Prima edizione della Fiera milanese: le mie impressioni
Cari
lettori,
sono
davvero felice di inserire nella rubrica “Eventi culturali” un post dedicato
alla prima edizione del Salone milanese “Tempo di libri”, che ha occupato due
padiglioni degli spazi di Rho fiera dal 19 al 23 aprile.
L’ideazione,
la creazione e l’organizzazione di una manifestazione tutta milanese dedicata
ai libri sono state oggetto, quest’inverno, di un lungo e piuttosto aspro
dibattito, che ha visto il coinvolgimento di sindaci, assessori alla cultura,
case editrici ed autori. Il rischio che tematiche ed eventi richiamassero fin
troppo l’ormai tradizionale Salone del Libro di Torino, creando così una
divisione del pubblico e sottraendo visibilità agli espositori (specie alle
piccole case editrici) era effettivamente tangibile. Voi avete seguito la
questione sui giornali ed in tv? Che ne pensate?
Io
ho visitato l’esposizione ieri con due mie amiche (una delle quali è
Francesca/Ariel de "L'angolo di Ariel", che molti di voi già conoscono!) ed ora
vi racconto le mie impressioni!
La fiera occupava due grandi padiglioni degli spazi di Rho che, forse, alcuni
di voi avranno già visitato in occasione della Fiera dell’Artigianato natalizia
o di altre esposizioni.
I due spazi erano organizzati in maniera semplice ma
piuttosto funzionale: le grandi case editrici (Mondadori, Feltrinelli, Giunti,
Rizzoli…) erano al centro dei padiglioni, mentre le realtà più piccole erano
disposte lateralmente.
In
questo modo, se il visitatore desiderava trovare lo spazio dedicato ad un
grande nome dell’editoria (magari per qualche firmacopie o per una presentazione)
poteva farlo con facilità, perché essi erano in posizione centrale, di
dimensioni notevoli e facilmente riconoscibili.
In
questo contesto, secondo me, anche i piccoli editori sono riusciti ad avere la
loro visibilità: le aree laterali dei padiglioni, infatti, erano più
tranquille, e si creava un’atmosfera da mercatino che dava al visitatore l’impressione
di girare tra tante interessanti bancarelle.
Nella
foto lo stand del Libraccio, molto visitato e caratterizzato da alcuni pannelli
di legno con i nomi delle città italiane dove si possono trovare i vari punti
vendita.
Molti stand erano graficamente curati, simpatici, persino interattivi. Alla
Baldini&Castoldi, per esempio, era possibile fare un selfie con Lucy, con
Snoopy o con entrambi, a seconda dei propri gusti!
Il visitatore è stato liberissimo di girare per gli stand, osservare l’esposizione,
prendere in mano le nuove uscite, sfogliarle. Si poteva trovare di tutto, dalla
narrativa alla saggistica, dalle biografie dei personaggi famosi ai fumetti.
Per
gli appassionati di questi ultimi, poi, si è rivelato davvero imperdibile lo
spazio dedicato a Sergio Bonelli editore. Domenica c’era anche il vignettista
Fabio Civitelli che firmava i numeri di Tex Willer di tanti entusiasti fan.
Il
ranger mezzo indiano è il mio personaggio preferito della Bonelli, forse perché
mio padre conserva in cantina tutti i numeri, dall’1 al 678. Io ne avrò letti
sì e no una ventina, ma il western ha il suo fascino :-)
In posizione marginale, ai lati dei padiglioni, erano collocate alcune sale di
dimensioni differenti all’interno delle quali è stato possibile sedersi ed
ascoltare conferenze, presentazioni, interventi.
Personalmente
ho trovato molto carino che questi spazi siano stati chiamati con il nome dei
caratteri tipografici (Tahoma, Arial, Helvetica…).
Il
programma dei personaggi ospitati si è rivelato davvero vastissimo e credo che
abbia soddisfatto tutti i gusti.
Ieri,
probabilmente, tre dei nomi più attesi sono stati quelli delle signore del
romanzo Sophie Kinsella (che abbiamo mancato per un pelo), Clara Sanchez e
Silvia Avallone.
Non sono mancate, però, le contaminazioni tra la lettura ed altre arti: in uno spazio
dedicato ai libri di cucina lo chef Davide Oldani ha raccontato la sua
esperienza, mentre, in un altro open space, il rapper uscito da Amici Mattia
Briga ha presentato il suo primo romanzo Novocaina.
Per tutti coloro che hanno lavorato o lavorano nel campo scolastico: gli spazi
dedicati alla didattica non erano purtroppo ampi come quelli del Salone torinese,
ma erano comunque presenti e ben forniti.
Case editrici come il Mulino o altre
che propongono testi scolastici hanno avuto il loro spazio, e c’era
persino uno stand dedicato agli Alpha test.
Per gli universitari a
caccia di testi, oltre al classico Libraccio c’erano spazi dedicati a chi
studia alla Cattolica: Interlinea e Vita&Pensiero. Inutile dire che,
girando per quegli stand, a me ed alle mie amiche sono tornati alla mente un po’
di aneddoti di quegli anni :-)
La fiera non si è dimenticata dei più piccoli! Tanti erano i coloratissimi
spazi dedicati a loro, con una proposta più variegata che mai, a partire dai libri-gioco
per i bambini al di sotto dei 5 anni, passando per le più classiche favole
(alcune magnificamente illustrate), fino ad arrivare ad alcuni libri con
scenografie di carta davvero spettacolari.
Come
potrete intuire dalla mia recensione, il mio bilancio di questa fiera è
decisamente positivo.
Dovendo
trovare qualche pecca, devo riconoscere che, per quanto lo spazio dedicato ai
piccoli autori non sia trascurabile, esso è comunque minore rispetto a quello
del Salone torinese. Stesso discorso per le proposte per bambini e ragazzi,
che, pur se interessanti e valide, non hanno un padiglione dedicato come a
Torino, per questioni di spazio, ma finiscono per essere un po’ sparpagliate. L’esposizione
è, dunque, sicuramente più piccola della sua rivale, ma non per questo non l’ho
trovata ricca ed interessante.
Mi
permetto di segnalare un solo, macroscopico errore, che (a quanto ho letto)
hanno fatto notare anche alcuni giornali: la scelta dei giorni!
Se
c’è una verità saputa e risaputa è il fatto che i milanesi approfittano delle
festività per fuggire via dalla metropoli: che senso ha un’esposizione a Milano
in pieno ponte del 25 aprile? Io stessa ho rischiato di non esserci, anche se poi non sono partita, visto che, a causa della Pasqua bassa, ero proprio appena tornata dal mare. Visto
che il sindaco ha dichiarato che ci sarà una seconda edizione, spero tanto in
un cambiamento di date.
Adesso
tocca a voi! Avete visitato l’esposizione?
Quali
sono state le vostre impressioni?
Siete
riusciti ad assistere a qualche conferenza?
E
che ne pensate della problematica questione Milano/Torino?
Fatemi
sapere!
Nel
frattempo vi ringrazio e vi do appuntamento al prossimo post :-)