Una mostra dedicata al cowboy alla Permanente di via Turati
Cari lettori,
per la nostra rubrica “Eventi
culturali”, il post odierno ha a che fare con il mondo del fumetto.
Non credo di avervene più parlato dopo quella volta che vi ho
recensito la mostra dedicata alle Principesse Disney che era stata
allestita al Museo del Fumetto di Milano.
Il protagonista
dell’esposizione che c’è in questi mesi alla Permanente di via
Turati, sempre a Milano, è invece il “numero 1” della Sergio
Bonelli editore: Tex Willer.
Per me il cowboy, prima vendicatore
solitario e poi ranger e capo indiano, è una sorta di passione di
famiglia: a casa dei miei genitori, infatti, c’è un armadio in
cantina che custodisce tutti i numeri, dal primo all’ultimo, più gli albi "speciali".
Capite
bene che non potevamo non fare un salto a “salutare” lui, che per
noi è come un vecchio amico…
La
nascita di Tex ed i disegnatori storici
L’idea del cowboy solitario
viene a Gianluigi Bonelli, padre di Sergio.
Nel momento in cui
egli crea per la prima volta il personaggio di Tex, quest’ultimo è
messo in secondo piano rispetto ad un supereroe mascherato, che però
non ha il successo sperato.
È il figlio Sergio, che ha
lavorato presso altre aziende prima di raccogliere l’eredità del
padre, a dare a Tex la visibilità che merita. Uno dei suoi più fidi
collaboratori è Aurelio Galleppini, in arte Galep, ovvero il primo
ed indimenticabile disegnatore di Tex.
La mostra illustra
sinteticamente 70 anni di storia, tra tavole di storici disegnatori,
copertine originali e rifacimenti, gadget che hanno reso Tex un vero
fenomeno al di là del fumetto.
L’eroe del West è
inizialmente il protagonista di alcune “strisce” a fumetti, che
poi diventano dei veri e propri albi della dimensione di un piccolo
libro.
Con il tempo, poi, arrivano i “Tex giganti”, le ristampe
ed i volumi a colori.
Il
mondo del cowboy, tra amici…
Tex è il classico eroe tutto
d’un pezzo: abbastanza silenzioso ed introverso, ma anche sicuro di
sé e dal cuore buono. I suoi valori, le sue certezze ed il suo
coraggio lo spingono ogni volta a schierarsi dalla parte dei più
deboli.
All’inizio della serie è
una sorta di giustiziere solitario, ma ben presto entra a far parte
della squadra dei Rangers, insieme ai suoi “pards”, ovvero i suoi
tre inseparabili compagni.
Il primo è Kit Carson, un
uomo un po’ più anziano di lui, tanto ironico quanto brontolone. I
due non fanno altro che litigare, ma egli è di gran lunga l’amico
più importante per Tex.
Il secondo è suo figlio Kit
Willer, avuto dalla moglie indiana Lylith, purtroppo morta
giovanissima per via del vaiolo. Tanto il padre è determinato e
riflessivo, quanto lui è estroverso ed impulsivo.
L’ultimo è Tiger Jack, un
indiano che è stato tutore del figlio di Tex e che lo segue come
un’ombra. È decisamente il più riservato dei quattro, ma è anche
molto affidabile.
Nel corso della serie, il
lettore incontra anche altri personaggi che si rivelano essere amici
di Tex: un generale delle “giubbe rosse”, un eremita che vive
vicino al fiume, un egiziano esperto in “magia bianca”, un pugile
irlandese, un anziano capo indiano…
...ed
i cattivissimi nemici
Oltre ai criminali ordinari,
tra un assalto al treno ed una rapina in banca, Tex deve affrontare
il periodico ritorno di alcuni temutissimi nemici.
Il più pericoloso di essi è
sicuramente lo stregone Mefisto, esperto di magia nera e
particolarmente vendicativo nei confronti del ranger.
Un altro nemico davvero
spaventoso è la Tigre Nera, un bandito della Malesia perennemente
mascherato, che trova sempre rifugio presso le paludi o altri luoghi
inquietanti.
Sempre per quanto riguarda il
tema della magia, alle calcagna di Tex ci sono anche un’abile
strega indiana ed un losco figuro chiamato “il signore dei
cimiteri”.
Ovviamente non mancano, poi, i
nemici di carattere molto meno esoterico e ben più battagliero, come
i pistoleri irriducibili, gli ufficiali corrotti e gli sceriffi
complici dei banditi.
La
creazione del fumetto
In una delle sale della mostra
viene proiettato un filmato nel quale editori e disegnatori della
Bonelli raccontano passo passo la nascita di un albo a fumetti, dalle
sceneggiature ai dialoghi, dai disegni ai colori.
Sembra incredibile pensare a
quanto lavoro possa effettivamente essere richiesto, persino ora, a
70 anni dalla nascita di Tex, con le tecnologie odierne.
Eppure il pistolero più amato
non è poi tanto solitario e continua a richiedere intorno a sé la
presenza di una serie di specialisti di ogni genere.
Tuttavia, considerato il
successo di questo personaggio, ne vale decisamente la pena.
Oggi vi ho mostrato un “lato
di me” che forse non conoscevate. Su questa piattaforma, infatti,
spesso mi professo come poco esperta di fumetti, e di solito è così,
ma Topolino e Tex sono per me due eccezioni.
Spero che vi abbia fatto
piacere un post dedicato a questo argomento forse un po’ nuovo per
il blog.
Quanti fan di Tex ci sono tra
voi? Chi andrà a vedere la mostra (a Milano fino al 27 gennaio)?
Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, al
prossimo post :-)
Ciao Silvia, per quanto riguarda i fumetti, conosco bene solo "Topolino". So che "Tex" è molto amato, ma prima di leggere il tuo post non ne sapevo quasi nulla ;-)
RispondiEliminaCiao!! Allora spero di averti incuriosito! :-)
EliminaGiro la notizia a mio nipote che colleziona i fumetti di Tex, spesso li compra ai mercatini dell'usato perché in questo modo riesce a trovare la prima serie. Ciao
RispondiEliminaCiao! Sai, anche io anni fa ho girato tantissimi mercatini dell'usato con mio padre e mio fratello! Si trovano delle vere chicche :-)
EliminaGrande Tex, un fumetto storico e amatissimo. Adesso ne so di più, grazie a te.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa! Vero, per me è il numero 1, ed anche le vendite lo confermano :-)
EliminaMio papà adora i fumetti di Tex, gli parlerò di questa mostra, grazie per la notizia!😘
RispondiEliminaCiao Vanessa! Portalo, vi divertirete!!
EliminaHo letto pochissimo di Tex Willer, aveva qualche fumetto il mio vicino di casa (collezionista di Zagor e Dylan Dog), devo dire che amavo il personaggio di Kit Carson!
RispondiEliminaDa piccolo mi piacevano le spalle dei protagonisti, quelli un po' burberi :D
Ciao Riccardo! Anche a me piace Kit, è troppo forte ! Un vecchio brontolone... :-)
EliminaNon l'ho mai letto ma in casa ne conservo ancora qualche copia perchè mio padre è un appassionato
RispondiEliminaCiao Susy! Se vuoi leggerne qualche numero anche tu, te lo consiglio! :-)
EliminaChe ricordi tex willer, ne avevamo tantissimi in casa perché li leggeva mio padre, ed io di nascosto da bambina li prendevo e li leggevo :-D
RispondiEliminaCiao Angela! Ti capisco benissimo, io aiutavo mio padre e mio fratello ad andare per mercatini per raccogliere qualche vecchia copia!
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