Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese
Cari
lettori,
anche
il mese di maggio è giunto al termine! Dopo un marzo ed un aprile
molto difficili per tutti noi, qualcosa sta lentamente iniziando a
tornare alla normalità, anche se credo che dovremo fare ancora molti
passi. Per quanto mi riguarda, la novità più importante è stato il
fatto che ho potuto finalmente rivedere i miei cari (o “i
congiunti”, come si dice adesso) e passare del tempo con loro. Per
il resto, purtroppo non è ancora cambiato molto… ma cerco di
restare positiva!
Nel
frattempo, ecco tutto quello che mi è piaciuto nelle ultime quattro
settimane, dai libri ai film, dalla musica alla poesia!
Il
libro del mese
Angela
Mazzola, giovane poliziotta di Palermo, è una ragazza tanto bella
quanto intelligente, che sta muovendo i primi passi in Questura, tra
indagini al momento poco rilevanti e qualche compito di ordinaria
amministrazione. La sua vera occasione deve ancora arrivare, ma
Angela non si perde d’animo e, al di là del lavoro, cerca il più
possibile di godersi la vita: ha un gradevole appartamento al quale
tiene molto, si diverte nei locali dell’estate palermitana e cerca
l’amore, ma al momento ha soltanto un corteggiatore, un collega da
lei definito il “Michael Bublé della Questura”, ad indicare che
è un tipo simpatico e brillante, ma che non suscita in lei una
grande passione.
Un
giorno, un terribile delitto sconvolge la zona di Palermo dove vive
Angela. La vittima, brutalmente uccisa e trovata in un lago di
sangue, è la titolare di un negozio di parrucche, un posto che era
diventato una piccola oasi di tranquillità per tante pazienti
oncologiche che, oltre ad affrontare già notevoli problemi, spesso
si sentivano in crisi con la loro femminilità. La signora uccisa era
gentile, solare, benvoluta da tutti, ed il suo assassinio è un
fulmine a ciel sereno.
La
madre e la zia di Angela conoscevano la vittima e, tra una
chiacchiera di paese ed un pranzo in famiglia, la nostra protagonista
inizia a conoscere sempre più dettagli su di lei, sul suo lavoro
e sulle sue frequentazioni. Dal momento che il suo capo continua ad
affidarle degli incarichi di poca importanza, ella decide di condurre
una sorta di “indagine non autorizzata”, cercando di capire da
sola l’identità dell’assassino e di mettersi finalmente alla
prova.
Stella
o croce è il primo romanzo che
leggo tra quelli di Gian Mauro Costa. Come ormai saprete, da Camilleri a Recami, da Manzini a Stassi, sono una fan dei giallisti
della Sellerio, ognuno dei quali ha
una sua cifra stilistica che lo distingue dagli altri.
Mi è già capitato di leggere dei racconti di Gian Mauro Costa appartenenti
alle varie raccolte e mi sembra di aver capito che egli prediliga
protagonisti piuttosto ordinari ed una certa leggerezza narrativa che
completa l’intreccio di stampo poliziesco. Rispetto a tanti altri
protagonisti di romanzi gialli, più introversi, cupi, segnati da un
passato difficile, Angela è
una ragazza ottimista ed estroversa, ma anche sensibile ed intuitiva,
e queste qualità saranno essenziali per la sua prima indagine “da
romanzo” e non soltanto “da racconto”.
L’ambientazione
siciliana, già casa del commissario Montalbano e del giornalista Saverio Lamanna, è cara ai lettori della Sellerio, ma qui è
presentata con grande semplicità, quasi con familiarità.
So
che è già uscito un altro episodio delle indagini di Angela
Mazzola, Mercato nero,
e sicuramente non me lo perderò.
Il
film del mese
Ho
una confessione da fare: fino a poche settimane fa non avevo mai
visto la trilogia de Il signore degli anelli di Peter Jackson.
I film sono usciti quando andavo alle scuole medie e, da adolescente,
ho provato più volte ad iniziare La compagnia dell’anello,
finendo sempre assopita davanti alla tv dopo la prima mezz’ora.
Forse per via della lunghezza, forse per il fatto che i fantasy, come
ormai avrete intuito, non sono il genere che pratico di più (con
l’unica notevole eccezione di Harry Potter), non sono mai stata
incuriosita a recuperare la serie.
Questa
lunga serie di serate da passare forzatamente a casa, però, mi ha
finalmente convinto a riprovarci e, con mia grande sorpresa, non solo
sono riuscita a vedere tutta la trilogia, ma l’ho veramente
apprezzata.
