Un libro per ogni giorno della canzone di Bing Crosby
...mancano 16 giorni a Natale!
Cari
lettori,
siamo
ormai al 9 dicembre e, come l’anno scorso e due anni fa, il blog
indossa il suo vestitino natalizio, con il “Christmas
countdown”!
Da
oggi a Natale, infatti, vi proporrò dei post a tema natalizio ed
invernale, che spero vi possano piacere!
Oggi
iniziamo con un classico Booktag a tema “Natale e libri”! Il
questionario odierno s’intitola 12 Days of Christmas booktag ed
ho trovato la versione originale sul blog "La libreria di J.".
Ho sempre amato la canzone – filastrocca di Bing
Crosby e sono felicissima di proporvi questo TAG!
1)
Il primo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
una
pernice su un pero.
La
pernice si trovava da sola sul pero. Qual è il tuo stand-alone
preferito?
Tra
i romanzi autoconclusivi più belli che ho letto nel corso del 2019
c’è sicuramente Lezioni di disegno di Roberta Marasco.
Si
tratta di una storia tra la Barcellona del presente e quella del
passato, tutta al femminile: la protagonista Julia, le sorelle Anna
ed Olga e la nipote Abril sono in cerca della risoluzione di un
mistero familiare e (ri)vivono vecchi e nuovi amori.
Nei preferiti di gennaio vi racconto meglio questo romanzo!
2)
Il secondo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
due
tortore.
L’amore
è nell’aria! Chi fa parte della tua unica, vera OTP?
Da
sempre, quando desidero respirare un po’ di romanticismo, la mia
scelta è quasi obbligata: Nicholas Sparks! Un paio di anni fa ho
anche partecipato ad un bellissimo progetto, ideato dalla mia amica
Susy de "I miei magici mondi", ed ho presentato in questo post uno dei
miei romanzi preferiti dell’autore, Vicino a te non ho paura.
La
mia ultima lettura di Sparks risale a quest’estate e si tratta
della sua ultima uscita, Ogni respiro, che racconta la
struggente storia di Tru ed Hope.
Tru
Walls è nato e cresciuto in Africa e, dopo un’infanzia ed
un’adolescenza piuttosto difficili e senza figure di riferimento, è
riuscito ad affermarsi come guida di safari. La confidenza con la
savana l’ha reso esperto della natura e delle situazioni
pericolose, ma egli cerca il più possibile di essere prudente per il
bene del figlio. Egli l’ha avuto dall’ex moglie, con la quale ha
ancora un ottimo rapporto, ed entrambi sono gli unici importanti
affetti della sua vita.
Un giorno, però, egli riceve una lettera da
un uomo che afferma di essere suo padre e lo invita in North
Carolina, a Sunset Beach, promettendo di rivelargli alcune importanti
verità su sua madre, una donna fragile e misteriosa morta in un
incendio tanti anni prima.
Hope
Anderson, dopo la morte del padre a causa della SLA, decide di
prendersi una breve pausa dal suo impiego da infermiera e di
trascorrere una breve vacanza a South Beach, nel cottage di famiglia,
che purtroppo dovrà essere venduto. Ella è fidanzata da troppo
tempo con un uomo che non si decide a far evolvere la loro relazione
ed è più in crisi che mai.
L’incontro
di Hope e Tru a Sunset Beach, tra un ristorante di frutti di mare ed
un lembo di spiaggia, tra un invito ad un matrimonio ed una corsa
dietro al cane della donna, sembra voluto dal destino, ed è un
inevitabile riconoscimento di anime gemelle. Il loro “luogo
speciale” diventa presto una cassetta della posta seminascosta tra
i giunchi e l’acqua bassa: secondo una leggenda che circola intorno
a questo luogo, alla cassetta si possono affidare ricordi, desideri,
paure e speranze, e sarà lei a dare una mano al destino.
Tru
e Hope, che si sono conosciuti nel luogo perfetto, ma nel momento
sbagliato, sono costretti dalle circostanze a separarsi: il destino,
tuttavia, farà il suo corso…
Gli
amanti dei romanzi di Nicholas Sparks non resteranno delusi da questa
storia: torna l’ambientazione in North Carolina, così cara
all’autore; i luoghi descritti sono tra i più romantici che egli
abbia mai presentato; i personaggi sono caratterizzati in modo
intenso e complesso.
Decisamente, leggendo la storia di Tru e Hope,
l’amore è nell’aria!
3)
Il terzo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
tre
galline francesi.
Nello
spirito dei tre, qual è la trilogia migliore che hai letto?
