giovedì 20 settembre 2018

I BASTARDI DI PIZZOFALCONE

La Napoli poliziesca di Maurizio De Giovanni




Cari lettori,
per la nostra rubrica “Letture...per autori”, oggi vi presento meglio un autore al quale ho già accennato, sia sul blog che sui social: Maurizio De Giovanni.

Scrittore napoletano specializzato in romanzi gialli, egli ha dato vita a due serie molto amate: quella che ha per protagonista il commissario Ricciardi (del quale spero di potervi parlare al più presto) e quella che segue le vicende del commissariato di Pizzofalcone.


Sul blog vi ho già parlato, in questo post, di uno dei romanzi di questa serie, dal titolo Cuccioli
Sono tanti gli aspetti di questa serie che mi hanno colpito fin da subito: la trama, mai scontata; i personaggi, inusuali e ben tratteggiati; lo stile, che rende giustizia non solo alla storia, ma anche alla cornice partenopea.

Ecco gli episodi della vicenda dei “Bastardi di Pizzofalcone” che ho letto finora!



I BASTARDI DI PIZZOFALCONE



Giuseppe Lojacono, ispettore originario di Agrigento, da tutti soprannominato “il Cinese” per la forma dei suoi occhi, ha da poco perso tutto quello a cui teneva di più: un pentito lo ha accusato ingiustamente di aver passato informazioni alla mafia, ed egli si è ritrovato chiuso in un ufficio di Napoli, senza più stima da parte dei colleghi, senza la moglie, che l’ha lasciato, e senza l’amatissima figlia, che al momento si nega al telefono.

Un giorno, però, il suo capo gli comunica un trasferimento interno: egli verrà spostato al commissariato di Pizzofalcone, che rischia di chiudere, dal momento che quattro suoi ex colleghi ed il commissario che precedentemente li coordinava sono stati arrestati per complicità in un traffico di droga.

Si costituisce così il gruppo dei “Bastardi”, costituito dagli unici due elementi superstiti del vecchio team (l’anziano Pisanelli e la materna Ottavia), da Lojacono, da altri tre colleghi “non desiderati” dai commissariati circostanti (l’irascibile Romano, il raccomandato Aragona, la scontrosa Alex) e da Palma, un giovane vicequestore che cerca di essere il leader della compagnia.


Il primo caso dei “Bastardi” è un misterioso omicidio: una ricca donna, la moglie di un notaio, è trovata uccisa nel suo salotto, colpita alla nuca da una delle palle di vetro, del genere souvenir, di cui faceva collezione. 
Il caso non competerebbe alla Questura di Pizzofalcone, bensì al vecchio capo di Lojacono, che propende per una rapina finita male. L’ispettore, però, rivela i suoi dubbi in proposito al Pm Laura Piras, che decide di fidarsi dell’intuizione dell’uomo e di lasciare il caso in mano sua.


Mentre “il Cinese” indaga sulla morte della signora Cecilia, Alex e Romano raccolgono la denuncia di un’anziana signora, convinta che nell’appartamento di fronte sia tenuta prigioniera una persona. 
I due, in effetti, conoscono la bellissima ragazza che abita nell’appartamento e quest’ultima ammette di essere sempre in casa, per sua spontanea volontà; una versione che senz’altro non convince…


Nel primo romanzo della serie, Maurizio De Giovanni mette bene in evidenza tutte le difficoltà che il commissariato di Pizzofalcone deve riscontrare, a partire dal gruppo in sé, che deve cercare di agire come una squadra, passando per l’ostilità degli altri commissariati, fino ad arrivare alla sfiducia dei cosiddetti “piani alti”.

La risoluzione del primo caso dei “Bastardi” ha tutto il sapore di una battaglia vinta.



BUIO



Sembra un momento tranquillo per il commissariato di Pizzofalcone: i primi casi difficili sono stati risolti e la primavera sembra portare serenità nell’aria.

L’ispettore Lojacono, insieme ad Alex, accetta di occuparsi di un caso di furto in una ricca villa napoletana. La coppia derubata, ricca ed anziana, ha trovato la sua casa svaligiata al rientro da un weekend a Ischia, ma i ladri si sono limitati a svuotare la cassaforte, lasciando altre parti della casa in un ordine decisamente sospetto.


