lunedì 23 gennaio 2023

WINTER THEMED BOOKTAG

 Un libro per ogni caratteristica dell'inverno



Cari lettori,

come sapete, passano gli anni di blogging ma non passa la mia passione per i “Tag… a tema libri”! Ogni tanto mi piace mettere uno di questi questionari su questi schermi: che si parli di stagioni della natura, di momenti particolari dell’anno che richiedono un riepilogo o di qualche passione da coniugare a quella dei libri, trovo sempre un booktag che possa essere carino da riproporre sul blog.


Questo “winter themed” proviene dal blog The Bookworm Central e mi è sembrato ideale per gennaio. Ecco i miei consigli di lettura per questo periodo gelido!



1) Neve che cade: i colori dell’inverno sono messi “in muto”.


Scegli un libro che ha del bianco, dell’azzurro e del grigio in copertina.


Un caso maledetto di Marco Vichi non ha solo una copertina tra i toni dell’azzurro e quelli del grigio, ma è anche una lettura che consiglio per questo periodo dell’anno, dal momento che ci stiamo avvicinando alla Giornata della Memoria.


È una delle ultime tra le avventure di Franco Bordelli, il commissario partigiano. Questa storia è ambientata nel 1970, eppure l’omicidio del quale il protagonista si deve occupare sembra affondare le radici nel passato, ed in particolare nella Seconda Guerra Mondiale.


Un anziano nobiluomo fiorentino è stato ucciso brutalmente nel suo appartamento, e Bordelli intuisce subito che l’uomo è stato oggetto di un’aggressione omofoba e che i suoi assassini sono, con ogni probabilità, dei nostalgici dei regimi totalitari.


Bordelli, inoltre, non è preoccupato solo per le indagini. Mancano poco più di tre mesi alla sua pensione: quale futuro lo attende?


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2) Fuoco scoppiettante: il clima più freddo crea il momento perfetto per sedersi vicino ad un fuoco che scoppietta nel camino.


Quale libro è il migliore per accoccolarsi di fronte al falò?


Reo confesso di Valerio Varesi è tecnicamente un giallo ottobrino/novembrino, ma secondo me è molto indicato anche per i mesi più freddi, combattendo buio e gelo con le confortanti e calde lucine di casa nostra (e, perché no, con un bel fuoco).


Il commissario Soneri, protagonista delle storie dell’autore, dopo i primi difficili mesi di pandemia si trova nell’autunno del 2020 già insofferente alle mascherine e molto spaesato di fronte ad una Parma mezza deserta.


In una sera nebbiosa, egli incontra un uomo, Roberto Ferrari, che gli confessa di essere l’assassino di Giacomo Malvisi, un faccendiere coinvolto in affari poco chiari. In effetti il corpo dell’uomo viene ritrovato nel suo ufficio poco dopo; Soneri, però, è convinto che Ferrari non gli abbia detto tutto, e chiede alla compagna Angela di fare da avvocato al “reo confesso” mentre lui indaga per vie ufficiose.


Un romanzo perso tra le nebbie della Bassa, come tanti di Valerio Varesi, ed ambientato nel corso di un autunno/inverno particolare che ha costretto tutti noi a stare in casa molto più del previsto.


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3) Tempesta di ghiaccio: il maltempo in inverno può essere brutale.


Quale libro ami tra quelli che trascinano il protagonista attraverso una stagione difficile?


Gli occhi di Sara di Maurizio De Giovanni racconta un momento veramente difficile della vita della protagonista.


L’ex agente dei Servizi in pensione Sara Morozzi si sente sull’orlo della disperazione: il nipotino Massimiliano, chiamato come il suo compianto compagno di vita, ha un tumore che sembra essere non operabile. L’unica speranza pare essere un chirurgo russo, tanto abile quanto misterioso, quasi impossibile da contattare.


Dopo qualche indagine, Sara si rende conto che il medico che sta cercando è una sua vecchia conoscenza: all’improvviso la sua mente torna ad una oscura vicenda avvenuta negli anni ‘90, ad un gruppo di studenti polacchi sovversivi, ad un piano folle e criminale.


Per me il migliore tra i romanzi della serie di Sara.


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4) Desideri d’inverno: passare meno tempo all’interno permette più tempo per sognare ed esprimere desideri.


Quale personaggio sta vivendo una vita che ti fa sognare?


La locanda degli amori sospesi di Viviana Picchiarelli è un contemporary romance ambientato in una bellissima villa sul Lago Trasimeno, trasformata in un originale albergo per gli amanti della lettura e della scrittura, tra librerie suddivise per genere, seminari di scrittura ed incontri con gli autori.


A gestirlo sono due signore di mezza età, Matilde ed Emma, che hanno dato una svolta alle loro vite dopo pensionamenti, divorzi e lutti.


La tranquillità della locanda viene sconvolta quando arriva Matteo, avvocato di successo, autore di una serie di gialli e primo amore di Matilde.


