Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese
Cari lettori,
settembre è agli sgoccioli! Ci ha portato l’autunno, un po’ di ritrovata normalità (della quale quest’anno c’era estremo bisogno) ed a me oggi porta anche… un anno in più! Prima di parlarvi anche di questo, vi propongo i soliti “Preferiti del mese”, dai libri ai film, dalla musica alla poesia!
Il libro del mese
Credo che chi segue il mio blog da un po’ ormai sappia che mi piacciono molto i romanzi di Marco Vichi. In questo post vi ho presentato la serie del commissario Bordelli, in un Angolo Vintage di mesi fa ho parlato di altri due suoi romanzi e ne ho citati altri ancora in più di un booktag.
Per questo motivo, quando mi sono ritrovata a leggere L’anno dei misteri, l’ultima avventura del commissario in ordine cronologico, ho subito immaginato che sarei stata soddisfatta. La lettura, tuttavia, è andata persino oltre le mie aspettative.
È ormai il 1969: il tumulto del Sessantotto è alle spalle, ma i suoi strascichi sono rimasti. Ormai gli anni ‘60 stanno lasciando il posto ai ‘70, e la nuova generazione vuole lasciarsi alle spalle tutto quello in cui hanno creduto i suoi genitori. Questo desiderio di frattura, unito alle tante rivolte in ambito universitario, preoccupa la maggior parte dei coetanei di Bordelli, ma non lui, che immagina che i giovani non ne possano più di sentire i loro padri che rievocano gli orrori della guerra. Lui stesso, ogni volta che fa una camminata in collina, non può fare a meno di rivedere i soprusi e le violenze a cui ha assistito quando era partigiano, ma inizia a non sopportare più il peso di quei ricordi e vorrebbe guardare avanti.
Gli mancano un anno e tre mesi alla pensione e la tensione delle indagini, che un tempo lo elettrizzava e gli donava ulteriori energie, ora gli pesa. Soprattutto, egli ha paura di dover salutare il commissariato lasciando al suo successore un caso irrisolto: quello del maniaco che uccide una donna ogni nove mesi, il giorno 13. Le vittime sono tutte prostitute bionde sui trent’anni che esercitano il mestiere in diverse cittadine toscane: Bordelli intuisce che c’è un nesso logico, e che se lo trovasse potrebbe anticipare le mosse del serial killer, ma non riesce a trovarlo, e si tormenta per questo.
Nel frattempo, la sera del 6 gennaio, mentre il commissario sta guardando senza troppa convinzione la finale di Canzonissima, viene chiamato per un’emergenza: Diletta Cameriere, una splendida ragazza di soli ventitré anni, è stata trovata uccisa nel suo appartamento. Bordelli raccoglie la testimonianza dei nonni, che sono sconvolti perché per loro la ragazza, rimasta orfana, era una vera e propria figlia, ma ben presto comprende che tra l’immagine della vittima che avevano loro e quella che dipingono amici e colleghi c’è un abisso.
Già alle prese con due indagini, il commissario è costretto ad affrontarne una terza: la richiesta di aiuto di un suo ex compagno di scuola, che è rimasto vittima di una brutta storia, ha finto il suicidio, si è nascosto e gli chiede aiuto… per non morire davvero.
L’anno dei misteri, come gli altri romanzi che hanno per protagonista il commissario Bordelli, non è soltanto e semplicemente un giallo. Certo, ogni sua avventura è incentrata su una o più indagini, ma il mondo del commissario contiene molto di più: i ricordi del recente passato e della Seconda Guerra Mondiale, che incombono sul protagonista e su un’Italia che sta ormai cambiando; la vita semplice e abitudinaria nelle campagne toscane, tra passeggiate con il cagnolone Blisk e un uliveto di cui occuparsi; le cene con gli amici, occasioni per raccontare delle storie inventate o realmente accadute (e qui Marco Vichi si dimostra molto bravo anche come autore di brevi racconti); l’amore per Eleonora, la donna che, nonostante la grande differenza d’età ed il carattere indipendente, sembra aver conquistato il cuore del commissario.