Proprio il medesimo giorno del furto, una notizia terribile sconvolge il commissariato: un bambino di dieci anni, Edoardo, è stato rapito da una misteriosa donna incappucciata mentre era in gita scolastica al museo. Palma affida momentaneamente il caso a Romano ed Aragona, anche se sa che sarà necessaria tutta la squadra per risolvere un caso così complesso.

Il bambino, infatti, appartiene ad una famiglia di spicco: il padre, da tempo separato dalla moglie, è un imprenditore del Nord Italia, mentre il nonno materno è stato (e di fatto ancora è) uno degli uomini d’affari più in vista di Napoli.


Ognuno dei “Bastardi” di Pizzofalcone, inoltre, non deve occuparsi solo di questo angosciante caso, ma anche del piccolo angolo di “buio” che porta dentro di sé.

Pisanelli è sempre più convinto che alcune persone anziane del suo quartiere, ufficialmente suicide a causa della povertà e della solitudine, siano invece state uccise da un misterioso killer, e prova ad indagare insieme al suo migliore amico, Frate Leonardo.

Ottavia si sente in una prigione familiare, a causa del marito che non ama più e del figlio disabile, ed inizia a nutrire dei sentimenti per Palma, non sapendo di essere ricambiata.

Romano si sta separando dalla moglie Giorgia e, pur amando ancora la donna, sa di essere in grave torto.

Alex, che non ha mai ammesso a nessuno se non a se stessa di essere gay, conosce la Dirigente della Polizia Scientifica, Rosaria, e se ne innamora.

Lojacono, infine, deve occuparsi della figlia Marinella, che è da poco arrivata dalla Sicilia, in lacrime e decisa a non vivere più con la madre.


Il “buio” avvolge i protagonisti di questo episodio avvincente e ricco di tensione, che lascia il lettore con il fiato sospeso fino alla fine.



GELO



Napoli sta vivendo un freddissimo inverno, ed ogni mattina avventurarsi tra gli spifferi gelidi sembra un’impresa, ma tutto ciò non ferma i “Bastardi” di Pizzofalcone dall’arrivare in ufficio prestissimo. La squadra, infatti, è ormai consolidata, ed il lavoro sembra essere un importante sostegno per ognuno dei suoi componenti.


In una di queste gelide mattinate vengono trovati morti due ragazzi, fratello e sorella, nell’appartamento di lui. In vita, essi non avrebbero potuto essere più diversi: lui era un ricercatore universitario molto promettente, dalla mente scientifica e dall’indole schiva; lei, invece, era giunta dalla Calabria per stare vicino al fratello ed aveva trovato lavoro come modella di intimo, grazie alla sua incredibile bellezza.

Proprio per questo il fatto che siano morti entrambi per mano di un unico assassino confonde le idee a Lojacono ed ai suoi colleghi. 
L’unica persona che potrebbe provare rancore nei confronti di entrambi è il padre, un balordo appena uscito di prigione. Gli inquirenti non trascurano, tuttavia, la pista universitaria e quella del mondo della moda. Più i giorni passano, però, più la ricostruzione del delitto sembra farsi complessa.


Nel frattempo, un altro caso molto delicato viene sottoposto al commissariato di Pizzofalcone: una professoressa di Lettere ed una preside di una scuola media poco distante confidano la loro preoccupazione per un’alunna.
La ragazza, infatti, ha scritto dei temi in classe nei quali sembra alludere ad un grosso problema familiare, forse ad alcune molestie da parte del padre. L’indagine viene affidata a Romano ed Aragona: il primo si sente ribollire alla sola idea che una ragazzina abbia subito violenza, mentre il secondo ha ben poca pazienza con i minori, ma entrambi riusciranno a far luce sul mistero.


Questo episodio della serie de “I bastardi di Pizzofalcone” lascia indubbiamente un grande freddo nel cuore. 
I protagonisti, ed i lettori con loro, entrano in contatto con tante persone disperate e vittime delle circostanze, ed altrettante astute e calcolatrici. Ci vorrà il contributo di ogni componente del commissariato perché si riesca ad arrivare, ancora una volta, alla soluzione.



