Celebri componimenti a tema marittimo
Cari lettori,
bentrovati ad un nuovo appuntamento con “L’angolo della poesia”!
Da domani inizierà un nuovo weekend estivo e, visto che siamo nel pieno della bella stagione, ho pensato di proporvi un post che ci faccia partire tutti insieme, con la mente e con il cuore, per un luogo marittimo.
Conoscete il mio amore per il mare e nei preferiti di giugno vi ho raccontato la mia gioia nell’essere tornata per un po’ di giorni dopo tanto tempo. Spero che queste parole possano far sognare tutti voi, ma soprattutto gli amanti del mare: chi l’ha appena riabbracciato, chi presto tornerà, chi vorrebbe rivederlo ma non sa ancora quando, chi ci vive tutto l’anno ma a volte si lascia ancora emozionare come se lo vedesse per la prima volta…
Ho pensato di accompagnare queste poesie con alcune foto che ho scattato al “mio mare” della riviera ligure. Non sono una fotografa al top (anzi, non sono fotografa e basta) ma rivedere questi scatti mi rende sempre felice!
Mare, di Giovanni Pascoli
M’affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l’onde.
Vedo stelle passare, onde passare;
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco, sospira l’acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d’argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?
Spuma di mare, di Marina Ivanovna Cvetaeva
Chi è fatto di pietra, chi è fatto d’argilla -
io invece sono fatta d’argento e brillo!
La mia occupazione – è il tradimento,
il mio nome – Marina,
io – sono l’effimera spuma del mare.
Chi è fatto d’argilla, chi è fatto di carne -
a costoro la bara e le lastre tombali…
- battezzata nella fonte marina – e nel mio
volo continuamente infranta!
Attraverso ogni cuore, attraverso ogni rete
batte il mio arbitrio.
Io – vedi questi ricci scomposti? -
non sono fatta del sale della terra.
Mi frango sulle vostre granitiche
ginocchia
e da ogni onda – risuscito!
Evviva la schiuma – l’allegra schiuma -
l’alta schiuma del mare!
Come se il mare separandosi, di Emily Dickinson
Come se il mare separandosi
svelasse un altro mare,
questo un altro, ed i tre
solo il presagio fossero
d’un infinito di mari
non visitati da rive -
il mare stesso al mare fosse riva -
questo è l’eternità.
Arrivederci fratello mare, di Nazim Hikmet
Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po’ della tua ghiaia
un po’ del tuo sale azzurro
un po’ della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino mare
eccoci con un po’ più di speranza
eccoci con un po’ più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.
Albaro, di Giorgio Caproni
Se al crepuscolo, almeno,
ci fosse, dietro i vetri, il mare…
Amore…
Tremore
in trasparenza…
Se almeno
questo fosse il rumore
del mare…
Non
lo sopporto più il rumore
della storia…
Vento
afono…
Glissando…
Sparire
come il giorno che muore
dietro i vetri…
Il mare…
Il mare in luogo della storia…
Oh, amore.
Acqua che all’acqua torna, di José Saramago
Acqua che all’acqua torna, di luce sfrangiata,
si apre l’onda in spuma.
Movimento perpetuo, arco perfetto,
che si erge, ricade e rifluisce,
onda del mare che il mare stesso nutre,
amore che di se stesso si alimenta.
Mare e terra, di Alda Merini
Mare,
che io domino col pensiero,
mi hai nascosto mille bugie
e tante verità.
Un giorno d’aprile
è esplosa un’onda
che avrei voluto baciare,
come un animale
fugge davanti al fuoco,
io sono fuggita da te.
Ho lasciato il mare per la terra
e la terra per il mare,
e ho sbagliato tutto,
perché non esistono
né ombre né luci,
ma solo il nostro breve pensiero,
ma solo il nostro bisogno d’amore.
Maestrale, di Eugenio Montale
S’è rifatta la calma
nell’aria: tra gli scogli parlotta la maretta.
Sulla costa quietata, nei broli, qualche palma
a pena svetta.
Una carezza disfiora
la linea del mare e la scompiglia
un attimo, soffio lieve che vi s’infrange e
ancora
il cammino ripiglia.
Lameggia nella chiarìa
la vasta distesa, s’increspa, indi si spiana
beata
e specchia nel suo cuore vasto codesta
povera mia
vita turbata.
