Bilancio libroso della prima metà dell'anno
Cari lettori,
iniziamo luglio con lo stesso tag che avevo fatto l’anno scorso (lo trovate a questo link), e che ormai è una piccola tradizione di metà anno: il “Mid year” booktag!
Come sono andati i primi sei mesi del 2025? Quali sono state le mie letture migliori, i personaggi che mi hanno colpito maggiormente, le storie che mi hanno maggiormente sorpreso?
Piccolo disclaimer: come tante persone che gestiscono un blog o una pagina social sui libri per passione e lavorano in altro modo, non faccio recensioni a pochissima distanza dalla lettura, o almeno non sempre. Ciò significa, ovviamente, che alcuni romanzi che vi ho recensito tra gennaio e febbraio sono in realtà letture di fine 2024, e che un buon numero di mie letture del 2025 devono ancora essere raccontate su questo blog. Quando faccio questo tipo di post di riepilogo mi rifaccio a quei libri che sono stati recensiti su questi schermi tra gennaio e giugno del 2025 (oppure nel corso del 2024, quando ho fatto il recap dell’anno, a questo link). Mi sembra il metodo più razionale.
Devo dire che, ora come ora, sono soddisfatta. È vero che solitamente non sono una lettrice “difficile”, però non ci sono state delusioni clamorose, solo qualche romanzo che mi è piaciuto un po’ meno del previsto. Soprattutto, il tempo per la lettura, periodo più e periodo meno, è sempre saltato fuori, e questo è fondamentale per noi hobbisti, no?
Vi lascio al TAG!
1 – Qual è il libro più bello che hai letto fino ad ora quest’anno?
Come fiori che rompono l’asfalto è una raccolta di racconti di Riccardo Gazzaniga.
Venti storie del Novecento che hanno per protagoniste persone comuni e straordinarie allo stesso tempo, tutte unite dal desiderio di giustizia e libertà. Dalla lotta al nazifascismo all’organizzazione dei primi scioperi tra Inghilterra e Irlanda, dai diritti degli aborigeni ai colpi di Stato in Argentina, dalla Ruanda nel 1994 alla Corea del Nord ai giorni nostri, tanti sono i temi importanti che vengono toccati.
Una lettura che, ne sono certa , vi lascerà molto.
2 – Il seguito più bello che hai letto fino ad ora quest’anno?
La Magna Via è l’ultima indagine, almeno per ora, di Saverio Lamanna, ex giornalista rimasto disoccupato e tornato nella casa di famiglia.
È di nuovo primavera a Màkari e Saverio vorrebbe soltanto occuparsi della sua neonata carriera di romanziere e godersi la bella stagione.
Lo attende però una sorpresa: suo padre, professore in pensione, si è fatto coinvolgere dalla moda dei cammini ed ha deciso, insieme all’amico di sempre Mimì, di intraprendere la Magna Via Francigena, che taglia in due l’entroterra siciliano.
Saverio, preoccupato per il padre e per la sua salute, non ascolta i saggi consigli dell’amico Peppe Piccionello, che vorrebbe persuaderlo a vivere e lasciar vivere, ed organizza una partenza di gruppo: lui, la fidanzata Suleima, Peppe e la zia Rosina (moglie di Mimì) si uniranno all’insolita vacanza.
Il viaggio è lungo e, ad un certo punto, si tinge di mistero. Ma la vera impresa sarà rivitalizzare un rapporto padre/figlio che con l’età ed i cambiamenti ha portato con sé anche molti “non detti”.
3 – Un libro uscito nella prima metà dell’anno che vorresti leggere al più presto?
Le ventisette sveglie di Atena Ferraris di Alice Basso.
Sì, amici, sempre lui. La mia copia deve essersi persa nel ridente hinterland milanese. Vi aggiornerò sugli sviluppi di questa avventura.
4 – Il libro che aspetti di più e che uscirà nella seconda metà dell’anno?
Non ho una risposta precisa a questa domanda. Vorrei essere più “sul pezzo”, ma spesso anche i miei autori preferiti mi sorprendono. Vedremo!
5 – Qual è stata la delusione più grande di questa prima metà dell’anno?
Maria ha tredici anni e non ha mai visto il mare, almeno finché i suoi genitori non organizzano un viaggio in Puglia.
