lunedì 6 luglio 2020

LIEBSTER AWARD 2020

...nuovo premio per il blog!




Cari lettori,
dopo tanto tempo, ecco un nuovo post per la rubrica “Premi ricevuti”!

A sorpresa, sono stata nominata da Vanessa del blog "Gattara cinefila", che ringrazio e saluto, per un’edizione 2020 del “Liebster Award”, premio-catena dei blog che ho vinto più volte qualche anno fa in varie occasioni (per esempio questaquesta e questa).

Come sempre, questo premio è una sorta di TAG composto da una serie di domande a cui rispondere! Ecco qui sotto il regolamento:


REGOLE DEL TAG:

1) Ringraziare il blogger che ti ha nominato, fornendo anche il link del suo blog;

2) Rispondere alle 11 domande ricevute;

3) Nominare altri 5-11 blogger;

4) Chiedere 11 domande ai blogger nominati;

5) Avvisare i blogger che sono stati nominati.




RISPONDO ALLE DOMANDE DI VANESSA:



1) Prodotti artistici o prodotti industriali? Arte di consumo o arte pura?
Dicotomie impossibili: ti senti di prendere parte in questa diatriba o prendi quello che passa…?


Ho pensato un po’ a questa domanda prima di formulare una risposta e mi sono resa conto che, invece che rispondere con un discorso astratto, è molto meglio farvi l’esempio concreto di quella che da oltre cinque anni è la materia del mio blog: i libri e la cultura.


Per quanto riguarda il settore degli spettacoli teatrali, della danza e delle mostre d’arte, anche se c’è la consuetudine di pagare il biglietto (ma già lo facevano gli antichi Greci per il teatro!), credo che la fazione “arte pura” vinca ancora su quella “prodotto industriale”: teatri e musei continuano a scegliere, secondo me, pochi artisti/opere di qualità su cui puntare per ogni singola annata. Canali televisivi come Rai 5 e Rai storia rendono questo tipo di prodotto fruibile per tutti, e spettacoli come “Ulisse” di Alberto Angela e “Danza con me” di Roberto Bolle sono arrivati addirittura su Rai 1, ma secondo me parliamo sempre di tv formativa e di alta qualità, ed è per questo motivo che, in tempo di quarantena, ho inserito nel blog anche le recensioni di balletti e spettacoli teatrali trovati sul catalogo di Rai Play.

Arte pura” è un po’ la parola d’ordine anche dei miei post relativi ai classici, alla letteratura ed alla poesia: prendo spunto dai miei studi, talvolta con argomenti complessivamente noti ai più, talvolta con scelte un po’ più di nicchia, ma le lettere, per definizione, non hanno mai venduto molto, e comunque potete trovare con facilità in biblioteca tutte le opere di cui vi parlo.

Il cinema e la musica sono una via di mezzo: ci sono film d’autore e dischi poco conosciuti, così come i prodotti conosciuti al grande pubblico, ed io cerco, sul blog, di parlare sia degli uni che degli altri.


In definitiva, credo che l’unico argomento su cui il fattore “prodotto industriale” a volte ha la meglio siano proprio le letture. Leggere, per definizione, rende liberi, ma ultimamente mi sono resa conto che spesso il desiderio di novità finisce per appiattire l’attività di blogging. Certo, collaborare con il mondo editoriale e restare sempre “sul pezzo” con le nuove uscite è una bella soddisfazione per tanti di noi, ma promuovere tutti in contemporanea sempre lo stesso romanzo rischia di farci perdere la nostra originalità e di trasformare il libro in semplice “merce” da promuovere. D’altro canto, non ci si può nemmeno ritirare nella famosa torre d’avorio ed ignorare quello che accade nel mondo del libro e dell’editoria, che è in continua evoluzione.

Secondo me, come spesso accade, la soluzione migliore è il compromesso: personalmente, tra le novità, scelgo quelle che realmente ci interessano (perché amo l’autore, perché quel genere è il mio…), e le promuovo. Le novità, comunque, occupano circa un terzo dei miei post “librosi”, e per gli altri due terzi, via libera per quello che voglio: recuperi dei vecchi romanzi dei miei autori preferiti, libri un po’ più datati scovati in biblioteca, ebook meno noti ma che mi hanno sorpreso… 
In questo modo, spero di tenere i miei lettori informati sia su ciò che vale la pena scoprire nel mare magnum delle nuove uscite sia su ciò che in questo periodo non è al centro del mercato editoriale ma vale comunque la pena leggere.



