Una chiacchierata insieme a voi a proposito del genere romance
Cari lettori,
buon San Valentino… o quasi!
Domani sarà il giorno della festa più romantica dell’anno ed è un po’ tradizione che io vi proponga delle letture romance, oppure un booktag a tema.
Anche quest’anno, per la nostra rubrica “Tag… a tema libri”, ho pensato di proporvi un questionario che ho trovato su internet ed ho tradotto dall’inglese, ma con modalità un po’ diverse dal solito.
Invece di abbinare un romanzo ad un concetto, una caratteristica o un oggetto, come fatto più volte su questi schermi, questo booktag pone qualche domanda un po’ scomoda, che mi ha spinto a dire la mia sul genere romance. Mi è piaciuto molto parlare di questo genere, così popolare ed amato eppure ancora ingiustamente bistrattato.
Vediamo le domande più nel dettaglio!
Qual è l’origine della tua storia romance?
(Come sei arrivata a leggere i tuoi primi libri romance)
Praticamente leggo qualcosa di correlato al rosa da sempre: da bambina il mio romanzo preferito era Piccole donne, che certo non si può definire propriamente un romance, ma che sicuramente dedica largo spazio alle vite sentimentali delle protagoniste.
Quando ero adolescente io non c’era la scelta che c’è ora, quindi ammetto di essere stata una delle tantissime fan di Federico Moccia, di Tre metri sopra il cielo, Scusa se ti chiamo amore e compagnia cantante. Devo dire che non mi va di considerarlo un “errore di gioventù da dimenticare”, come hanno fatto in molti: penso ancora che sia stata una lettura di intrattenimento carina, adatta alla mia età e soprattutto ai tempi. Gli adolescenti di oggi non sopporterebbero un protagonista così “bullo di periferia” che usa la violenza come risposta a tante situazioni, griderebbero allo scandalo per lo stile di vita piuttosto devoto al capitalismo che viene esaltato tra le pagine (compresa la pubblicità a millemila ristoranti romani) e troverebbero politicamente scorrette tante osservazioni inserite qua e là. Tutto estremamente giusto per il 2023, ma un altro mondo rispetto al 2003, anno in cui è stato pubblicato Tre metri sopra il cielo.
Comunque, visto che in quegli anni sono riuscita a leggere anche i primi romanzi di Sveva Casati Modignani, evidentemente avevo anche un lato serio.
Durante gli anni dell’Università ho scoperto la serie I love shopping della Kinsella ed i romanzi di Nicholas Sparks: da lì ho letto romance regolarmente.
Se potessi essere l’eroina di un romanzo rosa,
chi sarebbe l’autore e qual è il trope che vorresti nella storia?
Credo che proprio la Kinsella sarebbe la scelta giusta per me. In questi giorni sto leggendo La famiglia prima di tutto!, di cui spero di parlarvi presto, ed una volta di più sono felicemente sorpresa nel trovare una protagonista che per certi versi mi somiglia.
Al di là di Becky Bloomwood, la protagonista di I love shopping, che io trovo un mito ed un personaggio per niente superficiale come potrebbe sembrare, sono le eroine degli altri suoi romanzi ad avermi colpito al punto di sentirle proprio vicine.
Ho ben compreso il senso del dovere di Candice de "La compagna di scuola", la fissazione con il passato e con il vintage di Lara de "La ragazza fantasma", l’importanza di ricercare una vita più semplice di Samantha de "La regina della casa", l’attaccamento alla famiglia di Effie di "Attenti all'intrusa!", l’entusiasmo e le mille idee di Ava di "Amo la mia vita". Sono sicura che la Kinsella dipingerebbe bene anche me.
Quanto al trope, per me enemies to lovers è sempre il top. Ho letto ottimi romanzi basati anche su altri tropes (altri che mi piacciono sono friends to lovers o la second chance, per esempio), ma niente per me batte i battibecchi di chi fa finta di non sopportarsi, e poi…
Qual è un romance che hai letto quest’anno che vorresti leggessero più persone?
La felicità del cactus di Sarah Haywood è un romanzo che mi è stato regalato per il mio compleanno, il 28 settembre. È la storia di Susan, una donna di più di quarant’anni che ha una difficile storia familiare alle spalle ed è convinta di aver raggiunto un suo faticoso equilibrio, tra un lavoro nella pubblica amministrazione, una quotidianità molto abitudinaria ed un “accordo amichevole” con un uomo.
La morte della madre, una causa familiare ed una gravidanza imprevista rimetteranno in discussione tutto, così come l’arrivo nella sua vita di Rob, un giardiniere molto amico del fratello.
Non conoscevo affatto quest’autrice, ma ho trovato questa storia super piacevole ed interessante, soprattutto per il realismo dei personaggi (per nulla stereotipati) e per le tematiche affrontate, che sono davvero tante, più di quelle che vengono anticipate in quarta di copertina.
Forse non è uno dei romance più popolari e conosciuti degli ultimi anni, ma vale sicuramente la pena di leggerlo!
Qual è il tuo sottogenere di romance preferito?
Di quale sottogenere non hai letto molto?
Leggo molto volentieri gli historical di qualsiasi epoca. I contemporary restano i più letti, specie quelli con i tropes che più mi piacciono.
Ultimamente, con Karen Swan, ho letto anche qualche suspense romance interessante.
