lunedì 30 marzo 2020

I PREFERITI DI MARZO 2020

Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese




Cari lettori,
siamo al termine di questo mese di marzo. Un mese che per tutti noi è stato duro, pesante, difficile, spesso straniante. Tuttavia credo che in periodi come questi sia particolarmente importante cercare di tenere a mente tutto ciò che può rallegrare le nostre giornate, anche se si tratta semplicemente di un libro, un film, un allenamento casalingo, una nuova ricetta. Ecco i miei "Preferiti del mese" di marzo 2020!



Il libro del mese


Una fantastica vacanza in Grecia è il secondo romanzo di Karen Swan che leggo, dopo Un diamante da Tiffany (del quale ho parlato qui). So che quest’autrice è molto amata da chi legge romance e devo ammettere che, al termine di questa lettura, mi sono chiesta perché io abbia aspettato tanto a leggere qualcos’altro di suo.


Questo libro è la storia di Chloe Marston, una ragazza inglese che ha scelto un lavoro davvero complesso e delicato: lifestyle manager di personaggi ricchi e/o famosi. Ella è stata una delle prime assunte di una start-up che presto ha raggiunto il successo: tuttavia, la fine di una “storia d’amore” con un uomo che non ha mai voluto lasciare la fidanzata ufficiale le ha ben presto reso impossibile vivere e lavorare a Londra.

Senza pensarci troppo, Chloe ha deciso di trasferirsi nella sede di New York dell’agenzia, ed è ormai da qualche mese che ella vive nella Grande Mela. È ormai arrivata l’estate ed ella sta passando il suo sabato negli Hamptons, quando una telefonata la raggiunge: la sua amica e collega Poppy è stata investita da un’automobile, è in ospedale in condizioni molto gravi, e forse non si tratta nemmeno di un incidente.

Il capo di Chloe le chiede un enorme favore: nei prossimi mesi, ella dovrà abbandonare le sue consuete mansioni d’ufficio e fare il lavoro di Poppy, ovvero seguire personalmente i facoltosi clienti dell’agenzia nelle loro folli avventure.

Seppur incerta e riluttante, ella accetta, ma è particolarmente preoccupata per una “new entry”: il miliardario Joe Lincoln, che, poco prima dell’incidente di Poppy, aveva deciso di affidarsi a lei per cercare una tenuta di campagna in Grecia. Chloe non vorrebbe partire per l’Europa con quell’uomo, che è tanto affascinante e carismatico quanto sarcastico e scostante; quando però scopre che il suo ex è a New York e che desidera riconquistarla, sceglie ancora una volta la fuga.

Per Chloe e Joe ha inizio un’indimenticabile avventura greca, alla ricerca della tenuta perfetta per il miliardario. La nostra protagonista, giorno dopo giorno, si sente sempre più attratta dal suo compagno di viaggio, ma inizia a sospettare che l’uomo le stia nascondendo qualcosa. Inoltre, la tragica scomparsa della moglie di un altro suo cliente e le indagini sull’incidente capitato a Poppy complicheranno non poco la situazione.


Ho terminato Una fantastica vacanza in Grecia in brevissimo tempo ed ho fatto persino fatica a “staccarmi” dalla lettura. Era da un po’ che non divoravo un romanzo in questo modo. Lo stile di scrittura dell’autrice è quasi avvolgente (e, secondo me, è più raffinato rispetto all’esordio) e la sua capacità di inserire elementi gialli e mistery in una trama romance è davvero apprezzabile. Come di consueto nei romanzi rosa, la storia romantica è al centro della scena, ma sono presenti anche tematiche più serie, come la differenza tra sostanza ed apparenza ed il modo dissacrante in cui viene smascherato il cosiddetto “mondo dorato” dei ricchi e famosi.

L’ambientazione greca è stupenda e mi ha fatto venire voglia di primavera ed estate. Mi sarebbe piaciuto che più pagine fossero dedicate al soggiorno sull’isola, ma il resto del romanzo è ambientato a New York, che non dev’essere poi un brutto posto, quindi va bene anche così. Sicuramente leggerò altri romanzi dell’autrice!



