Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese
Cari
lettori,
siamo
al termine di giugno ed al consueto appuntamento con i “Preferiti
del mese”!
Per me sono state settimane un po’ anomale, perché la
prima parte di giugno è solitamente dedicata al mio annuale
spettacolo di danza, e quest’anno l’emergenza sanitaria ha
annullato tutti i nostri programmi. Come vedrete nella parte finale
del post, però, si è rivelato comunque un mese piuttosto importante
per me e per la mia famiglia… una sorta di nuovo inizio!
Nel
frattempo, ricapitoliamo insieme tutto quello che mi è piaciuto, dai
libri ai film, dalla musica alla poesia!
Il
libro del mese
È
il ‘67 e le radio di tutta Italia propongono Un cuore matto come
tormentone dell’estate in arrivo. Maggio, per la Liguria, è un
mese di preparazione per la stagione turistica ormai alle porte. La
piccola stazione della località di Cala Marina si gode la sua
routine abituale prima che, in giugno, i turisti la invadano.
Il
primo ad arrivare ogni mattina è Silvano, l’edicolante, che ama
più leggere i fumetti che vendere i giornali; poi arriva Ludovica,
la barista corteggiata da tutti, sul suo Ciao blu; in tempo per la
colazione si presenta il professor Martinelli, un solitario
professionista della matematica; con il primo treno del mattino si
affaccia il capostazione Dalmasso, che poi passa quasi tutta la
giornata nella sua stanzuccia dalla quale controlla la situazione;
appena fuori, Bartolomeo, il tassista, fa le parole crociate e spera
in una bella estate dopo un inverno di scarse corse e difficoltà
economiche; ogni giovedì, infine, il maresciallo Norberto della
Polfer fa un giro in stazione, in teoria per controllare che non ci
siano problemi, in pratica per fare lo spaccone con gli uomini ed il
brillante con Ludovica.
Tutti
questi personaggi sono osservati con attenzione da una figura chiave
della storia, la nostra voce narrante: Adelmo, l’addetto alle
pulizie. Tra tutti, egli è quello che conosce meglio la stazione:
per lui è la sua casa, un pezzo importante di vita, e ci passa molte
più ore di quelle che dovrebbe trascorrere, al di là dei suoi turni
abituali. Egli può osservare senza essere visto perché è una
persona “ai margini”: dal momento che non può parlare, tutti lo
chiamano Il Muto e lo ignorano, ad eccezione di Ludovica che gli
sorride al mattino e del professor Martinelli che gli rivolge qualche
parola.
Il
giovedì 18 maggio in cui inizia la storia, però, non è una
giornata come le altre: con il primo treno del mattino, insieme ai
soliti pendolari le cui facce tutti conoscono a memoria, scende una
bellissima donna dal vestito bianco e dal largo cappello, con scarpe
e borsa rossa. Ella non ha né l’aspetto sportivo ed ordinario
delle signore che vanno in vacanza in bassa stagione, né l’aria
disinibita delle prostitute delle case chiuse che ogni quindici
giorni si alternano. Inoltre, a differenza delle due categorie sopra
citate, è del tutto sola. La donna del mistero va dal tassista
Bartolomeo, gli chiede di essere portata all’hotel Miramare e
scompare come in un sogno.
Pochi
giorni dopo, il maresciallo Norberto riceve una segnalazione dalla
Procura: una donna, Liliana Borromini, a quanto dice il marito, è
scomparsa. Egli osserva la foto segnaletica della donna e si rende
conto che si tratta della splendida signora che è arrivata a Cala
Marina il giovedì precedente.
Il
maresciallo Norberto non ha mai avuto per le mani un’indagine così
importante, e di sicuro la sua inesperienza ed il suo atteggiamento
un po’ da sbruffone non lo aiutano, ma potrà approfittare sia
della collaborazione di un appuntato sveglio e molto paziente sia
dell’aiuto di tutti i personaggi della stazione, che contribuiranno
alla ricerca ed alla risoluzione del caso, ognuno a modo suo.
