giovedì 8 novembre 2018

TEX WILLER: 70 ANNI DI UN MITO

Una mostra dedicata al cowboy alla Permanente di via Turati




Cari lettori,
per la nostra rubrica “Eventi culturali”, il post odierno ha a che fare con il mondo del fumetto.

Non credo di avervene più parlato dopo quella volta che vi ho recensito la mostra dedicata alle Principesse Disney che era stata allestita al Museo del Fumetto di Milano.


Il protagonista dell’esposizione che c’è in questi mesi alla Permanente di via Turati, sempre a Milano, è invece il “numero 1” della Sergio Bonelli editore: Tex Willer.
Per me il cowboy, prima vendicatore solitario e poi ranger e capo indiano, è una sorta di passione di famiglia: a casa dei miei genitori, infatti, c’è un armadio in cantina che custodisce tutti i numeri, dal primo all’ultimo, più gli albi "speciali".

Capite bene che non potevamo non fare un salto a “salutare” lui, che per noi è come un vecchio amico…



La nascita di Tex ed i disegnatori storici



L’idea del cowboy solitario viene a Gianluigi Bonelli, padre di Sergio.

Nel momento in cui egli crea per la prima volta il personaggio di Tex, quest’ultimo è messo in secondo piano rispetto ad un supereroe mascherato, che però non ha il successo sperato.

È il figlio Sergio, che ha lavorato presso altre aziende prima di raccogliere l’eredità del padre, a dare a Tex la visibilità che merita. Uno dei suoi più fidi collaboratori è Aurelio Galleppini, in arte Galep, ovvero il primo ed indimenticabile disegnatore di Tex.

La mostra illustra sinteticamente 70 anni di storia, tra tavole di storici disegnatori, copertine originali e rifacimenti, gadget che hanno reso Tex un vero fenomeno al di là del fumetto.

L’eroe del West è inizialmente il protagonista di alcune “strisce” a fumetti, che poi diventano dei veri e propri albi della dimensione di un piccolo libro.
Con il tempo, poi, arrivano i “Tex giganti”, le ristampe ed i volumi a colori.



Il mondo del cowboy, tra amici…



Tex è il classico eroe tutto d’un pezzo: abbastanza silenzioso ed introverso, ma anche sicuro di sé e dal cuore buono. I suoi valori, le sue certezze ed il suo coraggio lo spingono ogni volta a schierarsi dalla parte dei più deboli.


All’inizio della serie è una sorta di giustiziere solitario, ma ben presto entra a far parte della squadra dei Rangers, insieme ai suoi “pards”, ovvero i suoi tre inseparabili compagni.

Il primo è Kit Carson, un uomo un po’ più anziano di lui, tanto ironico quanto brontolone. I due non fanno altro che litigare, ma egli è di gran lunga l’amico più importante per Tex.

Il secondo è suo figlio Kit Willer, avuto dalla moglie indiana Lylith, purtroppo morta giovanissima per via del vaiolo. Tanto il padre è determinato e riflessivo, quanto lui è estroverso ed impulsivo.

L’ultimo è Tiger Jack, un indiano che è stato tutore del figlio di Tex e che lo segue come un’ombra. È decisamente il più riservato dei quattro, ma è anche molto affidabile.


Nel corso della serie, il lettore incontra anche altri personaggi che si rivelano essere amici di Tex: un generale delle “giubbe rosse”, un eremita che vive vicino al fiume, un egiziano esperto in “magia bianca”, un pugile irlandese, un anziano capo indiano…



...ed i cattivissimi nemici



Oltre ai criminali ordinari, tra un assalto al treno ed una rapina in banca, Tex deve affrontare il periodico ritorno di alcuni temutissimi nemici.


Il più pericoloso di essi è sicuramente lo stregone Mefisto, esperto di magia nera e particolarmente vendicativo nei confronti del ranger.
Un altro nemico davvero spaventoso è la Tigre Nera, un bandito della Malesia perennemente mascherato, che trova sempre rifugio presso le paludi o altri luoghi inquietanti.

Sempre per quanto riguarda il tema della magia, alle calcagna di Tex ci sono anche un’abile strega indiana ed un losco figuro chiamato “il signore dei cimiteri”.


Ovviamente non mancano, poi, i nemici di carattere molto meno esoterico e ben più battagliero, come i pistoleri irriducibili, gli ufficiali corrotti e gli sceriffi complici dei banditi.



La creazione del fumetto



In una delle sale della mostra viene proiettato un filmato nel quale editori e disegnatori della Bonelli raccontano passo passo la nascita di un albo a fumetti, dalle sceneggiature ai dialoghi, dai disegni ai colori.

Sembra incredibile pensare a quanto lavoro possa effettivamente essere richiesto, persino ora, a 70 anni dalla nascita di Tex, con le tecnologie odierne.

Eppure il pistolero più amato non è poi tanto solitario e continua a richiedere intorno a sé la presenza di una serie di specialisti di ogni genere.

Tuttavia, considerato il successo di questo personaggio, ne vale decisamente la pena.




Oggi vi ho mostrato un “lato di me” che forse non conoscevate. Su questa piattaforma, infatti, spesso mi professo come poco esperta di fumetti, e di solito è così, ma Topolino e Tex sono per me due eccezioni.
Spero che vi abbia fatto piacere un post dedicato a questo argomento forse un po’ nuovo per il blog.

Quanti fan di Tex ci sono tra voi? Chi andrà a vedere la mostra (a Milano fino al 27 gennaio)? Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

14 commenti :

  1. Ciao Silvia, per quanto riguarda i fumetti, conosco bene solo "Topolino". So che "Tex" è molto amato, ma prima di leggere il tuo post non ne sapevo quasi nulla ;-)

    RispondiElimina
  2. Giro la notizia a mio nipote che colleziona i fumetti di Tex, spesso li compra ai mercatini dell'usato perché in questo modo riesce a trovare la prima serie. Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao! Sai, anche io anni fa ho girato tantissimi mercatini dell'usato con mio padre e mio fratello! Si trovano delle vere chicche :-)

      Elimina
  3. Grande Tex, un fumetto storico e amatissimo. Adesso ne so di più, grazie a te.
    sinforosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Sinforosa! Vero, per me è il numero 1, ed anche le vendite lo confermano :-)

      Elimina
  4. Mio papà adora i fumetti di Tex, gli parlerò di questa mostra, grazie per la notizia!😘

    RispondiElimina
  5. Ho letto pochissimo di Tex Willer, aveva qualche fumetto il mio vicino di casa (collezionista di Zagor e Dylan Dog), devo dire che amavo il personaggio di Kit Carson!
    Da piccolo mi piacevano le spalle dei protagonisti, quelli un po' burberi :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Riccardo! Anche a me piace Kit, è troppo forte ! Un vecchio brontolone... :-)

      Elimina
  6. Non l'ho mai letto ma in casa ne conservo ancora qualche copia perchè mio padre è un appassionato

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Susy! Se vuoi leggerne qualche numero anche tu, te lo consiglio! :-)

      Elimina
  7. Che ricordi tex willer, ne avevamo tantissimi in casa perché li leggeva mio padre, ed io di nascosto da bambina li prendevo e li leggevo :-D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Angela! Ti capisco benissimo, io aiutavo mio padre e mio fratello ad andare per mercatini per raccogliere qualche vecchia copia!

      Elimina