Il film del mese


In questo periodo di cinema e cineforum chiusi sono riuscita almeno a recuperare qualche film uscito mesi fa. Tra questi, quello che mi ha più sorpreso è stato Joker di Todd Phillips.


La storia si svolge nell’immaginaria Gotham City, ma potrebbe benissimo essere ambientata in una qualunque metropoli americana. La città è allo sbando: il tasso di criminalità è alle stelle, la quantità di spazzatura ha riempito i vicoli di topi, la campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco sta dando vita a tanto scontento e ad una serie di rivolte armate.

Persino all’interno di questo scenario apocalittico c’è chi sta peggio degli altri. Arthur Fleck è un uomo poverissimo, che vive con l’anziana e svampita madre in un fatiscente condominio di periferia e soffre di un disturbo che, in condizioni di tristezza o agitazione, lo porta a ridere in modo incontrollato. Egli vorrebbe avere successo come comico, ma riesce a lavorare soltanto come clown nei negozi e negli ospedali.

Per quanto egli provi a sorridere ed a farsi forza, nulla sembra andare per il verso giusto: sua madre è sempre più svagata ed insiste a voler chiedere aiuto al candidato favorito per le elezioni del sindaco, i colleghi lo prendono in giro, i bulli di strada lo picchiano, le persone lo guardano male per via della sua patologia e lo Stato decide di tagliare i fondi che consentivano a lui ed a tanti altri disperati di avere farmaci e terapia psicologica.

Una notte, mentre egli torna a casa in metro, mascherato ancora da clown, tre giovani ricchi ed arroganti prima importunano una donna, poi, una volta che ella è scesa, tentano di picchiarlo. Questa volta, però, Arthur estrae una pistola che si è procurato fortunosamente e spara.

Questo suo primo delitto è solo l’anticamera di una lunga discesa all’inferno: Arthur, vedendo che alcuni interpretano il gesto del vendicatore mascherato come una sorta di rivalsa contro i ricchi oppressori e rendendosi conto che finalmente le persone si accorgono della sua esistenza, decide di farla pagare a tutti coloro che lo hanno umiliato, fino a trasformarsi nel temutissimo Joker, il criminale mascherato.


Mi sono accostata a questo film con parecchi dubbi: non essendo per niente un tipo da pellicole sui supereroi, temevo che non sarebbe stato il mio genere e che avrei iniziato a smaniare sulla poltrona alla prima auto ribaltata ed al primo macchinario futuristico. Con un certo stupore, mi sono trovata di fronte ad una storia completamente diversa: Joker non è un film di supereroi, ma nemmeno di “cattivi” veri e propri. 

È una pellicola noir di denuncia politica e sociologica, che racconta la nascita di un mostro creato proprio dall’ambiente che lo circonda. Sul banco degli imputati ci sono la politica diventata ormai retorica sterile, lo stigma sociale che subisce chi ha problemi di salute mentale, la tendenza dei “vincenti” a prevaricare ed umiliare gli ultimi, le manovre finanziarie che fanno sempre più tagli su salute, istruzione e famiglia, e tanto altro ancora. Un film senz’altro a tinte forti, ma che vale assolutamente la pena di vedere (anche per l’incredibile interpretazione dell’attore protagonista Joaquin Phoenix, che non a caso ha vinto l’Oscar).



La musica del mese


Questo marzo molto particolare, tra le varie novità, ha imposto a tutti noi anche la chiusura delle nostre attività sportive di riferimento.

Così, con danza e zumba in stop forzato, ho pensato di allenarmi da casa, creando da sola delle lezioni di un’oretta di fitness ballato, alle quali mi sono dedicata 2/3 volte alla settimana. 



Questo allenamento mi ha molto aiutato a sentirmi meglio, sia fisicamente che (soprattutto) psicologicamente. Per questo motivo ho deciso di condividere con voi musiche e modalità, così, magari, anche le altre “ballerine a riposo” o le appassionate di zumba potranno prendere ispirazione!


