I tesori di un appartamento nel cuore di Milano
Cari
lettori,
oggi,
per la nostra rubrica “Eventi culturali” torniamo ad esplorare
Milano insieme e lo facciamo visitando la casa museo Poldi Pezzoli.
Essa fa parte delle cosiddette quattro case di Milano, insieme
alla Fondazione Boschi – Di Stefano (della quale vi ho parlato qui), alla Villa Necchi – Campiglio (che ho visitato in questa occasione) ed al Museo Bagatti – Valsecchi, che è l’unico che
non ho ancora visto.
Come
le altre case-museo di cui vi ho precedentemente parlato,
l’appartamento Poldi Pezzoli è uno di quei siti culturali che
purtroppo non sono così conosciuti per chi proviene da un’altra
regione d’Italia o dall’estero. Le visite turistiche classiche si
incentrano su monumenti molto più conosciuti (in quella zona ci sono
il Duomo e la Scala) e si rischia di perdere qualche autentica
chicca, come questo museo, che è invece ben conosciuto ed apprezzato
da tanti “milanesi doc”.
Oggi
vi propongo una sorta di visita...per iscritto!
Dalla
casa al museo
Il
Museo Poldi Pezzoli è facile da raggiungere: basta scendere alla
centralissima fermata Duomo, lasciarsi alle spalle Galleria e Scala,
tenere sulla destra il Museo delle Gallerie d’Italia (di cui vi ho
parlato qui) e fare non più di cento metri.
Visitarlo
significa ritrovare l’atmosfera di quello che era l’appartamento
privato di un nobiluomo milanese del XIX secolo: Gian Giacomo Poldi
Pezzoli, vissuto tra il 1822 ed il 1879. Egli era un ricco
collezionista, che ha vissuto fino alla morte in questo grande
appartamento a due piani, che altro non è che un lato di un’ampia
corte quadrata.
Purtroppo noi conosciamo solo una parte
dell’arredamento del tempo, che era stato scelto in base al gusto
dell’epoca: i terribili bombardamenti del 1943, infatti, hanno
distrutto le colonne ricche di stucchi ed i soffitti istoriati,
lasciandoci in eredità soltanto qualche pezzo d’arredamento, che
comunque basta per trasportarci in un’altra epoca.
Il
cuore di questa casa-museo sono i beni che il collezionista ha
acquistato ed accumulato. Non si può parlare nemmeno di un’unica
collezione, perché, come vedremo, la raccolta di opere del Museo
Poldi Pezzoli abbraccia veramente tutti i campi del sapere.
Il
piano terra
Più
modesto dell’incredibile primo piano, in quanto alcune stanze sono
riservate all’accoglienza dei turisti ed alla proiezione di un
filmato, il piano terra riserva comunque delle sorprese interessanti.
A
sinistra dell’ingresso c’è la spettacolare Armeria, realizzata
nel 2000 dall’artista contemporaneo Arnardo Pomodoro, che raccoglie
moltissime armi d’epoca, compresa una schiera di armature pronte
per la battaglia che onestamente mette un po’ i brividi.
Al
di là dell’ingresso c’è uno spaziosissimo salone (forse da
ballo) con arazzi dalle dimensioni impressionanti e specchiere
decorate. Un’ulteriore saletta presenta alcuni tessuti di origine
egiziana che riportano alcuni disegni ed alcune testimonianze scritte
sulla nascita del cristianesimo copto.
A
destra del salone c’è un ulteriore piccolo spazio, detto Sala
dei pizzi e dei merletti, che, oltre al megaschermo e ad alcune
panche per usufruire del filmato, contiene soltanto alcuni libri
antichi e quattro piccoli quadri.
La
collezione di dipinti
Percorrendo
il suggestivo Scalone antico a destra dell’ingresso, si arriva al
primo piano della casa – museo, dove si trova la collezione vera e
propria.
Per
i milanesi “doc”, una serie di tre salette subito alla sinistra
dell’ingresso si rivelano una vera sorpresa: esse, infatti, sono
dedicate ai pittori lombardi e presentano dipinti dal tema
soprattutto sacro.
Proseguendo
la visita, colpisce molto la cosiddetta Sala nera, che
conserva degli arredi originali ed alcuni dipinti di piccole
dimensioni del romantico Francesco Hayez.
Alla
sinistra, altre tre sale conservano opere di nomi importanti della
pittura: la Sala dei Trecenteschi, che presenta anche una
scultura ed alcuni resti di pale d’altare; la Sala del Perugino,
con una tela del celeberrimo pittore ed altre opere
quattrocento/cinquecentesche; la Sala del Settecento veneto,
ricca di vedute della bellissima città, alcune dipinte da Tiepolo.
È
però nella sezione della casa che sta alla destra dell’ingresso,
dal Salone dorato in avanti, che ci sono i veri capolavori
della collezione: due opere di Botticelli, una Vergine di Antonello Da Messina, un ritratto di Piero della Francesca, un crocifisso
dipinto di Raffaello ed altro ancora.
