Tra atmosfere thriller ed antieroi criminali
Cari
lettori,
per
la nostra rubrica “Letture… per autori”, oggi vi recensisco
alcuni romanzi di un autore del quale vi ho già parlato in altre
occasioni: Massimo Carlotto.
In questo e questo post vi ho presentato La banda degli amanti e
Per tutto l’oro del mondo, due episodi delle avventure di
Massimo Buratti, detto “L’Alligatore”.
Oggi
vi parlo di altri due romanzi dedicati a questo personaggio, più tre
thriller che indagano argomenti tra loro molto diversi!
Il
post odierno è il mio omaggio a tutti i papà, soprattutto al mio
che ama molto questo autore. Auguri a tutti voi!
L’amore
del bandito
Due
sono i problemi che sconvolgono la già precaria e difficile
quotidianità di Massimo Buratti e dei suoi due amici più cari, Max
la Memoria e Beniamino Rossini.
Il
primo è la sparizione dall’Ufficio di Medicina Legale di Padova di
44 chili di sostanze stupefacenti. I tre non vorrebbero occuparsene,
ma ricevono una richiesta da parte di persone alle quali non si può
dire di no e sono costretti ad affrontare la faccenda da vicino.
Il
secondo è il rapimento della compagna di Beniamino, Sylvie, un’ex
danzatrice del ventre franco-algerina. Il vecchio contrabbandiere è
deciso a fare di tutto per ritrovarla, ma sa bene di dover affrontare
alcuni suoi vecchi nemici che lo stanno spingendo in una trappola.
L’amore
del bandito è solo l’inizio
di una vicenda che sconvolgerà i protagonisti e che cambierà per
sempre i loro obiettivi e le loro stesse esistenze.
Non si tratta di
un semplice thriller, ma anche di un’appassionante storia di amore
perduto e di vendetta. Uno dei capitoli irrinunciabili della storia
dell’Alligatore e dei suoi amici.
Blues
per cuori fuorilegge e vecchie puttane
Questa
nuova avventura dell’Alligatore inizia con il ritorno del suo più
temibile nemico: Giorgio Pellegrini. Egli è da tempo latitante
all’estero: com’è solito fare, ha ingannato una donna, riuscendo
ad ottenere da lei ospitalità e protezione.
È
da lì che viene contattato da un magistrato con un’idea del tutto
personale della giustizia, la dott.ssa Angela Marino, ed è di fatto
costretto a collaborare come infiltrato.
Qualcosa,
però, non funziona, e dei killer stranieri trovano la moglie e
l’amante di Pellegrini, uccidendole in modo molto violento.
A
questo punto la dottoressa Marino decide di coinvolgere l’Alligatore
ed i suoi soci per un’indagine parallela. Sia accettare questo
compito che rifiutare comporterebbe pericoli mortali per i tre
protagonisti, che decidono di giocare la partita al loro meglio,
cercando di sopravvivere.
In
questa nuova impresa, Marco Buratti è affiancato da una nuova donna:
Edith, una ex escort di mezza età che sembra ricambiare il
sentimento del protagonista.
Questo
capitolo delle (dis)avventure dell’Alligatore assume sempre più i
contorni di un duello tra lui e Giorgio Pellegrini, che sembra dotato
di molteplici vite e riesce sempre a sfuggire a chiunque gli dia la
caccia.
La questione, inoltre, si complica ulteriormente per via del
coinvolgimento delle forze dell’ordine e della magistratura, non
sempre esattamente ligie al dovere.
Tutti gli elementi, combinati,
contribuiscono all’intreccio del romanzo, che si rivela molto
coinvolgente.
Respiro
corto
Questo
thriller, mozzafiato come promette il titolo, è ambientato a
Marsiglia, città nella quale è in corso uno scontro tra bande
rivali.
I
protagonisti sono quattro giovani criminali: Zosim, Sunil, Giuseppe
ed Inez. Essi si sono conosciuti all’Università di Leeds ed hanno
fondato la Dromos Gang, dopo aver maturato la loro esperienza
criminale all’interno di realtà come la mafia russa e la camorra.