Riscaldamento: solitamente parto dalla testa, poi passo agli esercizi per spalle e braccia. Successivamente proseguo con le gambe, sia in piedi che a terra. Infine sciolgo il busto ed eseguo una serie di saltelli, spostandomi e sul posto, alcuni dei quali con l’ausilio dei pesetti da 1 kg (per me sono quelli giusti; se vi bastano quelli da mezzo chilo, o volete mettervi alla prova con quelli da 2, dipende da voi!).
Come musica, io utilizzo Beautiful monster di Ne-yo; con la mia insegnante di zumba abbiamo spesso usato I’ll fly with you di Gigi d’Agostino.


Sequenza di 10 balletti: dopo il riscaldamento, passo alle coreografie di fitness ballato, dividendomi tra aerobica vera e propria, latini, caraibici ed altri generi. Ogni volta cambio un po’, anche se ho le mie preferite. Solitamente ne eseguo 10, con una pausa breve dopo i primi cinque. Mi sono ispirata principalmente alle coreografie che ci ha mostrato la mia insegnante di zumba, ma ne ho inventate anche di nuove. Ecco le musiche che utilizzo di solito:

Aerobica leggera (modello ballo di gruppo): What a feeling, dal film Flashdance; Don’t stop me now, dei Queen; Da zero a cento, di Baby K; Una volta ancora, di Fred De Palma e Ana Mena; Nera, di Irama. Talvolta, a lezione, abbiamo utilizzato un medley delle canzoni più famose di Grease; qualche giorno fa ho visto che si trova su YouTube cercando "Grease Megamix" e proverò a riprodurlo anche da casa.

Aerobica con pesetti: Maniac, dal film Flashdance; Amore e Capoeira, di Giusy Ferreri e Takagi&Ketra; Azukita, di Steve Aoki e Daddy Yankee.

Salsa: Arrogante, di Irama; La cintura, di Alvaro Soler (entrambe con qualche modifica in stile “ballo di gruppo” per il ritornello).

Bachata: Dove e quando, di Benji e Fede; Sofia, di Alvaro Soler (un po’ modificata nel ritornello).

Cha cha cha: La mia preferita è Save the last dance for me di Michael Bublé, ma va bene anche Come dance with me, sempre dello stesso cantante (che, come saprete, amo molto). 

Merengue: ho meno confidenza con questo ballo che con altri caraibici, ma di recente, insieme alla nostra insegnante, abbiamo creato una coreografia sulle note de La Mordidita di Ricky Martin (e ne potete trovare una abbastanza simile alla nostra su YouTube).

Twerking e reggaeton: non sono molto ferrata, ma riesco a combinare qualcosa di semplice con Menea tu chapa di Wilo D New.

Twist e boogie: per il twist, anche se un po’ rivisitato, mi piace molto Footloose; per il boogie, trovo davvero simpatica Dear future husband di Meghan Trainor.


Stretching/fitness finale: Dopo il ballo, un piccolo spazio per il fitness vero e proprio! Inizio con il tappetino, con addominali, sforbiciate e qualche esercizio per la schiena. Proseguo a terra, con lo stretching per gambe e busto. Infine mi rimetto in piedi e, seguendo il modello del riscaldamento, rilasso con esercizi lenti tutto il corpo, dalla testa alle spalle, dal busto ai piedi. Solitamente io utilizzo Helium di Sia e Perfect di Ed Sheeran, ma vanno benissimo i vostri due/tre lenti preferiti!



La poesia del mese


L’8 marzo è stata la Festa della Donna, e per questo motivo ho scelto per il post di oggi due brevi composizioni “al femminile” di Vivian Lamarque.


La signora non gelosa

Una signora che stava diventando gelosa non lo diventò.
Nemmeno un po’?
Sì, un po’ sì ma pochissimo, come un solletico al contrario che
invece di far ridere manca poco a piangere.


La signora dell’ultima volta

L’ultima volta che la vide
non sapeva che era l’ultima volta che la vedeva.
Perché?
Perché queste cose non si sanno mai.
Allora non fu gentile quell’ultima volta?
Sì, ma non a sufficienza
per l’eternità.



Le foto del mese



Anche se non possiamo andare oltre il giardino, la primavera spunta comunque… ecco qualche violetta ed i fiori gialli della forstizia!



Dopo mesi che non mi cimentavo con i dolci, ho preparato una crostata con farina integrale e marmellata di albicocche! È un po’ semplice e senza decorazioni (anche perché avevo finito la pasta frolla)… ma buonissima!