Tra casupole appena ristrutturate, scogliere e boschi, Maria si innamora della bellezza selvaggia del luogo. Ella inizia a frequentare i ragazzi del posto, ma tra loro ce n’è uno che, senza apparenti motivi, viene escluso: Giovanni.
Qual è il mistero che cela il suo carattere schivo?
Le scarpe di Giovanni, esordio del giovanissimo Andrea Cito, nel complesso mi è piaciuto, ma l’ho trovato un po’ troppo breve: il finale è davvero “precipitato”. Non ci sono stati veri e propri flop in questi sei mesi, ma, se proprio devo parlare di una piccola delusione, nomino questa.
6 – Qual è il libro che ti ha sorpreso di più in questa prima metà dell’anno?
Cronaca di un suicidio di Gianni Biondillo mi ha lasciato davvero senza parole.
L’ispettore Ferraro, in vacanza a Ostia con la figlia Giulia, fa una strana scoperta. Una piccola barca da pesca riporta a riva un portafoglio e un biglietto che sembra contenere un messaggio suicida.
Pochi giorni dopo viene ritrovato il corpo di Giovanni Tolusso, uno stimato sceneggiatore che viveva al Nord. Dovendo tornare a Milano, dove vive e lavora, l’ispettore Ferraro prova a ricostruire il perché di questa tragica scelta.
Ne viene fuori il ritratto di un libero professionista che però stava soccombendo di fronte alle tante difficoltà lavorative ed economiche.
Eppure qualcosa non è come sembra…
7 – Qual è il libro che hai preferito di un autore che è nuovo per te o che ha debuttato quest’anno?
La guerra dei Traversa è un romanzo di Alessandro Perissinotto, mia personale scoperta dei primi mesi del 2025.
Si racconta una pagina dimenticata della nostra storia: la strage di Torino, perpetrata dal regime nel dicembre del 1922. Dopo una notte di violenze e soprusi, squadristi mettono in atto un vero e proprio rastrellamento di tutti coloro che fanno parte di un movimento operaio cittadino.
Tra di loro ci sono anche l’ultimo dei tre figli della famiglia Traversa ed un suo amico, che è anche il cognato (il fidanzato della sorella). Il primo dei due riesce a fuggire, mentre per il secondo non c’è niente da fare.
Da quel giorno la famiglia Traversa si spaccherà per sempre: una parte lotterà contro il totalitarismo, un’altra si legherà a chi lo sostiene. E si scatenerà una rivalità lunga decenni…
8 – La tua nuova crush/ship di questa prima metà dell’anno?
Rebecca Sheridan è una ragazza che vive a Londra, dove frequenta l’Università, e che non si è più ripresa dal lutto dei suoi genitori. La sua esistenza è solitaria e trascorsa soprattutto tra i libri: nel tempo libero, Rebecca immagina di vivere in epoca regency e di godersi i mille divertimenti della “stagione matrimoniale”.
Un giorno Rebecca ha l’opportunità di partecipare ad un evento regency alla biblioteca di Londra, ma si perde e sviene. Quando si risveglia, ella è… nel 1816, e tutto è proprio come nel suo sogno ad occhi aperti.
Non sapendo come fare a tornare nel presente, Rebecca decide di provare a vivere il suo passato ideale. Ma l’epoca regency non è proprio come se la immaginava…
La ship tra Rebecca ed il pirata Reedlan Knox in Una ragazza d’altri tempi di Felicia Kingsley è stata sicuramente una delle mie preferite dell’ultimo periodo!
9 – Il personaggio preferito di questa prima metà dell’anno?
Cosa si prova è una novella autobiografica di Sophie Kinsella. La storia di un suo alter ego, Eve Monroe, scrittrice, moglie e madre, che da un giorno all’altro si ritrova ricoverata in ospedale per un glioblastoma, un tumore non operabile al cervello.
Che cosa fare quando la vita non offre più alcuna certezza?
Un romanzo breve, ma una delle storie più forti lette in questa prima metà dell’anno.
10 – Quale libro ti ha fatto piangere in questa prima metà dell’anno?
Volver di Maurizio De Giovanni, come tutte le storie del commissario Ricciardi, non ha mancato di farmi versare qualche lacrima.
Fuggito da Napoli con la famiglia, perché la figlia ed i suoceri sono di origine ebraica, egli ha dovuto lasciare la polizia, è ritornato a Fortino ed è tornato ad essere il barone di Malomonte.