PANE



Un terribile delitto sconvolge un’alba estiva a Napoli: un fornaio molto amato, proprietario di uno storico panificio, viene trovato morto nel vicolo in cui lavorava, colpito da un proiettile alle spalle mentre assaggiava la prima forma di pane del giorno.

Lojacono si reca subito sul posto, ma viene intercettato da alcuni colleghi dell’antimafia, molto stimati dalla Questura di Napoli. Questi ultimi ordinano all’ispettore di farsi da parte, spiegandogli che il delitto non gli compete. 
In effetti la vittima, qualche tempo prima, era stata testimone della distruzione di un negozio ad opera di un clan della Camorra, e si era anche offerta di testimoniare, salvo ritrattare all’ultimo momento.

Tutto lascerebbe supporre un delitto ad opera della criminalità organizzata, ma Lojacono non ne è convinto, e chiede ed ottiene dall’ispettore Palma il permesso di indagare comunque, concentrandosi sulla vita privata dell’uomo, ed in particolare sul suo matrimonio finito e sul legame con la sorella, il cognato ed il nipote.


Nei medesimi giorni, Aragona e Alex si ritrovano ad indagare insieme su un curioso caso di stalking. Un ragazzo dall’aspetto non particolarmente piacente, infatti, sostiene di essere perseguitato da una sua ex fidanzata, una testimonial di biancheria intima. La storia sembrerebbe una barzelletta, ma decisamente non lo è…


Pane è un romanzo che si concentra sulla tematica della “fame”, nel senso più allargato del termine. Maurizio De Giovanni sembra voler sottolineare che ogni cittadino di Napoli ha fame di qualcosa, ed i “Bastardi” sono i primi a cullare nel cuore un desiderio che vorrebbero soddisfare.

Alex, per esempio, è andata a vivere da sola, ha smesso di nascondersi, e vorrebbe finalmente dichiarare i suoi sentimenti a Rosaria.
Pisanelli inizia ad intravedere la sagoma del “killer dei suicidi” che ha lungamente cercato, ma quello che scopre non gli piace affatto.
Romano ha ricominciato a vivere da quando ha salvato una neonata abbandonata in un’area ecologica, e sente nascere in lui un inaspettato istinto paterno.
Lojacono, infine, non sa se continuare la difficile relazione con il magistrato Laura Piras o interrogarsi sui sentimenti che lo legano a Letizia, proprietaria di una trattoria che lui e Marinella frequentano abitualmente.



SOUVENIR



L’ultimo capitolo finora pubblicato dedicato alle avventure dell’ispettore Lojacono e dei suoi colleghi è ambientato nel corso della stagione autunnale. Ottobre, a Napoli, è molto variabile: un giorno il tempo sembra promettere il ritorno dell’estate, un altro annuncia l’imminente arrivo dell’inverno.


È in questa strana atmosfera che si consuma un delitto: un uomo viene infatti ritrovato in fin di vita vicino al cantiere della metropolitana, senza cellulare né documenti. 
A giudicare dal violento pestaggio, l’ipotesi di una rapina finita male sembra la più probabile, ma i "Bastardi" non si sentono sicuri.

L’uomo si rivela essere un americano giunto in Italia insieme alla sorella ed alla madre. quest’ultima, ormai affetta da Alzheimer, è un’ex attrice hollywoodiana che aveva avuto successo in gioventù dopo aver girato un film proprio a Napoli.


Lojacono comprende subito che l’uomo aggredito stava cercando di far luce su un mistero che riguarda la giovinezza della madre e qualcosa di accaduto ai tempi della registrazione di quella vecchia pellicola, anche se, come sempre, le piste da seguire sono tante e poco sicure.


Oltre ad indagare insieme, i Bastardi devono affrontare alcune complicate vicende personali. 