La
mia trilogia preferita di sempre è quella dolce, appassionante,
struggente di JoJo Moyes, composta da Io prima di te, Io dopo di
te e Sono sempre io.
La
storia di Louisa Clark, un personaggio nel cui desiderio di stabilità
e nelle cui quotidiane conquiste e fragilità mi sono sempre rivista,
mi ha conquistato dalla prima pagina...e non ha mai smesso di
coinvolgermi!
In questo post vi parlo meglio dell’ultimo di questi tre splendidi
romanzi.
4)
Il quarto giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
quattro
uccelli cantanti.
Dato
che la serie di solito consiste in quattro o più libri, qual è la
tua serie preferita?
Moltissimi
dei romanzi che leggo appartengono a delle serie, principalmente
gialle, quindi questa domanda è per me molto difficile.
Volendo
però sceglierne una che riunisca insieme le due componenti che
preferisco, ovvero quella crime e quella romance, mi
sembra giusto menzionare L’allieva di Alessia Gazzola, una
serie di godibilissime “commedie gialle”.
In questo post ve ne parlo meglio!
5)
Il quinto giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
cinque
anelli d’oro.
Un
anello per domarli tutti! Chi è il tuo cattivo/antagonista
preferito?
Come
ormai saprete, sono una fan di Massimo Carlotto, autore del quale ho
letto molti romanzi (ve li ho presentati qui e qui). I suoi “cattivi”
sono tra i peggiori che io abbia mai incontrato: peggio di Giorgio
Pellegrini, il rivale dell’ “Alligatore” Marco Buratti, secondo
me c’è solo Voldemort, il cattivo di Harry Potter!
Spesso
e volentieri, poi, gli “antagonisti” diventano veri e propri
protagonisti dei suoi romanzi, come nel caso di Mi fido di te,
scritto a quattro mani con Francesco Abate.
Gigi
Vianello, personaggio centrale di questo interessante romanzo, vive a
Cagliari e la sua vita è più che mai agiata: gestisce il ristorante
gourmet Chez Momò, si è fidanzato con la figlia del vecchio
titolare e frequenta gli amici della donna, tutti appartenenti
all’alta società. Tuttavia, il suo vero modo di fare soldi è un
altro: egli è entrato di nascosto nel giro della sofisticazione
alimentare e guadagna moltissimo illegalmente.
Tuttavia,
una sera, quasi per caso, egli inizia una relazione con una donna
sposata, tanto ricca quanto sciocca, che vuole disperatamente avere
un figlio dal marito, ma non riesce. Gigi Vianello prende la
questione come uno scherzo, ma la donna finisce per restare incinta
per davvero ed inizia ad affermare di voler lasciare il marito, una
figura di spicco della società cagliaritana, che potrebbe creargli
non pochi guai venendo a conoscenza di una simile relazione
clandestina.
L’uomo,
disperato all’idea di perdere tutto ciò che ha costruito, non sa
cosa fare, e, una notte, al culmine di un litigio, uccide la sua
amante.
Questo
è solo l’inizio di una spirale discendente per Gigi Vianello: la
fine della sua vita dorata ed il principio di una fuga da fuorilegge.
In
questo romanzo ci sono tutte le caratteristiche che il lettore di
Carlotto ha imparato ad apprezzare, dall’atmosfera thriller,
passando dai colpi di scena, fino ad arrivare ai temibili “cattivi”.
In questo caso, però, l’aspetto più interessante è l’inchiesta
relativa al mondo della sofisticazione alimentare: dal caffè al
pollo, dal vino alle verdure, dal pesce alla pastasciutta, nulla
sembra essere salvo dai malvagi propositi di chi vuol fare soldi
facili sulla pelle (e sullo stomaco) di persone ignare.
È proprio
vero, spesso non sappiamo davvero quello che mangiamo…!
6)
Il sesto giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
sei
oche che covavano.
La
creazione è una cosa bellissima. Qual è il tuo mondo/ambientazione
preferito?
Come
tanti di voi ormai sapranno, adoro i romanzi di Camilleri dedicati al
Commissario Montalbano, non soltanto per quanto riguarda i singoli
intrecci di ogni romanzo, ma anche e soprattutto per i personaggi e
la bellissima ambientazione siciliana. Leggere un romanzo di
Camilleri significa scoprire ogni volta qualcosa di nuovo a proposito
di questa bellissima regione, così ricca di storia, di arte, di
tradizioni.
Durante
l’autunno ho letto l’ultima avventura (in ordine cronologico) del
commissario, dal titolo Il cuoco dell’Alcyon. Purtroppo esso
si è rivelato essere l’ultimo romanzo di Camilleri mentre egli era
in vita (anche se c'è già stata una prima uscita postuma).
