La recensione del romanzo di Alessandra Pierandrei
Cari
lettori,
è
di nuovo il momento delle nostre “Letture… consigli in primo
piano”!
Oggi
sono particolarmente fiera di presentarvi il primo romanzo di
un’amica: Alessandra Pierandrei. Ho visto “nascere” questo
romanzo circa un anno e mezzo fa, ho consigliato l’autrice a
proposito della prima stesura e sono contentissima che Zugzwang –
Il dilemma del pistolero sia ufficialmente una delle nuove uscite
della Nativi Digitali Edizioni.
Oggi ve ne parlo meglio!
Oggi ve ne parlo meglio!
Grazie
all’autrice per la copia omaggio.
Dati
e sinossi
Pagine:
186
Formato:
Ebook e cartaceo
Genere:
Western/Romanzo storico
Data
di uscita:
30 giugno 2020
Trama
(dalla quarta di copertina):
È il 1888, e Jasper Stevenson, considerato tra i migliori pistoleri
del West, ha da tempo appeso le Colt al chiodo per trasferirsi nel
pacifico Oregon. In una delle tante giornate trascorse tra le
bottiglie e i fantasmi di antichi drammi, l’ex pistolero viene
disturbato da un’offerta di lavoro del ricco imprenditore Barnett,
uno di quelli che non sanno accettare un “no” come risposta.
Quando le carte vengono scoperte, un dilemma scuote l’indolenza di
Jasper: tenere chiuse le porte del proprio scottante passato, con il
rischio che venga fatto del male a persone a lui care, o aprirle, al
costo di dover finalmente fare i conti con se stesso?
Come
spesso accade, vince il “male minore”, o almeno quello che è
ritenuto tale…
Senza
altra scelta che intraprendere un viaggio che lo condurrà fino in
Oklahoma, a lui si unirà Katharine, una
giovane donna smaniosa di vedere il mondo al di fuori del circo di
Buffalo Bill, e che forse conosce la vita e le sue avversità, più
di quanto Jasper, all’inizio, sia disposto ad ammettere.
In
Zuzgwang – Il
dilemma del pistolero Alessandra
Pierandrei non ci racconta solo la storia di un viaggio avventuroso,
ma anche uno scorcio su passato e presente di un variegato e
affascinante gruppo di personaggi, restituendoci un’accorata e
appassionante rappresentazione di drammi e amenità ai tempi del
Selvaggio West, dove non è tutto oro nero quello che luccica...
Informazioni
sull’autrice:
Alessandra
Pierandrei, anni trentuno all’anagrafe, ma niente di serio. Con
evidente sconsideratezza si è laureata in giurisprudenza, e poi, con
altrettanta, è diventata avvocato. Scrive, oltre che per lavoro,
anche per hobby: gestisce infatti un blog in cui blatera delle cose
più disparate e per anni ha fatto parte dello staff di Parole
Pelate, un sito che recensisce serie tv, libri e film.
Nel
2017 ha frequentato un corso di scrittura e sceneggiatura della
Scuola Internazionale di Comics di Jesi (ora Acca Academy) tenuto da
Marco Greganti e Giulio Antonio Gualtieri. Nel 2020 ha pubblicato il
romanzo western Zuzgwang
– Il dilemma del pistolero con
Nativi Digitali Edizioni. Passa il tempo a sognare ad occhi aperti
come Snoopy, ma in realtà è Charlie Brown.
Il
dilemma di Jasper
Il
protagonista di questo insolito western, Jasper Stevenson, è un
giovane pistolero di trentaquattro anni che ha sempre vissuto in
Oklahoma e per la prima parte della sua vita si è guadagnato da
vivere con gare di sparo: non c’era moneta in volo che non
rischiasse di venire trapassata dalle sue Colt.
Da
ormai sette anni, tuttavia, egli vive in Oregon, tra persone di
montagna burbere ma di buon cuore, come il barista Albert, uno dei
miei personaggi preferiti, che gli ha affittato una casa isolata in
cambio di una delle sue pistole e controlla che al saloon non esageri
con le bevute. Quando non è in centro a godere della schiva
compagnia degli abitanti del paese, Jasper resta a casa sua,
dipingendo un quadro dopo l’altro, incantato dalla neve, che nella
sua terra natale poteva soltanto sognare.
