Tesori del XIX e XX secolo nel cuore di Milano
Cari
lettori,
nuovo
appuntamento con i nostri “Consigli artistici”!
Di
recente vi ho presentato la mostra dedicata a Canova e Thorvaldsen alle Gallerie d’Italia, in Piazza della Scala, a Milano.
Forse
non tutti lo sanno, ma esse non sono soltanto uno spazio espositivo
per ospitare mostre, ma anche e soprattutto un museo vero e proprio.
Dopo mesi e mesi che me lo ripromettevo, sono finalmente riuscita a
visitare la collezione permanente, e ne sono rimasta assolutamente
conquistata! Ecco il perché…
Il
percorso “Capolavori ‘800 da Canova a Boccioni”
Le
Gallerie d’Italia sono costituite da tre palazzi attigui,
comunicanti internamente l’uno con l’altro. Ciò significa che il
percorso dedicato ai capolavori del XIX secolo è suddiviso in tre
parti, raggiungibili tra loro grazie ad una serie di scaloni e
corridoi.
Il
primo blocco è dedicato ai decenni tra la seconda metà del
Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Il visitatore inizia il
percorso trovandosi subito immerso nell’atmosfera neoclassica: il
museo, infatti, custodisce molti bassorilievi di Antonio Canova,
forse non tra le opere più note dell’autore, ma non per questo
meno interessanti. Le tematiche sono le più varie: dai soggetti
mitologici che lo hanno reso celebre alle virtù cristiane decantate
dai Vangeli, dalla storia antica alle vicende riguardanti vita e
morte di Socrate, tutto concorre a dimostrare la versatilità dello
scultore.
Alcune vedute di Venezia tipicamente settecentesche,
qualche natura morta ed una serie dedicata ad opere di carattere
storico di Francesco Hayez completano questa prima parte del
percorso.
La
seconda, che si raggiunge tramite uno scalone d’onore, è dedicata
ai decenni centrali del XIX secolo, e due sono i soggetti posti al
centro dell’attenzione: Milano ed il Risorgimento. In queste sale,
infatti, c’è una splendida collezione di pittori appartenenti a
scuole lombarde, che ritraggono soggetti che un milanese non può non
amare: i moti risorgimentali del Nord Italia, la battaglia di
Palestro contro gli Austriaci, le Cinque Giornate, i Navigli in
estate o sotto la neve, l’interno del Duomo di Milano (con due
personaggi, inginocchiati in basso a destra, che sembrano proprio
Renzo Tramaglino e Lucia Mondella).
Tramite
un ulteriore percorso guidato, si giunge alla terza ed ultima parte
del percorso. Milano e la Lombardia, da protagoniste assolute,
diventano comprimarie, e la pittura è molto più naturalistica: la
campagna, i fiumi, le Alpi, il cielo ed il mare diventano i soggetti
prediletti dei Macchiaioli e dei Divisionisti.
Un’ultima
sezione si concentra sul Simbolismo e sul suo ritorno a soggetti
mitologici, e proprio in essa si inserisce Boccioni, che riveste di
forte carica simbolica dei soggetti di stampo naturalistico.
Il
“Cantiere del ‘900”
Prima
di accedere al percorso dedicato al XIX secolo, il visitatore si
ritrova in due spaziose sale ricche di opere del Novecento.
Tutta
la collezione, chiamata “Cantiere del ‘900”, ruota intorno al
concetto di forma:
del
colore, del quadro, della figura… e tanti sono i nomi importanti,
da Lucio Fontana a Giacomo Balla, da De Chirico a Michelangelo
Pistoletto, della cui opera Ragazza
che cammina,
dipinta su uno specchio, ho fatto parte per un attimo anch’io.
La
mia opera preferita della sezione è forse una statua di Alik
Cavaliere, artista e professore dell’Accademia di Brera, uno degli
artisti contemporanei a me più cari, al quale Palazzo Reale ha
dedicato una mostra nella Sala delle Cariatidi l’anno scorso (ne
parlo qui).
Una
sala più piccola ospita un’esposizione temporanea interna alla
collezione permanente: si tratta de Il
Cenacolo di
Maurizio Galimberti, una serie di collage fatti con polaroid che
ritraggono dettagli della celeberrima opera di Leonardo da Vinci
(della quale ho parlato più nel dettaglio in questo post).
Palazzi
storici da visitare
Il
valore aggiunto della collezione permanente delle Gallerie d’Italia
sono senza dubbio i luoghi che si ha la fortuna di visitare ammirando
i quadri. Lo scrigno di queste splendide collezioni d’arte è
infatti composto da Palazzo Brentani, Palazzo Anguissola Antona
Traversi e l’ex Banca Commerciale italiana.
