Il balletto di Roma va in scena al Teatro Carcano
Cari lettori,
per
la nostra rubrica “Consigli teatrali”, oggi ho il grande piacere
di segnalarvi un balletto, applauditissimo a Roma ed in scena al
Teatro Carcano di Milano proprio in questi giorni: Giulietta e
Romeo.
Il
titolo leggermente diverso da quello tradizionale (Romeo e
Giulietta) fa già capire allo spettatore che non si tratta
della versione classica del balletto, bensì di una reinterpretazione
in parte libera della tragedia shakespeariana. Nonostante alcune
importanti modifiche, come l'ambientazione differente o l'inserimento
di alcuni personaggi, il balletto conserva intatta la tragica
storia dei due amanti e le circostanze che li conducono alla loro
triste fine.
Ecco
quelli che sono, secondo me, i punti di forza di questa bellissima
rappresentazione!
La
nuova ambientazione data alla storia
Giulietta
e Romeo non sono più a Verona. Lo spettacolo, infatti, è ambientato nella Sicilia del
secondo Dopoguerra, in un contesto ancora molto difficile a causa
della povertà, della fame e, ovviamente, delle lotte di potere.
La
scenografia è del tutto essenziale: solo alcuni pannelli sullo
sfondo fanno intuire che le poche case rimaste intatte dopo il
conflitto sono comunque ricoperte di cenere. L'unico punto di luce
sul palcoscenico è una piccola edicola in alto a destra, contenente
una statuetta della Madonna ben illuminata, simbolo della devozione
del piccolo paese siciliano e, allo stesso tempo, testimone
silenziosa di tanti orrori.
Questo
è lo sfondo davanti al quale entrano in scena i ballerini della
rappresentazione: i Montecchi, ovvero Romeo, Mercuzio, Benvolio, la
madre e le due sorelle di Romeo, ed i Capuleti, cioè Giulietta, sua
madre, la sua nutrice, Tebaldo e Paride (il suo pretendente).
Ottima
la scelta dei costumi: dettagli rossi per i Montecchi e grigi per i
Capuleti. Soli si distinguono i due amanti, per i quali sono stati
scelti abiti bianchi (totalmente candidi per Giulietta, in parte per Romeo).
La
caratterizzazione dei personaggi tramite il ballo
Uno
dei meravigliosi poteri del ballo è quello di far intuire il
carattere e le aspirazioni di un personaggio con i passi, i movimenti
delle braccia, il portamento. Questo splendido linguaggio muto fa sì
che lo spettatore riconosca subito i personaggi in scena, anche se
non gli vengono presentati esplicitamente come nelle opere di prosa.
La
ballerina più delicata è ovviamente Azzurra Schena nel ruolo di
Giulietta, vera étoile dello spettacolo (da qui il titolo che
pone il suo nome prima di quello di Romeo), accompagnata dal suo
bravissimo partner in una serie di passi a due davvero incantevoli.
Mercuzio
e Tebaldo sono invece i protagonisti di molte scene movimentate; essi
sono rivali tra loro, ma molto diversi nello stile e nelle intenzioni.
Mercuzio, infatti, è fino all'ultimo la fedele spalla di Romeo (ed
il momento della sua morte è davvero emozionante), mentre Tebaldo è
un orgoglioso leader solitario in cerca di vendetta dopo la
partecipazione dei Montecchi al ballo a casa Capuleti.
L'elemento
più sorprendente di questa rappresentazione è però costituito
dalle famiglie d'origine di Giulietta e Romeo. Nell'opera
shakespeariana, infatti, la rivalità tra le due famiglie nasce tra i
due padri, abili negli affari e nella guerra e desiderosi di
prevalere l'uno sull'altro. Questo balletto mette invece in scena una versione tutta al femminile del conflitto: il vero scontro è infatti tra le due madri, tra quella di Giulietta,
più giovane e disinvolta, e quella di Romeo, più anziana ma molto
autoritaria (entra in scena con una carrozzella, accompagnata da
Benvolio, che ella comanda a bacchetta). Le due donne si fronteggiano
con orgoglio, non solo con i passi, ma anche con lo sguardo.
