lunedì 9 dicembre 2019

12 DAYS OF CHRISTMAS BOOKTAG! CHRISTMAS COUNTDOWN #1

Un libro per ogni giorno della canzone di Bing Crosby



...mancano 16 giorni a Natale!




Cari lettori,
siamo ormai al 9 dicembre e, come l’anno scorso e due anni fa, il blog indossa il suo vestitino natalizio, con il “Christmas countdown”!
Da oggi a Natale, infatti, vi proporrò dei post a tema natalizio ed invernale, che spero vi possano piacere!


Oggi iniziamo con un classico Booktag a tema “Natale e libri”! Il questionario odierno s’intitola 12 Days of Christmas booktag ed ho trovato la versione originale sul blog "La libreria di J."

Ho sempre amato la canzone – filastrocca di Bing Crosby e sono felicissima di proporvi questo TAG!



1) Il primo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
una pernice su un pero.


La pernice si trovava da sola sul pero. Qual è il tuo stand-alone preferito?


Tra i romanzi autoconclusivi più belli che ho letto nel corso del 2019 c’è sicuramente Lezioni di disegno di Roberta Marasco.

Si tratta di una storia tra la Barcellona del presente e quella del passato, tutta al femminile: la protagonista Julia, le sorelle Anna ed Olga e la nipote Abril sono in cerca della risoluzione di un mistero familiare e (ri)vivono vecchi e nuovi amori.


Nei preferiti di gennaio vi racconto meglio questo romanzo!



2) Il secondo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
due tortore.


L’amore è nell’aria! Chi fa parte della tua unica, vera OTP?


Da sempre, quando desidero respirare un po’ di romanticismo, la mia scelta è quasi obbligata: Nicholas Sparks! Un paio di anni fa ho anche partecipato ad un bellissimo progetto, ideato dalla mia amica Susy de "I miei magici mondi", ed ho presentato in questo post uno dei miei romanzi preferiti dell’autore, Vicino a te non ho paura.


La mia ultima lettura di Sparks risale a quest’estate e si tratta della sua ultima uscita, Ogni respiro, che racconta la struggente storia di Tru ed Hope.

Tru Walls è nato e cresciuto in Africa e, dopo un’infanzia ed un’adolescenza piuttosto difficili e senza figure di riferimento, è riuscito ad affermarsi come guida di safari. La confidenza con la savana l’ha reso esperto della natura e delle situazioni pericolose, ma egli cerca il più possibile di essere prudente per il bene del figlio. Egli l’ha avuto dall’ex moglie, con la quale ha ancora un ottimo rapporto, ed entrambi sono gli unici importanti affetti della sua vita. 
Un giorno, però, egli riceve una lettera da un uomo che afferma di essere suo padre e lo invita in North Carolina, a Sunset Beach, promettendo di rivelargli alcune importanti verità su sua madre, una donna fragile e misteriosa morta in un incendio tanti anni prima.

Hope Anderson, dopo la morte del padre a causa della SLA, decide di prendersi una breve pausa dal suo impiego da infermiera e di trascorrere una breve vacanza a South Beach, nel cottage di famiglia, che purtroppo dovrà essere venduto. Ella è fidanzata da troppo tempo con un uomo che non si decide a far evolvere la loro relazione ed è più in crisi che mai.


L’incontro di Hope e Tru a Sunset Beach, tra un ristorante di frutti di mare ed un lembo di spiaggia, tra un invito ad un matrimonio ed una corsa dietro al cane della donna, sembra voluto dal destino, ed è un inevitabile riconoscimento di anime gemelle. Il loro “luogo speciale” diventa presto una cassetta della posta seminascosta tra i giunchi e l’acqua bassa: secondo una leggenda che circola intorno a questo luogo, alla cassetta si possono affidare ricordi, desideri, paure e speranze, e sarà lei a dare una mano al destino.

Tru e Hope, che si sono conosciuti nel luogo perfetto, ma nel momento sbagliato, sono costretti dalle circostanze a separarsi: il destino, tuttavia, farà il suo corso…


Gli amanti dei romanzi di Nicholas Sparks non resteranno delusi da questa storia: torna l’ambientazione in North Carolina, così cara all’autore; i luoghi descritti sono tra i più romantici che egli abbia mai presentato; i personaggi sono caratterizzati in modo intenso e complesso. 
Decisamente, leggendo la storia di Tru e Hope, l’amore è nell’aria!



3) Il terzo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
tre galline francesi.



Nello spirito dei tre, qual è la trilogia migliore che hai letto?