Un romanzo sulle seconde occasioni ideale per chi, in questo periodo, sogna proprio una bella vacanza! Non vi nascondo che anche per me sarebbe una location da sogno dove rilassarsi per un po’…


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5) Cioccolata calda: non c’è niente come una tazza bollente di cioccolata durante l’inverno, e da adulti spesso lo sottovalutiamo.


Che libro pensi dovrebbe essere il prossimo grande tormentone?


I delitti di via Medina-Sidonia di Santo Piazzese secondo me è un personaggio sottovalutato, così come il personaggio di Lorenzo La Marca. Piazzese è comparso qualche volta all’interno delle varie raccolte gialle della Sellerio, ma secondo me c’è molto di più.


Al centro dell’intreccio di questo romanzo ci sono due delitti commessi nel giardino del Dipartimento di Biologia dell’Università di Palermo. Le indagini sono affidate al vicequestore Vittorio Spotorno, ma il vero motore del romanzo è il professor Lorenzo La Marca, un uomo colto e riflessivo, ma anche amante della sua terra, e, a modo suo, romantico.


Questo romanzo è un omaggio alla Sicilia, al mondo della cultura umanistica ed ai piaceri della tavola. Purtroppo il mondo accademico ne esce un po’ meno bene, ma almeno è raccontato con grande ironia.


Quando dico che questa piccola serie di Piazzese è sottovalutata, sento, come si suol dire, un cuore di leone e uno d’asino: da un lato penso sinceramente che meriterebbe più successo, dall’altro ho paura che il tesoretto che si cela tra queste pagine possa venire banalizzato. Mi dispiacerebbe, per esempio, che venisse trasformato in una fiction il cui commento medio finisce per essere “Uff, un’altra serie siciliana con un uomo ironico a cui piace mangiare”. È successo in parte anche con Savatteri e me ne dispiace. Forse è meglio che Lorenzo La Marca resti sulla carta.


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6) Balsamo labbra e crema: nutrire la pelle secca è parte dell’inverno per molti.


Quale libro è pieno di parole sagge e confortanti?


La parrucchiera di Pizzuta di Nino Motta è un romanzo giallo che ha risvegliato in me tanti ricordi del periodo universitario.


La protagonista di questa storia, Rosa Lentini, è una donna matura separata e con una figlia grande, che per tutta la vita ha fatto la ricercatrice precaria di Filologia.


Frustrata dall’ennesima delusione lavorativa, ella decide di prendere aspettativa e di andare a trascorrere l’estate in Sicilia, nel paese di mare dov’è cresciuta e vive ancora sua madre.


Proprio lì, sfogliando vecchie riviste, viene attratta da un “cold case” avvenuto nel 1956: la misteriosa e violenta morte di una giovane parrucchiera, Nunziatina Bellofiore. Dal momento che tutti sembrano restii a parlarne, Rosa farà appello alle sue metodologie di filologa per scoprire la verità e fare luce su questo vecchio giallo.


Questo non è proprio un romanzo riflessivo, però, per me, in un certo senso, lo è stato. Insieme a Rosa ho ripercorso la mia carriera universitaria, il momento in cui io ed i miei amici abbiamo considerato dottorati o percorsi simili solo per scoprire che è un mondo estremamente difficile, le soddisfazioni relative alla scrittura della Tesi che purtroppo iniziano a somigliare sempre più ad un bel ricordo. Certo che, se penso all’allegra confusione nella quale sono immersa da ormai qualche anno insieme ai bambini, e provo a pensare con intensità a quella vecchia me stessa che studiava tragedie greche nella mini biblioteca in piccionaia dell’Università e non avrebbe chiesto altro, mi dico che la vita è proprio una sorpresa.


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7) Aroma di menta.

Qual è il tuo snack o bevanda d’accompagnamento per queste maratone di lettura invernali?


Ammetto che non sono una persona che mangia/beve mentre legge. Per esempio, io ammiro moltissimo quelle colleghe blogger che portano avanti l’idea del “libro a colazione”: io a colazione ascolto solo un po’ di musica con la Smart TV (a volume basso se sono stanca), perché già mi dà fastidio guardare qualcosa, figuriamoci leggere. Per non parlare del fatto che mi macchio sempre, ed ovunque, e costantemente, ed è già tanto che non macchio anche gli altri.


Però, nonostante tutto questo, anche io rientro nel cliché delle tisane, dei biscottini, dei dolcetti come accompagnamento alla lettura. Magari è meglio per me, per il mio salotto ed i miei libri che il “momento romanzi” sia separato dal “momento merende invernali”: però tutti e due sono un simbolo della stagione!




Ecco i miei consigli di lettura per questo freddo gennaio!

Fatemi sapere se conoscete questi autori, se avete letto questi romanzi, se vi sono piaciuti. Come sempre, consideratevi taggati, sia che preferiate replicare questo TAG sui vostri blog, sia che mi vogliate dire la vostra versione in modo più breve nei commenti. Spero che le mie scelte vi siano piaciute!

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


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