...era da un po’ che avevo questo buon proposito, ma finivo sempre per rimandarlo. Finalmente la mia libreria è riorganizzata! 




Se ve la sentite, vorrei sapere com'è andato questo marzo, come state vivendo questo difficile momento, come vi sentite. Stiamo distanti… ma uniti! Conserviamo pazienza, fiducia ed ottimismo… ed a poco a poco usciremo da questo periodo delicato! 
Grazie per la lettura, ci rileggiamo in aprile :-)

giovedì 26 marzo 2020

MUSICA E AMICIZIA

Le più belle canzoni sugli amici




Cari lettori,
il post di oggi è dedicato ai nostri “Consigli musicali”!

Vi vorrei proporvi alcune canzoni a tema amicizia che mi piacciono molto. Ho scelto questo argomento perché mi sembra che, rispetto all’amore romantico, sia piuttosto trascurato. Alcune di queste canzoni rientrano più propriamente nel tema; altre hanno sfumature più “amorose” ma a me ricordano situazioni relative alle mie amicizie.
Spero che vi piacciano!



Noleggiami ancora un film, Francesca Michielin


Vorrei avere un po’ più di tempo
come per una polaroid
scattare e vedere che esce
ci sei tu che rimani, tu che rimani…

Adesso che le stagioni non le capisco più
adesso che il vento ci porta via
adesso che non fai più uno squillo per dirmi che mi pensi
noleggiami ancora un film, abbracciami adesso!
Adesso che le stagioni non le capisco più
adesso che il walkman l’ho buttato via
adesso che non fai più uno squillo per dirmi che mi pensi
noleggiami ancora un film, abbracciami adesso!



I’m only me when I’m with you, Taylor Swift


E non provo a nascondere le mie lacrime,
i miei segreti o le mie paure più profonde,
al di là di tutto, nessuno mi comprende come te
...e tu sai tutto su di me,
e dici che non potresti vivere senza di me!

Sono allegra solo quando non sei giù
non voglio volare se sei ancora a terra, non importa cosa io faccia,
...e sono me stessa solo quando sono con te!



See you again, Wiz Khalifa & Charlie Puth


Come si può non parlare di famiglia, quando è “famiglia” quel che abbiamo?
In tutto quello che ho passato tu eri al mio fianco
ed ora sarai con me per l’ultima avventura…

Quindi lascia che la luce ti guidi
tieni con te ogni ricordo mentre vai
ed ogni strada che prenderai ti riporterà a casa

È stata una lunga giornata senza di te, amico mio,
e ti dirò tutto al riguardo quando ti rivedrò
abbiamo fatto una lunga strada da quando abbiamo cominciato
e ti dirò tutto al riguardo quando ti rivedrò



A thousand miles, Vanessa Carlton


Mi sto incamminando in città,
cammino rapida, dei volti mi passano di fronte
ed ho nostalgia di casa.
Fisso senza attenzione davanti a me,
mi faccio strada in mezzo alla folla e basta

Ed ho bisogno di te, e mi manchi, ed ora mi chiedo…

Se potessi cadere nel bel mezzo del cielo
credi che potrei superare spazio e tempo?
...perché sai che potrei fare mille miglia
se potessi solo vederti stanotte...



Ragazza Paradiso, Ermal Meta


Mi hai dato tutto, ma niente avevi,
mi hai fatto amare tutti i miei difetti,
e come ho fatto io quando non c’eri?
Non prendere impegni per i prossimi anni!

Che sarà domani, non so che cosa dirti, domani sarà ieri, ma sì,
noi non saremo uguali, ma dentro ai nostri abbracci, quelli sì!


E di tutta questa vita io non butterei via niente
solo una mi completa tra milioni di persone
ogni cuore ha le sue pieghe, ogni volto ha le sue rughe,
non hai fatto mai promesse, ma le hai mantenute tutte!



Cielo e terra, Nek e Dante Thomas


Scrivo il tuo nome amico mio
oggi nel giorno dell’addio
anche se è inevitabile, mi chiedo ancora adesso
avrei potuto accorgermi della rabbia dentro te?
...e improvvisamente siamo là ancora
Quando eravamo cielo e terra
e di un amico la metà,
in ogni dubbio e in ogni verità,
quando eravamo la stessa pelle,
la stessa luce nel corpo e nell’anima...



