giovedì 22 novembre 2018

IL COMMISSARIO RICCIARDI - PARTE 2

La Napoli del passato di Maurizio De Giovanni




Cari lettori,
per la nostra rubrica “Letture: per autori”, oggi torno a parlare di Maurizio De Giovanni e dei suoi romanzi che hanno per protagonista il solitario e tormentato commissario Ricciardi.

In un primo post di inizio mese vi avevo parlato di alcuni libri appartenenti a questa serie; in questo periodo, tuttavia, ho completato la serie, e, ancora una volta, mi sento di consigliarvela. 


Ciò che più mi piace di questi libri è che, pur presentando delle vicende in progressione orizzontale che riguardano i singoli personaggi, pongono al centro dell’attenzione, di volta in volta, un nuovo tema, che non riguarda soltanto l’immagine, ma anche personaggi secondari e storie parallele. 

La scrittura di De Giovanni, inoltre, è davvero magistrale: tra le più poetiche e suggestive che io abbia mai letto.
Sono riuscita a completare la serie. Ecco a voi la seconda parte!



IN FONDO AL TUO CUORE
L’inferno del commissario Ricciardi



Il romanzo ha inizio in pieno luglio: Napoli sta affrontando le due settimane più calde dell’anno e perfino il pensiero del lavoro diventa faticoso. 

Nel corso di una di queste notti torride, un rispettato medico, preside della Facoltà di Ginecologia, precipita dal suo studio all’ultimo piano della clinica e muore.
Ricciardi e Maione si trovano di fronte ad un vero e proprio rompicapo, perché la vittima non aveva certamente pochi nemici, sia dal punto di vista professionale che da quello privato. Tra vecchi rivali desiderosi di vendetta, famiglie di pazienti che non sono state assistite a dovere, relazioni extraconiugali e dissapori familiari, la soluzione al caso appare tutt’altro che facile.


Maione e Ricciardi, tuttavia, stanno vivendo un inferno personale che non hanno il coraggio di confessarsi l’un l’altro.

Il primo teme che Lucia lo tradisca: ad insospettirlo, l’improvvisa frequentazione quotidiana, da parte della donna, di un palazzo signorile nel quale, tra gli altri, abita un donnaiolo molto conosciuto.

Il secondo, invece, soffre per l’assenza di Enrica, che è misteriosamente scomparsa da Napoli. La ragazza, in realtà, sta lavorando come maestra in una colonia a Ischia, ed ha conosciuto un maggiore tedesco che potrebbe mettere seriamente alla prova i suoi sentimenti per il commissario. Quest’ultimo, inoltre, è molto preoccupato anche per la salute della sua tata Rosa, che per lui è tutto quello che resta della sua famiglia…


In fondo al tuo cuore è uno dei capitoli più amari e più intensi della storia di Ricciardi. Si è abituati a pensare all’estate come alla stagione dello svago e del relax, ma, per chi resta in città, il caldo è così atroce da rendere spesso più acuta la disperazione. 
Anche per chi riesce ad andare in vacanza al mare, inoltre, il pensiero di avere il cuore spezzato è insopportabile. 
Una storia malinconica che resta davvero in fondo al cuore.



ANIME DI VETRO
Falene per il commissario Ricciardi



L’estate è finita, anche se settembre sembra promettere più una nuova primavera che l’arrivo dell’autunno. Maione e Ricciardi si ritrovano ad affrontare un’insolita situazione di tranquillità: nessun delitto di particolare rilevanza è stato infatti compiuto nelle ultime settimane. 

Una mattina, però, una giovane donna di nome Bianca, una nobildonna in evidenti difficoltà economiche, si presenta in questura. Ella chiede al commissario Ricciardi di riaprire un caso già archiviato in estate. 
Si tratta dell’uccisione di un ambiguo personaggio, un avvocato che si era infiltrato nell’alta società per poter meglio prestare denaro a strozzo, concludere affari sottobanco e compiere altre azioni illecite. Il marito di Bianca, un nobile decaduto e rovinato dal vizio del gioco, si è autoaccusato del delitto, ma la moglie è certa della sua innocenza.