Due su tutti sono in difficoltà: Pisanelli, che sospetta il coinvolgimento di una persona a lui cara nel caso del “killer dei suicidi”, e Romano, che sta tentando un riavvicinamento con la moglie Giorgia, anche al fine di ottenere l’affidamento della piccola orfana alla quale si è tanto affezionato.


Souvenir è un romanzo che si legge tutto d’un fiato e che lascia il lettore con tanti interrogativi riguardo al destino dei "Bastardi"...uno soprattutto!



IL METODO DEL COCCODRILLO



Ho inserito per ultimo questo romanzo perché è da considerarsi una sorta di prequel dell’intera serie. L’unico personaggio che il lettore ritrova in questo romanzo è infatti l’ispettore Lojacono, che non è stato ancora assegnato a Pizzofalcone, ma si ritrova già a Napoli. 

Il suo trasferimento punitivo è recente, e le conseguenze sono state pesanti: egli si ritrova ad essere ignorato dalla sua stessa famiglia e trattato con sufficienza sul lavoro. L’unico luogo dove può chiacchierare e sfogarsi è la trattoria di Letizia, una sua nuova amica.


Improvvisamente, alcuni terribili delitti sconvolgono la città di Napoli: tre ragazzi ancora minorenni, diversissimi tra loro per stili di vita ed estrazione sociale, vengono trovati morti in zone differenti della città. 
I tre sono stati uccisi da un’arma da fuoco che sembra essere la stessa, ed il misterioso killer ha sempre lasciato sul luogo del delitto dei fazzoletti umidi, indice di un problema di lacrimazione.


Il diretto superiore di Lojacono, che non va affatto d’accordo con il nostro protagonista, vorrebbe indagare nell’ambiente della malavita organizzata.
L’ispettore, invece, ha la sensazione che il pericoloso assassino, soprannominato dalla cronaca “il coccodrillo” per le sue lacrime, sia una persona ad un tempo crudele e disperata, e che stia compiendo una sorta di missione. 

Per questo motivo egli inizia ad indagare autonomamente e ad interrogare le famiglie delle vittime, con la benedizione di Palma, che egli ha appena conosciuto e che al momento non è ancora il suo diretto superiore.


Sarò sincera: Il metodo del coccodrillo è un romanzo estremamente emozionante e coinvolgente. È un vero e proprio pugno allo stomaco, che colpisce ripetutamente il lettore dall’inizio al (decisamente amaro) epilogo. 

L’ispettore Lojacono qui è una sorta di antieroe solitario e “contro tutti”, caratterizzato dal carattere ombroso e dal grande istinto investigativo.




Spero tanto di avervi incuriosito!
Questi libri mi sono piaciuti molto, e sicuramente leggerò i prossimi capitoli della serie.

Vi segnalo anche la fiction che è stata trasmessa l’anno scorso su Rai 1, I bastardi di Pizzofalcone, molto ben fatta e fedele alla storia narrata nei romanzi. Se volete, potete recuperarla gratuitamente su Rai Play!

E voi, che ne pensate? Conoscete l’autore o i libri?
Ne avete letto qualcuno? Vi sono piaciuti?
Attendo un vostro parere.
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

10 commenti :

  1. Ciao Silvia, non ho letto nulla di questo autore, ma ne sento sempre parlar bene!

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  2. Cara Silvia, non conoscevo questo bravo autore, qui ce solo di scegliere.
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso! Hai ragione: è proprio un bravo autore, e di persona è anche simpatico. Buon pomeriggio anche a te :-)

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  3. Un autore davvero da scoprire, grazie Silvia. Buon pomeriggio.
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa, spero di averti incuriosito! Buon pomeriggio anche a te :-)

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  4. Io ho visto la serie Tv dei Bastardi di Pizzofalcone, non vedo l'ora di guardare la seconda stagione!😊 Buona serata!👋

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    1. Ciao Vanessa! Anche io sono curiosa di vedere la seconda stagione :-)

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  5. ho visto la serie in tv e l'ho gradita molto, quindi volentieri leggerei qualcosa di de giovanni, ma non solo su pizzofalcone!

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    1. Ciao Angela! Sto preparando una recensione anche sul commissario Ricciardi, se ti interessa :-)

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