Due
sono i misteri con i quali Montalbano ha a che fare all’inizio di
questa sua insolita avventura: il primo è il suicidio di un operaio
disperato, ridotto sul lastrico dai suoi capi; il secondo è la
misteriosa morte dell’imprenditore che era a capo della medesima
impresa edile, ucciso con un colpo di pistola pochi giorni dopo.
Egli,
tuttavia, nel corso delle sue passiate fino al porto
(conseguenza inevitabile dei ricchi menu della trattoria di Enzo),
non può fare a meno di insospettirsi notando i curiosi traffici
dell’Alcyon, una goletta piuttosto piccola, che però fa
ordinazioni di cibo ed alcool molto consistenti. Dopo qualche prima
ricerca, egli inizia a sospettare che sulla nave ci sia una sorta di
bisca clandestina e che l’imprenditore ucciso fosse in qualche modo
coinvolto.
Tuttavia,
una lettera del Questore arresta all’improvviso le sue indagini:
con il consueto tono imperioso, egli chiede a Montalbano di smaltire
delle ferie forzate. Dopo un paio di giorni a Boccadasse con Livia,
però, egli si rende conto che il suo allontanamento non è stato casuale
e che forse i suoi superiori stanno tentando di smantellare la sua
squadra. Non tutto, però, è come sembra…!
Questo
romanzo di Camilleri è più che mai in bilico tra sogno e realtà.
Da una parte c’è la situazione concreta del commissario: la
pensione che si avvicina, dei nuovi dirigenti rampanti che cercano di
metterlo da parte, la prospettiva di una vecchiaia serena con Livia.
Dall’altra parte, però, il suo instancabile fiuto da poliziotto lo
porta a vivere una vicenda quasi onirica, tra FBI, operazioni sotto
copertura, situazioni da film d’azione con Brus Willisi,
come direbbe il fido Catarella.
...Una
bella storia, in attesa dell’epilogo che sicuramente il Maestro ha
preparato per noi!
7)
Il settimo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
sette
cigni che nuotavano.
Chi
ha bisogno di sette cigni quando tutto ciò che serve è un buon
amico animale? Chi è il tuo compagno animale preferito?
Sapete
che il mio “compagno a quattro zampe” preferito è Otto, il
bassotto dei miei zii, al quale la bravissima Vanessa del blog "Gattara cinefila" ha dedicato una bella intervista.
In questo post ho inserito una serie di romanzi ideali per gli amanti
dei cani, come Storia di Byron – Il bassotto che mi ha insegnato
la pazienza di Antonella Boralevi ed altri.
8)
L’ottavo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
otto
contadine che mungono.
Il
latte è così… “18esimo secolo”! Quale libro o serie porta
bevande o cibo ad un nuovo livello?
Se
si parla di cibo, cuochi ed esperti di gastronomia, non posso non
nominare la serie di Marco Vichi dedicata al Commissario Bordelli,
della quale vi ho parlato piuttosto ampiamente in questo post.
Di
recente ho letto un capitolo natalizio delle indagini del
commissario, dal titolo Il nuovo venuto.
È il dicembre del
‘65 e Bordelli si ritrova ad affrontare un brutto caso di omicidio:
un uomo di mezza età, venuto dal Meridione, che in apparenza non si
era integrato con nessuno, rimanendo escluso dal quartiere e
dall’intera città. In realtà, il motivo della solitudine
dell’uomo è di natura molto diversa da quella che si potrebbe
pensare: egli era un usuraio, ed era anche solito ricattare le sue
vittime, minacciando di rivelare vergognosi segreti e tristi vicende
avvenute in tempo di guerra.
Nel
frattempo, il giovane sottoposto di Bordelli Pietrino Piras, figlio
di un vecchio compagno d’armi del commissario, è costretto a
tornare per un po’ in Sardegna, in seguito ad un infortunio sul
lavoro. Pochi giorni dopo, egli trova morto un suo conoscente, un
tipo un po’ solitario e misterioso. Sembrerebbe un suicidio dovuto
ad una vita priva di affetti importanti, ma Piras non è convinto e,
con il benestare di Bordelli, inizia un’indagine per conto suo.
Sullo
sfondo di questi due gialli c’è non solo l’atmosfera natalizia,
ma anche e soprattutto l’organizzazione di una cena a casa del
commissario. Egli, infatti, è notoriamente una buona forchetta, ed
in ogni romanzo della serie fa “tappa fissa” all’osteria del
calabrese Totò per le sue pause pranzo.
