venerdì 11 ottobre 2019

PRERAFFAELLITI: AMORE E DESIDERIO

Una bellissima mostra a Palazzo Reale



Cari lettori,
primo appuntamento con la rubrica “Consigli artistici” dopo le vacanze estive!

Oggi torniamo insieme a Palazzo Reale, che, come sapete, è uno dei miei luoghi milanesi del cuore, e vi racconto una mostra che non ero riuscita a vedere nel corso dell’estate, ma che, complice il mio compleanno, ho potuto recuperare durante uno degli ultimissimi weekend di esposizione.


Purtroppo la mostra ha appena chiuso, ma ho ritenuto comunque opportuno scrivere un post su di essa, sia perché le opere dei Preraffaelliti, al di là di questa esposizione, sono sparse nei musei d’Italia e d’Europa, sia per farvi conoscere meglio questa corrente artistica. 
Spero che apprezzerete ugualmente la mia recensione!



Un vero “unicum” artistico



I Preraffaelliti sono un gruppo di artisti inglesi che, nel corso della prima metà dell’Ottocento, si sono riuniti in una confraternita, decisi a far conoscere alla nazione e, perché no, all’Europa, il loro personalissimo modo di dipingere.

La Confraternita si è sciolta nel 1853, ma gli artisti Preraffaelliti sono stati ancora molto attivi tra gli anni ‘60 e gli anni ‘80 del 1800, ed addirittura delle tavole cronologiche all’interno della mostra indicano come termine dell’influenza preraffaellita il 1914 (e l’inizio della Prima Guerra Mondiale).


Ciò che rende così originale questo gruppo di pittori è il fatto che le loro opere siano una commistione di tanti stili pittorici diversi, provenienti da epoche differenti, il che li rende, di fatto, un unicum all’interno del panorama artistico europeo.

Essi si collocano in epoca vittoriana, quindi, da un punto di vista cronologico, sono a metà strada tra l’arte moderna e quella contemporanea. Sono indubbiamente influenzati dal modo di dipingere di entrambe, in particolare dal Rinascimento (le proporzioni, la bellezza della figura femminile, l’omaggio a Firenze di una particolare tela) e l’impressionismo (certe vedute paesaggistiche, i colori).

Allo stesso tempo, però, come rivela la stessa parola “pre-raffaelliti”, gli aspetti più importanti della loro pittura, come il tratto, la scelta dei soggetti, le tematiche, la figura umana, sono ispirati al periodo che precede l’arrivo di Raffaello, ovvero il basso Medioevo.


Il visitatore non può fare a meno di restare meravigliato di fronte ad una simile varietà di stili e temi!



Lo stretto rapporto con la letteratura



I Preraffaelliti sono tra le correnti artistiche preferite di tanti studiosi di poesia e letteratura, perché molte delle loro tele sono un omaggio ad opere immortali.

Una tela molto conosciuta, per esempio, è Ofelia di John Everett Millais. Il dipinto ritrae la sfortunata fanciulla che, dopo essere stata maltrattata e rifiutata da Amleto, si lascia andare in un fiume pieno di fiori, trovando la morte per annegamento.



Anche Claudio e Isabel di William Holman Hunt è un omaggio a Shakespeare, ed in particolare alla commedia nera Misura per misura. In questa tela, fratello e sorella, vessati dal crudele Angelo, riflettono sul loro triste destino.


Un’altra sezione della mostra, appartenente ad una fase successiva della pittura pre-raffaellita, presenta trasposizioni di opere di letteratura medievale: le leggende di Re Artù, le nozze di San Giorgio, il Roman de la Rose (un poemetto piuttosto licenzioso). 

Non manca l’omaggio a Dante, con un dipinto che mostra l’incontro tra il Poeta, Virgilio e la coppia di infelici amanti Paolo e Francesca.



