Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese
Cari
lettori,
ultimo
giorno di ottobre...e ponte di Halloween alle porte! Come al solito,
oggi riepiloghiamo insieme i “preferiti del mese”, dai libri ai
film, dalla musica alla poesia!
Il
libro del mese
Credo
che alcuni di voi conoscano già la serie della “Casa di ringhiera”
di Francesco Recami, della quale vi ho parlato qui. Protagonisti di
questi originali e piacevoli non-gialli sono gli abitanti di una
vecchia casa di ringhiera di una zona popolare di Milano, in
particolare il tappezziere in pensione Amedeo Consonni, vedovo, nonno
e detective per hobby.
Questo
romanzo, Il diario segreto del cuore, inizia con uno strano
fuggi-fuggi generale: il Consonni è “morto” (e no, le virgolette
non sono casuali); la signorina Angela Mattioli, ex compagna del
tappezziere, è partita da un po’, così come il suo più caro
amico, Luis De Angelis, che è stato recentemente visto con una
misteriosa bionda; la banda di peruviani è momentaneamente assente,
forse a causa di qualche offerta lavorativa altrove; il manovale
Antonio è andato in Germania per qualche mese; perfino la signorina
Mattei-Ferri, l’anziana e “disabile” (altre virgolette non
casuali) pettegola dello stabile è in vacanza.
Nella
casa di ringhiera è rimasta solo la famiglia Giorgi, composta dalla
madre Donatella, purtroppo rimasta disoccupata e costretta ad
arrotondare con alcune pulizie, dal figlio adolescente Gianmarco e da
Margherita, che ha appena iniziato la seconda media. La famiglia è
in forti difficoltà, non solo per la perdita del lavoro della madre,
ma anche e soprattutto per i tanti problemi di alcoolismo del padre,
che si è separato dalla madre, vive in una casa-famiglia ed è
riuscito a trovare un lavoro come badante della signorina Mattei –
Ferri.
Una
mattina come tante, Donatella trova, in una sorta di cuscino-peluche,
il diario di Margherita, insieme ad alcune recensioni dei romanzi che
ha letto per la scuola e di altri – ben meno ortodossi – che ha
letto per sua curiosità personale.
È
un diario che, in un certo senso, è una sorta di parodia del
famosissimo Cuore. Al centro dell’attenzione non c’è più
la scuola di una volta, fatta di severe maestre dalla penna rossa, di
buoni ed un po’ ipocriti sentimenti, di regole da rispettare, bensì
il mondo scolastico di oggi, tra docenti precari, sottovalutazione
dello studio, tante forme di bullismo ed una smodata curiosità nei
confronti del sesso.
Margherita,
purtroppo, subisce la cattiva influenza di alcune sue compagne di
classe, ed è proprio contro di esse che si scatenerà la vendetta di
una inviperita Donatella, ignara del fatto che le conseguenze delle
sue gesta ricadranno su di lei e sulla sua famiglia.
Recami
racconta sempre la “commedia umana”, fatta di equivoci e difesa
dei propri interessi personali, con grande bravura. Quello che mi ha
colpito di più di questo romanzo, tuttavia, è che esso dica molte
cose vere sul mondo dell’istruzione e sugli adolescenti/giovani,
cose che in ben pochi hanno il coraggio di dire perché politicamente
scorrette… e che qui sono affrontate senza peli sulla lingua.
Perché
tanti genitori hanno iniziato a svalutare l’importanza
dell’istruzione riducendo la scuola ad un parcheggio? Che cosa ha
spinto i nostri adolescenti ad avere sempre meno voglia di studiare
ogni giorno, perché “tanto c’è la crisi, non troverò mai un
buon lavoro nemmeno con la laurea, meglio fare il rapper o lo
youtuber con la terza media” (discorsi che non sono solo nel libro,
ma ho sentito con le mie orecchie)? Con quale coraggio continuiamo a
commuoverci per le disgrazie che accadono dall’altra parte del
mondo (ed a proporre letture su questi argomenti), se poi non
aiutiamo chi tra di noi non ha nemmeno i soldi per la spesa? E perché
facciamo finta che i nostri ragazzi non abbiano bisogno di
un’educazione sessuale decente e lasciamo che si informino da soli
con metodi discutibili, come i romanzi erotici biecamente messi in
ridicolo da Margherita?
Questi
ed altri gli importanti quesiti che solleva questa sorta di “Cuore
alla rovescia”, una lettura davvero da non perdere.
Il
film del mese
Siamo
in Sicilia, negli anni ‘80, e tutti gli “uomini d’onore”
dell’isola sono stati invitati dal boss della vecchia mafia
palermitana, Stefano Bontate, ad una festa in occasione di Santa
Rosalia. Il vero motivo di questa convocazione è un altro: stipulare
la pax mafiosa tra la vecchia guardia ed i Corleonesi, guidati
da Totò Riina.
Alla
festa è presente anche Tommaso Buscetta, uomo di fiducia di Bontate,
insieme alla terza moglie brasiliana ed ai figli dei due precedenti
matrimoni. Egli, tuttavia, è lì solo di passaggio: egli non si fida
della sete di potere dei Corleonesi ed ha già intuito che presto si
scatenerà una guerra di mafia. È deciso a tornare in Brasile, ma,
prima di partire, affida i suoi due figli maggiori a Pippo Calò, suo
amico d’infanzia.
Una
volta giunto in Brasile, egli vive serenamente per un po’ di mesi,
ma poi viene arrestato dalla polizia locale con un’accusa di
traffico di droga, viene estradato e, nonostante il suo tentativo di
suicidio con la stricnina, giunge in Italia.