La differenza tra me e te, Tiziano Ferro


E se la mia vita ogni tanto azzerasse
l’inutilità di queste insicurezze
non te lo direi,
ma se un bel giorno affacciandomi alla vita
tutta la tristezza fosse già finita
io verrei da te…

Poi mi chiedi come sto
e il tuo sorriso spegne i tormenti
e le domande a stare bene, a stare male,
a torturarmi, a chiedermi perché…

La differenza tra me e te,
tu come stai? Bene. Io come sto? Boh!
Me e te
Uno sorride di com’è, l’altro piange cosa non è
e penso sia bellissimo



Se tornerai, 883


Ti ricordi quell’estate, in moto anche se pioveva,
tentavamo un po’ con tutte, cosa non si raccontava
ci divertivamo anche con delle cose senza senso
questo piccolo quartiere ci sembrava quasi immenso

Poi le strade piano piano ci hanno fatto allontanare
e il motivo, sembra strano, non lo saprei neanche dire
solo ti vedevo qualche volta in giro con quegli altri
tu che mi dicevi: qualche sera passerò a trovarti!

Io che avevo i fatti miei, ti ricordi quella con quegli occhi grandi
che anche tu mi dicevi: è troppo bella
forse è stato il tempo, forse quella solitudine
che ci portiamo dentro, però credimi...

Se tornerai, magari poi noi riconquisteremo tutto
come tanti anni fa, quando per noi forse la vita era più facile!



Sai che, Marco Mengoni


Sai che ho cercato un modo per dimenticare
ma di colpo c’è il mio volerti bene
che è ancora più grande di me…

Eravamo davvero felici con poco
non aveva importanza né il come né il luogo
senza fare i giganti e giurarsi per sempre
ma in un modo o in un altro sperarlo nel mentre
aver fatto di tutto per non stare alla porta
e trovarsi da soli col poco che resta
rifugiarsi in un luogo lontano dal mondo
dove sembra infinito anche un solo secondo

È l’amore che resta quando il tempo non passa
e tu resti alla porta con l’amore che resta.



Told you so, Little Mix


Sii onesta, come ti senti, amica?
Stai piangendo di nuovo? Datti solo un po’ di tempo, respira,
vedi, io sono contenta per te,
quel ragazzo stava solo facendo finta,
noi lo abbiamo detto, tu non avresti ascoltato
ma alla fine hai capito
che lui non ti avrebbe mai amato come noi ti vogliamo bene,
ma, per favore, non troverà mai una come te

Amica, vieni da me stanotte,
ho il vino e salviette per pulire il trucco
e ci abbracceremo
possiamo mettere su il bollitore
e parlare di come lui non sia quello giusto
...ma non ti dirò mai “Te l’avevo detto”.



Il cammino, Eros Ramazzotti


Si parlava di te l’altra sera, si diceva che non canti più
quelle strofe di frontiera belle come la tua gioventù
ma se il cuore ha un’ala spezzata devi solo curarla perché
non è ancora la fermata, altri viaggi aspettano te…

Dall’istinto che hai di non cedere mai
è da questo lo sai che riparte il cammino

Ognuno di noi ha la sua strada da fare
prendi un respiro ma poi tu non smettere di camminare
anche se sembreranno più lunghi che mai certe dure salite del cuore
c’è che ognuno di noi, può resistere sai, aggrappato ad un raggio di sole!



When it’s time, Green Day


Le parole restano intrappolate nella mia mente,
mi dispiace, non mi prendo il mio tempo per comprendere i miei sentimenti,
perché dalla prima volta che sei entrata nella mia vita
il mio tempo ticchetta intorno a te

Ma poi ho bisogno della tua voce
come chiave per liberare
tutto l’amore che è intrappolato dentro me
quindi dimmi quando è il momento
di dirti “Ti voglio bene”.




Come al solito, è il momento della vostra opinione!
Conoscete queste canzoni? Vi piacciono?
Avete altri brani sull’amicizia da consigliarmi?
Secondo me non sono mai abbastanza…
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)