La mia trilogia preferita di sempre è quella dolce, appassionante, struggente di JoJo Moyes, composta da Io prima di te, Io dopo di te e Sono sempre io.

La storia di Louisa Clark, un personaggio nel cui desiderio di stabilità e nelle cui quotidiane conquiste e fragilità mi sono sempre rivista, mi ha conquistato dalla prima pagina...e non ha mai smesso di coinvolgermi!

In questo post vi parlo meglio dell’ultimo di questi tre splendidi romanzi.



4) Il quarto giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
quattro uccelli cantanti.


Dato che la serie di solito consiste in quattro o più libri, qual è la tua serie preferita?


Moltissimi dei romanzi che leggo appartengono a delle serie, principalmente gialle, quindi questa domanda è per me molto difficile.

Volendo però sceglierne una che riunisca insieme le due componenti che preferisco, ovvero quella crime e quella romance, mi sembra giusto menzionare L’allieva di Alessia Gazzola, una serie di godibilissime “commedie gialle”.

In questo post ve ne parlo meglio!



5) Il quinto giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
cinque anelli d’oro.


Un anello per domarli tutti! Chi è il tuo cattivo/antagonista preferito?


Come ormai saprete, sono una fan di Massimo Carlotto, autore del quale ho letto molti romanzi (ve li ho presentati qui e qui). I suoi “cattivi” sono tra i peggiori che io abbia mai incontrato: peggio di Giorgio Pellegrini, il rivale dell’ “Alligatore” Marco Buratti, secondo me c’è solo Voldemort, il cattivo di Harry Potter!


Spesso e volentieri, poi, gli “antagonisti” diventano veri e propri protagonisti dei suoi romanzi, come nel caso di Mi fido di te, scritto a quattro mani con Francesco Abate.

Gigi Vianello, personaggio centrale di questo interessante romanzo, vive a Cagliari e la sua vita è più che mai agiata: gestisce il ristorante gourmet Chez Momò, si è fidanzato con la figlia del vecchio titolare e frequenta gli amici della donna, tutti appartenenti all’alta società. Tuttavia, il suo vero modo di fare soldi è un altro: egli è entrato di nascosto nel giro della sofisticazione alimentare e guadagna moltissimo illegalmente.

Tuttavia, una sera, quasi per caso, egli inizia una relazione con una donna sposata, tanto ricca quanto sciocca, che vuole disperatamente avere un figlio dal marito, ma non riesce. Gigi Vianello prende la questione come uno scherzo, ma la donna finisce per restare incinta per davvero ed inizia ad affermare di voler lasciare il marito, una figura di spicco della società cagliaritana, che potrebbe creargli non pochi guai venendo a conoscenza di una simile relazione clandestina.
L’uomo, disperato all’idea di perdere tutto ciò che ha costruito, non sa cosa fare, e, una notte, al culmine di un litigio, uccide la sua amante.

Questo è solo l’inizio di una spirale discendente per Gigi Vianello: la fine della sua vita dorata ed il principio di una fuga da fuorilegge.


In questo romanzo ci sono tutte le caratteristiche che il lettore di Carlotto ha imparato ad apprezzare, dall’atmosfera thriller, passando dai colpi di scena, fino ad arrivare ai temibili “cattivi”. In questo caso, però, l’aspetto più interessante è l’inchiesta relativa al mondo della sofisticazione alimentare: dal caffè al pollo, dal vino alle verdure, dal pesce alla pastasciutta, nulla sembra essere salvo dai malvagi propositi di chi vuol fare soldi facili sulla pelle (e sullo stomaco) di persone ignare. 
È proprio vero, spesso non sappiamo davvero quello che mangiamo…!



6) Il sesto giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
sei oche che covavano.


La creazione è una cosa bellissima. Qual è il tuo mondo/ambientazione preferito?


Come tanti di voi ormai sapranno, adoro i romanzi di Camilleri dedicati al Commissario Montalbano, non soltanto per quanto riguarda i singoli intrecci di ogni romanzo, ma anche e soprattutto per i personaggi e la bellissima ambientazione siciliana. Leggere un romanzo di Camilleri significa scoprire ogni volta qualcosa di nuovo a proposito di questa bellissima regione, così ricca di storia, di arte, di tradizioni.


Durante l’autunno ho letto l’ultima avventura (in ordine cronologico) del commissario, dal titolo Il cuoco dell’Alcyon. Purtroppo esso si è rivelato essere l’ultimo romanzo di Camilleri mentre egli era in vita (anche se c'è già stata una prima uscita postuma).