Secoli
di cultura in poche stanze
All’ingresso,
prima della mia visita, i custodi mi hanno consigliato di visitare
prima le sale del primo piano accanto allo Scalone, perché sono
quelle che contengono il maggior numero di quadri. Iniziando il mio
giro turistico, dunque, ho pensato che i dipinti di pittori celebri
sarebbero stati l’attrazione principale di questa bellissima
casa-museo.
Con
mia grande sorpresa, ho scoperto di sbagliarmi. Quello che colpisce
maggiormente, infatti, è la straordinaria commistione di arti, tutte
concentrate in quello che, per quanto grande e signorile, è comunque
un semplice appartamento.
Non
sono solo i quadri ad attirare l’attenzione del visitatore.
Nella
Sala degli Ori ci sono gioielli, croci, teche smaltate e
bronzi di tantissime epoche diverse, mentre la Sala dei vetri di
Murano non ospita soltanto una straordinaria collezione di
cristalli, ma anche anfore greche di moltissime dimensioni conservate
in una teca.
Tra
il Salone Dorato e la Galleria dei Ritratti ci sono
porcellane pregiate di ogni genere, dai servizi da the e caffè a
statuette che sembrano sculture, mentre la Sala degli orologi
contiene degli incredibili manufatti da polso e da taschino, più
da esposizione che da passeggio.
Un’ulteriore
chicca è la Sala del collezionista, nella quale sono esposti
dei piccoli oggetti di origine giapponese e di bellissima fattura.
Il
luogo più suggestivo del museo, però, è lo Studiolo Dantesco,
una piccola stanza in stile neogotico, con enormi vetrate a colori,
una volta affrescata a fondo oro ed una teca di vetro contenente
oggetti preziosi. Si tratta di pochi metri quadrati, ma, credetemi, è
un luogo che ricorderete a lungo!
Spero
che questa “visita virtuale” vi sia piaciuta!
Conoscete
il Museo Poldi Pezzoli? Ci siete stati?
Ne
avete sentito parlare?
Vi
è mai capitato di visitare qualche altra “casa-museo” italiana?
Fatemi
sapere!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Una vera meraviglia da visitare, potrei metterlo in lista la prossima volta che vado a Milano. Certo che di meraviglie Milano ne è piena!
RispondiEliminaPer i giorni e gli orari li troverò senz’altro in rete.
Grazie per questa segnalazione e per le anticipazioni. Buona giornata, Silvia, e buon inizio settimana.
sinforosa
Ciao Sinforosa! Hai ragione, Milano è piena di meraviglie. Io vivo in provincia, ma gli anni dell'Università sempre in città mi hanno mostrato una Milano che non è solo quella del lavoro e degli affari. Così ora, quando posso, faccio qualche giretto!
EliminaTi avviso subito che il giorno di chiusura del Museo è il martedì. Per il resto, di sicuro troverai informazioni in rete!
Buona settimana anche a te :-)
Ciao Silvia, sono stata due volte al Poldi Pezzoli, una casa museo davvero molto bella, da visitare proprio per ammirare la varietà delle sue collezioni! Delle quattro case mi mancano le due che hai già visitato, mentre ti consiglio di visitare il Bagatti Valsecchi :-)
RispondiEliminaCiao! Spero presto di vedere il Bagatti Valsecchi :-) e che anche tu riesca a visitare le due ville che ti mancano!
EliminaOddio! Quanto hai ragione! Io stesso non so nulla di questi appartamenti-museo né delle altre tre case similari!
RispondiEliminaQuanta storia racconta una casa così?
Nobilità e collezionismo, ma chissà cos'altro per avere certi pezzi... Bellissima la saletta in stile gotico.
Moz-
Ciao Moz! Hai ragione, parliamo di secoli di storia!
EliminaLo Studiolo Dantesco è stupendo, tornerei a vederlo anche oggi :-)
E ci credo^^
EliminaMoz-
Cara Silvia, bellissime questa carrellata di foto affascina veramente.
RispondiEliminaCiao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Non sono una fotografa ma ho fatto del mio meglio :-) Comunque sono contentissima che i miei scatti ti piacciano! Buona settimana anche a te :-)
EliminaGrazie per questa visita a distanza. Lo conosco ma non ho ancora avuto modo di visitarlo. La prossima volta che mi reco a Milano, non mancherò.
RispondiEliminaCiao! Allora spero che andrai presto a fare la tua visita :-)
EliminaTi aspettiamo quando vuoi!
RispondiEliminaBenedetta (Museo Bagatti Valsecchi)
Grazie mille, spero di passare presto!
EliminaUn viaggio culturale affascinante, visto attraverso le tue parole e le tue foto.
RispondiEliminaBello :)
Ciao Angela! Anche per me è stata una visita molto interessante :-)
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