Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese
Cari
lettori,
siamo
al termine di questo mese di marzo. Un mese che per tutti noi è stato duro, pesante, difficile, spesso straniante. Tuttavia credo che in periodi come questi sia particolarmente importante cercare di tenere a mente tutto ciò che può rallegrare le nostre giornate, anche se si tratta semplicemente di un libro, un film, un allenamento casalingo, una nuova ricetta. Ecco i miei "Preferiti del mese" di marzo 2020!
Il
libro del mese
Una
fantastica vacanza in Grecia è
il secondo romanzo di Karen Swan che leggo, dopo Un
diamante da Tiffany (del quale
ho parlato qui). So che quest’autrice è molto amata da chi legge
romance e devo ammettere che, al termine di questa lettura, mi sono
chiesta perché io abbia aspettato tanto a leggere qualcos’altro di
suo.
Questo
libro è la storia di Chloe Marston, una ragazza inglese che ha
scelto un lavoro davvero complesso e delicato: lifestyle manager di
personaggi ricchi e/o famosi. Ella è stata una delle prime assunte
di una start-up che presto ha raggiunto il successo: tuttavia, la
fine di una “storia d’amore” con un uomo che non ha mai voluto
lasciare la fidanzata ufficiale le ha ben presto reso impossibile
vivere e lavorare a Londra.
Senza
pensarci troppo, Chloe
ha deciso di trasferirsi nella sede di New York dell’agenzia, ed è
ormai da qualche mese che ella vive nella Grande Mela. È
ormai arrivata l’estate ed ella sta passando il suo sabato negli
Hamptons, quando una telefonata la raggiunge: la sua amica e collega
Poppy è stata investita da un’automobile, è in ospedale in
condizioni molto gravi, e forse non si tratta nemmeno di un
incidente.
Il
capo di Chloe le chiede un enorme favore: nei prossimi mesi, ella
dovrà abbandonare le sue consuete mansioni d’ufficio e fare il
lavoro di Poppy, ovvero seguire personalmente i facoltosi clienti
dell’agenzia nelle loro folli avventure.
Seppur
incerta e riluttante, ella accetta, ma è particolarmente preoccupata
per una “new entry”: il miliardario Joe Lincoln, che, poco prima
dell’incidente di Poppy, aveva deciso di affidarsi a lei per
cercare una tenuta di
campagna in Grecia. Chloe
non vorrebbe partire per l’Europa con quell’uomo, che è tanto
affascinante e carismatico quanto sarcastico e scostante; quando però
scopre che il suo ex è a New York e che desidera riconquistarla,
sceglie ancora una volta la fuga.
Per
Chloe e Joe ha inizio un’indimenticabile avventura greca, alla
ricerca della tenuta perfetta per il miliardario. La nostra
protagonista, giorno dopo giorno, si sente sempre più attratta dal
suo compagno di viaggio, ma inizia a sospettare che l’uomo le stia nascondendo
qualcosa. Inoltre, la tragica scomparsa della moglie di un altro suo
cliente e le indagini sull’incidente capitato a Poppy
complicheranno non poco la situazione.
Ho
terminato Una fantastica vacanza in Grecia in
brevissimo tempo ed ho fatto persino fatica a “staccarmi” dalla
lettura. Era da un po’ che non divoravo un romanzo in questo modo.
Lo stile di scrittura dell’autrice è quasi avvolgente (e, secondo
me, è più raffinato rispetto all’esordio) e la sua capacità di
inserire elementi gialli e mistery in una trama romance è davvero
apprezzabile. Come di
consueto nei romanzi rosa, la storia romantica è al centro della
scena, ma sono presenti anche tematiche più serie, come la
differenza tra sostanza ed apparenza ed il modo dissacrante in cui
viene smascherato il cosiddetto “mondo dorato” dei ricchi e
famosi.
L’ambientazione
greca è stupenda e mi ha fatto venire voglia di primavera ed estate.
Mi sarebbe piaciuto che più pagine fossero dedicate al soggiorno
sull’isola, ma il resto del romanzo è ambientato a New York, che
non dev’essere poi un brutto posto, quindi va bene anche così.
Sicuramente leggerò altri romanzi dell’autrice!
Il
film del mese
In
questo periodo di cinema e cineforum chiusi sono riuscita almeno a
recuperare qualche film uscito mesi fa. Tra questi, quello che mi ha
più sorpreso è stato Joker di Todd Phillips.
La
storia si svolge nell’immaginaria Gotham City, ma potrebbe
benissimo essere ambientata in una qualunque metropoli americana. La
città è allo sbando: il tasso di criminalità è alle stelle, la
quantità di spazzatura ha riempito i vicoli di topi, la campagna
elettorale per l’elezione del nuovo sindaco sta dando vita a tanto
scontento e ad una serie di rivolte armate.
