Uno spettacolo di danza contemporanea al Teatro Carcano
Cari
lettori,
anche
nel 2019 ci sarà spazio per la rubrica “Consigli per gli amanti
della danza”!
Il
primo post a tema di quest’anno è dedicato alla recensione di un
balletto che ho visto pochi giorni fa al Teatro Carcano di Milano.
Si
tratta di Otello, il nuovo spettacolo della compagnia del
Balletto di Roma. Come forse qualcuno ricorderà, circa due anni fa
ho assistito ad un’altra loro rappresentazione, Giuletta e Romeo ,
e ne sono rimasta molto colpita.
Ciò
che amo particolarmente dei loro spettacoli, oltre all’evidente
predilezione per i classici di Shakespeare, che sono davvero senza
tempo, è la capacità di accostare, con grande abilità e fluidità,
moltissimi stili di danza differenti, specie il classico ed il
contemporaneo.
Una caratteristica che rende i loro spettacoli
veramente speciali!
La
storia
Questo
balletto narra una storia ormai famosissima ed ha inizio esattamente
come nella tragedia di Shakespeare: nel corso di una serata di
festeggiamenti, uno degli uomini più potenti della città viene a
sapere che sua figlia Desdemona si sta incontrando di nascosto con
Otello, un uomo che non è ben considerato in società, e non
solo per il colore della sua pelle.
I
due amanti, nonostante non siano visti di buon occhio da nessuno,
credono nei loro sentimenti ed ufficializzano la loro relazione.
Un
nuovo nemico, però, si nasconde nell’ombra: si tratta di Iago, un
sottoposto di Otello, che è divorato dall’invidia e conosce bene
il punto debole dell’uomo che odia tanto: la tendenza alla gelosia,
anche senza fondamento.
Iago
inizia ad insinuare il dubbio in Otello, facendogli notare quanto
Desdemona e Cassio siano amici; poi, con la complicità in parte
inconsapevole di sua moglie Emilia, si serve di un fazzoletto come
prova del tradimento.
La
tragedia purtroppo è inevitabile: Otello, folle di gelosia, uccide
Desdemona e poi si accascia su di lei, pronto a morire a sua volta.
L’ambientazione
Una
delle caratteristiche più originali di alcuni spettacoli del
Balletto di Roma è la re-invenzione dell’ambientazione.
Se in
Giulietta e Romeo la più tradizionale Verona era stata
sostituita con la Sicilia e due madri-padrone avevano preso il posto
delle due casate rivali, in Otello si sceglie di restare in
una città di mare, ma non necessariamente a Venezia.
L’ambientazione, infatti, è molto più generica, quasi metaforica:
non ci sono i palazzi, le calle, le gondole della Serenissima, bensì
un normalissimo porto, di una qualunque cittadina italiana.
I
personaggi non sono dei veneziani di spicco, bensì semplicemente gli
abitanti di questa città portuale.
Questo
non significa, tuttavia, che tra loro non ci sia una gerarchia: anche
qui il padre di Desdemona è molto rispettato, Cassio è un
personaggio importante per la comunità, Iago desidera migliorare il
proprio status e soprattutto Otello, per quanto si spenda per
la città, finisce sempre per essere considerato un outsider.
Quest’ambientazione,
rispetto a quella tradizionale, permette anche degli intermezzi più
divertenti e giocosi, come quello della festa, in cui i ballerini si
muovono sul palco barcollando e tenendo in mano dei bicchieri, ed
alla fine iniziano persino a sentirsi male perché hanno bevuto
troppo.
Un
unico balletto, più stili per danzare
Il
grande lavoro che, a mio parere, ha fatto il coreografo nell’ideare
questo balletto, è stato quello di “spezzare” il corpo stesso
dei ballerini, in modo che i movimenti delle gambe rispecchiassero un
determinato stile e la parte superiore del corpo, invece, un altro.
I
passi che i ballerini fanno sul palco, infatti, sono prevalentemente
classici, anche se le scarpette con la punta vengono indossate solo
dalle ballerine e solo per alcune coreografie (per il resto sono
utilizzate delle originali “mezze punte” in forma di stivaletto).
Anche le prese, come la celeberrima “posizione del pesce” (quella
in cui l’uomo regge la donna davanti a sé tenendola per un braccio
e per una gamba), sono tradizionali.
Invece
le braccia, le mani, la testa compiono movimenti fortemente
contemporanei, che donano una gestualità recitativa che il balletto
classico standard non contemplerebbe.
Anche
l’inserimento di alcuni oggetti che diventano l’idea-chiave di
alcuni balletti, come i sopracitati bicchieri, il fazzoletto, un
impermeabile, un telo rosso, è un’idea della danza moderna e
contemporanea.
Ancora
una volta, quindi, la mescolanza di stili diversi si rivela una delle
scelte vincenti della compagnia.
Il
legame tra assoli, passi a due e coreografie di gruppo
Come
quasi ogni balletto, anche Otello prevede una classica
alternanza tra coreografie di gruppo ed altre singole o a due.
L’elemento
di originalità, però, è il modo inedito di legare le prime alle
seconde.
I
momenti corali, infatti, si rivelano essere quasi sempre una sorta di
proiezione mentale di quello che i personaggi singoli stanno
pensando.
Il
già citato balletto della festa, per esempio, è un’estensione
della felicità di Otello e Desdemona, che non devono più
nascondersi.
I concitati balletti a coppie che si ripetono più volte
nel corso dello spettacolo sono una rappresentazione figurata dei due
protagonisti, che si ritrovano a litigare sempre più frequentemente.
Quando
Desdemona sta per morire, infine, tutte le ballerine, una dopo
l’altra, si accasciano sul palco e vengono portate via dai loro
partner, finché la donna ed Otello non si ritrovano da soli di
fronte al loro tragico destino.
Purtroppo
il balletto è rimasto a Milano solo tre giorni!
Vi
lascio qui, però, il link del Balletto di Roma, perché ho notato
che la compagnia visiterà molte città d’Italia nei prossimi mesi.
Voi
che ne dite? Vi piacciono i balletti?
Ne
avete visto qualcuno ispirato a dei grandi classici?
Preferite
il classico o il contemporaneo?
Aspetto
un vostro parere!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Cara Silvia, io non ho mai avutola fortuna di assistere a un tale programma!!!
RispondiEliminaCiao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Se hai la curiosità di vedere un balletto, ogni tanto su Rai Cinque (il canale 23) ne danno! Buona settimana anche a te :-)
EliminaGrazie per averci fatto "vedere" questo spettacolo davvero bello.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa! è stato davvero bellissimo :-)
EliminaCiao carissima, ho risposto al Sunshine blogger award, grazie ancora per avermi nominata
RispondiEliminahttps://ilmondodicry.blogspot.com/2019/02/sunshine-blogger-award.html
Ciao!! Passerò sicuramente a dare un'occhiata!!
Elimina