Tutto quello che mi è piaciuto in questo mese
Cari lettori,
ultimo giorno di giugno… e solito recap dei “Preferiti del mese”!
Tanti di voi ormai mi conoscono bene, e quindi sapete che per me questo mese ha una grande importanza, soprattutto la prima decade. C’è la fine dell’anno scolastico, con gli annessi e connessi più impegnativi, ma anche con quelli più divertenti; c’è il saggio di danza, dopo un anno di lavoro che – per quanto amatoriale – è stato intenso; c’è l’arrivo dell’estate ed il cambio della routine dopo un anno di certezze, per quanto precarie; ci sono degli anniversari importanti (come il trasferimento nella mia casetta, ormai 9 anni fa).
È un mese di fazzoletti, sia per la gioia che per qualche ricordo dolceamaro, sia per le soddisfazioni che per la chiusura di qualche capitolo.
Prima di raccontarvi com’è andata nelle “Foto del mese”, però, come al solito, parliamo di libri, film, musica e poesia!
Il libro del mese
La libreria Les Chats Noirs di Marzio Montecristo, ex maestro che si è dovuto reinventare dopo un grave provvedimento disciplinare, sembra non essere più quel progetto fallimentare che sembrava all’inizio.
Prima il misterioso arrivo di due gatti neri, chiamati da Marzio Miss Marple e Poirot, molto popolari sui social, ha donato visibilità ed incassi alla libreria. Poi il Bookclub di libri gialli, che si è ritrovato a risolvere un mistero reale (ed agghiacciante).
Da qualche settimana, però, la libreria langue nuovamente. Il Bookclub, per molti motivi, ha dovuto rinunciare ad alcuni dei suoi componenti, e si è ridotto. Il carattere di Marzio continua ad essere pessimo, e non di rado qualche incauto avventore, dopo essersi azzardato a chiedere se c’è in catalogo qualche commercialata, fugge spaventato dalla reazione del libraio. Patricia, la dipendente di Marzio, che di fatto gestisce il contatto con il pubblico, solitamente riesce a rimediare ai guai che combina il suo titolare, ma inizia anche ad essere stanca di doversi trovare sempre tra l’incudine e il martello.
Inoltre, Marzio ha bisogno di soldi. Le condizioni dell’anziana madre sono peggiorate, e la struttura in cui ella è ricoverata, che proponeva all’uomo una retta tutto sommato ragionevole, non è più in grado di provvedere a tutti i suoi bisogni. C’è necessità di trasferimento in un altro luogo, molto più attrezzato, ma anche più caro.
Proprio in questo momento così delicato, le necessità del nostro protagonista si ritrovano, incidentalmente, a coincidere con quelle della Casa Editrice Polpicella.
Aristide Galeazzo, giallista di punta della CE, è sulla cresta dell’onda ormai da anni per la sua serie che ha per protagonista un investigatore simil-Maigret. In occasione dell’uscita del suo ultimo romanzo, Maestrale di sangue, il suo team ha organizzato addirittura un viaggio promozionale: la circumnavigazione della Sardegna a bordo di una sorta di nave da crociera, con servizi di ogni tipo, eventi letterari ogni sera e l’esclusiva di una libreria di vendere le copie del nuovo romanzo a bordo. La libreria di Marzio.
Questo è quello che sa il nostro protagonista, nel momento in cui gli viene fatta la proposta. Quello che non sa è che sull’organizzazione di questo evento pendono molte ombre. La CE non naviga in buone acque da tempo, Aristide Galeazzo vorrebbe “far morire” il suo personaggio e ritirarsi e, ciliegina sulla torta, la libreria che era stata inizialmente scelta si è ritirata a seguito di un tragico imprevisto.
Marzio riflette sulla proposta e sta per rifiutare, ma una decisa spinta da parte di Patricia lo porta ad accettare. Dovendo lasciare però la dipendente alla libreria mentre egli è in viaggio, Marzio decide di coinvolgere l’ispettore Caruso, uno dei due poliziotti che aveva aiutato ne La libreria dei gatti neri.
La prima serata a bordo scorre liscia… almeno finché il nostro protagonista non ha l’occasione di condividere un bicchiere di vino insieme a Galeazzo e, come prevedibile, finisce per accapigliarsi con lui a proposito di questioni di lettura ed editoria. Niente di nuovo, considerato il carattere del libraio, ma il giorno dopo Galeazzo viene trovato morto alla scrivania della sua cabina. Morto assassinato, a quanto pare.
Per poche, terribili ore, Marzio è il primo sospettato, ma ben presto le circostanze lo scagionano. L’evento letterario viene sospeso, all’improvviso nessuno può più scendere dalla nave… e l’ispettore Caruso entra in azione per comprendere che cosa è successo. Insieme ovviamente al nostro protagonista.
Ero curiosa di leggere Se i gatti potessero parlare per almeno due motivi. Il primo è che ho letto il primo volume della serie, La libreria dei gatti neri (trovate la mia recensione a questo link), e pensavo che sarebbe stato uno stand alone. Mi ha sorpreso scoprire che sarebbe uscito un sequel! Il secondo è che, insieme alla mia famiglia, ho avuto l’occasione di conoscere l’autore in un firmacopie (vi ho parlato dell’evento qui).
