lunedì 9 maggio 2022

NUOVA VITA E NUOVI AMORI

Due romanzi di Cristina Caboni e Viviana Picchiarelli



Cari lettori,

per la nostra rubrica “Letture...a tema”, oggi vi vorrei raccontare due libri di stampo romance, accomunati dal desiderio di cambiare vita della protagonista. In entrambe le storie, infatti, una donna, dopo aver subito una brutta delusione, si riscopre, torna ad occuparsi delle sue passioni e dei suoi interessi ed inizia un nuovo capitolo della sua vita.


Si tratta di due romanzi abbastanza diversi tra loro: il primo racconta la storia di una giovane donna e contiene degli elementi di realismo magico, mentre il secondo pone al centro dell’attenzione le seconde possibilità della vita e l’amore per i libri.


Cristina Caboni e Viviana Picchiarelli sono due autrici nuove per me, ma il loro modo di raccontare mi ha decisamente convinto.


Vi lascio alle recensioni, sperando che queste storie di “cambio vita” possano interessare anche voi!



Il sentiero dei profumi, di Cristina Caboni


Elena Rossini ha solo ventisei anni e vive a Firenze, ma sente già di aver attraversato troppe difficoltà e non ha più un buon rapporto con la sua città natale.


È nata e cresciuta in una famiglia di sole donne, tutte specializzate nell’arte del profumo. La sua infanzia è stata serena finché sua madre non ha litigato con sua nonna: il divario tra l’approccio tecnico-scientifico sul lavoro della prima e l’attaccamento alla tradizione ed all’intuizione della seconda si era fatto insanabile. Inoltre la madre si è risposata con un patrigno che non l’ha mai sopportata.


Elena è diventata grande con nonna Lucia, in mezzo alle teche piene di erbe aromatiche ed ai profumi, ai quali attribuiva, di volta in volta, un colore diverso. Il rapporto tra le due era fatto di luci ed ombre, perché la donna teneva tanto alla sua istruzione, ma sapeva essere anche severa ed intransigente. Con il tempo, Elena ha finito per sentirsi soffocata dal mondo delle profumerie, ed ha provato in tutti i modi ad allontanarsene, compiendo studi differenti e gestendo un ristorante insieme al suo fidanzato.


La sua “fuga” è terminata nel momento in cui ha beccato il suo quasi sposo con un’altra. Senza lavoro, senza amore e chiusa in un’antica casa fiorentina nella quale si sente imprigionata, ella decide, da un giorno all’altro, di seguire la sua migliore amica Monique, che sta facendo carriera a Parigi nel mondo delle profumerie di lusso.


Monique sta per cambiare azienda perché la sua relazione con il suo capo ha assunto tinte fosche, ma riesce comunque a far ottenere ad Elena un posto come commessa. Il lavoro non è l’ideale per la nostra protagonista, che ha sempre sposato l’ideale tradizionalista della nonna, ma serve comunque a rimetterla in contatto con una parte della sua vita che aveva tentato in tutti i modi di rinnegare.


Nel frattempo, ella prende residenza in un condominio vecchio stile alla periferia di Parigi e conosce Cail, il suo nuovo vicino, uno scienziato scozzese specializzato nella creazione e nell’innesto di nuove qualità di rose. Solo a lui riesce a confidare un segreto di famiglia, l’ossessione di nonna Lucia e di tutte le Rossini: il “profumo perfetto”, che la leggenda vorrebbe creato dalla sua antenata Beatrice nel 1600, nel corso di una terribile delusione d’amore. Elena spesso pensa che si tratti di una fantasia, ma non riesce a rinunciare a questo sogno che parla del suo passato, e forse anche del suo futuro.



Il sentiero dei profumi di Cristina Caboni era nella lista dei romanzi consigliati per la prima tappa della challenge “La donna verde” alla quale partecipo quest’anno. Il tema di gennaio e febbraio era il realismo magico, ed io alla fine avevo optato con gioia per un classico, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (trovate la recensione qua). Mi era rimasta però la curiosità di leggere i romanzi di Cristina Caboni, che al tempo non ero riuscita a trovare in biblioteca. A qualche mese di distanza, posso dirmi contenta di questo recupero tardivo.


Rispetto al romanzo di Sepúlveda, il realismo magico qui è meno marcato ed è presente quasi esclusivamente nelle pagine in cui si parla delle straordinarie capacità olfattive di Elena, che riesce a “vedere” i profumi con colorazioni ben precise e ad avvertire con il naso il profumo dei sentimenti, come la rabbia o la tenerezza. Al di là dei voli con la fantasia, che comunque sono piacevoli e coerenti con il contesto, l’autrice racconta moltissimi fatti interessanti sul mondo dei profumi e sui tantissimi approcci che si possono adottare, da quelli vecchi di secoli a quelli super tecnologici. Ogni fragranza ha un suo significato, e sono i profumi a guidare di volta in volta Elena nel corso della sua nuova vita.


