La Napoli del passato di Maurizio De Giovanni
Cari
lettori,
per
la nostra rubrica “Letture: per autori”, oggi torno a parlare di
Maurizio De Giovanni e dei suoi romanzi che hanno per protagonista il
solitario e tormentato commissario Ricciardi.
In un primo post di inizio mese vi
avevo parlato di alcuni libri appartenenti a questa serie; in questo periodo, tuttavia, ho completato la serie, e, ancora una
volta, mi sento di consigliarvela.
Ciò
che più mi piace di questi libri è che, pur presentando delle
vicende in progressione orizzontale che riguardano i singoli
personaggi, pongono al centro dell’attenzione, di volta in volta,
un nuovo tema, che non riguarda soltanto l’immagine, ma anche
personaggi secondari e storie parallele.
La
scrittura di De Giovanni, inoltre, è davvero magistrale: tra le più
poetiche e suggestive che io abbia mai letto.
Sono
riuscita a completare la serie. Ecco a voi la seconda parte!
IN
FONDO AL TUO CUORE
L’inferno
del commissario Ricciardi
Il
romanzo ha inizio in pieno luglio: Napoli sta affrontando le due
settimane più calde dell’anno e perfino il pensiero del lavoro
diventa faticoso.
Nel
corso di una di queste notti torride, un rispettato medico, preside
della Facoltà di Ginecologia, precipita dal suo studio all’ultimo
piano della clinica e muore.
Ricciardi
e Maione si trovano di fronte ad un vero e proprio rompicapo, perché
la vittima non aveva certamente pochi nemici, sia dal punto di vista
professionale che da quello privato. Tra vecchi rivali desiderosi di
vendetta, famiglie di pazienti che non sono state assistite a dovere,
relazioni extraconiugali e dissapori familiari, la soluzione al caso
appare tutt’altro che facile.
Maione
e Ricciardi, tuttavia, stanno vivendo un inferno personale che non
hanno il coraggio di confessarsi l’un l’altro.
Il
primo teme che Lucia lo tradisca: ad insospettirlo, l’improvvisa
frequentazione quotidiana, da parte della donna, di un palazzo
signorile nel quale, tra gli altri, abita un donnaiolo molto
conosciuto.
Il
secondo, invece, soffre per l’assenza di Enrica, che è
misteriosamente scomparsa da Napoli. La ragazza, in realtà, sta
lavorando come maestra in una colonia a Ischia, ed ha conosciuto un
maggiore tedesco che potrebbe mettere seriamente alla prova i suoi
sentimenti per il commissario. Quest’ultimo, inoltre, è molto
preoccupato anche per la salute della sua tata Rosa, che per lui è
tutto quello che resta della sua famiglia…
In
fondo al tuo cuore è uno dei
capitoli più amari e più intensi della storia di Ricciardi. Si è
abituati a pensare all’estate come alla stagione dello svago e del
relax, ma, per chi resta in città, il caldo è così atroce da
rendere spesso più acuta la disperazione.
Anche per chi riesce ad
andare in vacanza al mare, inoltre, il pensiero di avere il cuore
spezzato è insopportabile.
Una storia malinconica che resta davvero
in fondo al cuore.
ANIME
DI VETRO
Falene
per il commissario Ricciardi
L’estate
è finita, anche se settembre sembra promettere più una nuova
primavera che l’arrivo dell’autunno. Maione e Ricciardi si
ritrovano ad affrontare un’insolita situazione di tranquillità:
nessun delitto di particolare rilevanza è stato infatti compiuto
nelle ultime settimane.
Una
mattina, però, una giovane donna di nome Bianca, una nobildonna in
evidenti difficoltà economiche, si presenta in questura. Ella chiede
al commissario Ricciardi di riaprire un caso già archiviato in
estate.
Si tratta dell’uccisione di un ambiguo personaggio, un avvocato che si era infiltrato nell’alta società per poter meglio prestare denaro a strozzo, concludere affari sottobanco e compiere altre azioni illecite. Il marito di Bianca, un nobile decaduto e rovinato dal vizio del gioco, si è autoaccusato del delitto, ma la moglie è certa della sua innocenza.
Si tratta dell’uccisione di un ambiguo personaggio, un avvocato che si era infiltrato nell’alta società per poter meglio prestare denaro a strozzo, concludere affari sottobanco e compiere altre azioni illecite. Il marito di Bianca, un nobile decaduto e rovinato dal vizio del gioco, si è autoaccusato del delitto, ma la moglie è certa della sua innocenza.