Tutti
i giorni è così è il primo
capitolo di una nuova serie di Roberto Centazzo, già autore dei
quattro volumi di Squadra speciale minestrina in brodo,
romanzi gialli che hanno per
protagonisti tre poliziotti neo-pensionati, dei quali vi ho parlato qui e qui.
La
serie di Cala Marina resta fedele alla formula, tanto cara
all’autore, della “commedia gialla”, calcando un po’ più la
mano sul primo dei due aspetti. Gli anni ‘60, l’ambientazione
vacanziera, l’apparente quiete di un piccolo paese in cui tutti si
conoscono e le dinamiche che
si instaurano tra i vari personaggi ricordano molto da vicino le
commedie televisive d’epoca, quelle che ancora adesso trasmettono
in replica nei pomeriggi di agosto e che sono diventate dei classici,
grazie anche ai bravissimi interpreti.
I personaggi della stazione di
Cala Marina sono degli “archetipi”, un po’ sul modello della
commedia teatrale: la bella ragazza di cui tutti notano l’avvenenza
ma pochi conoscono i pensieri e le preoccupazioni; l’uomo che
lavora tutto il giorno
per fuggire da una moglie prepotente e dalle figlie invadenti e si
rifugia in una stanza dove si occupa di un modellino in miniatura
della stazione; il maresciallo che si mette in mostra con le donne
anche se è sposato e con il lavoro anche se non ha grandi capacità,
ed il secondo in comando che deve rimediare alle sue smargiassate…
Anche
la parte “gialla”, tuttavia, riserva degli interessanti colpi di
scena e fornisce all’autore l’occasione per fare delle belle riflessioni su come si costruisce un poliziesco e, in
generale, una storia che valga la pena di raccontare.
La
piccola Cala Marina ed il suo microcosmo, descritto nel dettaglio,
conquisterà chi, come me, è amante della Liguria, ed in questo
momento ne sente un po’ di nostalgia.
In luglio uscirà il secondo volume delle Storie di Cala
Marina, e di certo non me lo
perderò!
Il
film del mese
I
cinema hanno riaperto da pochissimo e con mille precauzioni, e la
stagione estiva è sempre piuttosto priva di novità, quindi
purtroppo non ho una nuova uscita particolare da segnalarvi nemmeno
questo mese. Giugno, però, è tradizionalmente il mese delle
elezioni (anche se so che molte regionali ed amministrative sono
state rimandate a settembre per via della questione Covid) e per
questo motivo ho pensato di parlarvi di un film uscito qualche anno
fa, una simpatica commedia romantica a sfondo politico, Passione
sinistra.
La
storia è liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Chiara
Gamberale, di cui vi avevo parlato in questo booktag. Il libro, però,
è più che altro una sorta di racconto lungo: ho trovato la storia
un po’ troppo scorrevole e tante tematiche appena accennate. Il
film, invece, presenta personaggi molto meglio caratterizzati ed un
intreccio più originale.
La
protagonista, Giovanna detta Nina, interpretata da Valentina
Lodovini, è una trentenne che lavora precariamente come giornalista
insieme all’amica Martina (Geppi Cucciari), con la quale condivide
anche gli ideali di sinistra. Il suo tempo libero è speso tra marce
pacifiste e/o ecologiste ed attivismo politico spesso a titolo
gratuito. Il suo storico fidanzato è Bernardo, uno scrittore che si
dà tante arie da intellettuale impegnato ma in realtà punta
soprattutto alla fama. Nina crede molto nella loro storia e tenta
regolarmente di avere un figlio da lui, ricorrendo anche alla
fecondazione assistita, ma egli, appena ha una trasferta di lavoro,
la tradisce con chiunque.