In
occasione della Vigilia di Natale, egli mette a disposizione casa e
finanze per una delle sue consuete “cene per soli uomini”, alle
quali periodicamente invita vecchi e nuovi amici. Chef d’eccezione
l’amico Ennio Bottarini, scassinatore esperto che è stato nelle
carceri di mezzo mondo e ne ha approfittato per apprendere la
preparazione di vari piatti tipici.
Per la serata di festa, egli
sceglie la cucina francese, tra vol au vent e zuppa di cipolle, paté
e vini costosi. Come sempre, la cena, per i protagonisti, diventerà
un’occasione per rinsaldare vecchie amicizie e raccontarsi storie
di guerra.
9)
Il nono giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
nove
dame che ballano.
Ballare
è solo una delle abilità di una signora! Qual è la tua
protagonista femminile preferita?
Una
scrittrice di cui non credo mi stancherò mai è Philippa Gregory,
professoressa di storia ed autrice di molti romanzi storici di
successo. In questo post vi ho presentato la saga dedicata alla
Guerra delle Due Rose e qui e qui vi ho parlato di un paio di romanzi
della serie dei Tudor.
Di
recente ho letto L’eredità della Regina, un altro capitolo
della dinastia Tudor, che ha non una, ma ben tre protagoniste
femminili, e mi sento di confermare senza problemi che le sue regine
e cortigiane sono tra i miei personaggi preferiti in assoluto.
La
mia regina “del cuore” resta Lady Margaret Beaufort, protagonista
de La Regina della Rosa Rossa, madre di Enrico VII e suocera
di Elisabetta di York, una delle fautrici della fine della cosiddetta
guerra dei Cugini, nonché capostipite dei Tudor.
Ne
L’eredità della Regina, invece, tre donne molto vicine al
temutissimo Enrico VIII, ormai non più giovane, malato, tirannico e
sull’orlo della follia, si raccontano.
La
mia preferita è Anna di Clèves, quarta delle sei mogli del re. La
storia ha scritto poco su di lei: si sa soltanto che proveniva da un
ducato tedesco, che aveva subito un’educazione molto severa, che il
matrimonio con il re era durato sei mesi e poi annullato perché egli
era ormai impotente, e che il divorzio le aveva conferito il titolo
di “amatissima sorella del re”.
Mi sono affezionata a questa
donna semplice ed onesta, che, senza tramare alcuna cattiveria, non
si schioda dalle sue posizioni e dai suoi diritti, e, a poco a poco,
impara a mettere se stessa al primo posto, trovando la vera felicità
lontano da corti e sfarzi, senza dipendere da nessuno, quando è
“soltanto Anna”.
La
seconda è la povera Caterina Howard, quinta moglie di Enrico VIII,
un’adolescente allegra e viziata, amante della vita e della
ricchezza, che si è purtroppo ritrovata ad essere la pedina delle
crudeli trame di uomini e donne che avevano l’età dei suoi
genitori, per non dire dei suoi nonni… e ne ha pagato il prezzo,
finendo sul patibolo come la sua cugina Anna Bolena.
La
terza ed ultima protagonista di questo splendido romanzo è proprio
la cognata di Anna, Jane Bolena, vedova di George. Dopo essere caduta
in disgrazia, ritorna a corte al servizio sia di Anna che di
Caterina, ma il suo vero padrone è il perfido duca di Howard, con il
quale mediterà piani di congiura e di vendetta.
10)
Il decimo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
dieci
signori che saltavano.
E
il tuo ragazzo preferito?
Una
coppia che mi scalda il cuore da sempre (soprattutto in questo
periodo dell’anno) è quella composta da Bridget Jones e Mark
Darcy. Lui resta uno dei miei “ragazzi di carta” preferiti!
In questo post (inserito in un progetto dal titolo “Le coppie
librose”, sempre di Susy) vi parlo meglio sia del Mark Darcy dei
libri che di quello dei film!
11)
L’undicesimo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
undici
pipe che suonavano.
Qual
è il tuo libro preferito con influenza musicale?
Non
posso non citare una delle mie serie preferite: quella de Il
commissario Ricciardi! A questo link ed a questo trovate le mie
recensioni dei romanzi.
In
un paio di essi, Serenata senza nome e Rondini d’inverno,
la musica napoletana riveste un ruolo importante, mentre ne Il
senso del dolore e In fondo al tuo cuore ci sono svariati
riferimenti alla musica lirica.
Nel
corso del mese di ottobre ho assistito anche allo spettacolo di e con
l’autore Maurizio De Giovanni Canzoni per il commissario
Ricciardi, che poneva al centro della scena alcuni brani dei
romanzi e tante musiche della tradizione partenopea. Ve ne parlo
meglio qui!