Un
giorno, un uomo vestito di nero e armato fino ai denti entra nel
saloon, cerca di convincere Albert a rivelargli l’abitazione di
Jasper e, non avendo ottenuto alcun risultato, decide di aspettarlo
nel locale. Si tratta di Robert Barnett, un imprenditore che ha una
celebre catena di hotel e che ora è intenzionato, ad ogni costo, a
lanciarsi nel fiorente mercato del petrolio.
Barnett
e Jasper si trovano in saloon di fronte ad una scacchiera, ed il
nostro protagonista comprende subito di essere stato messo in una
difficile situazione di stallo, non solo sul tavolo da gioco.
Barnett, infatti, gli
propone di fare da mediatore tra lui e una tribù degli Cherokee, in
modo che egli ottenga il permesso di estrarre il petrolio sul loro
territorio senza doverli cacciare. Parrebbe una proposta ragionevole,
dal momento che quella proprietà è anche nelle mire di Samuel
Clarke, un imprenditore che sembra del tutto privo di scupoli… ma
c’è una terribile complicazione. La tribù degli Cherokee in
questione è quella a cui apparteneva la moglie di Jasper,
brutalmente uccisa insieme alla loro figlioletta proprio sette anni
prima, ed egli non ha mai più avuto il coraggio di tornare a casa
sua da quel giorno.
I
“fantasmi” di Jasper e Katharine
Se
Jasper trova il coraggio di scegliere il male minore, ovvero la
salvezza della tribù a discapito del suo terribile passato, è
principalmente merito di Katharine Bright, una ragazza arrivata da
poco in Oregon con il circo di Frank/Buffalo Bill e di Annie Oakley.
La fanciulla è una sorta di “sorella minore” per la celebre
coppia, che l’ha di fatto adottata, ed ha girato più volte gli
Stati d’America con il circo, ma ritiene di non aver ancora visto
niente del mondo, perché, proprio come Jasper, è in fuga da un
terribile passato.
Proprio
per questo motivo, quando ella, trovandosi per caso nel saloon, vede
il pistolero rifiutare la proposta di Barnett con un atteggiamento
che a lei sembra indolente, lo scontro è inevitabile.
Solo
in seguito Katharine, conoscendo meglio Jasper e venendo a sapere la
storia della sua famiglia, comprende le sue remore e lo aiuta a
superarle, accompagnandolo in un viaggio che cambierà entrambi.
Trovo
che Jasper e Katharine siano due personaggi, allo stesso tempo,
simili e complementari. Entrambi hanno una difficile storia alle
spalle, si sono rifatti una vita altrove con coraggio e sono abili
pistoleri che suscitano ammirazione per la loro bravura. Jasper,
tuttavia, è più razionale, riflessivo e perennemente tormentato dai
sensi di colpa, e viene prima scosso e poi travolto dall’ottimismo
e dalla prontezza all’azione di Katharine.
Frank
e Annie sono due personaggi storici realmente esistiti (come
l’autrice spiega bene nelle note di chiusura del romanzo) e
costituiscono una buona famiglia per Katharine.
Mi sarebbe piaciuto saperne di più su di loro e sul loro incontro… ma a quanto pare non è escluso che questi personaggi ritorneranno al centro delle storie dell’autrice!
Mi sarebbe piaciuto saperne di più su di loro e sul loro incontro… ma a quanto pare non è escluso che questi personaggi ritorneranno al centro delle storie dell’autrice!
Elementi
western e di magia
Come
credo tanti di voi sappiano, le atmosfere western hanno sempre
esercitato un certo fascino su di me. Da collezionista e lettrice di
Tex Willer fin da quando ero bambina (l’anno scorso ho anche
visitato la mostra) sono stata felicissima di poter leggere in
anteprima una storia che mi ha riportato nel vecchio West.
In
effetti, in quest’opera non mancano tanti elementi classici
dell’atmosfera country: il saloon, le Colt, le diligenze, il circo
dei pistoleri. Anche alcuni personaggi ricalcano, almeno in parte,
degli archetipi, senza però dimenticare degli elementi originali: il
barista riservato e buon osservatore; l’imprenditore che tutela i
suoi interessi e, pur sfoggiando maniere educate e sicurezza, resta
ambiguo fino in fondo; il saggio capo indiano che pensa
esclusivamente al bene della sua tribù; il nemico senza volto,
rapido e pericoloso, che
agisce all’insaputa dei protagonisti.
