Vi racconto la mia gita del 29 marzo
Cari lettori,
oggi sono contenta di proseguire con voi la serie delle “gite fuori porta” che avevo iniziato l’anno scorso! Dopo Cremona e Bellano, oggi facciamo un piccolo throwback alle vacanze di Pasqua (sigh). Come vi ho già raccontato nei preferiti di aprile, sono stata a Varazze con la mia famiglia, però il tempo, stavolta, non ci ha proprio assistito (mi domando chi abbia assistito in questa primavera piovosa, in realtà), così abbiamo pensato di fare anche dell’altro ed il venerdì abbiamo fatto un bel giro per Genova.
Ho già condiviso qualche scatto, ma spero che non vi dispiacerà riepilogare insieme questa giornata e magari scoprire qualche posto nuovo!
Boccadasse e Corso Italia
Partendo da Varazze, abbiamo preso il treno regionale fino a Genova Sturla e, dopo un breve tratto a piedi, siamo arrivati nel borgo di Boccadasse. Pur essendo stata sempre così vicina, non avevo mai visto questo quartiere così caratteristico di Genova, e ce l’avevamo in mente da così tanto! Essere finalmente lì è stato proprio un bel momento, anche se il tempo era grigio e tirava un vento terribile e freddo.
Oltre alla piazzetta ed alle case colorate non c’è moltissimo, ma gli interni sono molto caratteristici e ci sono persino delle decorazioni con le conchiglie.
Ci sono anche due targhe commemorative: un ricordo di Luigi Tenco e la poesia di un’autrice del luogo, che fu deportata ad Auschwitz.
Usciti da Boccadasse, abbiamo proseguito lungo Corso Italia, una grande arteria della città che, oltre a consentire lo scorrimento delle auto, presenta anche una larghissima passeggiata. Immagino che le sere d’estate sia piuttosto frequentata!
Abbiamo fatto un bel pezzo del viale ed ammirato delle ville davvero belle. Poi, visto che era ora, ci siamo fermati a pranzare in una trattoria che abbiamo trovato in una delle traverse del corso. Il menù era super interessante, metà ligure e metà toscano. Noi comunque abbiamo scelto piatti a base di stoccafisso, che è un po’ un classico del venerdì in Liguria!
Il centro della città
Dopo pranzo ci siamo incamminati nuovamente. Eravamo diretti verso la zona della vecchia Genova e Palazzo della Meridiana, ma, come spesso accade quando ci capita di fare queste gite, il tragitto è diventato quasi più importante della destinazione.
Appena usciti dalla trattoria, per esempio, ci siamo imbattuti in un arco di origine romana di cui non conoscevamo nemmeno l’esistenza.
Subito dopo una galleria, poi, siamo finiti a sorpresa nella zona medioevale di Genova, con le vecchie mura e quella che era la casa che ha dato i natali a Cristoforo Colombo.
Di fianco c’è anche un bellissimo chiostro con un colonnato quasi del tutto integro.
Infine siamo arrivati nella piazza forse più rappresentativa di Genova: da una parte il palazzo della Regione Liguria con una grande fontana, dall’altra il teatro Carlo Felice.
La mostra “Libri nell’arte”
Una volta arrivati nella zona più vecchia di Genova – quella vicina al porto ed al celeberrimo acquario – ci siamo diretti verso Palazzo della Mirandola. Proprio il giorno prima, infatti, aveva aperto la mostra Libri nell’arte: avendolo visto al tg regionale, ci eravamo incuriositi, così abbiamo pensato di includerla nella nostra gita genovese. So che ve l’ho ripetuto già qualche volta, ma vi prometto che entro fine mese caricherò sul blog una recensione un po’ più dettagliata, perché secondo me si merita un approfondimento!
Per ora vi posso solo anticipare che la mostra è abbastanza piccola ma secondo me, in un certo senso, esaustiva. Essa racconta il percorso del libro, sia come oggetto che come fonte d’ispirazione, nel mondo artistico, a partire dal Medioevo fino ad arrivare all’epoca contemporanea. Ovviamente quelli presentati sono pochi esempi per ogni secolo, ma li ho trovati significativi. Ci sono sia dipinti che libri miniati che opere di altro genere.
Se passate per Palazzo della Mirandola e non ci sono mostre che vi possano interessare, vi consiglio comunque di entrare a vedere l’edificio perché è spettacolare!
Oltre al colonnato ed agli splendidi vetri istoriati, sono notevoli anche gli affreschi: la struttura è sormontata da una serie di cupole e/o di capriate tutte dipinte, ognuna in modo diverso dalle altre…
La vecchia Genova
Prima di ritornare a riprendere il treno (da Brignole, perché ormai Sturla era troppo lontana) ci siamo persi un po’ per i vicoli della vecchia Genova. Chi ci è già stato penso che lo sappia: La città vecchia di De André non è il ricordo di un’epoca che fu, ma è una fotografia ancora attuale. Rispetto a quello che raccontava lui, sicuramente la città è arricchita da una grande multiculturalità, però la sensazione di entrare in un piccolo mondo a parte dove non batte il sole è intatta. Ci sono case vecchie, caruggi che sembrano il pezzo di un labirinto, tipologie di negozi che io non ho mai visto da altre parti. Vale la pena di fare un giro, anche se a questo punto della gita eravamo piuttosto stanchi!
Non potevamo non concludere il giro con due luoghi che avevo già visto, ma anni fa: il primo è il Duomo…
… ed il secondo è Palazzo Ducale. Ho visto lì una mostra sugli impressionisti e Gauguin più di dieci anni fa ormai, ma non avevo molti ricordi della location. Stavolta abbiamo visto solo l’esterno: avevamo già visto una mostra ed era proprio ora di tornare a casa!
Ecco il nostro giro di Genova in breve!
Come avrete visto, è stata una giornata molto ricca. Io sono stata molto contenta di questa idea, e con il senno di poi lo sono ancora di più.
L’anno scorso, infatti, c’era stata una primavera più mite e non solo avevamo potuto goderci un po’ di spiaggia già a Pasqua, ma avevamo anche sfruttato il ponte del 25 aprile per vedere, appunto, Cremona e Bellano. Purtroppo quest’anno c’è stato moltissimo maltempo ed anche il ponte di fine aprile è stato decisamente casalingo, quindi meno male che almeno siamo riusciti a “passare tra una goccia e l’altra”, come si suol dire, ed a goderci Genova.
Voi avete visto questa città? La conoscete? Vi piacerebbe andare?
Fatemi sapere che cosa ne pensate!
Grazie per la lettura, al prossimo post :-)
Ci sono stato una volta, peccato non in villeggiatura o in vacanza, comunque strana città, soprattutto per certe abitazioni che manco a Venezia...
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