Nina
ha appena perso il padre e ne soffre molto, ma, anche se a
malincuore, è decisa a vendere la sua villa al mare. Con l’aiuto
di Serge, custode della villa piuttosto eccentrico ma molto
sensibile, mette un annuncio immobiliare… annuncio che viene subito
trovato da Giulio (Alessandro Preziosi), un uomo che è l’esatto
opposto della nostra protagonista. Egli vende barche all’alta
società, è il classico imprenditore che fa la “bella vita”, è
fidanzato con la bionda e frivola Simonetta e ovviamente vota a
destra. Il suo nemico politico del momento è il candidato sindaco
Andrea Splendore, giovanotto che incarna appieno una nuova sinistra
che si definisce “rottamatrice” e che i conservatori vedono come
fumo negli occhi. Proprio per questa giovane promessa della politica
Nina deve scrivere il discorso in caso di vittoria delle elezioni, e
per la prima volta nella sua vita è in crisi.
Anche
se l’idea chiave che ruota intorno alla storia di Passione
sinistra è il classico delle commedie romantiche “gli opposti
si attraggono”, perché l’incontro/scontro tra Nina e Giulio si
trasformerà ben presto in passione, quello che mi è piaciuto
maggiormente di questo film è il fatto che ognuno dei personaggi,
alla fine della storia, si riveli molto diverso da quello che
potrebbe sembrare sulla carta. Nina avverte da tempo una certa
ipocrisia nelle persone che intorno a lei si professano idealiste e
tutte d’un pezzo, ma lo nega persino a se stessa per senso del
dovere; Giulio è stufo da tempo della vacuità del suo ambiente,
fatto di gente che ha tutto e vuole arraffare ancora di più, e la
profondità di contenuti di Nina, se all’inizio gli sembra
pesantezza, poi lo attrae; Bernardo sembrerebbe l’uomo ideale per
una donna come la nostra protagonista, ma è del tutto ipocrita;
persino Simonetta si rivela autoironica e sensibile suo malgrado, ed alcuni personaggi in apparenza secondari sono più
importanti di quello che potrebbe sembrare.
Si
tratta comunque di un film leggero e piacevole, una storia romantica
e divertente al tempo stesso, che ironizza su tanti luoghi comuni
politici e sociali. Potreste prenderlo come un cineforum in
preparazione ad eventuali elezioni settembrine…!
La
musica del mese
Scommetto
che tanti voi non saranno sorprese nello scoprire il protagonista
musicale del mio giugno: Nek!
A
fine maggio è uscita la seconda metà del suo nuovo disco Il mio
gioco preferito (della prima parte vi avevo parlato l’anno
scorso in questo post). Nek ha presentato le sue nuove canzoni in
un’esibizione “a porte chiuse”, in una piazza deserta, con i
suoi musicisti a debita distanza (Rtl 102.5 ha registrato dei video
che potete trovare a questo link).
Apriamo
subito una parentesi al femminile: …ma perché, perché, perché
farsi crescere i capelli (ormai piuttosto grigi) e radersi
completamente? Non sembra anche a voi che la scelta lo invecchi un
po’? Meno male che almeno come look è rimasto fedele alle sue
magliette a tinta unita ed ai suoi jeans neri, altrimenti forse non
sarebbe sembrato nemmeno lui…
Al
di là delle scelte d’immagine, la prima canzone che vi consiglio è
Imperfetta così, una sorta di inno all’autenticità ed agli
errori che diventano lezioni:
E
lo so come stai quando torni la sera, dei biscotti per cena,
e
lo so come mai parli sempre da sola, ma non sai dirti scusa,
piangi,
ti asciughi, ti osservi, ti sgridi, vorresti ma non sai perché,
sembrano
tutti più magri o più felici, almeno un bel po’ più di te (…)
...e
non impari mai che la sfortuna è una lezione,
che
ti ha salvato essere l’errore,
perfetta,
perfetta, perfetta, perfetta, imperfetta così!
La
seconda è invece Le montagne, un brano forse autobiografico
sulle difficoltà dell’età matura, che, ammetto, mi ha fatto un
po’ commuovere:
è
già il primo dicembre, senti che freddo fuori,
e
tu mi copri le spalle, dici “Ti ammali così”.
Oggi
è un giorno normale, mio padre nella foto
sembra
mi voglia dire: ti vedo anche da qui!
