Consigli di lettura per la stagione invernale
Cari
lettori,
oggi,
per la nostra rubrica “Tag&Booktag”, vi propongo un
questionario che ha come tema chiave… la stagione invernale!
Ho
infatti pensato di presentare con un po’ di leggerezza questo
periodo dell’anno, quando le feste sono terminate, l’inverno è
ancora rigido e chi, come me, non è proprio fan delle temperature
rigide, inizia un po’ a stufarsene.
Spero
che questi miei consigli di lettura “ad hoc” vi strapperanno un
sorriso!
Il
tag è preso da un vecchio post del blog "Libri, libretti, libracci", gestito da Francesca, che saluto e ringrazio!
1.
Che libro è così allegro e dolce che ti scalda il cuore?
Il
cane che arrivò per Natale di
Megan Rix è una storia vera ed è stato il regalo di Natale di
Francesca/Ariel, del blog "L'angolo di Ariel", mia amica nella
blogosfera e nella vita.
La
protagonista di questo romanzo autobiografico è una scrittrice e
traduttrice che ha sempre lavorato e vissuto da sola, lasciando anche
per lunghi periodi la natia Inghilterra. A quarantatré anni, però,
quando conosce Ian, un suo coetaneo che fa il bancario e vive in
campagna, capisce di aver trovato la sua anima gemella ed in meno di
un anno lo sposa.
I
due desidererebbero molto un figlio, che però stenta ad arrivare.
Megan tenta di tutto: terapie e cliniche di ogni genere, fecondazione
assistita, programmi di adozione ed affido…
Nel
corso di questo periodo difficile, ella viene a conoscenza della
Helper Dogs, un’associazione benefica che addestra cani,
soprattutto di grossa taglia come Golden Retriever e Labrador,
affinché possano assistere non vedenti, anziani, infermi e disabili
di ogni tipo. Informatasi sulla complessità dell’addestramento e
sulla necessità di affidi provvisori, ella decide, insieme al
marito, di allevare per sei mesi la cucciola Emma e
diventare così “madre affidataria” di un cagnolino.
Questo
sarà solo l’inizio di un lungo percorso, che porterà Megan e Ian a fornire un valido contributo all’associazione ed a maturare nel
cuore il desiderio di un cane che sia tutto loro.
La
storia narrata ne Il cane che arrivò a Natale mi
ha ricordato, almeno in parte, un altro romanzo autobiografico che ha
per protagonista una donna ed i suoi amici animali, Omero
gatto nero (ne ho parlato qui).
Ancora una volta, al centro della storia c’è una persona che si
sente un po’ “in ritardo” rispetto alle sue coetanee, che si
accosta ad una vita matrimoniale
quando ormai molte donne della sua età hanno dei
figli grandi, e che comprende appieno il senso della parola
“famiglia” grazie ai suoi amici animali.
Una
storia che spesso si rivela davvero toccante, ma che è raccontata
con simpatia e con una certa leggerezza. Ideale per il periodo
festivo, ma ottimo anche per una lettura invernale.
2.
Qual è il tuo libro preferito con una copertina bianca?
Una
delle mie ultime letture, che ho molto apprezzato, è stata Ora
dimmi di te. Lettera a Matilda di Andrea Camilleri.
Questa
lunga e particolare lettera che l’amatissimo scrittore, ormai
ultra-novantenne, scrive per la bisnipotina Matilda diventa una
sorta di diario, quasi una serie di confessioni dell’autore.
Egli, infatti, ripercorre brevemente gli episodi più importanti della sua vita, immaginando il momento in cui la destinataria di questo libretto sarà ormai adulta e potrà capire il perché di alcune sue scelte.
Egli, infatti, ripercorre brevemente gli episodi più importanti della sua vita, immaginando il momento in cui la destinataria di questo libretto sarà ormai adulta e potrà capire il perché di alcune sue scelte.
All’interno
di poco più di cento pagine, il lettore fa la conoscenza di tanti
lati di Andrea Camilleri, diversi da quello universalmente noto di
anziano romanziere. Dall’infanzia in pieno periodo fascista agli
anni degli studi universitari, dall’incontro con la futura moglie
Rosetta alla lunga carriera tra radio, teatro e tv, sono moltissimi
gli episodi inediti che Camilleri sceglie di raccontare.
Personalmente
sono rimasta colpita dal forte carattere che dimostra l’autore in
molte situazioni: egli è curioso, testardo, in cerca di spiegazioni,
facile all’ira quando si tratta di ingiustizie, desideroso di dire
sempre e comunque la propria opinione.
Per tanti versi, mi ha ricordato il suo celeberrimo personaggio, il commissario Montalbano, specie quello “giovane” che nella fiction è stato interpretato da Michele Riondino.