Persino
all’interno di questo scenario apocalittico c’è chi sta peggio
degli altri. Arthur Fleck è un uomo poverissimo, che vive con
l’anziana e svampita madre in un fatiscente condominio di periferia
e soffre di un disturbo che, in condizioni di tristezza o agitazione,
lo porta a ridere in modo incontrollato. Egli vorrebbe avere successo
come comico, ma riesce a lavorare soltanto come clown nei negozi e
negli ospedali.
Per
quanto egli provi a sorridere ed a farsi forza, nulla sembra andare
per il verso giusto: sua madre è sempre più svagata ed insiste a
voler chiedere aiuto al candidato favorito per le elezioni del sindaco, i
colleghi lo prendono in giro, i bulli di strada lo picchiano, le
persone lo guardano male per via della sua patologia e lo Stato
decide di tagliare i fondi che consentivano a lui ed a tanti altri
disperati di avere farmaci e terapia psicologica.
Una
notte, mentre egli torna a casa in metro, mascherato ancora da clown,
tre giovani ricchi ed arroganti prima importunano una donna, poi, una
volta che ella è scesa, tentano di picchiarlo. Questa volta, però,
Arthur estrae una pistola che si è procurato fortunosamente e spara.
Questo
suo primo delitto è solo l’anticamera di una lunga discesa
all’inferno: Arthur, vedendo che alcuni interpretano il
gesto del vendicatore mascherato come una sorta di rivalsa
contro i ricchi oppressori e rendendosi conto che finalmente le
persone si accorgono della sua esistenza, decide di farla pagare a
tutti coloro che lo hanno umiliato, fino a trasformarsi nel
temutissimo Joker, il criminale mascherato.
Mi
sono accostata a questo film con parecchi dubbi: non essendo per
niente un tipo da pellicole sui supereroi, temevo che non sarebbe
stato il mio genere e che avrei iniziato a smaniare sulla poltrona
alla prima auto ribaltata ed al primo macchinario futuristico. Con un
certo stupore, mi sono trovata di fronte ad una storia completamente
diversa: Joker non è un film di supereroi, ma nemmeno di
“cattivi” veri e propri.
È una pellicola noir di denuncia
politica e sociologica, che racconta la nascita di un mostro creato
proprio dall’ambiente che lo circonda. Sul banco degli imputati ci
sono la politica diventata ormai retorica sterile, lo stigma sociale
che subisce chi ha problemi di salute mentale, la tendenza dei
“vincenti” a prevaricare ed umiliare gli ultimi, le manovre
finanziarie che fanno sempre più tagli su salute, istruzione e
famiglia, e tanto altro ancora. Un film senz’altro a tinte forti,
ma che vale assolutamente la pena di vedere (anche per l’incredibile
interpretazione dell’attore protagonista Joaquin Phoenix, che non a
caso ha vinto l’Oscar).
La
musica del mese
Questo
marzo molto particolare, tra le varie novità, ha imposto a tutti noi
anche la chiusura delle nostre attività sportive di riferimento.
Così, con danza e zumba in stop forzato, ho pensato di allenarmi da
casa, creando da sola delle lezioni di un’oretta di fitness
ballato, alle quali mi sono dedicata 2/3 volte alla settimana.
Questo
allenamento mi ha molto aiutato a sentirmi meglio, sia fisicamente
che (soprattutto) psicologicamente. Per questo motivo ho deciso di
condividere con voi musiche e modalità, così, magari, anche le
altre “ballerine a riposo” o le appassionate di zumba potranno
prendere ispirazione!
Riscaldamento: solitamente
parto dalla testa, poi passo agli esercizi per spalle e braccia.
Successivamente proseguo con le gambe, sia in piedi che a terra.
Infine sciolgo il busto ed eseguo una serie di saltelli, spostandomi
e sul posto, alcuni dei quali con l’ausilio dei pesetti da 1 kg
(per me sono quelli giusti; se vi bastano quelli da mezzo chilo, o
volete mettervi alla prova con quelli da 2, dipende da voi!).
Come
musica, io utilizzo Beautiful
monster di
Ne-yo; con la mia insegnante di zumba abbiamo spesso usato I’ll
fly with you di
Gigi d’Agostino.
Sequenza
di 10 balletti: dopo il riscaldamento, passo alle coreografie di fitness ballato,
dividendomi tra aerobica vera e propria, latini, caraibici ed altri
generi. Ogni volta cambio un po’, anche se ho le mie preferite.
