagine non ero riuscita a cogliere appieno la bravura dell’autore.
I delitti di via Medina-Sidonia è un romanzo che all’inizio può un po’ spaventare il lettore, perché è scritto molto più fitto di altri della Sellerio e con uno stile che necessita un po’ di confidenza. Santo Piazzese, che, oltre che scrittore, è professore di Biologia proprio come Lorenzo La Marca, è una persona coltissima, e ciò traspare da ogni singola riga.
Questo romanzo è una sorta di continuo omaggio ad alcuni mondi.
Si omaggiano, innanzitutto, la cultura e l’arte: ci sono moltissimi riferimenti ad opere culturali, talvolta citando l’autore, altre volte il personaggio, e più volte, leggendo, mi sono venuti in mente i miei studi, oppure qualche lezione che ho tenuto io stessa. Santo Piazzese paragona Lorenzo La Marca e suo cognato a Rodomonte de L’Orlando Furioso ed al protagonista del Miles gloriosus di Plauto, ma l’impressione che ha il lettore (come giustamente riportato nella quarta di copertina) è che il punto di riferimento principale sia Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa.
Questo ci porta direttamente all’altro omaggio: quello alla Sicilia. Lorenzo, lento e pensoso come il Conte Fabrizio, ha una grande passione per la ricerca, ma mal tollera le regole accademiche, e, piuttosto che inseguire un avanzamento di carriera, preferisce godersi il tempo in cui è libero da obblighi: pranzi luculliani e tipici, passeggiate ed escursioni in luoghi un po’ meno turistici di altri ma molto suggestivi, ore di relax con buona musica sul balcone, weekend in campagna dalla sorella…
Non tutto, nella sua vita, lo soddisfa: a volte sente il peso della solitudine, le donne tendono a sfuggirgli, è anche un professore piuttosto antipatico e severo in sede d’esame. Egli, però, sa consolarsi come si deve…
Superata una prima fase di conoscenza dei personaggi e dell’autore, la seconda parte del romanzo diventa un vero e proprio page-turner, perché anche l’intreccio giallo arriva ad una risoluzione. Una lettura davvero splendida, che mi ha molto sorpreso!
Il film del mese
L’ambientazione di West Side Story è tutt’altro che idialliaca: New York negli anni ‘50, nella zona del Lincoln Center, oggi relativamente centrale, ma al tempo periferia in via di demolizione e ristrutturazione. Tra industrie, palazzi popolari ed enormi mucchi di macerie vivono con grande difficoltà tanti immigrati che sono arrivati in America per coltivare la speranza di un futuro migliore. I giovani uomini si sono aggregati in due bande rivali: da una parte i Jets, capitanati da Riff, figli di irlandesi, italiani, polacchi ed altri europei arrivati vent’anni prima; dall’altra gli Sharks, portoricani arrivati da poco, comandati dall’ex pugile Bernardo. I due si scontrano continuamente per le strade della zona, provocando risse, danni ai negozi della fazione rivale, talvolta ferendosi persino in modo serio.
Una sera la scuola pubblica organizza un ballo, nella (forse vana) speranza di calmare gli animi. Alla festa, un po’ loro malgrado, partecipano anche Tony e Maria. Lui è il miglior amico di Riff, ex capo dei Jets, almeno finché un tentato omicidio e la galera non lo hanno spinto a vedere il mondo con altri occhi; da mesi egli si tiene fuori dai guai ed aiuta l’anziana Valentina con la sua drogheria. Lei è la sorella minore di Bernardo: 18 anni compiuti da poco, vive con fratello e cognata in un minuscolo appartamento, fa le pulizie in un grande magazzino e sogna una vita migliore.
L’incontro tra i due è esattamente come quello tra Romeo e Giulietta: colpo di fulmine alla festa, dichiarazione sul balcone, primo appuntamento in una chiesa convertita in museo dove essi si scambieranno una sorta di promessa di matrimonio.
Proprio come per Romeo e Giulietta, però, un tragico destino è alle porte: lo scandalo che crea il loro legame, un terribile scontro in cui “Mercuzio e Tebaldo” (qui Riff e Bernardo) si troveranno faccia a faccia, e tragiche conseguenze.
