Un viaggio nella recente filmografia di Woody Allen
Cari
lettori,
oggi
ritorniamo alla rubrica “consigli cinematografici” e ci occupiamo
di un regista che mi piace molto: Woody Allen.
Credo
che il personaggio sia noto a buona parte di voi, quindi saprete bene
che egli ha diretto moltissimi film, e dei generi più svariati.
Per
questo post, però, ho deciso di concentrarmi sulle sue pellicole più
recenti, che trovo più accessibili per il grande pubblico ed in
grado di attirare l'interesse anche di chi, normalmente, non è fan
di Woody Allen. Credo che il regista, infatti, abbia ormai raggiunto
la sua definitiva maturità, senza abbandonare il sarcasmo e la
voglia di sperimentazione che l'han sempre contraddistinto.
Ecco
i miei personali consigli per una serata da dedicare alla scoperta di
questo regista!
Incontrerai
l'uomo dei tuoi sogni, o meglio: Ognuno cerca se
stesso a Londra
Questa
pellicola, ambientata a Londra, ha come grande protagonista
l'insoddisfazione personale e sentimentale.
Alfie
ed Helena sono una coppia ormai matura con una figlia adulta, e
sembrerebbero incamminarsi verso una vecchiaia condivisa, quando,
all'improvviso, lui lascia lei e si trasferisce in un loft
ultramoderno per poter fare “lo scapolo”. Ovviamente questa sua
condizione non dura molto, dal momento che egli resta affascinato
quasi subito da Charmaine, giovanissima escort che aspira ad un
matrimonio di convenienza. Helena, dal canto suo, cerca conforto in
una cosiddetta “maga”, che
è ovviamente un'impostora.
C'è
poi Sally, la figlia di Alfie ed Helena, che non è felice del suo
matrimonio con Roy e si prende una sbandata per Greg, il capo della
galleria d'arte nella quale lavora. Roy,
dal canto suo, essendo uno scrittore fallito che non ha più alcuna
voglia di scrivere, passa le ore ad osservare la sua misteriosa
vicina, Dia, della quale sa solo che suona la chitarra e si veste
sempre di rosso… finché non decide di conoscerla.
In
questa commedia amara Woody Allen è maestro nell'illustrare,
attraverso piccoli dettagli come la ricerca costante di un drink o un
equivoco riguardante un paio di orecchini, le nevrosi di personaggi
che non sono mai soddisfatti e cercano sempre di migliorare la
propria condizione. Come finirà?
Midnight
in Paris, o meglio: Il
mio sogno (mica tanto) segreto
Gil,
sceneggiatore hollywoodiano di successo che non sopporta né
Hollywood né il cinema americano, è in vacanza a Parigi con la
fidanzata Inez, i suoceri ed altri amici incontrati per caso. Gil è
in crisi, perché vorrebbe ritornare ad occuparsi di romanzi e gli
piacerebbe sfruttare la vacanza a Parigi per ritrovare l'ispirazione,
ma la fidanzata e gli amici pensano solo ad andare a ballare ed alle
occasioni mondane.
Stanco
e stufo, una notte Gil decide di andare a fare una passeggiata e, a
mezzanotte, fermo ad un banalissimo incrocio, gli accade
l'incredibile: una carrozza anni '20 si ferma e passa a prenderlo. È
così che Gil si ritrova ad aver fatto un salto temporale di
novant'anni: notte dopo notte, egli sale sul magico cocchio e si
ritrova a ricevere consigli di vita e letteratura da Hemingway, a
bere qualcosa con Dalì ed i surrealisti, a danzare con Fitzgerald e
Zedda mentre Cole Porter suona al pianoforte. Egli conosce poi
Adriana, una donna bellissima, già amante di Picasso e Modigliani, e
con lei vive altre incredibili avventure.
La
vita a cui Gil realmente appartiene, però, chiederà presto conto di
queste sue divagazioni notturne.