Due sono i misteri con i quali Montalbano ha a che fare all’inizio di questa sua insolita avventura: il primo è il suicidio di un operaio disperato, ridotto sul lastrico dai suoi capi; il secondo è la misteriosa morte dell’imprenditore che era a capo della medesima impresa edile, ucciso con un colpo di pistola pochi giorni dopo.

Egli, tuttavia, nel corso delle sue passiate fino al porto (conseguenza inevitabile dei ricchi menu della trattoria di Enzo), non può fare a meno di insospettirsi notando i curiosi traffici dell’Alcyon, una goletta piuttosto piccola, che però fa ordinazioni di cibo ed alcool molto consistenti. Dopo qualche prima ricerca, egli inizia a sospettare che sulla nave ci sia una sorta di bisca clandestina e che l’imprenditore ucciso fosse in qualche modo coinvolto.


Tuttavia, una lettera del Questore arresta all’improvviso le sue indagini: con il consueto tono imperioso, egli chiede a Montalbano di smaltire delle ferie forzate. Dopo un paio di giorni a Boccadasse con Livia, però, egli si rende conto che il suo allontanamento non è stato casuale e che forse i suoi superiori stanno tentando di smantellare la sua squadra. Non tutto, però, è come sembra…!


Questo romanzo di Camilleri è più che mai in bilico tra sogno e realtà. 
Da una parte c’è la situazione concreta del commissario: la pensione che si avvicina, dei nuovi dirigenti rampanti che cercano di metterlo da parte, la prospettiva di una vecchiaia serena con Livia. 
Dall’altra parte, però, il suo instancabile fiuto da poliziotto lo porta a vivere una vicenda quasi onirica, tra FBI, operazioni sotto copertura, situazioni da film d’azione con Brus Willisi, come direbbe il fido Catarella.

...Una bella storia, in attesa dell’epilogo che sicuramente il Maestro ha preparato per noi!



7) Il settimo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
sette cigni che nuotavano.


Chi ha bisogno di sette cigni quando tutto ciò che serve è un buon amico animale? Chi è il tuo compagno animale preferito?


Sapete che il mio “compagno a quattro zampe” preferito è Otto, il bassotto dei miei zii, al quale la bravissima Vanessa del blog "Gattara cinefila" ha dedicato una bella intervista.

In questo post ho inserito una serie di romanzi ideali per gli amanti dei cani, come Storia di Byron – Il bassotto che mi ha insegnato la pazienza di Antonella Boralevi ed altri.



8) L’ottavo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
otto contadine che mungono.


Il latte è così… “18esimo secolo”! Quale libro o serie porta bevande o cibo ad un nuovo livello?


Se si parla di cibo, cuochi ed esperti di gastronomia, non posso non nominare la serie di Marco Vichi dedicata al Commissario Bordelli, della quale vi ho parlato piuttosto ampiamente in questo post.


Di recente ho letto un capitolo natalizio delle indagini del commissario, dal titolo Il nuovo venuto. 

È il dicembre del ‘65 e Bordelli si ritrova ad affrontare un brutto caso di omicidio: un uomo di mezza età, venuto dal Meridione, che in apparenza non si era integrato con nessuno, rimanendo escluso dal quartiere e dall’intera città. In realtà, il motivo della solitudine dell’uomo è di natura molto diversa da quella che si potrebbe pensare: egli era un usuraio, ed era anche solito ricattare le sue vittime, minacciando di rivelare vergognosi segreti e tristi vicende avvenute in tempo di guerra.

Nel frattempo, il giovane sottoposto di Bordelli Pietrino Piras, figlio di un vecchio compagno d’armi del commissario, è costretto a tornare per un po’ in Sardegna, in seguito ad un infortunio sul lavoro. Pochi giorni dopo, egli trova morto un suo conoscente, un tipo un po’ solitario e misterioso. Sembrerebbe un suicidio dovuto ad una vita priva di affetti importanti, ma Piras non è convinto e, con il benestare di Bordelli, inizia un’indagine per conto suo.


Sullo sfondo di questi due gialli c’è non solo l’atmosfera natalizia, ma anche e soprattutto l’organizzazione di una cena a casa del commissario. Egli, infatti, è notoriamente una buona forchetta, ed in ogni romanzo della serie fa “tappa fissa” all’osteria del calabrese Totò per le sue pause pranzo.