...Resteremo
io e te a sollevarci ancora
mentre
tutti di fretta se ne vanno sulla strada nuova
resteremo
io e te a vivere battaglie
a
coprirci di notte, sempre qui, come le montagne...
La
poesia del mese
Per
il mese di giugno ho scelto un componimento di Leonardo Sinisgalli,
un po’ malinconico ma molto evocativo, dal titolo I vecchi hanno
il pianto facile. In questa poesia i pomeriggi d’estate vengono
raccontati in modo molto delicato.
I
vecchi hanno il pianto facile
in
pieno meriggio
in
un nascondiglio
della
casa vuota
scoppiano
in lacrime seduti.
Li
coglie di sorpresa
una
disperazione infinita.
Portano
alle labbra uno spicchio
secco
di pera, la polpa
di
un fico cotto sulle tegole.
Anche
un sorso d’acqua
può
spegnere una crisi
e
la visita di una lumachina.
Le
foto del mese
Il
12 giugno è stato… l’ultimo giorno di lavoro di papà! Dopo 42
anni e 10 mesi di fabbrica, anche per lui è arrivato il momento del
meritato riposo e della libertà! Auguri papi :-)
Il
15, invece, a più di cinque anni da quando sono diventata
proprietaria “in percentuale” della mia casetta, ed a quattro
esatti dal mio trasferimento… la casa è ufficialmente diventata
mia al 100%.
Come già scritto sui social, sono stati cinque anni
intensi.
Ci sono stati piccoli e grandi lavori di sistemazione, tv
che saltano nel bel mezzo di un programma, box doccia che franano
mentre stai rifacendo il letto, aspirapolvere che crollano e ti
svegliano alle 5.47, piastrelle che si sollevano con rumori
inquietanti alle 3 di notte quando hai appena finito di leggere “Il
suggeritore” di Donato Carrisi (paura, eh???), formiche che
decidono di invadere il bagno proprio quando sei appena tornata dalle
prove generali del saggio, cimici che colonizzano le tue persiane,
elementi laterali del garage che crollano di schianto evitando per
pochi cm la tua Fiestina (che già di suo campa per miracolo) e
questa recentissima quarantena.
Ma sono stati anche cinque anni di vicini
fantastici, amici “pelosetti” del tuo palazzo che ormai sono
diventati un po’ anche tuoi, serate di relax con telecomando e
divano tutti per te, costumi in scena sparsi tra studio e salotto,
recensioni per il blog scritte alla scrivania con la nuova sedia
ergonomica, sere d’estate sul balcone con il kindle ed i gatti dei
dirimpettai, lotte contro “marchingegni infernali” ingaggiate e
vinte, esperimenti culinari e nuovi piatti forti, cene di compleanno
e pigiama party, colazioni al bar sotto casa, pizze e grigliate dagli
zii e da Otto che sono ad un passo, pomeriggi passati tra le
bancarelle alla ricerca di “oggettini” per decorare la casa,
riscoperta di soprammobili dei nonni e di famiglia che hanno avuto
una “seconda vita”, mattine prenatalizie alla ricerca dell’albero
natalizio perfetto… e tanto altro ancora!
Quindi, tanti auguri
anche a noi, casetta!
Giugno
qui in Lombardia è stato un mese piuttosto insolito dal punto di
vista climatico: ancora freddino, piovoso e non troppo estivo, il
che, dopo una lunga quarantena, non ci voleva proprio… però sono
riuscita ad approfittare delle giornate buone per fare qualche
passeggiata al parco qui vicino, e per scoprire che sono state
piantate tante aiuole fiorite che l’hanno reso ancora più bello!
Ecco
il mio giugno… come vedete, nonostante tutto, è stato piuttosto
intenso!
Voi
che mi raccontate, invece? Qualche novità da condividere?
Qualche
film, libro, disco da raccomandarmi? Qualche progetto per l’estate
ormai iniziata? Fatemi sapere!
Grazie
per la lettura, ci rileggiamo in luglio :-)