Con
estrema cautela, Ricciardi inizia ad indagare, avvalendosi soltanto
dell’aiuto di Maione e del dottor Modo. L’uomo è stato
assassinato nel suo studio, ma sono passati ormai dei mesi ed il
commissario non riesce più a vedere il suo fantasma, come
solitamente gli capita.
Le indagini, inoltre, si rivelano
particolarmente gravose, perché lo costringono a passare molto tempo
tra la nobiltà di Napoli, un mondo al quale lui appartiene per
diritto di nascita ma che ha voluto da tempo rinnegare.
Mentre
l’amata Enrica è sempre più lontana (e forse innamorata del
maggiore tedesco Manfred), l’amica Livia cerca in ogni modo di
avvicinarsi a lui, ma non si rende conto che la sua amicizia con la
figlia del Duce ed i suoi contatti con alcune spie fasciste potrebbero mettere in serio
pericolo la vita del commissario.
Anime
di vetro è un romanzo basato
sulla potenza delle illusioni, su quanto sia fragile la vita reale
nei confronti di tante attrattive che, come le falene, luccicano
nella notte, ma poi si rivelano ben diverse da quello che sembravano.
Il
commissario Ricciardi ed i suoi fedeli compagni si ritrovano, una
volta di più, a dover camminare sulle uova, cercando la verità nel
buio.
SERENATA
SENZA NOME
Notturno
per il commissario Ricciardi
Settembre
ha lasciato il posto ad Ottobre e la pioggia scrosciante non dà
alcuna tregua agli abitanti di Napoli.
In una fredda notte d’autunno,
l’ex pugile Vinnie Sannino, appena tornato dall’America, dove ha
conosciuto la fama e poco dopo l’ha persa, canta una famosissima
canzone d’amore, Serenata senza nome, sotto la finestra di
Cettina, la ragazza di cui era innamorato sedici anni prima, ormai
diventata donna.
Pochi
giorni dopo, il marito di Cettina, un commerciante di tessuti, viene
ammazzato di botte in un vicolo dietro il porto. Sarebbe fin troppo
facile dare la colpa a Sannino, ed il Duce, che non ha in simpatia il
“pugile vigliacco” che ha voluto ritirarsi e tornare in Italia,
fa pressione sui superiori di Ricciardi affinché l’uomo sia
arrestato al più presto.
Tuttavia,
il commissario comprende che il commerciante Costantino Irace non è
esattamente l’uomo rispettabile che tutti credono, ed è
consapevole che l’uomo è oggetto di un odio che non ha (soltanto)
a che fare con una rivalità amorosa.
Nel
frattempo, il brigadiere Maione riceve un appello accorato da parte
di Bambinella, il suo amico transessuale, che ha smesso di
prostituirsi ed ha una relazione con un uomo che però rischia di
essere ucciso dalla criminalità organizzata.
Per
quanto riguarda la vita privata di Ricciardi, il punto di svolta
sembra essere vicino: Enrica sa che le intenzioni che ha nei suoi
confronti Manfred, il maggiore tedesco, sono molto serie, e,
sconvolta da mille dubbi, non può fare a meno di cercare un
confronto risolutivo con il commissario.
Serenata
senza nome è una storia
autunnale, tra un vecchio amore mai dimenticato, la malinconia della
pioggia ed un delitto che nasconde un vero abisso di disperazione.
Una storia raccontata non solo attraverso la scrittura poetica di De
Giovanni, ma anche tramite la bellissima tradizione della canzone
napoletana.
RONDINI
D’INVERNO
Sipario
per il commissario Ricciardi
Natale
è passato, ed un clima insolitamente mite spinge i napoletani a fare
una passeggiata fino ai tanti teatri della città, che, nei giorni
che precedono il Capodanno, propongono continuamente nuovi
spettacoli.
La
sera del 28 dicembre, una coppia sul palcoscenico e nella vita sta
interpretando per l’ennesima volta una “canzone recitata” in
cui si narra una vicenda di amore e gelosia. Inaspettatamente, però,
la pistola dell’attore non è caricata a salve, e la prima attrice
cade a terra morta.
Tutta
la compagnia conosceva i problemi della coppia (vecchio, geloso e
bevitore accanito lui, giovane e famosissima lei) ed immaginano
l’ultimo atto di un disperato che non aveva più niente da perdere.
Il commissario Ricciardi, però, dubita dell’evidenza e crede che
la mano dell’attore sia stata armata da qualcun altro, che, con
ogni probabilità, ha ordito un piano complesso.
Nel
frattempo, il dottor Modo, amico di Ricciardi e Maione e, quando
serve, medico legale al servizio della polizia, si ritrova in
ospedale una vecchia amica, una prostituta di nome Lina, che è stata
selvaggiamente picchiata. Furibondo per il modo in cui è stata
trattata la donna, decide a sua volta di indagare sul perché del
pestaggio.