Sono andata a vedere West Side Story animata semplicemente dal mio amore per i musical e da una curiosità personale: nel giugno del 2019 ho eseguito al saggio una variazione tratta dal famosissimo brano America, e volevo finalmente saperne di più sulla storia e su quale personaggio avevo interpretato (si tratta di Anita, la fidanzata di Bernardo). Mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto, ma non pensavo così tanto: due ore e mezza sono volate ed alla fine della rappresentazione mi sono trovata ferma in sala con un bel po’ di groppo alla gola. Questo film è un vero spettacolo, tra canzoni, musiche, balli, costumi. Non sono esattamente una fan di Spielberg ma in questo caso devo dire che la regia monumentale ha fatto la sua parte.
La storia ricalca fedelmente quella del Romeo e Giulietta shakespeariano, ma proprio perché è un classico e lo spettatore riesce, in qualche modo, a “prevedere” alcuni eventi, le emozioni sono come moltiplicate. E poi, se non emoziona la storia d’amore più grande di tutti i tempi, anche se in un altro contesto… che altro potrebbe farlo?
La musica del mese
Restiamo in tema romanticismo, dal momento che febbraio è il mese di San Valentino (al quale ho dedicato questo booktag). Se la parola di gennaio è stata quiete, quella di febbraio è proprio amore.
Il mio “consiglio classico” questo mese è un passo a due tratto da Lo Schiaccianoci, balletto che anche io avevo visto tempo fa e che vi avevo recensito qui. Se volete, a questo link trovate un’esibizione di Roberto Bolle e Maria Eichwald.
Per quanto riguarda le canzoni di musica leggera, invece, vi propongo un brano che nelle ultime settimane ho sentito e risentito: I’ll never not love you di Michael Bublé, singolo che anticipa il suo prossimo album, che uscirà il 25 marzo. Ditemi voi se il testo non è romantico…! Trovate la canzone a questo link.
Ogni volta che la mia mano cerca la tua
Sento l’esitazione
Sono certo che ti senti insicura
Ogni volta che le tue labbra mi baciano
Assaggio l’indecisione
Mi sta creando un po’ di caos in testa
So che c’è una parte di te che ha paura di amare di nuovo
Ma ti prometto, fino alla fine
Che non scapperò mai, non ti abbandonerò,
Non ti ferirò mai come ha fatto lui,
Non ti farò mai piangere.
Ti tratterò bene, resterò con te,
E non importa che cosa succederà
Non smetterò mai di amarti
La poesia del mese
Febbraio è anche, per tradizione, il mese di Carnevale, anche se quest’anno la Pasqua cade piuttosto tardi e quindi il giorno di festa, per noi milanesi, sarà questo sabato, il 5 marzo. Per questo motivo vi lascio qui Carnevale ogni scherzo vale di Gianni Rodari, che mi sembra perfetta!
Mi metterò una maschera
da Pulcinella
e dirò che ho inventato
la mozzarella.
Mi metterò una maschera
da Pantalone,
dirò che ogni mio sternuto
vale un milione.
Mi metterò una maschera
da pagliaccio,
per far credere a tutti
che il sole è di ghiaccio.
Mi metterò una maschera
da imperatore,
avrò un impero
per un paio d’ore:
per volere mio dovranno
levarsi la maschera
quelli che la portano
ogni giorno dell’anno…
E sarà il Carnevale
più divertente
veder la faccia vera
di tanta gente.
Le foto del mese
Sabato 12, dopo aver visto la mostra della Disney al Mudec (di cui trovate la recensione a questo link), io e la mia amica Mara abbiamo fatto una passeggiata sui Navigli. L’atmosfera, al tramonto, era incantata… e c’erano anche dei palloncini a forma di cuore per San Valentino!
Venerdì 11 invece abbiamo festeggiato il compleanno di Otto, il meraviglioso bassotto di famiglia. Tanti tanti auguri, cagnolino del nostro cuore!
Un giorno in cui il sole era splendente e la nostalgia del mare più acuta ho preparato un secondo facile facile: filetti di sgombro in padella con pomodorini gialli!
Non è ancora marzo… ma a Cernusco qualche mimosa è già fiorita!
Ecco il mio febbraio in breve!
Come sempre mi accade a questo punto dell’anno, non vedo l’ora che arrivi la primavera. Le giornate si sono già allungate un bel po’ e inizio ad essere stanca del freddo!
Nel frattempo, fatemi sapere com’è stato il vostro mese e se avete libri, film o canzoni da consigliarmi.
Grazie per la lettura, ci rileggiamo a marzo :-)