Mentre
era in Brasile, egli ha perduto i suoi due figli maggiori, che non
erano stati adeguatamente protetti da Pippo Calò, che, addirittura,
da anni è passato dalla parte dei Corleonesi. Sentendosi tradito
dalla mafia, che è diventata una realtà che non riconosce più,
egli decide, a sua volta, di “tradire”, e diventa ufficialmente
uno dei primi pentiti (insieme all’ex compagno Totuccio Contorno).
È
solo l’inizio di una vicenda diventata cruciale per la storia
contemporanea italiana: l’incontro con i giudici Falcone e
Borsellino, il maxi processo, il programma protezione testimoni in
America, fino ad arrivare alle accuse rivolte ad importanti politici
italiani.
Il
titolo del film, Il traditore, è fortemente ambivalente: se
dal punto di vista di Cosa Nostra Buscetta è diventato un pentito,
per il protagonista, interpretato davvero magistralmente da
Pierfrancesco Favino, è esattamente il contrario. Egli si sente
tradito soprattutto da Pippo Calò, che era come uno zio per i figli
maggiori e che li ha consegnati ai carnefici senza alcun rimpianto.
Questo senso di tradimento è condiviso dal personaggio di Contorno,
altrettanto ben interpretato da Luigi Lo Cascio, che fino alla fine è
in cerca di vendetta.
La
pellicola è lunga, ma, a mio parere, non lo si avverte: alcune
scene, come quelle relative al maxiprocesso, sono incredibilmente
avvincenti, e, anche se si tratta di un film storico e tanti eventi
sono più che noti, non mancano i colpi di scena.
Il
traditore è stato, secondo me meritatamente candidato agli Oscar
come miglior film italiano… e chissà che non vinca questo ambito
premio!
La
musica del mese
Per
il mese di ottobre ho pensato di consigliarvi due canzoni a tema
“Halloween”.
Se
l’atmosfera horror vi piace, non posso non segnalarvi Everybody
wants to rule the world di Lorde, colonna sonora di un recente
film di Dracula. Si tratta di una cover di una famosa hit del
1985 dei Tears for Fears, con arrangiamenti di tutt’altro genere…
e da brividi!
Benvenuto
nella tua vita, non c’è modo di tornare indietro
anche
quando dormi ti troveremo
mentre
ti comporti con il tuo miglior atteggiamento,
gira
le spalle a Madre Natura,
tutti
vogliono dominare il mondo…
[…]
C’è
una stanza dove la luce non ti troverà
tenendoci
per mano mentre i muri crollano giù
quando
lo faranno, sarò proprio dietro a te
sono
così felice che ce l’abbiamo fatta
così
triste che loro abbiano dovuto nasconderlo
tutti
vogliono dominare il mondo…
Se
invece vi piace il lato più allegro di Halloween, quello delle feste
in maschera e dei cartoni animati come Hotel Transylvania (che
ho inserito nei preferiti di ottobre dell’anno scorso), vi
consiglio una delle canzoni che fanno parte della colonna sonora: I’m
in love with a monster delle Fifth Harmony (l’ex gruppo di
Camila Cabello).
Gli
amici mi dicono che sono stupida e fuori di testa
ma
senza di te, ragazzo, sarei annoiata tutto il tempo
no,
non mi interessano le solite conversazioni,
ho
tutto quello che mi serve, e preferisco
cercare
l’amore con un mostro…
...sono
innamorata di un mostro!
La
poesia del mese
Per
il mese di Ottobre ho scelto un componimento di Arthur Rimbaud, uno
dei miei poeti preferiti, del quale vi ho già parlato in questo post. La poesia si intitola La credenza e, tra tardo
romanticismo e decadentismo, affronta il tema dei ricordi, che, a mio
parere, si sposa bene con l’atmosfera autunnale.
È
una larga credenza lavorata, la quercia
antica
e scura, ha preso l’aria buona dei vecchi,
la
credenza si è aperta e nell’ombra sua versa,
come
un fiotto di vino, allettanti sentori.
Pienissima,
è un emporio di vecchie cose vecchie:
panni
odorosi e gialli, straccetti di vestiti
di
donne o di fanciulli, scialli della nonna.
Qui
sono i medaglioni, le bianche e bionde ciocche
di
capelli, i ritratti, e quei fiori appassiti
dal
profumo confuso con quello della frutta.
Quante
storie conosci, antica mia credenza!
Vorresti
raccontarci i tuoi racconti e gemi,
quando
s’aprono piano i tuoi battenti neri.
Le
foto del mese
Il
primo weekend di ottobre sono riuscita a fare una scappata a Varazze…
ed ho scoperto che lì l’estate non era affatto finita! Ho
affittato un lettino, ho goduto di questo bellissimo panorama e sono
addirittura riuscita a rimettermi il costume! Un colpo di coda della
bella stagione…
L’inizio
dell’autunno spesso mi porta a fare lunghe passeggiate nel parco
cittadino. Amo fotografare gli alberi che lentamente cambiano colore!
Anche
gli ultimi fiori dell’autunno sono da immortalare!
Dopo
qualche mese, sono arrivati gli scatti che abbiamo fatto a scuola di
danza con i costumi del saggio di giugno! Eccomi in versione “West Side Story” per la mia variazione!
Vi
auguro anche...Happy Halloween! Che lo festeggiate con un party in
maschera, che scegliate di accompagnare i vostri bimbi a fare
“dolcetto o scherzetto” o che semplicemente vi riposiate per
qualche giorno… spero che sia una festa serena per tutti!
Grazie
per la lettura, ci rileggiamo in novembre :-)