Rispetto al primo volume della storia, il caso presentato è molto meno thriller/noir (l’assassino della storia precedente ci ha regalato delle pagine veramente agghiaccianti) e molto più “letterario”. Innanzitutto la situazione presentata è un grande omaggio ad Assassinio sull’Orient Express (continuano gli omaggi ad Agatha Christie, dopo Miss Marple e Poirot), con una grande nave da crociera invece del celeberrimo treno con tutti i comfort.
Inoltre le citazioni ai romanzi gialli, dai classici ai successi contemporanei – specie a quelli di Maigret, tanto cari al povero Galeazzo – sono disseminate ovunque tra le pagine.
Infine, al centro dell’indagine ci sono le dinamiche interne al mondo dell’editoria, che già prima della crisi nascondeva i suoi interessi dietro il baluardo della cultura, ed ora, in questi tempi di magra, ha gettato la maschera, rivelandosi più spietato che mai. Personalmente ho come la sensazione che l’autore non abbia affatto enfatizzato certe dinamiche a favore della storia raccontata, anzi, forse alcune cose nella realtà sono ancora peggio, ma mi tengo il mio pensiero.
La scrittura dell’autore è sempre super trascinante; è un giallo che si divora e che, secondo me, vista la location, è anche perfetto per la stagione estiva.
Fatemi sapere se ve lo porterete da qualche parte!
Il film del mese
La pellicola ha inizio nel febbraio del 2005.
Gli Stati Uniti sono entrati in guerra contro l’Iraq ed il regime di Saddam Hussein. La giornalista italiana Giuliana Sgrena è a Baghdad per conto de “Il Manifesto”, ma, in uscita da una zona recintata dove ha intervistato alcuni civili, viene improvvisamente rapita da una frangia di terroristi.
In Italia vengono subito allertati sia le Forze dell’Ordine che i Servizi Segreti. Nicola Calipari, dirigente del SISMI, è costretto a tornare da una vacanza con la moglie ed i figli perché è stato scelto come persona più adeguata per questa delicata operazione.
Mentre la povera Giuliana Sgrena è chiusa in una stanza dove trascorre i suoi giorni nel terrore, Nicola Calipari fa la spola continuamente tra l’Italia, l’Iraq e Dubai, dove si sono rifugiati i politici iracheni che Saddam ha estromesso.
Unendo le forze con la redazione del giornale, con altri esponenti delle forze dell’ordine ed il compagno di Giuliana, Nicola Calipari conduce un’operazione degna degli agenti segreti dei film, in bilico costante tra trattative delicate e momenti di autentico pericolo.
Ma il destino non sarà generoso con lui.
La storia de Il Nibbio è vera, e perdonate gli “spoiler”, ma è una vicenda avvenuta vent’anni fa, quando io andavo alle superiori, e forse chi di voi è più grande di me la ricorda anche dai telegiornali (io no, lo ammetto, anche se ricordavo il nome di Giuliana Sgrena, probabilmente l’ho sentito mille volte alla tv senza capire): l’operazione di Nicola Calipari era effettivamente riuscita e l’ostaggio era stato liberato.
La sorte, però, è stata davvero disgraziata: mentre Sgrena e Calipari viaggiavano in macchina, ed ormai erano a meno di un chilometro dall’aeroporto, sono stati investiti da una raffica di “fuoco amico” americano. La giornalista è sopravvissuta, per quanto ferita, mentre Calipari ha perso la vita.
E tutti gli onori postumi che sono stati tributati in patria a quello che è stato un vero eroe nazionale non sono bastati a dargli giustizia, perché gli Stati Uniti sono riusciti ad insabbiare il processo, e non si è mai capito chi effettivamente tra i soldati avesse sparato, né chi avesse dato l’ordine da remoto. Sarebbe bastato intimare un “Alt” e controllare i documenti prima di sparare a casaccio… ma a volte l’uomo è veramente bestiale con i suoi simili.
Il film, non serve che ve lo dica, verso la fine è sofferto, e certamente si avverte un grande senso di ingiustizia. Ma buona parte della pellicola è gestita come una sorta di film d’azione/spy story, quindi, oltre ad essere un importante spunto di riflessione, è anche godibile. Ci sono anche delle prove d’attore pazzesche, secondo me.
Io ho recuperato questo film con uno dei tanti “cinema d’estate”, magari all’aperto, che stanno riproponendo un po’ ovunque con il meglio della stagione cinematografica passata. Magari lo trovate anche voi!
La musica del mese
Continuiamo il nostro “viaggio in macchina vintage” alla riscoperta della musica italiana di qualche anno fa, e per giugno non potevo non scegliere uno dei miei classici estivi, Un’emozione per sempre di Eros Ramazzotti (potete ascoltarla a questo link).