Con estrema cautela, Ricciardi inizia ad indagare, avvalendosi soltanto dell’aiuto di Maione e del dottor Modo. L’uomo è stato assassinato nel suo studio, ma sono passati ormai dei mesi ed il commissario non riesce più a vedere il suo fantasma, come solitamente gli capita. 
Le indagini, inoltre, si rivelano particolarmente gravose, perché lo costringono a passare molto tempo tra la nobiltà di Napoli, un mondo al quale lui appartiene per diritto di nascita ma che ha voluto da tempo rinnegare.


Mentre l’amata Enrica è sempre più lontana (e forse innamorata del maggiore tedesco Manfred), l’amica Livia cerca in ogni modo di avvicinarsi a lui, ma non si rende conto che la sua amicizia con la figlia del Duce ed i suoi contatti con alcune spie fasciste potrebbero mettere in serio pericolo la vita del commissario.


Anime di vetro è un romanzo basato sulla potenza delle illusioni, su quanto sia fragile la vita reale nei confronti di tante attrattive che, come le falene, luccicano nella notte, ma poi si rivelano ben diverse da quello che sembravano.
Il commissario Ricciardi ed i suoi fedeli compagni si ritrovano, una volta di più, a dover camminare sulle uova, cercando la verità nel buio.



SERENATA SENZA NOME
Notturno per il commissario Ricciardi



Settembre ha lasciato il posto ad Ottobre e la pioggia scrosciante non dà alcuna tregua agli abitanti di Napoli. 

In una fredda notte d’autunno, l’ex pugile Vinnie Sannino, appena tornato dall’America, dove ha conosciuto la fama e poco dopo l’ha persa, canta una famosissima canzone d’amore, Serenata senza nome, sotto la finestra di Cettina, la ragazza di cui era innamorato sedici anni prima, ormai diventata donna.

Pochi giorni dopo, il marito di Cettina, un commerciante di tessuti, viene ammazzato di botte in un vicolo dietro il porto. Sarebbe fin troppo facile dare la colpa a Sannino, ed il Duce, che non ha in simpatia il “pugile vigliacco” che ha voluto ritirarsi e tornare in Italia, fa pressione sui superiori di Ricciardi affinché l’uomo sia arrestato al più presto.

Tuttavia, il commissario comprende che il commerciante Costantino Irace non è esattamente l’uomo rispettabile che tutti credono, ed è consapevole che l’uomo è oggetto di un odio che non ha (soltanto) a che fare con una rivalità amorosa.


Nel frattempo, il brigadiere Maione riceve un appello accorato da parte di Bambinella, il suo amico transessuale, che ha smesso di prostituirsi ed ha una relazione con un uomo che però rischia di essere ucciso dalla criminalità organizzata.

Per quanto riguarda la vita privata di Ricciardi, il punto di svolta sembra essere vicino: Enrica sa che le intenzioni che ha nei suoi confronti Manfred, il maggiore tedesco, sono molto serie, e, sconvolta da mille dubbi, non può fare a meno di cercare un confronto risolutivo con il commissario.


Serenata senza nome è una storia autunnale, tra un vecchio amore mai dimenticato, la malinconia della pioggia ed un delitto che nasconde un vero abisso di disperazione. Una storia raccontata non solo attraverso la scrittura poetica di De Giovanni, ma anche tramite la bellissima tradizione della canzone napoletana.



RONDINI D’INVERNO
Sipario per il commissario Ricciardi



Natale è passato, ed un clima insolitamente mite spinge i napoletani a fare una passeggiata fino ai tanti teatri della città, che, nei giorni che precedono il Capodanno, propongono continuamente nuovi spettacoli.

La sera del 28 dicembre, una coppia sul palcoscenico e nella vita sta interpretando per l’ennesima volta una “canzone recitata” in cui si narra una vicenda di amore e gelosia. Inaspettatamente, però, la pistola dell’attore non è caricata a salve, e la prima attrice cade a terra morta.

Tutta la compagnia conosceva i problemi della coppia (vecchio, geloso e bevitore accanito lui, giovane e famosissima lei) ed immaginano l’ultimo atto di un disperato che non aveva più niente da perdere. 
Il commissario Ricciardi, però, dubita dell’evidenza e crede che la mano dell’attore sia stata armata da qualcun altro, che, con ogni probabilità, ha ordito un piano complesso.