Sono
rimasta molto colpita, innanzitutto, dal mondo fantastico creato da
Tolkien, incredibilmente complesso: dalla Contea degli Hobbit al Nero
Castello di Mordor, dalle città degli uomini al mitico Gran Burrone degli
Elfi, l’autore è stato davvero abile a creare mondi fantastici
attingendo a tanti riferimenti diversi. Ho colto elementi
appartenenti al medioevo (il regno di Rohan), ai bestiari (dai draghi
che cavalcano gli spiriti al demone della miniera), alla fantascienza
(la porta di Durin), alle battaglie dell’antichità greca e romana
(lo scontro con gli Olifanti ricorda molto da vicino la campagna in
India di Alessandro Magno) ed altro ancora.
Ho
anche apprezzato il forte simbolismo narrativo, soprattutto per
quanto riguarda alcuni personaggi. Il Potere puro, ad esempio, è
rappresentato da Sauron, l’antagonista principale, che, essendo
totalmente consumato dalla malvagità, non ha più nulla di umano,
ma è rappresentato come una vuota armatura nel prologo e come un
grande occhio infuocato nel resto della trilogia.
L’Anello, invece,
a mio parere, non rappresenta tanto il Potere, quanto l’Idea di
esso, il Desiderio di averlo, ed è per questo motivo che chi ne
diventa schiavo non ottiene nulla, anzi, perde se stesso diventando
l’ombra di quello che era. Il personaggio che rappresenta questa
terribile spaccatura interiore è Smeagol/Gollum, un tempo abitante
della Contea come gli eroi Frodo e Sam e diventato poi una pericolosa
e schizofrenica creatura. Le scene in cui le sue due personalità
dialogano tra loro, secondo me, sono davvero da brividi (e
riuscitissime).
L’amicizia
più bella, a mio parere, è proprio quella tra Frodo e Sam: da una
parte il protagonista caricato di un terribile peso, un’anima pura
scelta dallo stregone Gandalf proprio perché buona e, a differenza
del suo mentore, senza desiderio (nemmeno celato) di potere, una persona che ogni
giorno porta avanti una lotta per non far sì che il suo cuore venga
corrotto dall’anello; dall’altra la sua spalla, saggia e
pragmatica, che lo sostiene e lo aiuta a restare positivo. Anche il
rapporto che si crea tra Aragorn, Legolas e Gimli (un Re, un Elfo ed
un Nano) mi ha stupito e spesso divertito.
La
storia d’amore tra Aragorn e la principessa degli Elfi Arwen è
davvero romantica, ma credo che il mio personaggio femminile
preferito sia Eowyn, nipote del re di Rohan, una ragazza che soffre
prima per via di un amore non ricambiato e poi perché nessuno
desidera che lei combatta, ma che alla fine trova il suo riscatto in
battaglia e la felicità con un uomo che, come lei, ha conosciuto
il lutto e l’abbandono.
Gli
effetti speciali sono davvero spettacolari, le scene epiche
incredibili (soprattutto quelle della battaglia alla fine de Le
due torri) e devo ammettere che orchi e mostri vari sono
terrificanti, ma se non ho avuto gli incubi nemmeno io credo che
possiate farcela tutti.
Ora
sicuramente qualcuno di voi mi dirà: bene, il prossimo passo è
leggere i libri! Sfida troppo ambiziosa, mi sa… comunque vi terrò
aggiornati!
La
musica del mese
Come
sicuramente saprete, da fine febbraio palestre, centri sportivi e
scuole di ballo hanno chiuso, così molti ballerini in erba come me
hanno sentito l’esigenza di reinventarsi e di vivere il proprio
sport preferito direttamente a casa propria.
Facendo
tesoro delle lezioni di danza e di zumba, ho pensato di creare una
mia routine di fitness ballato, tra aerobica, musical e danze
caraibiche, che vi ho raccontato nel post dei miei preferiti di marzo.
Ultimamente,
per variare un po’, mi sono messa a cercare un po’ di ispirazione
su YouTube, ed oggi vi consiglio due canali che mi stanno piacendo
molto, con i miei allenamenti preferiti e, ovviamente, musiche
annesse.
Il
primo canale, MadFit (qui il link), è gestito da una simpatica ragazza
canadese che ha studiato per anni danza classica e che si è
re-inventata come istruttrice di palestra e workout casalinghi. Io vi
consiglio particolarmente:
-
I DANCE PARTY, ovvero le sequenze di quattro/cinque canzoni da
ballare in stile zumba:
il mix degli anni ‘90, davvero divertente e vagamente nostalgico
per i miei coetanei, comprende Oops!
I did it again di
Britney Spears, Everybody
dei
Backstreet Boys, Boom
boom dei
Vengaboys, No
scrubs dei
TLC e Spice up
your life delle
Spice Girls.
Quello
degli anni 2000, molto simpatico, mette invece in sequenza Crazy
in love di
Beyoncé, Buttons
delle
Pussycat Dolls, Yeah
di
Usher e Please
don’t stop the music di
Rihanna.