Ciò che mi è piaciuto di più di questo romanzo, tuttavia, sono le molte digressioni sulla letteratura, sulla poesia, sulla cultura. Il commissario ha un nuovo amico, un commesso della sua libreria di fiducia, che gli fa scoprire un’autrice sorprendente, e queste sue nuove letture diventano per lui occasione di discussione con i compari di sempre, come l’eccentrico inventore Dante, del quale vi lascio due bellissime citazioni:
“Non sono mai stato affascinato dalla cultura enciclopedica...da quelli che sanno ripetere a memoria una terzina dell’Inferno...[…] Penso invece che la cultura sia una condizione dinamica dello spirito… Penso che sia aver dimenticato tutto quello che si è letto e studiato, e aver però acquisito la preziosa capacità di poter essere attraversati sul serio da ogni nuova conoscenza, da ogni nuova scoperta, riuscendo a metterle in continua relazione tra loro per far germogliare nuova conoscenza, e anche a trarne insegnamento per diventare migliori, o se non altro meno peggiori...”
“Ma a dire il vero i maestri non esistono, e non è una contraddizione. Voglio dire che i maestri esistono, ma altro non sono che meravigliose creazioni del nostro innato desiderio di diventare ciò che siamo, e per farlo ci facciamo accompagnare dai maestri che ci inventiamo, perché abbiamo più fiducia in qualcuno che ci guida piuttosto che in noi stessi. Insomma è l’allievo a creare il maestro, riconoscendo oscuramente in lui la capacità di liberarlo dalle invisibili catene che lo tengono prigioniero.”
Il film del mese
Con l’arrivo dell’autunno spero di riprendere la buona abitudine del cineforum, interrotta mio malgrado da fine febbraio. Ho visto che i due cinema che frequento di solito (il Cinema Teatro Agorà di Cernusco sul Naviglio e il Cinema San Giuseppe di Brugherio) riproporranno buona parte delle pellicole che avrebbero dovuto proiettare in quelli che sono stati i mesi del lockdown e sono piuttosto curiosa. A settembre non ho visto nulla di nuovo, a parte qualche fiction, ma ho rivisto un film che mi piace molto e mi sono resa conto che non ve ne ho mai parlato.
Si tratta di Io prima di te, film del 2016 con Emilia Clarke e Sam Claflin tratto dall’omonimo romanzo di JoJo Moyes, che ha fatto molto parlare di sé qualche anno fa, non solo sulle piattaforme di bookblogging.
La ventiseienne Louisa, protagonista della storia, vive in una piccola cittadina inglese, la cui principale attrazione turistica è un castello medioevale. Ella avrebbe dovuto andare all’Università a studiare moda, ma un brutto trauma e le difficoltà economiche della sua famiglia l’hanno portata a rinunciare. Da anni lavora come cameriera in un bar, ma all’improvviso il proprietario decide di chiudere e lei si trova senza lavoro, affidata alle agenzie interinali e con un bisogno disperato di denaro, dal momento che anche il padre è senza lavoro e la sorella, ragazza madre, vuole tornare al college. Dopo qualche tentativo infruttuoso, accetta un incarico come “dama di compagnia” per una persona disabile. Si aspetta di fare da badante ad una persona anziana, ma scopre che il malato che dovrà assistere è il figlio della sua datrice di lavoro: Will Traynor, un uomo di trent’anni rimasto tetraplegico in seguito ad un incidente.
Nei primi giorni Will è burbero e scontroso, ma in poco tempo egli comprende che Louisa ha buon cuore e tanto bisogno di lavorare, e i due iniziano ad andare d’accordo. Un giorno, però, la ragazza sorprende i genitori di lui nel bel mezzo di un litigio e fa una terribile scoperta: Will ha già tentato il suicidio ed ora ha intenzione di rivolgersi ad una clinica svizzera chiamata Dignitas per praticare l’eutanasia.
Inizialmente sconvolta, Louisa non si perde d’animo, e insieme all’infermiere Nathan ed ai genitori di Will decide di elaborare un piano: dal momento che ciò di cui il ragazzo ha più nostalgia sono le cose che non può più fare (la sua ambiziosa carriera andata in fumo, gli sport estremi, il trekking…), ella cercherà di mostrargli tutto ciò che invece egli può ancora far e che può rendere la sua vita ancora bella. Tra un concerto di musica classica ed un matrimonio, un viaggio su un’isola esotica e una passeggiata fino al castello, fra Louisa e Will nascerà un sentimento che cambierà entrambi.
Io prima di te è la storia di una ragazza che, un po’ per paura ed un po’ per senso di responsabilità nei confronti della famiglia, non ha mai sfruttato appieno le proprie potenzialità e non ha provveduto più di tanto alla propria istruzione. Grazie a Will, ella scopre la bellezza di un film da cineforum, il gusto di alcuni piatti per lei esotici, la meraviglia di un assolo di oboe. Will, dal canto suo, è chiuso in una fortezza di rabbia e sarcasmo, e Louisa gli insegna a sorridere, anzi, a ridere nuovamente.