2) Ti senti più un tipo nordico o mediterraneo?


Dal punto di vista fisico sono una via di mezzo: ho i capelli castano chiaro con colpi di sole ed i miei vicini per scherzare mi chiamano “la bionda”, ma ho anche una pelle media che resiste abbastanza bene al sole e gli occhi scuri.

Se si considerano, invece, le mie preferenze, sono un tipo decisamente mediterraneo: amo la bella stagione e stare al sole, e come ormai saprete sono affezionata al paesaggio della Riviera (soprattutto ligure).



3) Preferisci le cose che si sentono o le cose che si vedono?


Sinceramente non saprei rinunciare né alle une né alle altre. La conoscenza avviene tramite tutti i sensi di cui siamo stati forniti...



4) Ti inondi di social? Ti mantieni distante? Li rifiuti?



Non mi inondo e non li rifiuto: li utilizzo, ognuno in modo differente. Principalmente uso Blogspot, Facebook, Twitter, Instagram e Youtube.

Blogspot resta la mia piattaforma preferita, ma per me è più di un social: è come il mio angolino felice, grazie al quale ha preso vita questa piccola avventura del blog che è ormai realtà da anni.


Facebook è il primo social che ho utilizzato e continuo a farne uso, sia perché viene utilizzato per comunicazioni istituzionali (es. quelle del sindaco in questo periodo di Covid) sia perché mi ha consentito di far conoscere il mio blog a un po’ di conoscenti/concittadini. Purtroppo ho notato che i giovanissimi, i ragazzi nati dopo di me, non ne fanno più un grande uso, ma posso “raggiungerli” tramite Instagram (sempre che siano interessati ai miei contenuti, cosa che talvolta comunque capita).

Twitter è utile per far leggere i tuoi post ad un pubblico un po’ più ampio grazie agli hashtag su libri e cultura, ed i tweet che in fascia serale commentano i programmi tv sono molto divertenti, ma ultimamente è un social che mi ha un po’ stufato, e ci accedo solo per restare nelle “isole felici” che vi ho appena nominato. Un tempo mi piaceva molto di più perché era il luogo del confronto tra appassionati degli stessi argomenti, ma ultimamente qualcosa si è rotto: il clima è pesante, c’è molta saccenza, ognuno fa a gara per saperne di più dell’altro, ed anche molte persone alle quali in linea teorica darei ragione al 100% finiscono per diventare davvero antipatiche per il modo in cui si esprimono ed attaccano gli altri. Quindi lo uso con il contagocce.

Instagram è un social che negli ultimi tempi uso sempre più, ed anche lui ha i suoi pregi ed i suoi difetti. Sicuramente ha di positivo il fatto che sia un social che si aggiorna continuamente, e tra stories, filtri per modificare foto, musiche di sottofondo e tanto altro risulta creativo e divertente. Il guaio, invece, è che ci sono così tante opzioni perché ci sono persone che ci lavorano, il che ci rimanda alla questione del “prodotto industriale” della domanda 1: l’adattamento alle esigenze di mercato sacrifica un po’ l’originalità, specie negli ambiti come moda e bellezza. L’importante, come già detto, è cercare di mediare tra ciò che va di moda al momento e la propria individualità!


YouTube non è un social a cui propriamente partecipo, ma averlo sulla Smart TV è molto utile sia per ascoltare musica che per gli allenamenti casalinghi (di cui vi ho parlato qui e qui).



5) Hai un criterio di organizzazione del blog?


Ci ho messo un po’, perché i primi tempi in cui avevo il blog erano un po’ più “liberi”. Adesso sono circa tre anni che pubblico due volte alla settimana, solitamente lunedì e giovedì, con qualche piccolo spostamento ogni tanto. 

Gli unici due mesi particolari sono agosto, perché di solito “saluto” il blog ad inizio mese e riprendo con i preferiti del mese dopo la pausa estiva, e dicembre, perché i post del Christmas countdown sono sempre un po’ diversi dagli altri. 