In
questi giorni di festa, la vita sentimentale del commissario
Ricciardi non potrebbe essere più complessa: Enrica ha sempre a che fare con lo spasimante tedesco e la madre di lei insiste affinché ella lo sposi.
Ricciardi ha
paura di legarsi e costruire una famiglia a causa delle sue capacità
sovrannaturali, ma non riesce ad immaginare di vivere senza la
ragazza. Come finirà?
Un
romanzo davvero intenso, ricco di riflessioni sul mondo della musica,
del teatro, dell’arte. Una storia in cui realtà e finzione si
confondono continuamente, che coinvolge e sorprende il lettore.
IL
PURGATORIO DELL’ANGELO
Confessioni
per il commissario Ricciardi
A
Napoli la primavera è ormai inoltrata e bellissima.
Una mattina, un povero pescatore appena tornato dalla sua fatica notturna scorge un’ombra nera su un bianchissimo promontorio. Egli sta per procedere, ma uno dei primi raggi di sole del giorno illumina la zona ed egli si rende conto con raccapriccio che si tratta del corpo di un prete.
Una mattina, un povero pescatore appena tornato dalla sua fatica notturna scorge un’ombra nera su un bianchissimo promontorio. Egli sta per procedere, ma uno dei primi raggi di sole del giorno illumina la zona ed egli si rende conto con raccapriccio che si tratta del corpo di un prete.
La
polizia arriva in zona poche ore dopo e viene a sapere che il morto è
Padre Angelo, uno dei pilastri di una comunità religiosa poco
distante, professore e uomo di Chiesa. L’uomo non solo era molto
amato e ritenuto da tutti addirittura un “santo”, ma rivestiva un
ruolo chiave all’interno dell’alta società napoletana.
Egli,
infatti, era il confessore privato di signore della nobiltà,
politici, ricchi possidenti, ed era perciò a conoscenza di
moltissimi segreti pericolosi.
La
frase che il fantasma del morto ripete ossessivamente, ovvero “Io
ti confesso”, ed il fatto che padre Angelo sia stato colpito
mentre era in ginocchio, portano il commissario Ricciardi a pensare
che l’assassino sia uno dei suoi fedeli.
Proprio
il tema della confessione è centrale all’interno del romanzo. Per
il commissario, infatti, è giunto il momento di rivelare ad Enrica
il suo segreto, il suo terribile dono che grava su di lui come una
maledizione.
Egli è ostacolato non solo dalla difficoltà del
discorso, ma anche dalla madre della ragazza, che non lo vede di buon
occhio e non crede che egli abbia intenzioni serie nei confronti
della figlia.
Anche
il brigadiere Maione si ritrova a confessare a se stesso ed alla
moglie Lucia l’inspiegabile affetto che prova per un giovane
appuntato, che gli ricorda dolorosamente il figlio Luca…
Lo
dico con una certa malinconia: Il purgatorio dell’angelo è,
a detta di Maurizio De Giovanni, il penultimo capitolo della serie.
Con un ultimo romanzo, che probabilmente uscirà nel corso del 2019,
la storia del commissario Ricciardi si concluderà.
Questa
scelta dell’autore suscita in me sentimenti contrastanti.
Da un
lato sono ovviamente dispiaciuta, perché credo che avrei potuto
andare avanti ancora per anni a leggere queste meravigliose storie.
Dall’altra, però, comprendo anche il desiderio dell’autore di
concludere per bene le singole vicende dei personaggi senza
snaturarli o inventare colpi di scena all’infinito.
Ovviamente
non mancherò di recensire anche l’ultimo capitolo della serie,
quando uscirà!
Non
posso davvero nascondere l’amore che ho per questi romanzi e la mia
impazienza nello scoprire come finirà la vicenda. Sapete che quando
qualcosa mi piace davvero devo almeno provare a contagiarvi con il
mio entusiasmo!
Fatemi
sapere se avete letto questi romanzi, che cosa ne pensate, se i miei
post vi hanno incuriosito.
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
mi fai venire sempre più voglia di cominciare questa serie!
RispondiEliminaCiao Chiara! Credo che se la inizierai non te ne pentirai :-)
EliminaInsomma, ti sono piaciute tanto e lo si capisce, quindi quasi quasi...
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa! Spero proprio che anche tu apprezzerai questa serie quanto me!
EliminaCiao Silvia, devo farcela. Basta prendere in mano un po' di coraggio :-)
RispondiEliminaCiao! Parti con calma dal primo episodio della serie, e vedi se ti piace…!
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