In occasione della Vigilia di Natale, egli mette a disposizione casa e finanze per una delle sue consuete “cene per soli uomini”, alle quali periodicamente invita vecchi e nuovi amici. Chef d’eccezione l’amico Ennio Bottarini, scassinatore esperto che è stato nelle carceri di mezzo mondo e ne ha approfittato per apprendere la preparazione di vari piatti tipici. 

Per la serata di festa, egli sceglie la cucina francese, tra vol au vent e zuppa di cipolle, paté e vini costosi. Come sempre, la cena, per i protagonisti, diventerà un’occasione per rinsaldare vecchie amicizie e raccontarsi storie di guerra.



9) Il nono giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
nove dame che ballano.


Ballare è solo una delle abilità di una signora! Qual è la tua protagonista femminile preferita?


Una scrittrice di cui non credo mi stancherò mai è Philippa Gregory, professoressa di storia ed autrice di molti romanzi storici di successo. In questo post vi ho presentato la saga dedicata alla Guerra delle Due Rose e quiqui vi ho parlato di un paio di romanzi della serie dei Tudor.


Di recente ho letto L’eredità della Regina, un altro capitolo della dinastia Tudor, che ha non una, ma ben tre protagoniste femminili, e mi sento di confermare senza problemi che le sue regine e cortigiane sono tra i miei personaggi preferiti in assoluto.

La mia regina “del cuore” resta Lady Margaret Beaufort, protagonista de La Regina della Rosa Rossa, madre di Enrico VII e suocera di Elisabetta di York, una delle fautrici della fine della cosiddetta guerra dei Cugini, nonché capostipite dei Tudor.


Ne L’eredità della Regina, invece, tre donne molto vicine al temutissimo Enrico VIII, ormai non più giovane, malato, tirannico e sull’orlo della follia, si raccontano.


La mia preferita è Anna di Clèves, quarta delle sei mogli del re. La storia ha scritto poco su di lei: si sa soltanto che proveniva da un ducato tedesco, che aveva subito un’educazione molto severa, che il matrimonio con il re era durato sei mesi e poi annullato perché egli era ormai impotente, e che il divorzio le aveva conferito il titolo di “amatissima sorella del re”. 
Mi sono affezionata a questa donna semplice ed onesta, che, senza tramare alcuna cattiveria, non si schioda dalle sue posizioni e dai suoi diritti, e, a poco a poco, impara a mettere se stessa al primo posto, trovando la vera felicità lontano da corti e sfarzi, senza dipendere da nessuno, quando è “soltanto Anna”.


La seconda è la povera Caterina Howard, quinta moglie di Enrico VIII, un’adolescente allegra e viziata, amante della vita e della ricchezza, che si è purtroppo ritrovata ad essere la pedina delle crudeli trame di uomini e donne che avevano l’età dei suoi genitori, per non dire dei suoi nonni… e ne ha pagato il prezzo, finendo sul patibolo come la sua cugina Anna Bolena.


La terza ed ultima protagonista di questo splendido romanzo è proprio la cognata di Anna, Jane Bolena, vedova di George. Dopo essere caduta in disgrazia, ritorna a corte al servizio sia di Anna che di Caterina, ma il suo vero padrone è il perfido duca di Howard, con il quale mediterà piani di congiura e di vendetta.



10) Il decimo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
dieci signori che saltavano.


E il tuo ragazzo preferito?


Una coppia che mi scalda il cuore da sempre (soprattutto in questo periodo dell’anno) è quella composta da Bridget Jones e Mark Darcy. Lui resta uno dei miei “ragazzi di carta” preferiti!


In questo post (inserito in un progetto dal titolo “Le coppie librose”, sempre di Susy) vi parlo meglio sia del Mark Darcy dei libri che di quello dei film!



11) L’undicesimo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
undici pipe che suonavano.


Qual è il tuo libro preferito con influenza musicale?


Non posso non citare una delle mie serie preferite: quella de Il commissario Ricciardi! A questo link ed a questo trovate le mie recensioni dei romanzi.

In un paio di essi, Serenata senza nome e Rondini d’inverno, la musica napoletana riveste un ruolo importante, mentre ne Il senso del dolore e In fondo al tuo cuore ci sono svariati riferimenti alla musica lirica. 


Nel corso del mese di ottobre ho assistito anche allo spettacolo di e con l’autore Maurizio De Giovanni Canzoni per il commissario Ricciardi, che poneva al centro della scena alcuni brani dei romanzi e tante musiche della tradizione partenopea. Ve ne parlo meglio qui!