La figura femminile


Come ha giustamente sottolineato una mia amica prima di entrare alla mostra, una delle particolarità per la quale saranno sempre ricordati i Preraffaelliti è il loro modo di dipingere la donna: eterea, dai lineamenti delicati, con la pelle bianca e, soprattutto, dei lunghi capelli rossi.

In questo senso, uno dei capolavori della mostra è Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti. Si tratta, ancora una volta, di un dipinto d’ispirazione letteraria: la Vita Nova di Dante, un volumetto che raccoglieva poesie e pensieri in prosa dedicati all’amata Beatrice, musa delle sue opere. Rossetti dipinge Beatrice prendendo come modella l’amata moglie Elizabeth Siddal, morta qualche anno prima per un’overdose di laudano (l’uccellino rosso sul polso simboleggia la sua prematura scomparsa).

Il concetto di donna angelicata, molto comune nel basso Medioevo e molto caro ai Preraffaelliti, è ben espresso anche in una tela che rappresenta Sant’Agnese mentre è in carcere e riceve la visita di un angelo, che le porta una veste bianca e le annuncia l’imminente martirio.



Non mancano tuttavia dipinti in cui la donna è vista come più sicura di sé e più moderna. La ricca Monna Vanna (scelta per la locandina della mostra), la spregiudicata Lucrezia Borgia e la dama colpita da maledizione che va in cerca di Lancillotto (il primo quadro in alto) ne sono tre esempi perfetti.



I meravigliosi paesaggi e l’attenzione per il dettaglio



Una sezione della mostra che ha colpito molto sia me che le mie amiche è quella dedicata alla natura.

Un primo aspetto che ci ha conquistato è la varietà dei soggetti ritratti: una veduta campagnola che ricorda un po’ Monet, una casa “stregata” perché abbandonata in mezzo al bosco, Regent’s Park nello splendore di un maggio assolato (in foto), una panoramica di Gerusalemme tra il magnifico tempio ed i pascoli intorno alla città vecchia, un mare azzurro ed incantevole. 



Il secondo non riguarda solo questa sezione, bensì l’intera mostra: la cura dei dettagli. Il visitatore, infatti, può trovare quasi in ogni sala dall’esposizione disegni, studi di particolari, schizzi preparatori. Persino fiori e piante sono ritratti con una precisione quasi botanica. Questa, forse, è la particolarità che, più di tutte, allontana i Preraffaelliti da altre correnti artistiche del loro tempo.




Abbiamo concluso questa nostra “visita virtuale” e, come al solito, aspetto i vostri pareri! Siete riusciti a vedere questa mostra?
Conoscete qualcuna di queste tele (alcune sono piuttosto celebri)?
Avete visto qualche altra esposizione dedicata ai Preraffaelliti in giro per l’Italia o per l’Europa?
Fatemi sapere!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)

8 commenti :

  1. Ciao Silvia, come sai, anch'io ho visitato la mostra, e sono stata molto soddisfatta di averla vista! I quadri dei preraffaelliti mi piacciono molto in più, oltre ad ammirare i bellissimi quadri, ho potuto approfondire maggiormente la loro conoscenza! Anch'io sono rimasta maggiormente colpita dalla sezione dedicata ai paesaggi, tra i quadri che non hai citato mi ha colpito molto quello grande che raffigurava il canale della Manica :-)
    Molto preciso e dettagliato il tuo tour virtuale!

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    1. Ciao Fra! Sai che anche a Mara è piaciuto quel quadro del Canale della Manica? Siamo rimaste tutte stupite! Abbiamo cercato anche la cartolina al bookshop, ma non l'abbiamo trovata...

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  2. Cara Silvia, veramente un bellissimo servizio di questa importante mostra.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, sono contenta che ti sia piaciuto il mio post! Buona giornata :-)

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  3. Una mostra davvero bella e che avrebbe meritato di essere vista. Grazie per avercela raccontata.
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa! Sono davvero contenta di essere riuscita a vederla "last minute"! Grazie a te per la lettura costante :-)

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  4. Che meraviglia! Rossetti è tra i miei preferiti.

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