Aah, l’estate del 2003! Gli esami delle medie! Il caldo fuori norma (per i tempi, adessso purtroppo è normale)! L’agosto passato con le amiche dello stabilimento, tra tuffi dalla boa e pomeriggi ai tavolini del bar! Il viaggio a Parigi a fine mese! Mi fermo qui, se no inizio a sentirmi vecchia…
Vorrei poterti dedicare di più
Più di quel tempo che ti posso dare
Ma nel mio mondo non ci sei solo tu
Io perciò devo andare
Ci sono mari e ci sono colline
che voglio rivedere…
Ci sono amici che aspettano ancora me
per giocare insieme…
Certi amori regalano
un’emozione per sempre
momenti che restano così
impressi nella mente
Certi amori ti lasciano
una canzone per sempre
parole che restano così
nel cuore della gente…
La poesia del mese
Un mese di emozioni, dicevamo. Ho pensato a questo componimento di Nicola Gardini, dal titolo Adesso, che sembra dare voce a quello che spesso ho pensato nelle ultime settimane.
La pioggia cade e intanto è già caduta
È presente e passata nello stesso
Momento
Così il tempo
Accade adesso
Ed è pure vita già vissuta.
Le foto del mese
Partiamo subito dal selfie più “spettinato” e felice: la sera del 5 giugno c’è stata quella che per me è sempre la serata più bella dell’anno, il mio saggio di danza!
So che lo dico ogni anno (ma meglio così, no?), ma è andato tutto benissimo e, dopo tanto lavoro ed un po’ di inevitabile agitazione, siamo state davvero soddisfatte.
Il programma è stato quanto mai vario. La novità di quest’anno è il grande ritorno dei “medley a tema” alla fine di uno dei due tempi: non ci provavamo dal 2019, perché dopo il Covid abbiamo continuato, come scuola, in formato ben più ridotto. Abbiamo scelto di rappresentare i quattro elementi e personalmente ho impersonato il Fuoco (con il moderno del lunedì e questa musica) e la Terra (con il moderno del giovedì e questa musica). Poi tutte insieme, anche con i corsi delle più piccole, abbiamo concluso medley e spettacolo con We are the world (Link).
Inoltre ci siamo cimentate in una difficilissima danza araba con il corso del lunedì (non sono riuscita a trovare la musica su YouTube, non so dove l’abbia scovata la mia insegnante, ahah), in Sorprendimi degli Stadio con il corso del giovedì (Link) e in Footloose con tutte noi “grandi”, tra classico e moderno (Link).
Personalmente ho aggiunto anche la mia variazione singola sulle note di Incanto di Tiziano Ferro (Link) e un duetto con una mia compagna con Runnin’ di Beyoncé (Link). Un programma ricco e vario… per me soddisfacente!
Altro evento di giugno altrettanto importante: tutti i rituali di fine anno scolastico! Dagli ultimi giorni di scuola alla cena di classe, dal rush finale di adempimenti di giugno allo spettacolo degli studenti. È sempre un periodo ricco, certo un pochino faticoso, ma a volte sei talmente felice di raccogliere i frutti dell’anno scolastico che nemmeno senti la stanchezza!
Nonostante questo mese sia stato ancora piuttosto pieno per me (specie la prima metà), i due weekend centrali di giugno – complice il bolide di mio fratello, io probabilmente mi sarei fatta prendere dalla pigrizia – sono riuscita a raggiungere il resto della famiglia a Varazze… primo sole estivo e primi bagni! L’acqua è ancora ghiacciata, ma pazienza…
In riva al mare sono riuscita a prendere parte a ben due firmacopie. Il primo è stato alla Libreria tra le Righe con Roberto Centazzo, autore che avete visto più volte su questi schermi, e che scrive delle “commedie gialle”, come egli stesso le definisce, ambientate proprio lungo la Riviera. Il suo ultimo romanzo è L’inconveniente della morte!
Il secondo è stato il venerdì successivo, nel cortile della biblioteca, per la rassegna organizzata dal Comune “Parole al femminile”. Ho conosciuto un’autrice per me nuova, Francesca Pongiluppi, ed ho portato a casa il suo esordio, Come le lucciole! Vi farò sapere…
Giugno è ormai da anni anche il mese dei ricordi. Questi erano i miei nonni materni, venuti a mancare in giugno, 15 e 10 anni fa. Qui io e mio fratello Stefano eravamo… piccolini!
Questo è il mio giugno (più o meno) in breve!
Mi piacerebbe sapere come sono andate per voi queste settimane, se siete stati bene, se anche per voi è stato un periodo di eventi importanti o se state aspettando il cuore dell’estate per fare qualcosa di bello per voi. Raccontatemi un po’, se vi va!
Noi ci faremo ancora compagnia in luglio; poi in agosto ci sarà la solita “chiusura estiva” del blog.
Quindi grazie per la lettura, ci risentiamo in luglio :-)
Ciao Silvia! Che bel mese hai passato! Un sacco di eventi bellissimi 😍 specialmente il saggio di danza! Complimenti!! 👏🏽 Per me giugno è stato un mese dimenticabile, complice il fatto che non sopporto i mesi estivi e il caldo in generale. Ho fatto anche io un post sul mio blog dove riassumo il mese che si è concluso ma fondamentalmente mi lamento e basta 🤣 sono molto contenta per te invece!
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