Per tanti versi, mi ha ricordato il suo celeberrimo personaggio, il commissario Montalbano, specie quello “giovane” che nella fiction è stato interpretato da Michele Riondino.
Mi
fa sempre molto piacere poter leggere lettere personali, diari o
biografie di autori che amo, ed anche questa volta non sono stata
delusa.
3.
Sei seduto su una bella sedia comoda, indossando una tuta, con una
calorosa tazza di cioccolato caldo, ma quale “mostruosa” lettura
stai leggendo?
Una
lettura “mostruosa”, nel senso di “sorprendente ed un po’
scioccante”, di questo periodo è stata Sorprendimi di
Sophie Kinsella.
Conoscete
già la mia opinione sull’autrice: in questo post ho parlato di
altri suoi romanzi, e sapete quanto mi siano piaciuti.
Ero
davvero curiosa di leggere questo romanzo, perché avevo letto
recensioni di ogni genere, dalle più entusiaste alle più deluse.
Accostandomi alla lettura, ho finalmente capito il perché di tante
opinioni discordanti: il libro stesso, a mio parere, comunica al
lettore delle sensazioni contrastanti!
I
protagonisti di questo romanzo sono Dan e Sylvie, una coppia di
trentenni come tanti altri: lui lavora negli immobili, lei per un
piccolo museo, hanno due gemelle che hanno appena iniziato la scuola
ed hanno una grande complicità di coppia.
L’unica
ombra nel loro rapporto è la quasi quotidiana sofferenza di Sylvie
per aver perso da qualche anno l’adorato padre in un incidente
d’auto.
Un
giorno, i due devono sottoporsi ad una visita medica per motivi
assicurativi ed hanno un’inaspettata sorpresa: essi, infatti,
godono di una salute così buona che il loro matrimonio potrebbe
durare ancora… sessantotto anni!
Passato
il momento di iniziale euforia, essi iniziano a chiedersi: come
tenere in vita la passione per tutti questi anni, senza che il loro
matrimonio si trasformi in una consuetudine pesante da sopportare? La
soluzione sembra semplice: rendendo ogni giorno una continua
sorpresa! Tra una colazione esotica, un’inattesa rimpatriata ed un
rinnovo di casa e giardino, la routine quotidiana della giovane
coppia verrà decisamente sconvolta…
Volendo
spezzare una lancia a favore di questo romanzo, bisogna riconoscere
la Kinsella riesce sempre a sollevare delle interessanti questioni
sociologiche.
Lo stravolgimento di tante abitudini personali e
familiari, infatti, porterà la protagonista Sylvie a riconsiderare
molte sue certezze ed a vedere sotto un’altra luce delle questioni
che ella, offuscata dall’affetto e dai bei ricordi, non aveva
considerato correttamente.
D’altra
parte, però, ci sono elementi di questo romanzo che mi hanno
lasciato piuttosto dubbiosa.
Innanzitutto, il pretesto della visita
assicurativa mi sembra un po’ troppo debole per una coppia che
dovrebbe essere tanto affiatata.
Inoltre, la storia che Sylvie deve
suo malgrado portare alla luce mi è sembrata un po’ forte rispetto
alle altre che la Kinsella ci ha raccontato: non è necessariamente
un male, ma non mi ha convinto fino in fondo.
Voi
che ne pensate?
4.
Ha iniziato a nevicare, quindi hai deciso di fare una battaglia a
palle di neve!
Con
quale personaggio ti piacerebbe fare la lotta a palle di neve?
Se
proprio volessi divertirmi (ed andare incontro a moltissimi guai)
ingaggerei una battaglia di palle di neve con il piccolo Enrico,
detto “Il Cipolla”, nipotino di Amedeo Consonni, il tappezziere
in pensione protagonista dei romanzi dedicati alla Casa di
ringhiera di Francesco Recami.
In questo post ho parlato di questi originali e divertenti “non-gialli”,
basati principalmente sulle tante e stravaganti situazioni che
possono verificarsi all’interno di una corte lombarda vecchio
stile. I protagonisti della Casa di ringhiera sono degli
specialisti dell’equivoco e del fraintendimento e finiscono sempre
per prendere discutibili iniziative, trasformando un banale incidente
in un problema di dimensioni gigantesche.
Enrico
è uno dei personaggi più simpatici: un bambino di cinque anni
amatissimo dal nonno, sempre pronto a mettersi nei guai ed a giocare
con la terribile banda di ragazzini peruviani che abita nella Casa di
Ringhiera.
Ripensandoci,
se Enrico si facesse aiutare da loro nella battaglia di palle di
neve, io dovrei decisamente chiedere rinforzi...
5.
Purtroppo, il fuoco nel camino sta per spegnersi.