12) Il dodicesimo giorno di Natale, il mio vero amore mi ha mandato:
dodici batteristi che suonavano il tamburo.


Rullo di tamburi per favore… qual è stata la tua lettura preferita quest’anno?


Questa scelta non è per niente facile, ma, dovendo scegliere con il cuore, direi proprio Con in bocca il sapore del mondo di Fabio Stassi, protagonista dei miei preferiti di luglio.

Si tratta di una raccolta di dieci racconti, anzi, monologhi: in ognuno di essi, un importante poeta del ‘900 racconta i fatti salienti della sua vita, le sue scelte in quanto a temi ed argomenti trattati, le sue fonti d’ispirazione e molto altro.
Lo stile di scrittura è… magnifico! Non ho altre parole per descriverlo.
Se amate la letteratura italiana del XX secolo, resterete conquistati.

Tra le storie in evidenza del mio profilo Instagram ci sono le mie frasi preferite del romanzo.




Ecco le mie scelte per questo booktag natalizio!
Conoscete questi romanzi? Approvate le mie scelte?
Vi piace la canzone? ...non ditemi che qualcuno di voi è riuscito ad impararla, io non ancora!
Avreste scelto qualche altro libro? Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

18 commenti :

  1. Ciao Silvia, i tuoi post natalizi sono sempre molto belli e li leggerò con piacere! Dei romanzi citati ho letto solo quelli della serie de "L'allieva" e di Bridget Jones, ma prima o poi troverò il coraggio per iniziare la serie della Moyes ;-)

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    1. Ciao! Sono davvero contenta che i miei post natalizi ti piacciano :-) Spero tanto di leggerne qualcuno anche da te!
      Sicuramente la serie della Moyes ti potrebbe piacere :-)

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  2. Mi ha colpito molto la figura di Gigi Vianello.
    Potrebbe piacermi sul serio :)

    Moz-

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    1. Ciao Moz! Beh, Gigi Vianello, in un certo senso, è un bel tipo...sa sempre come cavarsela! :-)

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  3. Cara Silvia, molto bello pensare a un libro al giorno, così sai cosa fare!!!
    Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso! ..è una perfetta reading-list per dicembre, direi! Buona settimana anche a te! :-)

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  4. Bel post! Ho letto "Io prima di te", ma non ancora i seguiti. Mentre ho l'ebook di "Lezioni di disegno" ma non l'ho ancora letto. Mi ispirava ma non immaginavo fosse davvero così bello.

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    1. Ciao! A me "Lezioni di disegno" è piaciuto molto… spero che conquisterà anche te! "Io prima di te" è il più bello della trilogia, ma a me sono piaciuti tanto anche gli altri due :-)

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  5. Un post natalizio davvero bello e originale e le tue letture sono suggerimenti per eventuali regali, grazie mille. Buona serata.
    sinforosa

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    1. Ciao! Sono contentissima di aver dato qualche idea per i regali...come sai, ormai è periodo! Buon pomeriggio :-)

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  6. Non conoscevo questo tag, molto carino!!
    Belle le tue scelte, anche di diversi generi letterari!

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    1. Ciao Angela! Sono contenta che ti piaccia il TAG :-) Ho cercato di spaziare tra i generi!

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  7. Ciao Silvia :) è sempre un piacere leggere i tuoi booktag, anche questa volta hai nominato diversi libri che non conosco :)
    Della trilogia di Io prima di te ho letto solo i primi due, il secondo non mi aveva soddisfatta del tutto, ma l'ho comunque apprezzato, il terzo mi sono rifiutata di leggerlo. Secondo me era una storia che andava benissimo anche con un solo libro :)

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    1. Ciao Emili! Certo, se "Io prima di te" fosse rimasto uno stand alone, tutto sommato non gli sarebbe mancato niente. Dal momento che l'autrice ha scelto di farne una trilogia, però, ho comunque apprezzato il modo in cui Louisa Clark ha continuato a farsi strada nel mondo!

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  8. Che belli Silvia questi post!
    E poi hai citato Nicholas Sparks bravissima sai quanto lo adoro

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    1. Ciao Susy! Sì, so che Nicholas Sparks ti piace molto :-) E sono contenta che il post ti piaccia!

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  9. Ciao! Ottimo book tag natalizio: vorrei riproporlo sul mio blog, se non ti spiace. Ovviamente, linkerò il tuo post.

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    1. Ciao! Sentiti pure libera di riproporre il TAG sul tuo blog… anzi, grazie per esserti ispirata a me!

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