Alcuni
capitoli, inoltre, presentano un excursus piuttosto paranormale: una
volta giunto in Oklahoma e raggiunta la sua vecchia tribù, Jasper
incontrerà una “donna di medicina” alla quale è legato da
tempo, che gli consentirà di vivere un’esperienza determinante per
l’esito della sua
missione.
Osservazioni
in corso di lettura
Come
già detto nell’introduzione del post, sono stata coinvolta nelle
fasi di stesura del romanzo in qualità di beta reader (e ringrazio
ancora una volta Alessandra per aver pensato a me) ed è per questo
motivo che compaio nei ringraziamenti dell’opera.
Ci
tengo comunque a fornire una valutazione oggettiva del romanzo, del
quale, fin dalla prima stesura, ho sinceramente apprezzato intreccio,
personaggi ed anche stile di scrittura.
La
prima parte della storia, ricca di spiegazioni e presentazioni,
risulta un po’ più lenta, mentre, a partire dall’inizio del
viaggio in avanti, le emozioni travolgono il lettore. Le atmosfere
sono rappresentate fedelmente e la documentazione fornita in coda al
romanzo è interessante e dà la misura del lavoro di ricerca ed
informazione che l’autrice ha fatto prima di mettersi
a scrivere.
In
prospettiva di un sequel mi piacerebbe saperne di più sul passato di
Katharine e sul suo incontro con Annie e Frank, ed apprezzerei anche
il ritorno di alcuni personaggi che in questo romanzo hanno avuto un
ruolo subalterno.
Valutazione:
quattro stelle e mezza (perché per la quinta attendo il sequel!)
Ecco
la mia “recensione in primo piano” di questo originale romanzo
storico/western!
Voi
lo conoscete? Ne avete sentito parlare?
Avete
letto altro della Nativi Digitali Edizioni?
Spero
di avervi interessato ed incuriosito!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Non amo il genere Western, quindi non potrei leggere questo romanzo, ma sono felice che la tua amica mi sembra molto allegra e spigliata, proprio come piace a me. 😉
RispondiEliminaAllegra e spigliata, e tutto questo senza avermi mai sentito parlare del mio gatto! :D
EliminaCiao Claudia! Hai ragione, io con Alessandra scherzo parecchio... ma vale la pena di conoscerla anche come scrittrice!
EliminaCiao Silvia, non conoscevo il romanzo, ma mi è piaciuto leggere la tua approfondita analisi: ammetto che non fa parte del mio solito genere di letture, ma penso che potrebbe comunque piacermi :-)
RispondiEliminaParadossalmente, non nemmeno il mio genere di letture, e io l'ho scritto! In ogni caso, sono lieta che l'articolo di Silvia ti abbia incuriosita, lo sapevo che con lei cascavo bene, io non mi prendo meriti in merito (perdona la cacofonia)!
EliminaCiao! È vero, forse il western non è proprio il tuo genere, ma credo che potresti comunque apprezzare questo romanzo!
EliminaHo letto il tuo nome nei ringraziamenti <3
RispondiEliminaA me il romanzo western piace molto e ho letto questo di Alessandra con molto interesse, è scorrevole nello stile e coinvolgente per trama, ambientazione e personaggi.
Apprendo con piacere che arriverà un sequel! *_*
Toh, il mondo dei bookblogger è più piccolo di quanto pensassi. Felice di ritrovarti anche qui! Quanto al sequel, be', in effetti esiste già, fatto e finito (in prima stesura, se non altro) ma che resti (ancora) tra noi!
EliminaAh bene,allora per adesso acqua in bocca :-D
EliminaCiao Angela! Sapevo che anche tu l'avevi letto... contenta che ti sia piaciuto!
EliminaCara Silvia, per me è nuovo no lo conoscevo ma credo sia bello.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomasp
Ciao Tomaso, in effetti è una nuovissima uscita! Buona serata anche a te 🤗
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina