La mia recensione del romanzo di Raffaele Fiorillo
Cari
lettori,
iniziamo
luglio con un nuovo consiglio di lettura “in primo piano”!
In
questo periodo mi sono cimentata con un romanzo appartenente ad un
genere che su questo blog costituisce una novità: la fantascienza.
Si tratta di Essi vennero, romanzo d’esordio dello scrittore
self Raffaele Fiorillo. Ho provato a cimentarmi nella lettura di un
genere che, come credo abbiate intuito, non è tra quelli che pratico
di più, ma nel complesso sono rimasta soddisfatta.
Oggi
ve ne parlo meglio!
Grazie
all’autore per la copia omaggio.
Scheda
libro
Titolo:
Essi vennero
Autore:
Raffaele Fiorillo
Casa
editrice:
autopubblicato in esclusiva su Amazon
Genere:
fantascienza apocalittica
Prezzo:
ebook 2,99 euro e cartaceo 7,99 euro
Pagine:
116
Trama (quarta di copertina):
La storia comincia in un futuro non molto lontano: è l’anno 2043 e
Giulia, giovane ragazza napoletana, sfugge alla prigionia degli
alieni per ritrovarsi nella sua città, Napoli, totalmente
disorientata dalla distruzione e dal caos che regna sovrano.
Il
pianeta Terra è stato invaso circa un anno prima da una razza aliena
belligerante conosciuta come “Grigi” e la ragazza si ritroverà
suo malgrado a vagare per la città fino a incontrare un uomo di nome
Giovanni che la accoglierà nel suo gruppo di sopravvissuti che vive
sottoterra sfruttando le linee della metropolitana. La storia si
snoda poi in vari punti temporali, spostandosi in altre città
d’Italia come Milano e Taranto fino a ritornare a Napoli dove la
ragazza nasconde inconsapevolmente un grosso segreto che porterà i
sopravvissuti a dover reinventare nuovamente se stessi.
Informazioni
sull’autore: Raffaele Fiorillo.
Aspirante scrittore classe 1989, nato e cresciuto in provincia di
Napoli all’ombra del Vesuvio dove attualmente risiedo. Vorace
lettore, appassionato di libri, fumetti, cinema, teatro, videogiochi.
Mi nutro ogni giorno di pizza e caffè espresso.
Ho
sempre scritto per me stesso, negli anni poi ho seminato qualche
racconto breve su riviste online e in altri luoghi dell’Internet
fino a decidere di voler provare a scrivere un libro per farmi
leggere anche da altre persone.
“Essi
vennero” è il mio romanzo d’esordio e non ho assolutamente
intenzione di fermarmi.
Link
social
FB:
facebook.com/raffaelefiorilloautore
La
lotta tra umani e Grigi
Questo
interessante romanzo di fantascienza ha inizio il 9 maggio 2042, il
giorno in cui, come recita il titolo, Essi
vennero. Nel tardo
pomeriggio di una giornata qualunque, infatti, il luminoso cielo di
tarda primavera si oscura improvvisamente e una serie di piramidi nere scende dalle nuvole, conficcandosi in terra o addirittura nel
mare. Si tratta delle astronavi dei Grigi, extraterrestri presentati
come umanoidi molto alti e dai lunghi arti, dalla pelle grigiastra e
dagli occhi neri ed inespressivi.
Ad una prima occhiata, essi
sembrano dotati di una tecnologia molto superiore a quella umana:
possiedono delle futuristiche tute blu e maneggiano attrezzi
spettacolari davvero spaventosi.
Quando
però qualcuno degli astanti li insulta e ordina loro di sparire
perché non sono graditi, uno dei Grigi reagisce con inaudita
violenza, polverizzando l’umano ostile e quelli intorno a lui. Da
questo momento in avanti avrà inizio una lotta senza esclusione di
colpi, mentre le più famose città italiane si trasformano in
giganteschi fantasmi di lamiera e cemento e tutti gli esseri umani
cercano di nascondersi e di lottare per la sopravvivenza.
Quello
che ho maggiormente apprezzato nel
contesto di questa lotta tra umani ed extraterrestri è che essa non
sia casuale, ma motivata. I Grigi rapiscono alcuni umani e praticano
su di loro delle sperimentazioni, ma questo non è soltanto un metodo
perverso per sfogare il loro desiderio di conoscenza degli umani.
Essi sono spinti da una motivazione molto seria, qualcosa che
potrebbe mettere a rischio la loro sopravvivenza e che ha innescato
quel loro attacco sulla Terra.
Se
la caratterizzazione dei Grigi è piuttosto interessante, quella
degli umani è forse un po’ meno approfondita: si accenna a qualche
progresso tecnologico ed informatico, e quando i protagonisti si
rifugiano in ospedale c’è un riferimento all’emergenza Covid-19 che
si ipotizza ormai sia solo un ricordo, ma, nel complesso, l’umanità
sembra essere rimasta quella del 2020. Poco più di vent’anni non
sono moltissimi, ma mi sarebbe piaciuto vedere anche qualche novità
in più per quanto riguarda il mondo degli umani. Magari nei prossimi
capitoli di questa avventura ci saranno…!
Luoghi
e protagonisti della storia
La
storia non è ambientata in una sola città italiana, perché
l’attacco dei Grigi si svolge su tutto il territorio nazionale, e,
stando a quanto afferma il Presidente della Repubblica in un discorso
all’inizio del romanzo, anche in altri stati d’Europa, mentre
dagli USA nessuno riesce ad avere notizie.
Il
libro racconta quel che succede in quattro città italiane, in ognuno
delle quali la lotta ai Grigi è portata avanti con modalità
diverse.
Napoli
è la città natale di Giulia, la protagonista, che è una degli
umani che hanno dovuto subire il rapimento da parte dei Grigi e le
sperimentazioni scientifiche sul proprio corpo. Anche se non ricorda
come e perché, dal momento che è ancora sconvolta, ella è riuscita
a fuggire, e trova fortunatamente rifugio nei locali sotterranei
della metropolitana, dove i pochi sopravvissuti della città cercano
di resistere sotto la guida del loro leader Giovanni e con l’aiuto
del medico Bruno.
Taranto
è il luogo dove i Grigi, per la prima volta, hanno attaccato
qualcuno (il turista che ha intimato loro di andarsene e li ha
insultati). Lì il soldato in congedo Dario è riuscito a salvare la
giovane madre Amira, i suoi due bambini e la poliziotta Nadia, ed
insieme a loro si è rifugiato tra le mura di un albergo
miracolosamente rimasto intatto.
Milano,
o meglio, Cernusco sul Naviglio (il mio paese!) è il posto
privilegiato per l’osservazione del cielo, ma nemmeno
dall’Osservatorio gli umani sono riusciti a prevedere una simile
catastrofe. Il turista americano Jack vive lì ormai da mesi con un
anziano professore ed una giovane ricercatrice, ma
mal sopporta l’immobilità e vorrebbe uscire all’esterno per
cercare aiuto e verificare se nei dintorni ci siano altri
sopravvissuti con cui allearsi.
Le
caverne naturali nella zona dell’Etna, infine, sono il rifugio di
Camilla, ex ristoratrice che ha perso il marito durante il primo
attacco alieno, e dei suoi anziani genitori. Lì il pericolo non sono
tanto i Grigi, quanto dei sedicenti “sacerdoti” che hanno
inventato un culto basato sull’arrivo degli extraterrestri e
perseguitano tutti coloro che ancora si definiscono cristiani.
Il
romanzo intreccia piuttosto abilmente queste vicende che avvengono in
diverse parti d’Italia. Il lettore non comprende subito il
perché di questo continuo cambio di ambientazione e di personaggi,
ma alla fine del romanzo l’autore riesce a tirare le fila ed a far
intuire i vari collegamenti.
Analisi
di contenuto e forma in corso di lettura
Volendo
fare un bilancio di questa lettura, direi che gli innegabili pregi
risiedono prevalentemente nel contenuto, mentre gli aspetti
migliorabili, a mio parere, nella forma.
Innanzitutto,
come sicuramente voi lettori saprete, io sono tutto tranne che una
lettrice di fantascienza, quindi un grande merito dell’autore è
quello di essere riuscito a coinvolgere fino alla fine una persona
che solitamente legge altri generi.
Mi
sono piaciute molto sia l’idea di un racconto corale che quella
dell’ambientazione su tutto il territorio italiano. Il riferimento
al mio paese mi ha colpito e nella parte relativa al viaggio di Jack
da Cernusco a Milano, mentre egli segue il percorso della metropolitana e della
superstrada, ho riconosciuto molti luoghi noti.
Proprio
nel leggere le descrizioni, però, devo sottolineare un primo punto
dolente: esse sarebbero molto buone…se comparissero solo una o due
volte. Mi spiego meglio: i Grigi, le città, le infrastrutture sono
descritti più volte con le medesime parole. Secondo me, o si
descrive qualcosa una sola volta, oppure, se si vuole ripetere una
descrizione per aggiungere più dettagli, bisogna andare più nei
particolari, oppure cercare dei sinonimi. Va bene l’ambientazione
apocalittica, ma, oltre a parlare di macchine ribaltate ed edifici
sventrati, non sarebbe meglio aggiungere qualcos’altro… oppure,
se lo scenario è sempre lo stesso, passare oltre?
Mi
permetto poi di segnalare alcuni difetti “tecnici”, come il testo
a bandiera (allineato a sinistra) e non giustificato, qualche refuso
ed alcune ripetizioni.
Tutto
questo è più che comprensibile nel primo romanzo di un autore self,
ma sarebbe veramente un peccato se queste sviste facilmente
correggibili andassero ad incidere sulla godibilità del romanzo. Il
cuore di questo libro è costituito da un’idea di fondo abbastanza
classica per il suo genere ma comunque ben sviluppata, da un
“retroscena” relativo alle vere intenzioni dei Grigi davvero
sorprendente, da una serie di personaggi con un buon potenziale, da
un insolito omaggio a tanti luoghi d’Italia.
Dal
momento che il finale è aperto e quasi sicuramente Essi vennero
sarà solo il primo capitolo di una serie, mi auguro che queste
sviste formali possano essere al più presto riviste e corrette, in
modo da dare una veste migliore ad un romanzo comunque interessante e
consigliabile.
Valutazione:
tre stelle
Come
sempre, ora tocca a voi!
Conoscete
questo romanzo? Lo avete letto? Che cosa ne pensate?
Avete
letto qualcos’altro dell’autore?
Aspetto
i vostri commenti!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Lo conosco di nome, visto in qualche blog.
RispondiEliminaNon è il mio genere, come ambientanzione prossima ventura diciamo... ma apprezzo uno scenario postapocalittico-alieno partenopeo.
Moz-
Ciao Moz! Anche per me dedicarmi alla fantascienza è stata un po' una novità... ma sono soddisfatta!
Eliminacome genere, non è in cima ai miei gusti ma non mi precludo mai la possibilità di spaziare e quindi di leggere qualcosa di fantascientifico e futuristico. Interessante, e la tua recensione è molto completa ed esaustiva!!
RispondiEliminaCiao Angela! Anche per me è stato un esperimento leggere qualcosa di fantascienza...ma bene così, dai! Comunque sono contenta che ti sia piaciuta la mia recensione!
Eliminami hai proprio incuriosita!
RispondiEliminaCiao Chiara, spero che ti piacerà!
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