I
tanti modi diversi di danzare in un unico balletto
Ciò
che mi ha colpito di più di questa rappresentazione è
l'assoluta originalità della coreografia di Fabrizio Monteverde.
Giulietta e Romeo è giustamente considerato un balletto
classico, ma forse questa definizione non gli rende pienamente
giustizia.
Certo
i passi che i ballerini fanno sulla scena appartengono al repertorio
della danza classica, ma nel corso della rappresentazione sono
presenti tanti elementi che appartengono ad altri stili.
Innanzitutto,
solo Giulietta danza con le scarpette con la punta tipiche del
balletto tradizionale (e questo regala ulteriore grazia alla sua
figura).
Tutti
gli altri ballerini, invece, fanno uso della cosiddetta scarpetta “a
mezza punta”, tipica del modern jazz, usata dai professionisti
della danza classica solo in sede di allenamento o in alcuni
particolari contesti.
Il
risultato è una maggiore fluidità dei passi e dei movimenti, che
rende la coreografia allo stesso tempo tradizionale e moderna.
Interessante
è anche la sequenza di Giulietta in camera con la sua nutrice, che
non può non ricordare, con i suoi movimenti di braccia, il mondo
della danza contemporanea.
Questa
scelta di mescolare tra di loro i vari stili è particolarmente
evidente durante la scena del balletto a casa Capuleti: i ballerini,
infatti, sempre sulle mezze punte” eseguono una coreografia
prettamente classica, mentre le ballerine, in tubino e scarpe con il
tacco, ballano con uno stile assolutamente moderno.
Le
luci e le musiche
Nonostante
le scelte diverse in materia di ambientazione e personaggi, il
coreografo ha comunque deciso di conservare le musiche del balletto
tradizionale di Prokof'ev, e questa si è rivelata, a mio parere, una
scelta vincente, perché crea un'inaspettata armonia con i diversi
modi di danzare precedentemente descritti.
Dal
momento che la scenografia è piuttosto essenziale e rimane la stessa
per tutta la rappresentazione, le diverse atmosfere sono create in
modo magistrale proprio dalle musiche e dalle luci, in alcune scene
calde, in altre fredde, in altre ancora scure.
Questa
semplicità spinge ancor di più lo spettatore a concentrarsi sui
meravigliosi movimenti dei ballerini.
Lo
spettacolo rimarrà in scena al Teatro Carcano solo fino a domani
sera, il 26 marzo. A chi abita in altre parti d'Italia, tuttavia,
suggerisco di informarsi, perché, visto il successo, può darsi che
dopo Roma e Milano la compagnia decida di rappresentare altrove il
balletto.
Come
ben immaginate, da “ballerina nel tempo libero” sono uscita dalla
sala davvero colpita ed emozionata.
E
voi? Avete visto questo balletto a Roma o a Milano? Che cosa ne
pensate?
Spero
di avervi incuriosito!
Grazie
per la lettura e al prossimo post :-)
silvia, interessante questa rivisitazione di un classico teatrale come romeo e giulietta!
RispondiEliminasarebbe bello vederlo... è di certo uno spettacolo affascinante!
buona domenica pomeriggio!!
Ciao Angela! A me è piaciuto moltissimo :-)
EliminaBuon inizio di settimana!
Le musiche di Romeo e Giulietta di Prokof'ev sono meravigliose!
RispondiEliminaHai ragione, sono bellissime e perfette per questo spettacolo!
EliminaNon ho mai letto Romeo e Giulietta nè sono un'esperta di balletto, ma sembra uno spettacolo davvero molto ben fatto. Purtroppo sto piuttosto lontana da Roma, ma chissà che non arrivi anche da queste parti!
RispondiEliminaCiao Virginia! Spero proprio che lo spettacolo possa arrivare da te! :-)
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