La
loro intenzione è quella di sfidare la vecchia guardia, composta
prevalentemente da un boss che rifiuta di abbandonare la sua attività
e da una crudele e corrotta poliziotta di mezza età.
Questi ultimi
si ritrovano con un imprevisto asso nella loro manica: un
narcotrafficante fuggito dall’America Latina, molto violento ed in
cerca di un riscatto.
Tra
sparatorie ed inseguimenti, accordi illeciti ed illegali manovre
affaristiche, Respiro corto trasforma Marsiglia nel teatro di
una lotta per il potere, fatta di sotterfugi ed imprevisti. Una sorta
di corsa sempre più veloce che conduce il lettore verso l’epilogo.
Perdas
de fogu
Questo
romanzo, che Massimo Carlotto ha completato insieme ad un gruppo di
scrittori riuniti sotto lo pseudonimo Mama Sabot, è parte di una
vera e propria inchiesta su una questione pericolosa e scottante che
riguarda alcune zone della Sardegna.
Nel
2008 Pierre Nizzari, un disertore dell’esercito, già
precedentemente costretto dai suoi ex capi ad occuparsi di pericolose
operazioni, non sempre legali, arriva in località Perdas de fogu.
Egli viene obbligato a fingere di lavorare in un bar ed a spiare
Nina, una ricercatrice veterinaria che studia gli ovini della zona ed
ha scoperto alcune anomalie anatomiche negli esemplari vicino ai
depositi bellici.
I
due, nonostante la ragazza non sappia nulla della reale identità
dell’uomo, finiscono per entrare in confidenza, e ben presto
comprendono di trovarsi in un’area al centro di interessi poco
leciti, alcuni dei quali promossi e voluti dalle istituzioni stesse.
In
Perdas De Fogu le classiche atmosfere thriller di Massimo
Carlotto si mescolano a toni d’inchiesta e di denuncia. Un romanzo
che consiglio di cuore a tutti per conoscere meglio il problema delle
scorie belliche e dell’uranio impoverito nella nostra Sardegna.
Il
turista
Colui
che la stampa definisce Il turista è un serial killer tanto
spaventoso quanto imprevedibile. Egli, infatti, cambia continuamente
città, aspetto e modalità, anche se una sola è la costante: il suo
bottino è sempre la borsa della vittima, preferibilmente firmata.
Arrivato
a Venezia, però, egli commette un errore: la donna che uccide è
un’ex poliziotta che lavora per alcuni servizi segreti. Questi
ultimi, venuti a sapere della sua morte, non solo non la denunciano
alle autorità, ma decidono di avviare un’indagine parallela.
Per
questo motivo, essi coinvolgono Pietro Sambo, un ex capo della
Omicidi che ha perso tutto in seguito ad un singolo errore, ma possiede ancora il suo intuito investigativo. Egli non vorrebbe far parte della
vicenda, ma gli viene offerta la possibilità di riabilitarsi, e non
può dire di no…
Questo
romanzo di Carlotto, a metà tra il giallo ed il thriller, presenta
un nuovo antieroe, un po’ più rigido e tormentato di quanto non
sia l’Alligatore.
Una storia che lascia il lettore con alcuni
interrogativi e che spero avrà un seguito.
Adesso
tocca a voi!
Conoscete
questo autore? Vi piace?
Avete
sentito parlare di questi romanzi?
Personalmente
ho cambiato un po’ genere con queste storie, che non sono proprio
in linea con quello che leggo solitamente. Lo stile di questo autore
e la sua competenza in materia di certi argomenti, tuttavia, mi hanno
decisamente convinto.
Ho
letto altri romanzi di questo scrittore, oltre a quelli che vi ho
presentato oggi, e credo che a breve ve ne parlerò.
Nel
frattempo, attendo un vostro parere!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Cara Silvia, oggi la festa del papà io sono tra loro e sono contento di esserlo!!!
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Tantissimi auguri anche a te e buona giornata :-)
Eliminaavevo letto due libri di questo autore, Le irregolari e una sorta di autobiografia. Dovrei recuperare altro perché mi piace
RispondiEliminaCiao Chiara! Spero che lo farai presto :-)
Elimina