Un sottogenere di cui in effetti leggo proprio poco è il dark romance, ma ammetto che non sopporto quei protagonisti maschili così chiusi in se stessi ed ostinati a fare la parte del cattivo ragazzo. Forse un romanzo di questo genere tra quelli che ho letto è La notte del cuore di Estelle Hunt (ve ne ho parlato qui)… e infatti non ho apprezzato per niente il personaggio di Matteo!
Quali sono i tuoi autori rosa self preferiti?
La mia preferita è assolutamente Amalia Frontali: è un’autrice historical specializzata in regency che meriterebbe molta più considerazione. Tra i suoi romanzi il mio preferito è La chioma di Berenice, della quale vi ho parlato qui.
Un’autrice che seguo molto sui social è Elisa Gioia. Il suo Non fa più rumore (a questo link) è uno di quei romance che ogni tanto sento la necessità di andare a riguardare, perché mi sembra di sentire una sorta di connessione con la protagonista, Bea: non con il modo in cui si presenta, ma quello in cui effettivamente è. Gli altri suoi romanzi sono in wishlist da tempo!
Mi piace molto anche Jenny Anastan, soprattutto "Con il cuore a pezzi" e "Timeless".
Come trovi, solitamente, recensioni di romance?
Così come trovo le altre recensioni di romanzi: leggendo i blog miei amici, su Instagram, talvolta su Twitter e Facebook.
Sto cautamente dando un’occhiata all’universo BookTok ma, senza nulla togliere al valore ed alla creatività dei creators, ho come la sensazione… di essere fuori target. A voi non capita mai di sentirvi tremendamente vecchi osservando i contenuti proposti?
C’è una prossima uscita romance che attendi con impazienza?
Atlas di Lucinda Riley arriverà tra pochi mesi, e non vedo l’ora!
La serie delle Sette sorelle D’Aplièse, che vanno in cerca delle loro origini dopo la morte del padre adottivo, è un vero e proprio microcosmo. Historical romance, contemporary e suspense sono mescolati insieme; ogni romanzo è una piccola lezione di geostoria, tra angoli di mondo da conoscere meglio e pagine più o meno note del nostro passato; lo stile ti fa divorare in poco tempo dei romanzi incredibilmente corposi.
Spero proprio che finalmente verranno rivelati alcuni misteri sui quali noi lettori ci siamo interrogati a lungo!
Qual è il concetto errato, in materia di romance,
che vorresti smettesse di circolare?
Banale ed ovvio, lo so: vorrei che il romance non fosse vittima del solito, ritrito pregiudizio sessista che lo considera “roba da donne” e quindi frivolo, di intrattenimento, quasi un genere minore (una volta ho sentito con queste orecchie un intervistatore dire questa cosa a Sveva Casati Modignani, lei secondo me se lo sarebbe mangiato in un boccone ed aveva pure ragione).
Io con i romance ho riflettuto sulle dinamiche familiari, ho ripensato alle mie amicizie, ho rivissuto e poi allontanato in modo catartico scelte sentimentali sbagliate, ho imparato moltissime cose che non conoscevo in vari campi, ho tratto importanti lezioni di vita.
E
poi, chi l’ha detto che i generi più profondi e seri per
definizione siano i
soliti saggi scritti da tuttologo mezzo impegnato in politica e pieno
di sé l’ennesimo
romanzo di letteratura americana sulle famiglie disfunzionali che
tanto piace ai bookinfluencer mattone
minimalista di scrittore polacco morto suicida copie vendute due
quelli che esaltano i circoli della critica?
Qual è il profilo di recensioni romance che apprezzi e vorresti segnalare?
Tra i vari blog che seguo, sicuramente i più attivi per quanto riguarda questo genere sono Crazy for romance e Leggere romanticamente.
Se qualcuno non avesse mai letto un romance prima e ti chiedesse di consigliare i primi tre romance che ti vengono in mente come punti di partenza, quali sarebbero i tuoi consigli?
I miei due rosa preferiti di sempre sono Innamorarsi a New York di Melissa Hill e La compagna di scuola di Madeleine Wickham/Sophie Kinsella, di cui vi avevo parlato qui.
Per chi preferisce un’autrice italiana, consiglierei di buttarsi sul suspense romance, o con la serie della ghostwriter di Alice Basso o con quella delle Miss Marple del Giambellino di Rosa Teruzzi.
Ecco un po’ di miei pareri sul mondo romance! Quali sono i vostri?
Mi piacerebbe proprio sapere che cosa ne pensate, dal momento che ho toccato anche qualche tema di dibattito. Sentitevi pure liberi di dirmi la vostra… e buon San Valentino!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
Ciao Silvia!
RispondiEliminaIl mondo dei romance è sicuramente molto variegato e credo che... ce ne sia un po' per tutti i gusti!
Io ad es. amo particolarmente quelli storici, dai romance ambientati nell'antica Roma, di Adele Vieri Castellano, a quelli collocati in altri periodi storici successivi; a piacermi è proprio il fatto che l'ambientazione e i fatti storici influenzino i destini dei protagonisti, e che la finzione si mescoli con la realtà.
Come forse ricorderai, Lucinda Riley è tra le mie scrittrici preferite e anche io attendo l'ultimo libro della saga delle Sette Sorelle.
La felicità del cactus non ce l'ho presente ma mi hai incuriosita, quindi lo cerco!
Ciao Angela! Hai ragione, nel romance ce n'è per tutti i gusti! Non conosco Adele Vieri Castellano, grazie per la dritta :-) anche a me piace l'historical. A maggio vedremo un po' come finirà la saga di Lucinda Riley...
Elimina