Di
quale libro strapperesti le pagine degli ultimi capitoli per gettarle
nel fuoco?
In
un vecchio tag avevo accennato al romanzo fantasy/distopico
Divergent, primo capitolo di una trilogia che mi era piaciuta
molto.
Tutto
mi aveva convinto: l’intreccio, il mondo fantastico che l’autrice
aveva costruito, i colpi di scena, la caratterizzazione dei
personaggi.
Mi era piaciuta soprattutto l’evoluzione di
Beatrice/Tris.
Le
ultime pagine di Allegiant, però… credo che abbiano
sconvolto la quasi totalità dei lettori della saga. Gli ultimi
capitoli di questa trilogia sono un vero supplizio e, per quanto io
abbia capito l’intento dell’autrice ed il messaggio di fondo, non
nego che una parte di me preferisce pensare che non esistano!
6.
Quale libro è così vicino al tuo cuore che lo regaleresti a
qualcuno che non ha mai letto ma che vuole cominciare a leggere?
Due
sono i grandi classici che consiglierò sempre, perché per me sono
più che dei romanzi… sono quasi dei pezzetti di cuore.
Il
primo è Piccole donne di L.M.Alcott, al quale ho dedicato questo tag, che cerca di abbinare un libro ad ogni personaggio di
questa bellissima storia.
Il
secondo è Canto di Natale di Dickens. Ho parlato
dell’originale qui e di un suo simpatico retelling in questo post.
Queste
sono state le mie scelte!
Fatemi
sapere che cosa ne pensate: conoscete questi libri?
Li
avete letti? Vi piacciono? Avreste scelto qualcos’altro?
E
a voi piace questo clima da “winter wonderland”?
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Simpatico questo tag adatto decisamente a questo periodo. Me lo segno
RispondiEliminaCiao Susy! Spero di leggere presto una tua versione :-)
EliminaGrazie.
EliminaSpero di leggere "La casa di ringhiera"
Ciao.
Ciao Gus! "La casa di ringhiera" è un romanzo simpatico ed originale, spero che ti piaccia!
EliminaHo percepito l'originalità che apprezzo molto.
EliminaCiao Silvia.
P.S.
Io scrivo post e se qualche volta vieni a leggere è possibile aiutare i blog a sopravvivere.
È un po' che non passo dal tuo blog, è vero! Passerò sicuramente in questi giorni!
EliminaChe bello!!
RispondiEliminaSono d'accordissimo con te per la scelta su Divergent, amo quella serie di libri, ma la parte finale, quale struggimento!
Uh Piccole Donne! E' davvero un pensiero bello e un libro bello da regalare, io lo voglio rileggere ché è una vita ormai che l'ho letto :P
Ciao! "Struggimento" è proprio la parola giusta! Quanto a Piccole Donne, ho perso il conto delle volte che l'ho riletto...
EliminaCiao Silvia, mi fa piacere che tu abbia apprezzato il romanzo che ti ho regalato per Natale :-)
RispondiEliminaAnch'io conservo un bel ricordo di "Piccole donne" e "Un canto di Natale"!
"Sorprendimi!" mi è piaciuto molto, nonostante non faccia parte dei miei romanzi preferiti della Kinsella!
Ciao! Grazie ancora per il regalo! Ricordo che tu con la tua recensione eri tra quelli "A favore" del romanzo della Kinsella 😉
EliminaCara Silvia, è molto bello passare da te e vedere post come questo!!!
RispondiEliminaCiao e buona serata con un abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso, grazie mille, buona serata anche a te!
EliminaHo annotato il libro di Recami che non conoscevo e adesso vado a rileggermi il post con il Tag di piccole donne!
RispondiEliminaCiao! Spero che "La casa di ringhiera" ti piacerà! :-)
Eliminami segno anch'io LA CASA DI RINGHIERA!
RispondiEliminadella serie della roth, ho letto solo il primo e anche a me è piaciuto moltissimo! Ma sai che siete in tanti a dichiararvi delusi dai libri successivi? peccato :-/ Non so se leggerò mai il seguito....
Ciao Angela! Credo che se anche tu leggessi Insurgent e poi Allegiant capiresti che cosa intendiamo :-)
EliminaDiciamo che vale la pena concludere la storia, ma si soffre un po'!
ciao, ho letto un cane che arrivò per Natale. Mi ha un po' deluso questa lettura ma forse perché pensavo che la storia parlava di più del cane. Un canto di Natale è un libro che adoro. Piccole donne bella lettura, letto tanto tempo fa e mi piacerebbe rileggerlo. In casa ho anche divergent.
RispondiEliminaCiao Roby, scusa il ritardo nella risposta! Sì, Un cane che arrivò per Natale è più la storia di una famiglia! Piccole Donne è sempre il meglio del meglio per me :-)
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