Mi è piaciuta molto anche la parte di ricerca del profumo perfetto e del segreto di Beatrice: l’ho trovata quasi filologica, pur trattandosi di una ricostruzione fantasiosa.



Quanto alla love story proposta, devo ammettere che avevo un po’ intuito uno dei più grandi colpi di scena, e che Cail è un principe azzurro abbastanza schivo ed un po’ misterioso, però il progressivo avvicinamento tra i due mi ha convinto. Cail è un personaggio interessante, che svolge un mestiere pieno di fascino. Personalmente ho fatto il tifo anche per Monique, una donna generosa ed indipendente, purtroppo vittima di un narcisista da manuale.



Il romanzo è corredato da un’interessantissima appendice con il significato di tutte le essenze… impossibili da ricordare, ma comunque piacevoli da consultare!




La locanda degli amori sospesi, di Viviana Picchiarelli


Il luogo protagonista di questo romance italiano è la Locanda dei Libri, una grande villa sul Lago Trasimeno che è stata ristrutturata e tramutata in un originalissimo albergo. Lì, infatti, gli ospiti possono non solo riposarsi e godersi una vacanza, ma anche approfittare delle enormi librerie che arredano la Locanda. Ogni sala è dedicata ad uno specifico genere letterario e, quando i clienti dell’alta stagione se ne vanno, arrivano quelli dell’autunno e dell’inverno, pronti a partecipare ai molti eventi con scrittori che organizza la Locanda.


A gestire il luogo ci sono due donne prossime ai sessanta, amiche da sempre, che sono state messe alla prova dalla vita più volte. Matilde è un’ex psicoterapeuta che non si trova più a suo agio con la professione, specie dopo il divorzio da un uomo ricco e presuntuoso; Emma è una professoressa di Lettere in pensione che ha perso non solo il marito, ma anche la figlia Stefania in un terribile incidente con la moto. Alla Locanda dei Libri le due donne sembrano aver trovato la pace: Matilde può finalmente sfogare la sua passione per la lettura, mentre Emma, dopo una vita sui libri, si dedica con gioia alla cucina.


La tranquillità viene però scossa da un avvenimento: ad uno dei loro incontri con gli scrittori si iscrive anche Matteo, avvocato di successo, autore di una serie di gialli e primo amore di Matilde. Quest’ultima non ha più dimenticato il mese che hanno passato insieme prima che lei si iscrivesse all’Università e lui fosse costretto dal destino a cambiare vita. Quando però Matteo arriva alla Locanda, sulle prime sembra essere diventato un uomo molto diverso da quello che Matilde ricordava: che la magia sia sparita del tutto?


Nel frattempo, a Perugia, una serie di coincidenze fa incontrare Ginevra, l’inquieta figlia di Matteo, e Riccardo, il figlio di Emma, che non si è mai liberato dai sensi di colpa per la morte di Stefania.



La Locanda degli amori sospesi riporta come sottotitolo: “Benvenuti tra le pagine di un sogno”. Devo dire che la Locanda dei Libri è proprio un posto da favola, non solo per gli appassionati di lettura e scrittura: tra cucina tipica, gradevole compagnia e panorami lacustri, il luogo è allettante per tutti!

Purtroppo ho trovato che alcune pagine fossero eccessivamente descrittive e dallo stile un po’ lento, ma l’ambientazione si presenta comunque molto godibile.


Non sempre mi sento in sintonia con i romance “per la terza età”, ma la storia di Matilde e Matteo mi è piaciuta, sia per i toni quieti che per il realismo. Anche Emma ha un corteggiatore interessante, un pittore vedovo dall’animo poetico.


Stranamente mi è piaciuto un po’ meno l’intreccio dei miei coetanei, Ginevra e Riccardo, che portano con sé dei vissuti molto pesanti ed anche alcune colpe dei genitori. Il loro è un amore difficile, ostacolato soprattutto dalla tendenza di entrambi a vivere nel passato, ma non impossibile.


Nonostante alcuni momenti di lentezza, il libro scorre bene, è molto piacevole e spesso romantico.





Ecco il mio parere su questi due romance, che, come vedete, ho trovato delle buone scelte!

Conoscete queste autrici? Avete letto i loro libri?

Che ne pensate? Fatemi sapere!

Grazie per la lettura, al prossimo post :-)


2 commenti :

  1. Ciao Silvia, di Cristina Caboni avevo letto anni fa "Il giardino dei fiori segreti" ma, anche se mi era piaciuto, a tratti l'avevo trovato un po' troppo lento e per questo non ho più letto più nulla di suo, anche se ammetto che il romanzo che hai recensito mi ispira molto ;-)

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    1. Ciao! In entrambi i romanzi qualche pagina è un pochino lenta, ma anche ricca di descrizioni molto belle. Credo che ti potrebbero piacere!

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