12)
Il dodicesimo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
dodici
batteristi che suonavano il tamburo.
Rullo
di tamburi per favore… qual è stata la tua lettura preferita
quest’anno?
Questa
scelta non è per niente facile, ma, dovendo scegliere con il cuore,
direi proprio Con in bocca il sapore del mondo di Fabio
Stassi, protagonista dei miei preferiti di luglio.
Si
tratta di una raccolta di dieci racconti, anzi, monologhi: in ognuno
di essi, un importante poeta del ‘900 racconta i fatti salienti
della sua vita, le sue scelte in quanto a temi ed argomenti trattati,
le sue fonti d’ispirazione e molto altro.
Lo
stile di scrittura è… magnifico! Non ho altre parole per
descriverlo.
Se
amate la letteratura italiana del XX secolo, resterete conquistati.
Tra
le storie in evidenza del mio profilo Instagram ci sono le mie frasi
preferite del romanzo.
Ecco
le mie scelte per questo booktag natalizio!
Conoscete
questi romanzi? Approvate le mie scelte?
Vi
piace la canzone? ...non ditemi che qualcuno di voi è riuscito ad
impararla, io non ancora!
Avreste
scelto qualche altro libro? Fatemi sapere!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Ciao Silvia, i tuoi post natalizi sono sempre molto belli e li leggerò con piacere! Dei romanzi citati ho letto solo quelli della serie de "L'allieva" e di Bridget Jones, ma prima o poi troverò il coraggio per iniziare la serie della Moyes ;-)
RispondiEliminaCiao! Sono davvero contenta che i miei post natalizi ti piacciano :-) Spero tanto di leggerne qualcuno anche da te!
EliminaSicuramente la serie della Moyes ti potrebbe piacere :-)
Mi ha colpito molto la figura di Gigi Vianello.
RispondiEliminaPotrebbe piacermi sul serio :)
Moz-
Ciao Moz! Beh, Gigi Vianello, in un certo senso, è un bel tipo...sa sempre come cavarsela! :-)
EliminaCara Silvia, molto bello pensare a un libro al giorno, così sai cosa fare!!!
RispondiEliminaCiao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! ..è una perfetta reading-list per dicembre, direi! Buona settimana anche a te! :-)
EliminaBel post! Ho letto "Io prima di te", ma non ancora i seguiti. Mentre ho l'ebook di "Lezioni di disegno" ma non l'ho ancora letto. Mi ispirava ma non immaginavo fosse davvero così bello.
RispondiEliminaCiao! A me "Lezioni di disegno" è piaciuto molto… spero che conquisterà anche te! "Io prima di te" è il più bello della trilogia, ma a me sono piaciuti tanto anche gli altri due :-)
EliminaUn post natalizio davvero bello e originale e le tue letture sono suggerimenti per eventuali regali, grazie mille. Buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Ciao! Sono contentissima di aver dato qualche idea per i regali...come sai, ormai è periodo! Buon pomeriggio :-)
EliminaNon conoscevo questo tag, molto carino!!
RispondiEliminaBelle le tue scelte, anche di diversi generi letterari!
Ciao Angela! Sono contenta che ti piaccia il TAG :-) Ho cercato di spaziare tra i generi!
EliminaCiao Silvia :) è sempre un piacere leggere i tuoi booktag, anche questa volta hai nominato diversi libri che non conosco :)
RispondiEliminaDella trilogia di Io prima di te ho letto solo i primi due, il secondo non mi aveva soddisfatta del tutto, ma l'ho comunque apprezzato, il terzo mi sono rifiutata di leggerlo. Secondo me era una storia che andava benissimo anche con un solo libro :)
Ciao Emili! Certo, se "Io prima di te" fosse rimasto uno stand alone, tutto sommato non gli sarebbe mancato niente. Dal momento che l'autrice ha scelto di farne una trilogia, però, ho comunque apprezzato il modo in cui Louisa Clark ha continuato a farsi strada nel mondo!
EliminaChe belli Silvia questi post!
RispondiEliminaE poi hai citato Nicholas Sparks bravissima sai quanto lo adoro
Ciao Susy! Sì, so che Nicholas Sparks ti piace molto :-) E sono contenta che il post ti piaccia!
EliminaCiao! Ottimo book tag natalizio: vorrei riproporlo sul mio blog, se non ti spiace. Ovviamente, linkerò il tuo post.
RispondiEliminaCiao! Sentiti pure libera di riproporre il TAG sul tuo blog… anzi, grazie per esserti ispirata a me!
Elimina