Non si può non parlare di questo film (e del romanzo da cui è tratto) senza nominare il finale, che ha fatto discutere moltissimo e per svariati motivi. Personalmente vi confesso che anche dopo quattro anni ci sono giorni in cui l’ho trovato coerente con il personaggio e originale dal punto di vista narrativo ed altri in cui mi vengono in mente mille motivi per criticarlo. Già, perché ci ripenso… e credo che questo sia un indizio determinante del fatto che, in ogni caso, JoJo Moyes ha creato una storia che è rimasta impressa nel cuore dei lettori, e che il film è una trasposizione che rende giustizia al romanzo.
Se volete dirmi che ne pensate nei commenti (senza spoilerare, se riuscite, anche se so che è una pellicola di qualche anno) mi farebbe piacere sapere come vi sentite voi in proposito!
La musica del mese
Oggi torniamo a parlare di danza, zumba e allenamento casalingo! Se ben ricordate, nei Preferiti di marzo, mese di quarantena, vi avevo parlato delle mie musiche preferite per fare della zumba casalinga, mentre in maggio vi avevo consigliato due canali ricchi di tutorial sia per quanto riguarda la danza che per il fitness ordinario.
Dopo un agosto di nuotate e camminate, settembre è stato di nuovo un mese di allenamento casalingo, da considerarsi come “preparazione atletica”: questa settimana, finalmente, torno alla mia amata scuola di danza. Non ci vado dal 20 febbraio e devo confessarvi che sono quasi emozionata!
Il primo dei due canali dai quali ho tratto ispirazione per il mio “riscaldamento” settembrino è sempre MadFit, che resta il mio preferito, forse perché Maddie, la ragazza che lo gestisce, prima di reinventarsi come istruttrice fitness è stata una ballerina di livello agonistico. Durante l’estate sono stati pubblicati dei tutorial che consiglio in modo particolare a chi come me ama la danza:
- Folklore ballet workout: allenamento lento sulle note di Folklore , il nuovissimo album di Taylor Swift di cui vi ho parlato qui, con pliés, relevés, port de bras, T, esercizi a terra e altro ancora!
- Ballet workout: allenamenti di fitness ispirati ai movimenti della danza classica, con un po’ di musica d’atmosfera e il potenziamento di una parte precisa del corpo (gambe, addome, total body…). Intensi ma, se si è già ballerine, più “comodi” e utili di un classico tutorial da palestra!
- Dance workout: in estate ne sono stati pubblicati quattro davvero simpatici. Quello dedicato agli anni 2010-2015 mixa On the floor di Jennifer Lopez e Pitbull, Don’t call me up di Mabel, Give me everything tonight di Pitbull e Tiptoe di Jason Derulo. Quello con le musiche degli One Direction è una vera chicca per i nostalgici della band (e se pensate che io sia una di loro avete ragione). Gli altri due sono ispirati ai balletti di Tik Tok, un mondo che mi era completamente estraneo perché l’ho sempre ritenuto il “regno” degli adolescenti… ma vi assicuro che con questo tipo di allenamento, facendo le solite mosse della zumba, apprezzerete anche questo genere di musiche!
Il secondo canale, invece, è una scoperta più recente ed è quello di una ragazza australiana, Teagan Dixon. Di lei vi consiglio, in particolare:
- I Dance Workout, mix di balletti e zumba suddivisi per autore e/o genere, di circa 15 minuti. La scelta è davvero ampia: One Direction e Jonas Brothers per i nostalgici; i “throwbacks” degli anni ‘80 e ‘90 per gli amanti dei classici; Taylor Swift e le Little Mix per chi ama il pop al femminile; i 5 Seconds of Summer per chi preferisce il pop-rock… e altro ancora. Una caratteristica che mi piace è il fatto che l’ultimo spezzone sia quasi sempre una canzone lenta per terminare l’esercizio un po’ più in relax.
- I Disney Cardio Workout, allenamenti un po’ di danza e un po’ di fitness, sempre di 15 minuti circa… sulle note delle canzoni Disney! Per ora ne sono stati pubblicati tre: ci sono super classici come Il Re Leone, La Sirenetta e Hercules, ma anche novità come Moana, Frozen 1 e 2, Zootropolis. Davvero molto simpatici!