Solitamente ne eseguo 10, con una pausa breve dopo i primi cinque. Mi
sono ispirata principalmente alle coreografie che ci ha mostrato la
mia insegnante di zumba, ma ne ho inventate anche di nuove. Ecco
le musiche che utilizzo di solito:
Aerobica
leggera (modello ballo di gruppo):
What
a feeling, dal
film Flashdance;
Don’t
stop me now, dei
Queen; Da
zero a cento, di
Baby K; Una
volta ancora, di
Fred De Palma e Ana Mena; Nera,
di Irama. Talvolta, a lezione, abbiamo utilizzato un medley delle canzoni più famose di Grease; qualche giorno fa ho visto che si trova su YouTube cercando "Grease Megamix" e proverò a riprodurlo anche da casa.
Aerobica
con pesetti:
Maniac,
dal film Flashdance;
Amore
e Capoeira,
di Giusy Ferreri e Takagi&Ketra; Azukita, di Steve Aoki e Daddy Yankee.
Salsa:
Arrogante,
di
Irama; La
cintura,
di Alvaro Soler (entrambe con qualche modifica in stile “ballo di
gruppo” per il ritornello).
Bachata:
Dove
e quando,
di Benji e Fede; Sofia,
di Alvaro Soler (un po’ modificata nel ritornello).
Cha
cha cha: La
mia preferita è Save
the last dance for me di
Michael Bublé, ma va bene anche Come
dance with me,
sempre dello stesso cantante (che, come saprete, amo molto).
Merengue: ho meno confidenza con questo ballo che con altri caraibici, ma di recente, insieme alla nostra insegnante, abbiamo creato una coreografia sulle note de La Mordidita di Ricky Martin (e ne potete trovare una abbastanza simile alla nostra su YouTube).
Twerking e reggaeton: non sono molto ferrata, ma riesco a combinare qualcosa di semplice con Menea tu chapa di Wilo D New.
Merengue: ho meno confidenza con questo ballo che con altri caraibici, ma di recente, insieme alla nostra insegnante, abbiamo creato una coreografia sulle note de La Mordidita di Ricky Martin (e ne potete trovare una abbastanza simile alla nostra su YouTube).
Twerking e reggaeton: non sono molto ferrata, ma riesco a combinare qualcosa di semplice con Menea tu chapa di Wilo D New.
Twist
e boogie:
per
il twist, anche se un po’ rivisitato, mi piace molto Footloose;
per
il boogie, trovo davvero simpatica Dear
future husband di
Meghan Trainor.
Stretching/fitness
finale: Dopo il ballo, un piccolo spazio per il fitness vero e proprio!
Inizio con il tappetino, con addominali, sforbiciate e qualche
esercizio per la schiena. Proseguo a terra, con lo stretching per
gambe e busto. Infine mi rimetto in piedi e, seguendo il modello del
riscaldamento, rilasso con esercizi lenti tutto il corpo, dalla testa
alle spalle, dal busto ai piedi.
Solitamente io utilizzo Helium
di
Sia e Perfect
di Ed Sheeran, ma vanno benissimo i vostri due/tre lenti preferiti!
La
poesia del mese
L’8
marzo è stata la Festa della Donna, e per questo motivo ho scelto
per il post di oggi due brevi composizioni “al femminile” di
Vivian Lamarque.
La
signora non gelosa
Una
signora che stava diventando gelosa non lo diventò.
Nemmeno
un po’?
Sì,
un po’ sì ma pochissimo, come un solletico al contrario che
invece
di far ridere manca poco a piangere.
La
signora dell’ultima volta
L’ultima
volta che la vide
non
sapeva che era l’ultima volta che la vedeva.
Perché?
Perché
queste cose non si sanno mai.
Allora
non fu gentile quell’ultima volta?
Sì,
ma non a sufficienza
per
l’eternità.
Anche
se non possiamo andare oltre il giardino, la primavera spunta
comunque… ecco qualche violetta ed i fiori gialli della forstizia!
Dopo
mesi che non mi cimentavo con i dolci, ho preparato una crostata con
farina integrale e marmellata di albicocche! È un po’ semplice e
senza decorazioni (anche perché avevo finito la pasta frolla)… ma
buonissima!
...era
da un po’ che avevo questo buon proposito, ma finivo sempre per
rimandarlo. Finalmente la mia libreria è riorganizzata!
Se ve la sentite, vorrei sapere com'è andato questo marzo, come state vivendo questo difficile momento, come vi sentite. Stiamo distanti… ma uniti! Conserviamo pazienza, fiducia ed ottimismo… ed a poco a poco usciremo da questo periodo delicato!
Grazie per la lettura, ci rileggiamo in aprile :-)
Grazie per la lettura, ci rileggiamo in aprile :-)