Poter
attraversare le stanze di questi antichi palazzi nobiliari è un vero
privilegio: il museo, infatti, non è frequentato quanto una mostra
temporanea, e potrebbe capitarvi, com’è successo a me, di trovarvi
tutti soli in piccole salette d’epoca, tra un ingresso istoriato e
l’altro, ad ammirare i soffitti affrescati, le mura piene di
stucchi, i bellissimi lampadari, persino le porte illustrate con
scene di cacciagione.
Sembra
davvero di perdersi in un’altra epoca e ci si sente quasi le
“signore del castello”. Personalmente sono rimasta molto colpita
da questa cornice così suggestiva, che rende ancora più gradevole
la visita.
"L'Annunciazione”
di Filippino Lippi
Ultima
segnalazione di carattere artistico: dal momento che ho visitato
questa collezione durante il periodo natalizio, e mi trovavo già in
Piazza della Scala, sono riuscita ad entrare anche a Palazzo Marino
(che, per chi non lo sapesse, è proprio a destra delle Gallerie
d’Italia) ed a partecipare ad una delle più importanti tradizioni
natalizie della cultura milanese: l’opera artistica delle feste!
Per
il Natale 2019 il Comune di Milano ha scelto di prendere
in prestito da San Gimignano i due tondi dell’Annunciazione
di
Filippino Lippi. Si tratta di un’opera che, per i tempi, è stata
concepita in modo molto originale: da una parte c’è l’angelo
Gabriele, dall’altra Maria.
Le due opere sono unite da fasci di
luce, ma non c’è una corrispondenza perfetta, né dal punto di
vista della prospettiva né per quanto riguarda il paesaggio in
secondo piano. Si tratta di una scelta, in un certo senso, di
carattere religioso: il tondo con Maria è diverso da quello con
l’angelo Gabriele, perché la Madonna non ha ricevuto soltanto
l’Annunciazione, ma anche la luce divina del concepimento.
Le
cornici in legno sono originali e decorate con un motivo di tralci,
foglie e frutti dorati.
Un
bellissimo regalo dell’Amministrazione in occasione delle feste!
Conoscete
le Gallerie d’Italia? Avete mai visto la collezione permanente?
Vi
sto convincendo almeno un po’ a visitare la mia Milano?
Avete
altri “tesori” da segnalarmi?
Fatemi
sapere che cosa ne pensate!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Cara silvia, molto,molto interessante questo post, qui vediamo i tesori d,Italia.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Hai ragione, sono proprio dei tesori d'Italia… a pochi passi dal Duomo e dalla Scala! Buon pomeriggio :-)
EliminaCiao Silvia, ho visitato la collezione permanente delle Gallerie d'Italia tantissimi anni fa, proprio nell'anno della loro apertura, ma ancora ricordo con molto piacere la visita :-)
RispondiEliminaCiao! Non sapevo che fossi già stata :-) Sono contenta che la visita sia piaciuta anche a te!
EliminaIo verrei domani a visitare Milano e nello specifico collezioni come queste! Vederle dal vivo dev'essere molto bello!
RispondiEliminaCiao Angela! … Allora spero che avrai presto occasione di venire a Milano :-)
EliminaUna mostra permanente da visitare assolutamente, quei quadri settecenteschi sulla nostra bella Venezia sono favolosi. Grazie Silvia, grazie di cuore.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa! Hai ragione, Venezia è stupenda anche dipinta :-) Ma anche la "mia" Milano fa una gran bella figura su tela! Grazie a te per i tuoi commenti!!
EliminaDovrebbero assumerti alla Pro Loco. Certo che ci stai convincendo. 😉
RispondiEliminaCiao Claudia! In effetti, considerando che ho lettori provenienti da tutt'Italia, sto facendo una bella pubblicità all'arte ed alla cultura di Milano... ma la faccio super volentieri perché amo la mia città!
EliminaSono stato alla Pinacoteca di Brera parecchi anni fa, quand'ero al liceo.
RispondiEliminaA Milano sono stato per lavoro un paio di anni fa (sono riuscito a perdermi nel tragitto di ritorno fino a Milano Centrale) e poi l'anno scorso (sono riuscito a perdermi nel tragitto dall'uscito della metro a dove ero atteso).
Ciao Marco! Non ti preoccupare, anche a noi capita di perderci per Milano :-) Spero che tu abbia comunque apprezzato!
EliminaUn posto molto interessante da visitare, non appena le norme lo consentono e si ritorna ad una normalità tra virgolette. La nostra storia dei musei, in particolare, è forse la più apprezzata da tutto il mondo. Complimenti per queste notizie interessante e ben esposte con un reportage veramente superbo. Ciao Silvia e buona settimana, Angelo.
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