Omaggio a Leonardo Da Vinci a Palazzo Reale
Cari
lettori,
per
le nostre rubriche “Eventi culturali” e “Consigli artistici”,
oggi vi segnalo una piccola mostra-evento a Palazzo Reale che
purtroppo ha breve durata ma che è più che meritevole di una
visita.
Si
tratta dell’esposizione (gratuita) dell’Arazzo che riproduce il
celeberrimo Cenacolo di Leonardo Da Vinci, una delle opere d’arte
milanesi più amate.
Ecco com’è organizzata questa piccola ma
importante mostra!
La
storia dell’Arazzo
Com’è
noto, Leonardo Da Vinci dipinge il Cenacolo a Santa Maria delle
Grazie sul finire del XV secolo, tra il 1494 ed il 1498. Si dice che
il re francese Francesco I abbia amato talmente tanto quest’opera
da richiederne lo stacco ed il trasferimento in patria, ma,
probabilmente, si tratta solo di una leggenda.
Ciò
che è certo, invece, è che la celeberrima opera di Leonardo ha
ispirato la realizzazione di un arazzo molto pregiato, in fili d’oro
e d’argento e sete pregiate, quasi sicuramente commissionato dalla
madre di Francesco I, Luisa di Savoia.
L’arazzo
è stato probabilmente realizzato pochi anni dopo il dipinto,
all’inizio del ‘500, e gli storici dell’arte sono quasi sicuri
che per circa un trentennio sia stato conservato in una delle più
grandi sale di un castello francese.
Esso,
però, fa ufficialmente la sua ricomparsa in società nel 1533,
quando un nipote di Francesco I, poco più che adolescente, stipula
un contratto di matrimonio con Caterina, la nipote del Papa. Questa
unione, che sancisce un’alleanza tra Francia e papato, è di grande
importanza strategica, e tra i doni di nozze c’è proprio questo
enorme arazzo, che, dopo anni in cui è stato nascosto, torna
finalmente alla luce per ispirare delle altre opere.
Attualmente
l’arazzo è conservato presso i Musei Vaticani, ma, per qualche
settimana, è stato prestato al Comune di Milano.
L’allestimento
dell’esposizione
Per
quanto mi riguarda, anche solo la scelta del luogo per l’esposizione
merita un dieci e lode. Si tratta della Sala delle Cariatidi,
bellissimo salone d’epoca di Palazzo Reale, che solitamente non è
inserito nell’allestimento delle grandi mostre, ma ospita piccole
esposizioni (come quella di Alik Cavaliere dell’anno scorso, o
quella sulle meraviglie della Natura di qualche mese fa) oppure
concerti di musica classica.
L’arazzo
è esposto proprio a metà della Sala, e, nonostante l’effetto che
fa la distanza, il visitatore non può fare a meno di notare la sua
grandezza: ben 5 metri per 9!
Ai
lati ci sono altri due arazzi, ispirati da opere del Bramantino che
rappresentano i mesi dell’anno, nello specifico ottobre e novembre.
L’ingresso
della Sala presenta una piccola esposizione con alcuni ritratti e
statue in bronzo di Francesco I e della sua dinastia, alcune medaglie
celebrative con l’effigie dei sovrani di Francia e delle litografie
del castello dove probabilmente è stato conservato l’arazzo
durante tutti gli anni in cui nessuno ha avuto sue notizie.
Il
tableau vivant del Cenacolo
Nella
parte posteriore della Sala, grazie ad un maxi schermo, viene
proiettata una straordinaria opera contemporanea: si tratta del
tableau vivant del Cenacolo, creato da Armondo Linus Acosta,
con i premi Oscar Vittorio Storaro e Dante Ferretti e con Francesca
Lo Schiavo. Nel cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo,
questi artisti del mondo del cinema si sono riuniti per creare una
sorta di ricostruzione recitata dell’Ultima Cena, con la Stabat
Mater di Pavarotti in sottofondo.
Si
tratta di un filmato di un quarto d’ora, che, nonostante la brevità
e la semplicità, ricrea con grande cura il capolavoro di Leonardo da
Vinci.
Un’opera
giustamente inserita all’interno di un’esposizione che vuole
omaggiare uno dei più grandi artisti, scienziati, geni italiani.
L’esposizione
resterà a Palazzo Reale soltanto fino al 17 novembre, quindi avete
ancora pochi giorni a disposizione per visitarla!
Voi
conoscevate la storia dell’Arazzo? Vi è capitato già di vederlo
ai Musei Vaticani?
Avete
assistito ad altri omaggi a Leonardo in occasione dell’anniversario
della sua morte? Aspetto i vostri commenti!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Ciao Silvia, come ti ho raccontato, anch'io ho avuto modo di ammirare l'arazzo, qualche settimana fa... un'esperienza davvero molto bella :-)
RispondiEliminaCiao! Sì, vale davvero la pena di vederlo :-)
EliminaCiao,molti anni addietro ho ammirato a Roma un arazzo ispirato all'opera di Leonardo.Forse è lo stesso di cui oggi scrivi.
RispondiEliminaCiao.fulvio
Ciao Fulvio! Credo proprio di sì, dal momento che l'Arazzo appartiene ai Musei Vaticani e rimane solo per un mesetto a Milano :-)
EliminaCara Silvia, queste opere rimarranno in eterno, ammirarle è un piacere.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Hai ragione, il Cenacolo è un'opera davvero immortale...così come l'arazzo! Buona serata anche a te :-)
EliminaChe brava che sei a proporre post del genere
RispondiEliminaCiao Susy! Mi fa molto piacere che apprezziate questi post :-)
EliminaGrazie per la bella spiegazione e la segnalazione, sarebbe proprio bello poterlo ammirare. Buona notte:)
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa! Spero che riuscirai ad ammirare l'Arazzo, o qui o ai Musei Vaticani :-) Ma sono comunque contenta che la mia spiegazione possa esserti utile!
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