Un viaggio tra arte e scienza a Palazzo Reale
Cari
lettori,
per
la nostra rubrica “Eventi culturali”, oggi vi parlo di
un’esposizione piuttosto eccentrica che sta avendo luogo in questi
mesi a Palazzo Reale, a Milano. Essa si intitola Il meraviglioso
mondo della natura e si concentra principalmente sul mondo
animale e vegetale, facendo un originale viaggio tra l’arte e la
storia naturale.
Ho
pensato di non considerare questa esposizione come un “consiglio
artistico” in senso stretto, proprio perché si tratta di un
percorso molto particolare, che riunisce vari elementi.
Vediamolo
insieme più nel dettaglio!
Il
prologo artistico
La
mostra ha inizio con una sala introduttiva, nella quale è
posizionata la scritta “Il meraviglioso mondo della natura” a
caratteri cubitali ed illuminato da una luce verde. Il percorso ha
inizio a destra dell’ingresso, con quattro importanti opere.
Le
prime due si concentrano su un animale che so essere molto amato da
alcuni di voi: un gatto.
Da una parte c’è un disegno di Leonardo
da Vinci che analizza il felino in tutte le sue parti anatomiche, con
la precisione e l’attenzione per i dettagli che caratterizzano il
grande genio. Dall’altra c’è un manoscritto risalente circa al
1400, che presenta il disegno di un gatto e descrive tutti i
possibili (ed un po’ raccapriccianti) utilizzi che si possono fare
delle parti anatomiche della bestiola post mortem.
Com’è
facile immaginare, la medicina e la scienza del tempo si confondevano
un po’ troppo facilmente con la religione e la superstizione, e
quello che riporta il prezioso manoscritto a noi sembra una serie di
assurdità, ma ha comunque un interessante valore documentario.
Le
altre due opere riguardano invece il mondo vegetale e, più
precisamente, la frutta.
Una è un Piatto di pesche dipinto da
Giovan Ambrogio Figino, che è in assoluto la prima natura morta
dipinta in Italia. Questa tipologia di dipinto, infatti, è arrivata
tardi nella nostra nazione, fin troppo affezionata alla
ritrattistica, soprattutto a quella di argomento sacro.
L’altra
è la celeberrima Canestra di frutta di Caravaggio, che ritrae
grappoli d’uva, fichi, mele ed altri frutti su uno sfondo color crema che
ne esalta i colori.
Dürer
e gli animali
Sempre
la parte dell’esposizione a destra dell’ingresso presenta un
interessante video che mostra alcuni dettagli delle litografie di Dürer, un artista le cui opere sono state protagoniste di una mostra
nella primavera del 2018 e del quale vi avevo parlato in un post dell'anno scorso.
Le
sue litografie si sono rivelate interessanti per tutti quei pittori
che amavano inserire dettagli animali e vegetali nelle loro opere e
che da lui hanno preso spunto.
Egli, infatti, ritrae davvero di
tutto, dagli animali più comuni, come i cani (soprattutto i
levrieri), a quelli più stravaganti, come i rinoceronti e gli
elefanti (anche se egli disegna il corpo dell’elefante come molto
più basso e tozzo di quello che dovrebbe essere).
Gli
artisti di epoca moderna prendono infatti ispirazione l’uno
dall’altro per ritrarre piante ed animali esotici, che non
appartenevano al panorama europeo. Questo fa commettere loro delle
scorrettezze scientifiche piuttosto gravi, come confondere i leopardi
con i ghepardi, mettere la proboscide al posto del corno ai
rinoceronti ed addirittura ritrarre degli improbabili pinguini
africani, ma rappresenta comunque un importante passo per la
sperimentazione pittorica e per la conoscenza scientifica.
Palazzo
Verri, Orfeo e Bacco
A
sinistra della sala introduttiva c’è la Sala delle Cariatidi, una
bellissima stanza di Palazzo Reale, già ospite di alcune mostre di
pregio, come quella di cui parlo in questo post. Da essa sono stati
ricavati due spazi espositivi.