O mio tronco che additi,
in questa ebrietudine tarda,
ogni rinato aspetto coi germogli fioriti
sulle tue mani, guarda:
sotto l’azzurro fitto
del cielo qualche uccello di mare se ne va;
né sosta mai: perché tutte le immagini
portano scritto:
“più in là”!
Terra e mare, di Aleksandr Puskin
Quando sull’azzurro dei mari,
Zèfiro soffia la sua brezza
sulle vele dei fieri vascelli
e le barche sull’onde accarezza,
lasciato il peso dei pensieri,
nell’inerzia io posso annegare -
dimentico i canti delle muse,
m’è più caro il mormorio del mare.
Ma quando contro la riva l’onde
schiumose ruggiscono e fremono,
e il tuono rimbomba nel cielo,
e i lampi nel buio balenano,
allora i più ospitali querceti
io ai mari preferisco;
la terra mi sembra più fedele,
e il grave pescatore compatisco:
vive su una fragile imbarcazione,
trastullo della cieca corrente,
mentre io nel silenzio sicuro
ascolto il fruscio d’un torrente.
Mare al mattino, di Costantino Kavafis
Mare al mattino, cielo senza nubi
d’un viola splendido, riva gialla; tutto
grande e bello, fulgido nella luce.
Mi fermerò qui.
Onde, di Mario Luzi
Qui è la lotta con se stesso del mare
che nelle cale livide si torce
si svelle dalla sua continuità,
s’innalza, manda un fremito e ricade.
Il mare, sai, m’associa al suo tormento,
il mare viene, volge in fuga, viene,
coniuga tempo e spazio in questa voce
che soffre e prega rotta alle scogliere.
Il mare, di Antonio Machado
Lo scafo consunto e verdiccio
della vecchia feluca
riposa sul lido…
sembra la vela mozzata
che sogni ancora nel sole e nel mare.
Il mare ribolle e canta…
il mare è un sogno sonoro
sotto il sole d’aprile.
Il mare ribolle e ride
con le onde turchine e spume di latte e argento,
il mare ribolle e ride
sotto il cielo turchino.
Il mare lattescente,
il mare rutilante,
che risa azzurre ride sulle sue cetre
d’argento…
Ribolle e ride il mare! …
L’aria pare che dorma incantata
nella fulgida nebbia del sole bianchiccio.
Palpita il gabbiano nell’aria assopita,
e al tardo
sonnolento volare, si spicca
e si perde nella foschia del sole.
Questi sono i miei consigli poetici a tema mare!
Se volete potete dare un’occhiata anche ad un mio post dell’anno scorso, incentrato sulle poesie in riva al mare della poetessa lombarda Antonia Pozzi (lo trovate a questo link).
Che ne pensate? Conoscevate già questi componimenti?
Quale avete preferito? Ne avete altri da consigliarmi… per sognare ancora un po’?
Aspetto le vostre risposte!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
La vista del mare ossigena i miei sensi. Il mare incanta gli uomini e ha ispirato versi meravigliosi come quelli delle poesie che hai pubblicato. Le mie preferite tra quelle che hai postato. Montale, Caproni, Merini e Pascoli. Complimenti per le foto, sono bellissime. Buona giornata.
RispondiEliminaCiao! A chi lo dici... anche io adoro guardare il mare, mi basta anche solo sentire il rumore ad occhi chiusi e sono felice! Grazie, sono contenta che ti piacciano sia le foto che le poesie! :-)
EliminaTutte bellissime, foto e poesie.
RispondiEliminaUna bellissima è Sabbia e Spuma di Gibran.
Ciao Silvia e grazie.
Ciao Pia!
EliminaSono contenta che il post ti sia piaciuto! Certo, ognuno/a di noi ha la sua poesia preferita! Grazie a te per essere passata :-)
*bellissima per me
RispondiEliminale poesie sono molto belle, difficile eleggerne una quale preferita; mi ha colpito, per la semplicità, Kavafis e quel MI FERMERO' QUI - davanti al mare, a goderne la bellezza.
RispondiEliminaComplimenti anche per le foto!
Ciao Angela! Eh sì, Kavafis ha espresso un pensiero semplice ma davvero d'effetto! Grazie mille, sono contentissima che le mie foto vi stiano piacendo! :-)
EliminaChe bella la riviera Ligure e che bellissime poesie :) Un balsamo per l'anima
RispondiEliminaCiao Nicole! Hai ragione: quando si ha nostalgia del mare, scatti e poesie sono un vero conforto!
Elimina