Per quanto riguarda gli altri dieci mesi, pubblico circa dai 7 ai 9 post. 3 di questi post sono generalmente occupati da tre rubriche: "L'angolo vintage" il 17 del mese, la rubrica di scrittura creativa "Storytelling chronicles" nel giorno in cui desidero ma secondo il tema scelto insieme alle altre, e alla fine del mese i preferiti, rubrica che ho creato io. Poi ho dai 4 ai 6 post liberi e cambio di volta in volta, dividendoli tra i vari argomenti, dalla lettura al cinema, dalla letteratura al teatro, dall’arte alla danza...



6) Programmi molto i tuoi post o “pubblichi” a istinto quando capita?


Per quanto riguarda l’organizzazione generale dei post, ho già chiarito nella scorsa domanda. 

Prima del momentaccio Covid capitava che ci fossero un bel po’ di inserimenti last minute, relativi principalmente a spettacoli teatrali, balletti e mostre d’arte, specie in autunno ed inverno, stagioni più “ricche” di questo tipo di eventi rispetto alla primavera e all’estate. Spero che tutti noi potremo tornare presto a fruire di tutti i luoghi culturali in piena libertà, anche in modo inaspettato.

Da marzo in avanti ho postato maggiormente sulla lettura, ho inserito post su argomenti come musica,letteratura, spettacoli fruibili dalla tv ed ho inaugurato la rubrica di scrittura creativa, quindi sono stata quasi sempre pronta in anticipo… ma, come avrete capito, non vedo l’ora di tornare ai last minute!



7) Come ti approcci alle tematiche femministe?


Sono sempre stata a favore delle battaglie femministe e le ho sempre credute importanti e necessarie.

Credo che il nemico più grande delle donne, pericoloso e silenzioso, sia la mentalità di fondo di tante persone, che spesso produce pensieri assimilati e ripetuti “in buona fede”, ma basati su idee tutt’altro che piacevoli.

Mi spiego meglio con degli esempi: nel mio piccolo, anche io mi sono resa conto che delle critiche che mi sono state mosse o osservazioni che mi sono state fatte derivano da un retaggio molto antico. Per esempio, quando sono andata a vivere da sola ho sentito una serie di frasi che secondo me ad un maschio non avrebbero mai detto: “Ma finché sei sola, non puoi stare coi tuoi, almeno hai un po’ di compagnia?”, “Secondo me è inutile quello che fai: cioè, vai lì, ti fai lo sbatti, pulisci e cucini… solo per te?”, “Non hai paura a dormire da sola?” (unica risposta possibile: assolutamente no, ho una mensola piena di peluche che mi difendono) e simili.

Per non parlare di tutte le volte in cui le persone considerano i miei interessi culturali e/o sportivi come dei “riempitivi”, dei modi di tenermi occupata in attesa di farmi una famiglia, e non dei veri e propri pezzi di vita che per me sono stati e sono ancora spesso e volentieri delle priorità. Io a volte provo a spiegarmi, ma mi sono resa conto che, per una persona che mi capisce, ce ne sono tre che sorridono, annuiscono e non mi credono (“Vedrai che fra un po’ non sarai più sola e non ti interesseranno più tutti questi libri”).

Il guaio è che finché non abbattiamo questa mentalità nelle piccole cose sarà dura ottenere risultati sulle grandi. Ma forse, se facciamo un passo al giorno senza mai retrocedere dalle nostre posizioni, arriveremo dove desideriamo.



8) Rapporto con la TV: la guardi? E se sì cosa guardi?


Direi che ho un buon rapporto con la TV. Oltre ai canali e programmi culturali che ho già nominato, guardo anche film (sia d’autore che più leggeri) e un bel po’ di fiction.

Io preferisco quelle italiane alle straniere: prodotti più impegnativi come La guerra è finita (la fiction che hanno fatto a gennaio sulla Giornata della Memoria), fughe nel passato come I Medici o Il Paradiso delle Signore (solo le prime due serie, però, non la soap), quelle tratte dai miei libri preferiti come Il commissario Montalbano, L’amica geniale, Rocco Schiavone, I delitti del BarLume ed altri ancora, sia storie più leggere (la mia preferita di sempre è Don Matteo).

Praticamente le uniche serie tv straniere di cui riguardo volentieri le repliche sono The OC, Gossip Girl, L’ispettore Barnaby, Merlin e Sherlock. So che non sono esattamente prime visioni… ma questa mia preferenza per le fiction italiane non mi invoglia molto a prendere Netflix o simili. Almeno per ora...