Non
nascondo che questo non è solo il mio film preferito di Woody Allen,
ma anche uno dei film che prediligo in assoluto. Io credo che il
regista, in questa pellicola, abbia creato un sogno ad occhi aperti
così bello che lo spettatore non può far altro che desiderare di
prendervi parte.
To
Rome with love, o meglio:
Come Woody Allen vede l'Italia
Quattro
storie diverse si intrecciano tra le vie della nostra amatissima
capitale.
Nella
prima, Jack, studente di Architettura, su consiglio dell'avvocato
americano John, cerca di non invaghirsi di Monica, affascinante ed
impertinente amica della compagna Sally. Non sarà facile, però,
resistere a questa tentazione.
Nella
seconda, Jerry (interpretato da Woody Allen in persona), produttore
discografico in pensione, va con la moglie a Roma per conoscere il
nuovo fidanzato della figlia. Jerry, però, si rivela molto più
interessato al consuocero, gestore delle pompe funebri di giorno
e...cantante lirico sotto la doccia.
Nella
terza, Leopoldo, un cittadino come tanti altri, vive la sconvolgente
esperienza di essere “famoso per essere famoso” per un breve
periodo.
Nella
quarta, infine, una coppia di sposini in visita turistica rimane
divisa per una giornata intera e finisce per cedere alle
trasgressioni che la vita di provincia evidentemente non aveva loro
mai offerto.
Questo
film di Woody Allen è stato criticato da più di un blogger, un po'
per la curiosa scelta di queste storie, un po' per come l'Italia
viene rappresentata.
Io
invece credo che, lasciando perdere alcune evidenti ingenuità
(suvvia, noi ragazze italiane non ci vestiamo più da tempo con
abitini anni '50! il centro Italia non è tutta campagna al di fuori
di Roma! E non cuciniamo sempre con tanto vino!), sia un
ottimo tentativo di riprodurre quella “commedia umana”, affannata
ed a volte meschina, di cui anche Pirandello aveva parlato
durante il suo soggiorno romano.
Blue
Jasmine, o meglio: Fuga
dalla realtà
La
protagonista di questo film, Jasmine, è una donna di mezza età che
ha perduto tutto. A New York viveva con il marito Hal, un ricco
finanziere che le faceva fare una vita agiata, tra feste, occasioni
mondane, abiti firmati e spese inutili. La favola è stata però
bruscamente interrotta dalla realtà: Hal è stato sbugiardato come
truffatore e si è suicidato in carcere.
Alla
povera Jasmine, ignara di tutto, improvvisamente vedova e
nullatenente, non resta che andare dalla sorella Ginger, che vive a
San Francisco e vive tra lavori precari ed amanti di ben poco valore.
In
questa pellicola Woody Allen abbandona il suo consueto tono ironico e
la sua predilezione per la commedia per raccontare la drammatica
storia di una donna incapace di andare avanti dopo un forte trauma,
che non fa altro che inseguire il fantasma del suo passato (cercando
anche un ricco vedovo da risposare).
Decisamente
un film dal tono blu e triste, ma non per questo meno ricco di
spunti interessanti.
Magic
in the Moonlight, o
meglio: Il fascino dell'illusionismo
Stanley
Crawford, un illusionista di grande fama, interpretato da un Colin
Firth sempre impeccabile ed elegante, accetta la scommessa di un
amico e collega e si ritrova in una villa sulla riviera francese. Il
suo obiettivo è smascherare Sophie, una giovane sensitiva che, con i
suoi cosiddetti “poteri paranormali”, ha incantato la facoltosa
famiglia del padrone di casa.
Stanley
parte con le migliori intenzioni, ma, complici il fascino senza
pretese di Sophie e il panorama spettacolare della Costa Azzurra,
rischia di essere a sua volta ingannato. Certo, in questa commedia
non tutto è come sembra!