Se non vi sentite molto portati per il ballo e preferite il fitness classico, entrambi i canali hanno anche una buona scelta di video di questo tipo. Io ammetto che li pratico poco, ma forse voi siete più bravi di me!
La poesia del mese
Per il mese di settembre ho scelto un componimento del poeta Boris Ryžij dal titolo Portami lungo i viali vuoti… Si tratta di una poesia un po’ malinconica ma intensa, che descrive il passaggio tra estate ed autunno. La fine della bella stagione è un momento sempre un po’ triste e l’autore della poesia l’ha colto appieno!
Portami lungo viali vuoti,
parlami di qualche sciocchezza,
pronuncia vagamente un nome.
I lampioni piangono l’estate.
Due lampioni piangono l’estate.
Cespugli di sorbo. Una panchina umida.
Amore mio, resta con me fino all’alba,
poi lasciami.
Rimasto come un’ombra offuscata,
vagherò qui ancora un po’, ricorderò tutto,
la luce accecante, il buio infernale,
io stesso tra cinque minuti sparirò.
Le foto del mese
Mi ricorderò questo settembre come il mese del dog-sitting! Dal 12 al 19, infatti, i miei genitori e i miei zii sono andati in Sicilia, ma c’era il problema di Otto, il bassottino che ormai quasi tutti voi conoscete. Lui vive con i miei zii e quando loro partono di solito sta a casa dei miei genitori, ma questa volta sono andati in vacanza tutti insieme… così l’ho ospitato a casa mia! In realtà non ci sono stati problemi, perché è un cane molto buono e tranquillo. Abbiamo fatto delle lunghe passeggiate, incontrato altri cagnolini, mangiato carne e affettati che lui ha gradito e ci siamo anche un po’ riposati sotto il condizionatore, perché è stata una settimana ancora decisamente estiva! Ecco un selfie di una delle nostre serate, appena tornati dal giro serale, già pronti con il pigiamino!
Per combinazione, anche mio fratello e la sua fidanzata sono andati via per il weekend del 12-13… e così sono passata anche a casa loro, dalle conigliette Dora e Panna! Nemmeno le “nipotine pelose” hanno dato problemi: basta preparare tanta verdura fresca, dare loro i croccantini che amano e fare qualche carezza… e sono contente!
Settembre in giardino per noi è da sempre sinonimo dell’uva e dei fichi dell’orto di papà. Questa è la nostra uva fragola nera in una domenica mattina di sole che ho passato facendo una vera e propria “vendemmia”! Nella prima metà del mese abbiamo avuto anche tanta uva fragola bianca, e a cavallo tra agosto e settembre un buon numero di fichi… l’autunno è decisamente arrivato!
Il 28 settembre è un giorno speciale per me...perché è il mio compleanno, e quest'anno sono 31! Se mi chiedessero come mi sento riguardo a questo anno in più, direi che sono piuttosto sollevata, perché, considerati gli sviluppi degli ultimi mesi, già solo poter passare del tempo in tranquillità con le persone a me care mi sembra un grande regalo. Sabato pomeriggio ho fatto un bel giro a Milano con la mia amica Mara e poi ci siamo date ai festeggiamenti (che vedete in foto): per lei pancake con crema di cioccolato fondente, per me fetta di ciambella al cacao con riccioli di cioccolato bianco e ripieno di marmellata ai frutti rossi. Sabato e domenica sono andata a pranzo dai miei e mi sono viziata con la cucina e le torte di mamma. Oggi pomeriggio incontrerò un'altra mia amica, Luana (per un'ulteriore passeggiata con dolcetto, credo), e in serata finalmente rivedrò un po' delle mie compagne di danza. Il mio trentesimo anno, partito con un autunno tranquillo e senza particolari news, si è poi rivelato uno dei più imprevedibili per me: in inverno, in positivo, con un'esperienza di lavoro inattesa e per me importante; poi, in primavera, in negativo, per i trascorsi che noi tutti abbiamo vissuto; infine, in estate, nuovamente in positivo, con un po' di vacanze e serenità ritrovata. Quindi non faccio previsioni su questo trentunesimo anno... sarà quel che sarà!
Ecco il mio settembre, tra letture, vecchi film, ritorno agli allenamenti casalinghi, amici animali da accudire e questo anno in più!
Voi che cosa mi raccontate? Come state?
Come va il vostro post estate?
Quali libri, musiche, film vi hanno accompagnato in questo periodo?
Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, ci rileggiamo in ottobre :-)