9) A livello musicale sei da oggetto (compri CD, vinili ecc.) o vivi bene anche i file?


Mio padre ha qualche vinile. Io ho dei CD, ma risalgono tutti all’adolescenza. Negli ultimi anni ho ascoltato musica con Spotify e YouTube.



10) Ti consideri un eterno bambino o preferisci essere adulto?


Ognuno di noi ha in sé una parte più infantile ed una più adulta.

Secondo me a 30 anni è importante essere adulti sulle cose che davvero contano: nel gestire con maturità i rapporti, nell’occuparsi di chi ti vuole bene e non “prendere” soltanto senza dare, nel portare avanti le responsabilità che abbiamo scelto di prenderci, nel riflettere con la propria testa senza farsi trascinare dal “gruppo di turno”, nel volersi bene e difendere se stessi e la propria individualità.

Poi ci sono tanti momenti in cui ci si sente tornare bambini: per esempio, quando risalgo sul palco e mi verrebbe da saltellare come fa il corso delle piccole, quando rivedo il mio mare dopo un po’, quando riscopro storie (libri o film) che mi avevano emozionato già da adolescente. Ognuno di noi ha bisogno di questi momenti per completare la sua parte più adulta.



11) Sei ordinato o disordinato? Riesci a spiegare la tua posizione in proposito?


A casa mia sono complessivamente ordinata: certo, una casa dev’essere vissuta e ci sono periodi intensi in cui non me ne riesco ad occupare, ma poi, in giornate in cui ho tempo, sistemo, pulisco e riordino con una certa precisione.

Anche come studentessa sono stata piuttosto precisa ed ho cercato di mantenere questa tendenza all’ordine anche nelle mie esperienze lavorative.

Faccio un po’ di fatica con la burocrazia, ma chi, onestamente, riesce a ricordare tutte le carte che ha? Fortunatamente divido tutto in cartelle per categoria, è già un inizio…

Insomma, diciamo che sono più ordinata che disordinata!




Come al solito, non ho il dono della sintesi, ma ammetto che ho trovato alcune di queste domande davvero interessanti, ed è per questo motivo che, proprio come ha fatto Vanessa, le conservo, invece di crearne di nuove, ed invito tutti voi a rispondere nei commenti o sul vostro blog, e, in particolare, mi piacerebbe vedere le risposte di queste cinque persone:


1) Angela di "Chicchi di pensieri";

2) Cry de "Il mondo di Cry";



5) Federica di "On rainy days"


Fatemi sapere che ne pensate! Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


12 commenti :

  1. Io ho già risposto quindi a posto così, sulle tue risposte dico che è pure giusto farne un discorso ampio come hai fatto, e sulle suddette, bene, piaciute tante, soprattutto quella sui sensi, non riuscirei a rinunciarne nemmeno uno ;)

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    1. Ciao Pietro! Ho visto che tu eri già stato nominato! Eh sì, rinunciare a uno dei cinque sensi sarebbe difficilissimo... anche se sappiamo che purtroppo alcune persone vivono questo problema e sinceramente le ammiro molto!

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  2. Cara Silvia, intanto complimenti per il premio, e credo che tu lo abbia sicuramente meritato,
    Tutto il resto credo che tu abbia preso una saggia idea.
    Cara Mariella, ecco un libro che mi piacerebbe molto leggere.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso! Mi sa che la frase per Mariella è finita qui per sbaglio:-) comunque sono contenta che tu trovi sagge le mie risposte!

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  3. "Principalmente uso Blogspot, Facebook, Twitter, Instagram e Youtube".
    Perché, ne esistono altri?
    Scherzo, "bionda". 😉😘

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    1. Ciao Claudia! Non lo so, in realtà ogni tanto sento parlare di cose mai udite... come questo nuovo Tik tok...

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  4. Complimenti per il premio e per le risposte davvero interessanti. Ciao Silvia. Buon pomeriggio
    sinforosa

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  5. Grazie a te per aver risposto alle domande 😊 sei stata molto esaustiva. Anche a me piace Gossip Girl e Sherlock. L'ispettore Barnaby l'ho guardato qualche volta, è abbastanza coinvolgente! :)

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    1. Ciao Vanessa, grazie a te per la nomination! In materia di telefilm abbiamo qualche gusto in comune, allora 🤗

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  6. un tag diverso dal solito e molto interessante!

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