Anche se egli sembrerebbe aver trovato la sua pace tra i monti del Cilento, c’è un mistero che lo tormenta: l’omicidio del primo uomo che ha visto morto, un contadino trovato proprio tra le vigne di suo padre, è rimasto senza soluzione.
Nel frattempo Maione e Modo, gli amici di sempre, cercano di sopravvivere a Napoli in piena guerra, e la piccola Marta, figlia di Ricciardi, ascolta un’incredibile storia – forse vera – dall’anziana zia Filomena.
11 – C’è un libro che ti ha reso particolarmente felice in questa prima metà dell’anno?
Il piccolo negozio di fiori in riva al mare è la storia di Poppy Carmichael, la pecora nera della sua famiglia.
Tutti gli altri si occupano di piante e floricoltura; lei, invece, ha cambiato più volte impiego senza trovare quel che davvero le interessa, si sente arrabbiata con il mondo ed isolata.
Un giorno, però, viene a mancare l’amatissima nonna Rose, che gestiva un negozio di fiori a Saint Felix, paesino marittimo della Cornovaglia. Dopo anni, Poppy si ritrova di nuovo su quella riviera che era stata protagonista di tante estati felici della sua adolescenza, insieme a Rose ed al fratello Will.
A sorpresa, ella scopre che Rose ha lasciato a lei il negozio di fiori. Dopo qualche titubanza, ella accetta questa nuova avventura, anche perché scopre di non essere sola: con lei c’è tutto il villaggio, ed in particolare la commessa Amber, che le ha mandato la madre dall’America, e Jake, un grossista di fiori burbero ma di buon cuore…
12 – Qualche trasposizione cinematografica degna di nota in questa prima metà dell’anno?
Nei miei “preferiti del mese” del 2025, per ora, ho inserito sei film: la storia familiare L’ultima settimana di settembre, e biografie letterarie Eterno visionario e Dante, il classico per tutti La Sirenetta in versione live action, la drammatica storia Il Colibrì e il film d’azione Il nibbio.
13 – Qual è la recensione che preferisci tra quelle che hai scritto in questa prima metà dell’anno?
Bebelplatz di Fabio Stassi è un volume di saggistica, e per me non è sempre facile recensire questo genere di libri, ma spero di esserci riuscita al mio meglio.
Il concetto cardine di questo libro sono i “libri bruciati”, ed in particolare quelli che sono stati ridotti in cenere nel 1933 per ordine dei nazisti. Fabio Stassi prima racconta un suo “viaggio della memoria” in quei luoghi, poi ricorda le guerre che hanno straziato il XX secolo, infine si concentra su quei 5 autori italiani le cui opere sono state bruciate a Bebelplatz.
14 – Qual è il libro più bello che hai comprato in questa prima metà dell’anno?
Tra i romanzi letti e non ancora recensiti, sicuramente Maria – Nata per la libertà di Amalia Frontali è uno di quelli che mi è piaciuto di più. Magari lo inserirò nei preferiti di questo mese, così potremo parlarne meglio insieme!
15 – Quali sono i libri che hai intenzione di leggere entro la fine dell’anno?
Come appena detto, ho ancora un po’ di recensioni arretrate. Poi, quanto alle nuove letture, sicuramente nella mia TBR estiva ci sono un paio di gialli che mi guardano da un po’ dal comodino (La donna nel pozzo di Piergiorgio Pulixi e Rosa Elettrica di Giampaolo Simi), due romanzi che ho preso a dei firmacopie varazzini (L’inconveniente della morte di Roberto Centazzo e Come le lucciole di Francesca Pongiluppi) ed il classico shakespeariano per il bimestre luglio/agosto, il Re Lear. Avrei anche il Kindle pieno di romance.
È parecchio materiale, e sapete che in estate mi piace anche variare un po’ rispetto alla solita routine e godermi la stagione, il mare e l'aria aperta, quindi vedremo cosa farò effettivamente… vi farò sapere!
Fatemi sapere che ne pensate!
Sono tutti romanzi di cui vi ho già parlato nel dettaglio, ma post di recap come questo dovrebbero darvi una visione d’insieme.
Scrivetemi pure se avete letto qualcosa e che ne pensate, oppure quali sono le vostre letture top di questa prima metà del 2025.
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
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