-
I BALLET WORKOUT, ovvero sequenze di esercizi basate sui passi della
danza classica:
sono sequenze di esercizi ginnici di 20 minuti circa, con un po’ di
musica di atmosfera. Per trasformare plié, arabesque e relevé, di
solito passi dei balletti, in un allenamento fitness! Proposto in quattro versioni: una per tutto il corpo, una per le gambe, una per
l’addome ed una per glutei e cosce. Piuttosto intensi, ma, secondo me, se si è ballerine,
molto più “confortevoli” di un classico corso da palestra.
-
I SONG WORKOUT, mini-allenamenti di ¾ minuti sulle note di una
canzone:
per tutti i gusti e di tutti i generi!
Il
secondo canale, invece, Pamela
Reif (qui il link), è gestito da una ragazza tedesca più esperta di fitness che di
ballo, ma che ha comunque pubblicato dei tutorial davvero carini per
chi vuole muoversi divertendosi un po’.
Io vi consiglio soprattutto
questi video:
-
15 minuti sexy dance workout:
un
mix di zumba e fitness sulle note di Get
Busy e
Temperature
di Sean Paul, When
love takes over di
David Guetta e Kelly Rowland e One
more time dei
Daft Punk.
-
15 minuti dance cardio workout:
una serie di coreografie accompagnate da Ain’t
nobody di
Chaka Khan, You
can’t hurry love di
Phil Collins, Take
on me degli
A-Ha e Holiday
di
Madonna.
-
“Lonely” di Joel Corry, Happy dance warm up:
4 minuti di ballo perfetti per il riscaldamento!
-
“South of the border” di Ed Sheeran, legs work out:
un allenamento della durata di una canzone, che però permette di far
lavorare moltissimo le gambe.
-
10 min Cool down stretching:
classico di fine allenamento.
Nel
caso non siate appassionati di danza o zumba, entrambi i canali
contengono moltissimi tutorial di ginnastica o varie discipline
fitness, per allenare, di volta in volta, specifiche parti del corpo.
Vi consiglio soltanto, anche qualora i 15/20 secondi di riposo per
recuperare non siano indicati, di bloccare il video e prenderveli lo
stesso, perché loro sono indistruttibili… e, non so voi, ma io un
po’ meno! :-)
La
poesia del mese
Per
questo mese ho pensato di proporre un componimento di Julio Cortazar
dal titolo Il futuro. La voce narrante di questa poesia ha
perduto una persona cara ed immagina come sarà la sua vita d’ora
in poi.
Ho pensato di condividerla con noi, dal momento che in questo
mese di maggio abbiamo ripreso cautamente alcune nostre abitudini, ma
credo che sia rimasto in noi un senso di privazione difficile da
superare.
E
so molto bene che non ci sarai.
Non
ci sarai nella strada,
non
nel mormorio che sgorga di notte
dai
pali che la illuminano,
neppure
del gesto di scegliere il menù,
o
nel sorriso che alleggerisce il “tutto completo” delle
sotterranee,
nei
libri prestati e nell’arrivederci a domani.
Nei
miei sogni non ci sarai,
nel
destino originale delle parole,
né
ci sarai in un numero di telefono
o
nel colore di un paio di guanti, di una blusa.
Mi
infurierò, amor mio, e non sarà per te,
e
non per te comprerò dolci,
all’angolo
della strada mi fermerò,
a
quell’angolo a cui non svolterai,
e
dirò le parole che si dicono
e
mangerò le cose che si mangiano
e
sognerò i sogni che si sognano
e
so molto bene che non ci sarai,
né
qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo,
né
là fuori, in quel fiume di strade e di ponti.
Non
ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,
e
quando ti penserò, penserò un pensiero
che
oscuramente cerca di ricordarsi di te.
Le
foto del mese
Tramonto
spettacolare fotografato da casa mia! Una vera esplosione di rosa…
Che
maggio sarebbe senza gli iris? Ecco i più belli del giardino!
Per
la serie “cucinando per me stessa”, ecco dei maccheroni integrali
con pomodorini e buzzonaglia! Per chi non la conoscesse: si tratta di
una specialità siciliana di tonno, costituita da ciò che
viene scartato dal momento in cui le parti più pregiate del pesce
devono essere inscatolate… davvero saporita, e speciale se usata
per condire i primi!
Questo
è stato il mio mese di maggio!
Per
me è stato insolito rispetto agli anni scorsi, e sinceramente non
sento ancora di essere tornata alla normalità, ma rispetto a marzo e
ad aprile ho avuto molta più libertà di movimento ed ho potuto
rivedere un po' di persone a me care, quindi posso considerarmi già fortunata.
E voi? Come state? Come avete vissuto queste settimane di cauta “ripartenza”? Che cosa mi raccontate a proposito del vostro maggio?
E voi? Come state? Come avete vissuto queste settimane di cauta “ripartenza”? Che cosa mi raccontate a proposito del vostro maggio?
Aspetto
i vostri commenti!
Grazie
per la lettura, ci risentiamo in giugno :-)