Nel frattempo, il dottor Modo, amico di Ricciardi e Maione e, quando serve, medico legale al servizio della polizia, si ritrova in ospedale una vecchia amica, una prostituta di nome Lina, che è stata selvaggiamente picchiata. Furibondo per il modo in cui è stata trattata la donna, decide a sua volta di indagare sul perché del pestaggio.


In questi giorni di festa, la vita sentimentale del commissario Ricciardi non potrebbe essere più complessa: Enrica ha sempre a che fare con lo spasimante tedesco e la madre di lei insiste affinché ella lo sposi. 
Ricciardi ha paura di legarsi e costruire una famiglia a causa delle sue capacità sovrannaturali, ma non riesce ad immaginare di vivere senza la ragazza. Come finirà?

Un romanzo davvero intenso, ricco di riflessioni sul mondo della musica, del teatro, dell’arte. Una storia in cui realtà e finzione si confondono continuamente, che coinvolge e sorprende il lettore.



IL PURGATORIO DELL’ANGELO
Confessioni per il commissario Ricciardi



A Napoli la primavera è ormai inoltrata e bellissima. 

Una mattina, un povero pescatore appena tornato dalla sua fatica notturna scorge un’ombra nera su un bianchissimo promontorio. Egli sta per procedere, ma uno dei primi raggi di sole del giorno illumina la zona ed egli si rende conto con raccapriccio che si tratta del corpo di un prete.

La polizia arriva in zona poche ore dopo e viene a sapere che il morto è Padre Angelo, uno dei pilastri di una comunità religiosa poco distante, professore e uomo di Chiesa. L’uomo non solo era molto amato e ritenuto da tutti addirittura un “santo”, ma rivestiva un ruolo chiave all’interno dell’alta società napoletana.
Egli, infatti, era il confessore privato di signore della nobiltà, politici, ricchi possidenti, ed era perciò a conoscenza di moltissimi segreti pericolosi.

La frase che il fantasma del morto ripete ossessivamente, ovvero “Io ti confesso”, ed il fatto che padre Angelo sia stato colpito mentre era in ginocchio, portano il commissario Ricciardi a pensare che l’assassino sia uno dei suoi fedeli.


Proprio il tema della confessione è centrale all’interno del romanzo. Per il commissario, infatti, è giunto il momento di rivelare ad Enrica il suo segreto, il suo terribile dono che grava su di lui come una maledizione. 
Egli è ostacolato non solo dalla difficoltà del discorso, ma anche dalla madre della ragazza, che non lo vede di buon occhio e non crede che egli abbia intenzioni serie nei confronti della figlia.

Anche il brigadiere Maione si ritrova a confessare a se stesso ed alla moglie Lucia l’inspiegabile affetto che prova per un giovane appuntato, che gli ricorda dolorosamente il figlio Luca…


Lo dico con una certa malinconia: Il purgatorio dell’angelo è, a detta di Maurizio De Giovanni, il penultimo capitolo della serie. Con un ultimo romanzo, che probabilmente uscirà nel corso del 2019, la storia del commissario Ricciardi si concluderà.

Questa scelta dell’autore suscita in me sentimenti contrastanti. 
Da un lato sono ovviamente dispiaciuta, perché credo che avrei potuto andare avanti ancora per anni a leggere queste meravigliose storie. 
Dall’altra, però, comprendo anche il desiderio dell’autore di concludere per bene le singole vicende dei personaggi senza snaturarli o inventare colpi di scena all’infinito.




Ovviamente non mancherò di recensire anche l’ultimo capitolo della serie, quando uscirà!
Non posso davvero nascondere l’amore che ho per questi romanzi e la mia impazienza nello scoprire come finirà la vicenda. Sapete che quando qualcosa mi piace davvero devo almeno provare a contagiarvi con il mio entusiasmo!

Fatemi sapere se avete letto questi romanzi, che cosa ne pensate, se i miei post vi hanno incuriosito.
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

6 commenti :

  1. mi fai venire sempre più voglia di cominciare questa serie!

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    1. Ciao Chiara! Credo che se la inizierai non te ne pentirai :-)

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  2. Insomma, ti sono piaciute tanto e lo si capisce, quindi quasi quasi...
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa! Spero proprio che anche tu apprezzerai questa serie quanto me!

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  3. Ciao Silvia, devo farcela. Basta prendere in mano un po' di coraggio :-)

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    1. Ciao! Parti con calma dal primo episodio della serie, e vedi se ti piace…!

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