Una mostra-filmato da vedere al Mudec
Cari
lettori,
oggi,
per la nostra rubrica “Consigli artistici”, torno a parlarvi di
una mostra multimediale, proprio come avevo fatto l’anno scorso con
quella dedicata a Klimt.
Questa
volta si tratta di un’esposizione che ha per protagonista Amedeo
Modigliani, che, come l’altra volta, si trova al Mudec di via
Tortona.
Il visitatore viene fatto entrare prima in una piccola sala
introduttiva, che contiene tre sue opere originali ed alcune maschere
africane alle quali egli si è ispirato per le sue opere.
Successivamente egli entra in un grande salone sulle cui pareti è
proiettato un filmato di un’ora che illustra vita ed opere
dell’artista.
Oggi
vi racconto che cosa mi ha colpito di più di questo personaggio così
originale e sofferto!
La
vocazione dell’artista
Amedeo
Modigliani nasce nel 1884 a Livorno da padre italiano e madre
francese. Fin da quando era piccolo egli ha moltissimi problemi di
salute, soprattutto ai polmoni.
I
genitori lo spingono a studiare, ma a 15/16 anni egli decide di
dedicarsi solamente alla pittura, mostrando fin da subito grande
talento.
La
madre, preoccupata per la sua salute, organizza un Grand Tour per le
città d’Italia. Vedere città come Venezia e Firenze è di grande
ispirazione per il giovanissimo Amedeo, al quale la cittadina di
Livorno inizia a stare un po’ stretta.
Parigi
tra il XIX ed il XX secolo
Diventato
maggiorenne, Modigliani si stabilisce a Parigi e diventa una delle
personalità dominanti del quartiere di Montmartre.
Tra
i suoi amici ci sono Jean Cocteau, Guillaume Apollinaire e molti
altri artisti del tempo, con i quali lavora, si confronta e si
diverte.
L’esposizione
mostra molte fotografie dell’epoca ed anche alcuni frammenti di sue
lettere. L’impressione che ha il visitatore è quella di essere di
fronte ad una persona affabile e piacevole, ma anche sottilmente
malinconica ed un po’ tormentata nel suo intimo.
Jeanne
e le altre donne
A
partire dal 1906 in avanti, Amedeo Modigliani inizia a presentarsi in
pubblico con donne sempre differenti, affascinate dalla bellezza e
dalla malinconia dell’artista.
Moltissime
di esse diventano modelle per i suoi dipinti; con alcune conserva
un’amicizia, mentre altre lo avviano sempre più sulla strada
dell’alcool e della droga.
Una
di esse, diventata poi amica intima di Picasso, potrebbe avere dato a
Woody Allen l’ispirazione per il personaggio di Adriana,
interpretato da Marion Cotillard, nel film Midnight in Paris.
La
donna più importante della sua vita, ritratta in molti suoi dipinti,
è Jeanne, una studentessa d’arte di buona famiglia, che, andando
contro le regole della sua classe sociale, sceglie di andare a
convivere con l’artista ed ha una figlia da lui.
Le
influenze del pittore
Una
delle principali fonti d’ispirazione per Modigliani, come già
chiarito nella saletta introduttiva della mostra, sono le maschere
votive africane, che presentano volti lunghi e stretti e colli tesi a
dismisura.
La
mostra mette però in evidenza altri modelli tutti italiani
dell’artista, ai quali personalmente non avevo mai pensato.
Uno
dei essi è la celebre Madonna col collo lungo del
Parmigianino, che Modigliani riprende e stilizza più volte.
Un
suo nudo femminile ricorda invece moltissimo La nascita di Venere
di Botticelli.
Infine,
impossibile non cogliere nei suoi ritratti di donne sdraiate un
riferimento a Olympia di Manet.
Gli
ultimi anni
Modigliani,
come già detto, è malato fin dalla sua nascita, ed il suo stile di
vita, unito alle troppe concessioni ad hashish e sostanze alcooliche,
contribuisce ad un rapido deterioramento della sua salute.
Egli
trascorre i suoi ultimi anni a Nizza, insieme a Jeanne e ad alcuni
amici storici, e le foto inserite nel corso del filmato lo mostrano
già provato, con l’aspetto di una persona anziana.
Poco
prima di morire egli dipinge il suo unico autoritratto, quasi come se
confessasse a se stesso ed agli altri di essere ormai alla fine.
La
sua morte è nel gennaio del 1920 per meningite turbercolotica.
Jeanne affida la bambina ai suoi genitori e, due giorni dopo, si
suicida gettandosi dal balcone della casa paterna.
La
mostra resterà al Mudec fino a domenica 4 novembre!
È
la seconda volta che mi capita di assistere a uno di questi filmati
d’arte e, sebbene si tratti di qualcosa di oggettivamente diverso
dalle mostre tradizionali, il mio parere è positivo.
Io stessa non
conoscevo molti particolari biografici di questo importante artista e
sono rimasta colpita.
Spero
tanto di avervi interessato!
Grazie
per la lettura, al prossimo post :-)
Cara Silvia, veramente bellissimi, grazie che le i condivisi.
RispondiEliminaCiao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso! Grazie e buona settimana anche a te :-)
EliminaCiao Silvia, in passato ho visto un film sulla vita di Modigliani quindi mi sono ritrovata in quello che hai scritto! Non ho mai visto mostre di questo tipo ma trovo siano lo stesso interessanti!
RispondiEliminaCiao! Magari qualche volta andremo insieme :-)
EliminaGrazie per aver condiviso queste splendide opere di un pittore riconoscibile ovunque. Buon pomeriggio.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa, grazie a te e buon pomeriggio!! :-)
EliminaCiao Silvia!
RispondiEliminaTi dirò, Modigliani non lo conoscevo molto bene, soprattutto a livello biografico. Diciamo che sapevo giusto riconoscere a occhio le sue opere data la particolarità del tratto e dei colori! Detto questo, devo dire che lo sottovalutavo parecchio! Ti ringrazio per avermi dato la possibilità di rivalutare! ^_^
Un abbraccio e buon inizio di settimana!
Ciao Diana! Anche io non conoscevo molti dettagli della sua biografia… ho avuto modo di recuperare! Buona settimana anche a te :-)
EliminaModigliani mi ha sempre messo ansia con i suoi soggetti!
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