Il
primo è una sorta di ricostruzione di Palazzo Verri, una reggia
nobiliare della Brianza andata di fatto distrutta dopo una serie di
saccheggi. Come alcuni quadri del XIX secolo testimoniano, essa era
ricca di affreschi ed opere d’arte, ma dopo l’ingresso di truppe
mercenarie e criminali non è rimasto più nulla, e la struttura
stessa ha subito dei danni.
All’interno
dello spazio espositivo è stata appesa una grande pala in più
parti, un’opera sicuramente corale, che ritrae il mito di Orfeo, un
ragazzo che con il potere della sua musica attirava ogni genere di
animali selvatici e li rendeva mansueti con la sua musica.
Un’altra
divinità greca in perfetta consonanza con la natura (forse più con
quella vegetale che con quella animale) è il giovane Bacco, ritratto
su un altro lato dello spazio espositivo insieme ad altre figure
umane. Esse sono, con ogni probabilità, le persone che si sono
occupate di lui dopo la tragica morte di sua madre Semele.
Se
Bacco è attorniato da una rigogliosa foresta, Orfeo è circondato da
tantissimi animali, alcuni dei quali anche feroci.
La
stanza che ospita le pale è illuminata da un interessante gioco di
luci, che riproduce il passaggio dal giorno alla notte e viceversa.
Il
campionario del Museo di Storia naturale
Il
secondo spazio espositivo all’interno della Sala delle Cariatidi
contiene un campionario di animali imbalsamati provenienti dal Museo
di Storia Naturale di Milano.
So
che per alcuni di voi più sensibili di me alle questioni animaliste
la pratica dell’imbalsamazione è vista come piuttosto antiquata ed
un po’ impressionante, quindi mi scuso se questa parte del post non
sarà di vostro gradimento.
Personalmente,
pur non essendo un’esperta di zoologia e biologia, ho trovato tutto
sommato interessante questo campionario, proprio perché permette di
osservare da vicino le dimensioni e le parti anatomiche di svariati
animali, domestici e selvatici.
Nella
foto all’inizio del paragrafo c’è un uccello tropicale.
In
quelle che allego qui sotto ci sono un fenicottero, un leone
(abbastanza impressionante, devo ammettere), un ghepardo e, in
secondo piano, un babbuino.
A sorpresa, gli animali più grandi del
campionario sono un cervo ed uno struzzo, che non hanno la ferocia
dei grandi felini, ma fanno comunque un certo effetto.
La
mostra resterà a Palazzo Reale fino al 14 luglio!
L’avete
visitata? Vi potrebbe interessare?
Vi
faccio presente che c’è anche un’audioguida speciale per i
bambini, con un percorso dedicato a loro. Io non l’ho usata, ma
magari a qualche piccolo amante degli animali questa mostra potrebbe
piacere!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Che bello. Avrei portato volentieri Lorenzo a questa mostra. Lui che adora gli animali, ne sarebbe rimasto incantato.
RispondiEliminaMa siamo troppo lontani.
Grazie comunque per avercela presentata.
Ciao Claudia! Di sicuro a Lorenzo la mostra piacerebbe :-) Purtroppo si tratta di un'esposizione creata con un accordo tra più entità milanesi (Museo di Storia Naturale, Teatri milanesi, Pinacoteca Ambrosiana) quindi dubito che girerà altre regioni. Speriamo che da voi facciano qualcosa di simile!
EliminaUna sintesi eccezionale fra arte e natura. Grazie Silvia e buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Ciao! Contenta di averti incuriosito :-) Buona giornata!
EliminaUna mostra molto bella e interessante, in particolare per gli animali imbalsamati!
RispondiEliminaBuon pomeriggio :))
Ciao Angela! La parte dedicata agli animali imbalsamati è davvero interessante….soprattutto perché consente di rendersi conto per davvero delle fattezze e delle dimensioni degli animali selvatici! Buona giornata :-)
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