Tra
una magia, un po' di jazz, un bicchiere di champagne e gli abiti anni
'20, Woody Allen confeziona un film davvero delizioso, che porta lo
spettatore a chiedersi che cosa significhino realmente le parole
magia e anima gemella.
Cafè
Society, o meglio: La
trappola di Hollywood
In
quest'ultimissima pellicola di Woody Allen si torna a parlare
dell'ambiente hollywoodiano, delle sue attrattive e delle sue
insidie.
Sono
gli anni '30 ed il giovane Bobby decide di lasciare la sua famiglia,
ebrea e residente a New York, per andare a Los Angeles dallo zio
Steve, nome importante nel mondo del cinema, e per lavorare con lui.
Lì conosce Vonnie, segretaria dello zio, ragazza apparentemente
incorrotta dall'ambiente, e se ne innamora. Quello che non sa è che
Vonnie e Steve hanno una relazione clandestina da tempo.
La
scoperta riporta a New York Bobby, che inizia a gestire un locale col
fratello e va avanti con la sua vita. Forse, però, il passato
potrebbe ritornare quando egli meno se lo aspetta…
In
Cafè Society dramma intimo e sociale si mescolano, e la
disfatta personale di alcuni personaggi rappresenta bene la
corruzione degli ambienti nei quali essi vivono (dalle false promesse
di Los Angeles alla delinquenza di New York). Un racconto dalla
superficie piacevole ma dal contenuto non sempre facile da accettare,
come tanti altri film di Woody Allen.
Ecco
il mio punto di vista sugli ultimi film di questo eclettico regista.
Li
avete visti? Quale avete preferito?
Vi
piacciono queste pellicole o preferite il Woody Allen vecchia
maniera?
Datemi
pure qualche consiglio in merito!
Grazie
della lettura, al prossimo post :-)
Ciao! Eccomi qui, mi sono iscritta al tuo bellissimo blog :-)
RispondiEliminaBuone letture! ;-)
Ciao! Grazie mille per l'iscrizione! Allora ci sentiamo presto sui nostri blog :-)
EliminaCiao! Mi piace tantissimo il tuo angolino così variegato. Mi è sempre piaciuta l'ironia di Allen. Tra i film che preferisco ci sono senz'altro "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere", "Basta che funzioni", Anything else", "Match point" e "Scoop". ^^
RispondiEliminaCiao! Anche Basta che funzioni e Scoop mi sono piaciuti molto, in effetti :-)
EliminaWoody Allen é un regista e un attore fenomenale e originale,poi é chiaro che,essendo la sua produzione molto vasta,alcuni film piacciono di più o di meno.
RispondiEliminaTra questi ho visto soltanto To Rome with love, l'ho trovato carino ma non mi ha fatto impazzire.
Tra questi ne vorrei vedere alcuni,in particolare Cafe society
Ciao :)
Ciao Angela! Allora ti consiglio assolutamente Cafe Society! :-)
EliminaHo visto solo Midnight in Paris che mi è piaciuto molto e Café Society che invece è stato carino ma non mi ha entusiasmato più di tanto. Devo assolutamente vedere tutti gli altri :)
RispondiEliminaBellissima questa rubrica :)
A presto :)
Ciao! Grazie mille, spero di poter scrivere presto altri post a tema cinema! Midnight in Paris è davvero bellissimo :-)
EliminaCiao Silvia, Allen è un regista e attore che apprezzo, anche se non ho visto proprio tutti i suoi film. Mi sono piaciuti molto Match Point, Midnight in Paris e To Rome with love. Spero un giorno di riuscire a vedere tutte le sue pellicole, così come in questo periodo sto facendo la maratona di tutti i film di Hitchcock :)
RispondiEliminaCiao Maria! In effetti non ho inserito Match Point, che mi è piaciuto. Non conosco tanto bene i film di Hitchcock, mi sa che in questo caso l'esperta sei tu :-)
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